Albergo con scale "semiaperte"

[ingdtre]

Premessa,

albergo su tre livelli che dovrà essere costruito, 40 posti letto, in località balneare, soggetto a vincolo paesaggistico.
L'architetto, che non mi ha interpellato in fase di progetto architettonico, ha previsto due scale "semiaperte".
A livello architettonico, funziona in questo modo:
Piano terra di c.ca 500 m2, con area servizi, reception, cucina e sala ristorante,
Piano primo, n.2 scale semiaperte contrapposte, area camere da 300 m2,
Piano secondo, n.2 scale semiaperte contrapposte, area camere da 300 m2,

Le scale, sono collegate ad un ballatoio di accesso alle camere e sono aperte su due lati, ma chiuse sugli altri due.
Il ballatoio non è spazio scoperto in quanto è coperto dal solaio ma è totalmente aperto nella direzione frontale all'uscita delle camere stesse.

Secondo il Co.pi., in CIII2, dovrei avere massimo 25 metri di lunghezza d'esodo (che posso aumentare con impianto di rilevazione del 15%), ma comunque, non riesco a far rientrare la situazione all'interno del codice in soluzione conforme.
Avete qualche idea su come risolvere?

Posso anche utilizzare il "vecchio" testo coordinato, ma le distanze devono essere comunque inferiori ai 40 m (e non riesco a verificare nemmeno con quelle).

C'è qualche lettera circolare, nel caso, che possa aiutarmi?

[ingdtre]

Ho dimenticato di precisare che le scale non possono essere chiuse, a quanto mi dice l'architetto, in quanto non è possibile realizzare ulteriore volumetria.

Una soluzione alla quale avevo pensato, in quanto albergo di Cat. A e non potendo applicare le soluzioni alternativa, ma solo la procedura di deroga, era quella di realizzare un impianto SPK su tutta l'attività.

Altrimenti, passare alla FSE.

[ChriRN]

Forse non ho inteso bene ma da quel che ho capito sono praticamente scale esterne. E' sufficiente che siano compartimentate rispetto agli ambienti interni nei lati "chiusi", chiaramente anche con porte/infissi REI e sono equiparabili a scale protette.(vedi S.4.5.3.3). Al piano terra devono consentire l'uscita diretta.