Salve,
mi trovo in un Condominio con centralizzato a caldaia a gruppo unico del 1999, 660 kw di potenza, a vaso aperto, a servizio di 3 palazzine separate, da 5 piani cd, per un totale di 56 unità (21, 20, 15).
La distribuzione del fluido riscaldante alle unità è del tipo verticale. 6-8 colonne per appartamento.
La caldaia si trova sotto la palazzina 1; il fluido riscaldante arriva alle palazzine 2 e 3 con ca 70 metri di tubazioni interrate in cavedio verso la 2 e coibentate in scafo di alluminio verso la 3.
Nel 2016 è stata introdotta la contabilizzazione indiretta del calore con termovalvole Danfoss e Ripartitori Techem.
Alcuni degli sfiati a collo d'oca della palazzina 3 sono stati tappati e muniti di valvole "per evitare sfiato di acqua sul lastrico solare".
Nel corso degli anni il tasso di utilizzo del centralizzato, già diminuito per 8 distacchi, è ulteriormente sceso al 49%, causando sovradimensionamento dell'impianto.
Di recente, durante il funzionamento dell'impianto in alcuni degli appartamenti dei piani alti si sono registrati "sibili" come da velocità del fluido e strane vibrazioni.
Potrebbero sibili e vibrazioni dipendere dalla chiusura degli sfiati, insieme all'intervenuto sovradimensionamento dell'impianto?
Ove cambiassimo la caldaia passando a una moderna più efficiente e modulante sarebbe più conveniente passare a configurazione a vaso chiuso o mantenere quella a vaso aperto?
Impianto a vaso aperto
Moderatore: Edilclima
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Re: Impianto a vaso aperto
Colpo di genio assoluto.
I distacchi dal centralizzato non devono sbilanciare l'impianto o creare “notevoli squilibri” di funzionamento all’impianto.
Quindi l'amministratore deve avere in mano una perizia che dichiara che i distacchi intervenuti nel frattempo non hanno creato problemi.
Ciò non significa che sia vero. Significa solo che se si potesse dimostrare che i sibili sono dovuti ai distacchi, si creerebbe un grosso problema, sia per i distaccati sia per il professionista che ha redatto la perizia.
Ma visto che stiamo parlando di un supercondominio, nello specifico tu stai chiedendo a titolo personale oppure se stato incaricato dall'assemblea?
Perchè io la prima cosa che farei, è quella di cercare un professionista che faccia una nuova perizia, nello specifico volta a capire l'origine dei rumori.
Un intervento di sostituzione di una caldaia da 660kW non passa da una consulenza su un forum internet.
Continuo a consigliare l'incarico ad un professionista, che valuterà soluzioni alternative, compresa quella di passare ad una o più pompe di calore.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Impianto a vaso aperto
NoNickName ha scritto: ↑mar gen 09, 2024 10:19Colpo di genio assoluto.
Se interpreto bene, la risposta è sarcastica e conferma il mio timore.
I distacchi dal centralizzato non devono sbilanciare l'impianto o creare “notevoli squilibri” di funzionamento all’impianto.
Quindi l'amministratore deve avere in mano una perizia che dichiara che i distacchi intervenuti nel frattempo non hanno creato problemi.
Ciò non significa che sia vero. Significa solo che se si potesse dimostrare che i sibili sono dovuti ai distacchi, si creerebbe un grosso problema, sia per i distaccati sia per il professionista che ha redatto la perizia.
Ma visto che stiamo parlando di un supercondominio, nello specifico tu stai chiedendo a titolo personale oppure se stato incaricato dall'assemblea?
Perchè io la prima cosa che farei, è quella di cercare un professionista che faccia una nuova perizia, nello specifico volta a capire l'origine dei rumori.
Tutte le perizie presentate, confrontate con leggi e pareri pubblicati in Rete sono "fumo"; tanto valeva scrivere solo: "Ho freddo quindi mi stacco!" .. ma questo è un problema reso alquanto complesso e di difficile soluzione, a cominciare dalla riluttanza di questa assemblea a intraprendere vie di tutela legale. Purtroppo, passate esperienze con avvocati e magistratura l'hanno resa diffidente al punto di promuovere l'anarchia.
Sto chiedendo a titolo di condomino che cerca lumi in mezzo alla palude condominiale, dove è pressoché impossibile fare le cose in maniera seria, ivi incluso rivolgersi a una terza parte professionista pagandone la dovuta parcella prima di impantanarsi e buttare ancora più soldi.
Un intervento di sostituzione di una caldaia da 660kW non passa da una consulenza su un forum internet.
Continuo a consigliare l'incarico ad un professionista, che valuterà soluzioni alternative, compresa quella di passare ad una o più pompe di calore.
Sì, certamente, a tempo debito spero si riuscirà a seguire questa via. Al momento, sto cercando "maggiori lumi": qualcosa di utile ho trovato in questo Forum, altre indicazioni generiche in Rete. Vorrei qualche precisazione, pur generica, per la configurazione d'impianto che ho descritto, tipo anche della esauriente bibliografia. Comunque grazie per la risposta.
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Re: Impianto a vaso aperto
Punto di vista qualunquista. Puoi presentare un esposto all'ordine degli amministratori condominiali e, se non avrà esito, anche alla procura della repubblica, alla camera di conciliazione o al semplice giudice di pace.
La conoscenza è dolore e sofferenza. Beati quelli che non capiscono niente, perché non comprendendo i concetti, non soffrono.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Impianto a vaso aperto
NoNickName ha scritto: ↑mar gen 09, 2024 13:30
Punto di vista qualunquista. Puoi presentare un esposto all'ordine degli amministratori condominiali e, se non avrà esito, anche alla procura della repubblica, alla camera di conciliazione o al semplice giudice di pace.
Consiglio di non sparger giudizi dalla cattedra senza cognizione della causa ... Conosco le azioni che si potrebbero fare, la questione è se nelle condizioni al contorno è logico e conveniente farle e questo non è posto per dissertazioni social-condominiali; a me servono informazioni tecniche, ove possibile e questa non è neanche un'informazione, bensì sfoggio di saccenza. Ma grazie per la confuciana illuminazione.
La conoscenza è dolore e sofferenza. Beati quelli che non capiscono niente, perché non comprendendo i concetti, non soffrono.
Pessimismo termotecnico e Søren Kierkegaard!
Re: Impianto a vaso aperto
No: sindrome da socialPessimismo termotecnico e Søren Kierkegaard!