Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Moderatore: Edilclima
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Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Premessa: mia figlia ha una villa uni famigliare disposta su 2 piani con 9 termosifoni per piano e una superfice complessiva di 260 m2. In origine questa villa veniva riscaldata con 2 caldaie tradizionali, una per ogni piano e tutto funzionava perfettamente. Su suggerimento di un istallatore idraulico si sono sostituite le 2 caldaie tradizionali con una sola a condensazione (Vitodens 300-W da 35kw). Purtroppo ora in casa la temperatura raggiunge a fatica i 18 gradi. Alcuni termosifoni scaldano, altri meno ed altri restano addirittura freddi (anche sfogando l’aria). Il tecnico della caldaia, chiamato più volte, ha verificato il perfetto funzionamento della stessa e chi ha realizzato l'impianto di riscaldamento dice di averlo fatto a regola d'arte.
Problema: ho scoperto da poco che la mandata calda (acqua in uscita dalla caldaia e inviata alle utenze) è stata collegata ai due bocchettoni inferiori del separatore idraulico, ai due superiori è stato collegato il ritorno freddo (l’acqua proveniente dalle utenze e rinviata alla caldaia). In rete ho visto che detti collegamenti sono sempre rappresentati in modo inverso: la mandata calda sopra, il ritorno freddo sotto. L’istallatore si è reso disponibile, se proprio lo desidero, a invertire detti collegamenti ma, a detta sua, non è questo il problema del malfunzionamento.
Domanda: è vincolante, per un ottimale funzionamento dell’impianto di riscaldamento, che la mandata calda sia sempre collegata ai bocchettoni superiori del separatore idraulico? Può essere questo uno dei motivi del mal funzionamento dell’impianto di riscaldamento?
Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi e chiarirmi il dubbio (pur non essendo dei vostri o come si dice “del mestiere”).
Problema: ho scoperto da poco che la mandata calda (acqua in uscita dalla caldaia e inviata alle utenze) è stata collegata ai due bocchettoni inferiori del separatore idraulico, ai due superiori è stato collegato il ritorno freddo (l’acqua proveniente dalle utenze e rinviata alla caldaia). In rete ho visto che detti collegamenti sono sempre rappresentati in modo inverso: la mandata calda sopra, il ritorno freddo sotto. L’istallatore si è reso disponibile, se proprio lo desidero, a invertire detti collegamenti ma, a detta sua, non è questo il problema del malfunzionamento.
Domanda: è vincolante, per un ottimale funzionamento dell’impianto di riscaldamento, che la mandata calda sia sempre collegata ai bocchettoni superiori del separatore idraulico? Può essere questo uno dei motivi del mal funzionamento dell’impianto di riscaldamento?
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- NoNickName
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Chi ha diagnosticato che il problema è il separatore idraulico e non qualcos'altro?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Ciao NoNickName, anzitutto ti ringrazio per la tua risposta. La diagnosi (che al momento resta un’ipotesi), è stata fatta da un tecnico del settore. La mia domanda, in primis e per avere un feedback certo, era se è cosa opportuna o vincolante che la mandata calda sia sempre collegata ai bocchettoni superiori del separatore idraulico. Gradirei una risposta al riguardo, da parte tua o anche da altri. Ringrazio nuovamente per l’attenzione.
- NoNickName
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Hai solamente la pompa all'interno della caldaia, oppure ti hanno separato i piani con circuiti indipendenti con ciascuno la propria pompa di circolazione?
Intanto un'occhiatina a cosa fa girare l'acque ed alle relative prestazioni gliela darei...
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Ciao simcat, grazie anche a te per la risposta. L’impianto non è più diviso in zone come era in precedenza. Sono state eliminate le 4 elettrovalvole poste nei 4 collettori. Ci sono 2 collettori per piano (zona giorno e notte) a cui fanno capo i relativi termosifoni. Eliminata l’elettrovalvola, la si è sostituita con un collegamento diretto con dei flessibili in acciaio inox, nell’occasione si sono sostituite anche le relative 8 valvole di sfogo. Oltre alla pompa interna alla caldaia, sul circuito secondario, vi è una seconda pompa esterna che di fatto “vede” e manda a tutti i termosifoni, ciascuno corredato di attuatore termostatico Watts. A fronte del malfunzionamento si è anche provato a sostituire detta pompa esterna con una molto più performante ma il risultato è stato pari a zero. Perdonate l’insistenza ma vorrei capire: è o non è un errore aver collegato la mandata calda nella parte inferiore del separatore? “Di solito così” mi ha risposto NoNickName ma ancora non so se “a farlo non così” è considerato un errore. Ancora grazie a tutti.
