Sottopongo per discussione un caso che mi ha segnalato il Comando della mia città.
Succede che gli impianti fotovoltaici danneggiati dalla grandine, seppur scollegati dalla rete continuano a produrre energia elettrica lato DC e si incendiano per formazione di archi voltaici. Penso che nessuno ci avesse mai pensato a questo rischio.
Se l'arco voltaico si genera ai capi del generatore (pannello), non c'è sgancio che tenga.
Piuttosto il pannello deve essere costruito in materiale non propagante o autoestinguente.
Comunque è impossibile creare un arco voltaico ai capi di un pannello: la tensione può andare da 12 a 24Vdc, insufficiente per creare un arco voltaico... al limite si può creare una tensione più importante ai capi della stringa, ma la stringa è interrotta dai fori della grandine.
C'è qualcosa che mi sfugge
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
NoNickName ha scritto: ↑ven set 01, 2023 16:41
Se l'arco voltaico si genera ai capi del generatore (pannello), non c'è sgancio che tenga.
Piuttosto il pannello deve essere costruito in materiale non propagante o autoestinguente.
Comunque è impossibile creare un arco voltaico ai capi di un pannello: la tensione può andare da 12 a 24Vdc, insufficiente per creare un arco voltaico... al limite si può creare una tensione più importante ai capi della stringa, ma la stringa è interrotta dai fori della grandine.
C'è qualcosa che mi sfugge
Ai capi del pannello ci sono fino a 80Vdc e l'arco riesce a generarsi
weareblind ha scritto: ↑ven set 01, 2023 15:49
Molto interessante! Io ormai pretendo i quadri di campo e sgancio dei quadri in copertura.
Purtroppo a poco servono. Anche con gli ottimizzatori che sganciano il singolo pannello in caso di arco (tipo Solaredge o Huawei, ecc.) l'arco può generarsi ugualmente.
Tom Bishop ha scritto: ↑ven set 01, 2023 17:19
Ai capi del pannello ci sono fino a 80Vdc e l'arco riesce a generarsi
Ne dubito fortemente, neanche a vuoto si raggiungono gli 80Vdc, e comunque anche fosse, stiamo parlando di un pannello sano, non di uno bucato in mezzo, in cui la continuità galvanica è interrotta. Poi, l'isolamento dielettrico dell'aria (secca) è 3kV/mm. L'arco voltaico di 80V potrebbe formarsi solo tra conduttori distanti meno di 26 micron.
Se fosse vero, questo rischio sarebbe presente soprattutto sui pannelli nuovi, installati e non ancora collegati.
Fact check necessario.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
NoNickName ha scritto: ↑ven set 01, 2023 18:46
Fact check necessario.
Nei prossimi giorni mi incontrerò con l'operatore VVF che mi ha inviato le foto e mi farò spiegare. Credo che il fenomeno sia dovuto a hot spot multipli. Da tenere in considerazione che l'incendio è capitato dopo due giorni di piogge intense, probabilmente l'umidità ha ridotto l'isolamento dielettrico dell'aria che hai citato.
Da quello che mi ha spiegato il funzionario dei VVF sembrerebbe che i danni causati dalla grandine hanno consentito all'acqua piovana di entrare tra il vetro e le celle mettendole fuori uso. Questo ha generato una miriade di hot spot che con l'arrivo dell'irraggiamento solare, dopo alcuni giorni di cielo nuvoloso, si sono surriscaldati al punto di auto incendiarsi. Il fenomeno è stato riscontrato in più impianti danneggiati dalla grandine nella stessa zona. In questi casi è importante intervenire subito a togliere i pannelli danneggiati.
Tom Bishop ha scritto: ↑mer set 06, 2023 06:04
Questo ha generato una miriade di hot spot che con l'arrivo dell'irraggiamento solare
Questo mi sembra più probabile, tuttavia adesso sono preoccupato per tutti gli impianti FV. Se sono composti di materiale combustibile, è un problema.
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