Chiedo consiglio a chi ha più esperienza in merito alla ristrutturazione di una "viletta" che farà da seconda casa, circa 100 mq su due piani, posta a 1.200 m in provincia di Trento; l'intervento risulta essere una ristrutturazione di primo livello, quindi l'involucro sarà coibentato. Per la climatizzazione invernale è stata prevista una generosa stufa a legna che di fatto servirà un po' tutti i locali e verrà realizzato un impianto idronico con caldaia a gas naturale come sicurezza.
Il "problema" riguarda l'ACS, per cui chiedo quale possa essere la scelta migliore dal punto di vista degli adempimenti e della funzionalità; al momento ho identificato due possibilità:
- chiedere deroga alla copertura della quota rinnovabile e farla con la caldaia, magari prevedendo un accumulo medio/piccolo con una resistenza collegata al fotovoltaico
- bollitore in PDC con integrazione da caldaia ed eventualmente la resistenza come sopra
Il cliente aveva ipotizzato il solare termico ma nella fattispecie mi sembra decisamente poco adatto.
Grazie a chi avrà voglia e tempo di dire la sua.