- NoNickName
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
L'errore è usare un separatore, ma questo è un altro discorso.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
In una situazione del genere, personalmente, avrei allacciato la caldaia direttamente all’impianto senza separatore idraulico… ma forse c’è qualche motivo che ha portato alla scelta di utilizzarlo
Provato comunque ad invertire gli attacchi e tutto funziona ?
Provato comunque ad invertire gli attacchi e tutto funziona ?
Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Confesso che sarei un po' sorpreso se così fosse, ma non sarà che l'elevato delta T tra mandate e ritorni causi un rimescolamento dei flussi (acqua calda che sale in alto nel separatore, acqua fredda che scende) tale per cui il secondario invece della temperatura di caldaia si becca più o meno quella del suo ritorno?
Il fatto però che i radiatori abbiano comportamenti diversi mi fa comunque pensare che non siano assolutamente bilanciati tra loro, per cui prima cosa farei sistemare quello.
Il fatto però che i radiatori abbiano comportamenti diversi mi fa comunque pensare che non siano assolutamente bilanciati tra loro, per cui prima cosa farei sistemare quello.
Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Funziona così il separatore?
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- Separatore e PdC.jpg (101.01 KiB) Visto 445 volte
Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Se la caldaia ha potenza sufficiente anche il caso di primario con portata più bassa del secondario non dovrebbe rappresentare problema per la messa in temperatura dell'abitazione: la Tmedia sul secondario dovrebbe comunque essere la stessa del caso Qp > Qs
Re: Collegamento corretto di un separatore idraulico.
Dire che non riesce a scaldare non è troppo indicativo. In teoria non dovrebbe cambiare troppo tra sopra e sotto, però non l'ho mai visto fare. Il compensatore c'èra già prima? Magari è piccolo se è stato usato uno dei due che prima serviva solo 9 radiatori.
Mi viene da dire, lavaggio impianto è stato fatto come si deve? Il bilanciamento di tutto l'impianto è stato fatto? Sono stati previsti dei termometri per fare capire almeno visivamente se tutto sta funzionando?
Eventualmente puoi chiudere i collettori?
Com'è fatto questo impianto alla fine? Caldaia suo circolatore > separatore > pompa di rilancio > collettore di rilancio dal quale partono le due montanti una per piano? > montante che va a finire sui 2 collettori di piano?
Per la portata che dovrebbe avere la caldaia alla potenza nominale al circolatore rimarrebbero si e no 15 kPa di prevalenza, siamo sicuri che ce la faccia anche senza separatore su una villa di due piani con 18 radiaori?
P.S. Ma la fanno la Vitodens 300? Sarò cieco ma non l'ho mica vista dal sito, infatti sapevo al massimo fino alla 200.
Mi viene da dire, lavaggio impianto è stato fatto come si deve? Il bilanciamento di tutto l'impianto è stato fatto? Sono stati previsti dei termometri per fare capire almeno visivamente se tutto sta funzionando?
Eventualmente puoi chiudere i collettori?
Com'è fatto questo impianto alla fine? Caldaia suo circolatore > separatore > pompa di rilancio > collettore di rilancio dal quale partono le due montanti una per piano? > montante che va a finire sui 2 collettori di piano?
Per la portata che dovrebbe avere la caldaia alla potenza nominale al circolatore rimarrebbero si e no 15 kPa di prevalenza, siamo sicuri che ce la faccia anche senza separatore su una villa di due piani con 18 radiaori?
P.S. Ma la fanno la Vitodens 300? Sarò cieco ma non l'ho mica vista dal sito, infatti sapevo al massimo fino alla 200.