POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Mike
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POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da Mike »

Su un villino è stato a suo tempo eseguito un intervento di efficientamento energetico (Ecobonus), che ha visto la sostituzione parziale del sistema di climatizzazione invernale (da caldaia a gas a pompa di calore aria-acqua per solo riscaldamento), mentre la preesistente caldaia da 35KW col suo accumulo da 120 litri è stata “modificata” per dedicarla alla sola funzione di produzione ACS (come da FAQ n. 7D (ex 22) su Ecobonus del sito di ENEA) ; l’impianto è dotato oggi di 2 libretti, uno per la climatizzazione invernale e uno per la caldaia “declassata a boiler per ACS”.
Si vorrebbe oggi sostituire la caldaia per ACS con una pompa di calore per ACS, utilizzando le agevolazioni previste con l’ Ecobonus (massimale di spesa di 30.000 euro con detrazione diretta decennale della spesa al 65%).
Viste la necessità di produrre ACS con elevati volumi d’acqua (circa 40 litri/minuto), le classiche pompe di calore per ACS non risultano idonee, per cui si pensava di sostituire la caldaia e il suo bollitore, mettendo una PdC aria-acqua da 8 KW, un accumulo di acqua tecnica da 500 litri corredato di una stazione di produzione di ACS istantanea opportunamente dimensionata.
PREMESSO CHE :
Il decreto del MISE del 06 agosto 2020 all’art. “2 comma 1 lettera e)” identifica il seguente intervento :
- Intervento riguardante gli impianti di climatizzazione invernale e produzione di ACS, di cui all’art.1 comma 347 legge 27/12/2006 n. 296
o Che al punto XI dello stesso parla di sostituzione di scaldacqua tradizionale con scaldacqua a pompa di calore dedicata alla produzione di ACS.
Lo stesso decreto all’allegato A comma 8 recita :
- Interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali : nel caso di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore di cui all’art.”2 comma 1 lettera e) punto XI”, l’asseverazione è sostituita da una dichiarazione del fornitore o dalla documentazione a corredo del prodotto, da cui si desume il rispetto della condizione prevista al punto 3 lettera c) dell’allegato 2 al dlgs del 03 marzo 2011 n 28 (COP > 2,6).
Lo stesso decreto all’allegato A all’art. 13 (limiti delle agevolazioni) al punto 2 recita : per gli interventi di cui al presente allegato A, per i quali l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o installatore, l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali o della spesa massima ammissibile è calcolato sulla base dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento, di cui all’allegato I del presente decreto.
LE MIE DOMANDE SONO LE SEGUENTI :
1. L’attuale impianto “ caldaia + bollitore” è assimilabile alla tipologia di “scaldacqua tradizionali”?
2. Il nuovo impianto “pompa di calore + accumulo con produzione di acqua istantanea” è assimilabile alla tipologia di “scaldacqua a pompa di calore”?
3. In presenza di dichiarazione dell’installatore del rispetto del valore minimo di COP, mancando nell’allegato I una voce specifica per gli scaldacqua a pompa di calore, si può usare il massimale previsto per le pompe di calore aria-acqua (1300 euro/KWt)? Oppure va fatta l’analisi prezzi?
Il mio parere è SI a tutti i quesiti, ma cosa dicono i tecnici asseveratori del blog?
Grazie a chi potrà rispondere.
girondone
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Re: POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da girondone »

Tutto sta a capire se il produttore ha l dich di idoneità come pdc ACS

La mia indagine tempo fa andò a vuoto ovviamente
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Re: POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da NoNickName »

L'allegato 2 del dlgs del 03 marzo 2011 n 28 è stato abrogato nel 2021.
Cmq quanto scritto all'allegato a articolo 8.1 è una mera indicazione di principio, dal momento che non indica le condizioni alle quali deve essere calcolato il COP, né per quanto riguarda la sorgente fredda, né per quanto riguarda il pozzo caldo.
E' più che evidente che A12W35 è una cosa, mentre A-7W55 è un altro campo da gioco, e anche un altro sport.
Quindi a mio parere è sufficiente produrre un documento, per esempio una pagina di un catalogo del produttore in cui in una qualsiasi condizione di produzione di ACS, il COP sia pari o superiore a 2.6, e cioè la qualunque.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
girondone
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Re: POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da girondone »

NoNickName ha scritto: dom ago 20, 2023 18:31 L'allegato 2 del dlgs del 03 marzo 2011 n 28 è stato abrogato nel 2021.
Cmq quanto scritto all'allegato a articolo 8.1 è una mera indicazione di principio, dal momento che non indica le condizioni alle quali deve essere calcolato il COP, né per quanto riguarda la sorgente fredda, né per quanto riguarda il pozzo caldo.
E' più che evidente che A12W35 è una cosa, mentre A-7W55 è un altro campo da gioco, e anche un altro sport.
Quindi a mio parere è sufficiente produrre un documento, per esempio una pagina di un catalogo del produttore in cui in una qualsiasi condizione di produzione di ACS, il COP sia pari o superiore a 2.6, e cioè la qualunque.
esatto sappiamo che mancano le condizioni per il cop da dichiarare da anni
infatti molti prodittori hanno sempre dichiarato cop > del dovuto senz apoi dichiarare il valore

io sinceramente non farei come indichi cmq.... ma questioni di punti di vista
Mike
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Re: POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da Mike »

In realtà il costruttore di una PdC per ACS dichiara il COP al punto di lavoro : T acqua sanitaria in ingresso di + 10°C, T dell'aria esterna a + 7°C e T di riscaldamento dell'acqua di + 55°C, facendo riferimento alla norma EN 16147_2017 con ciclo di prelievo L.
Ora io mi chiedo non si potrebbe usare come indicazione di COP, il valore desumibile dalla documentazione tecnica della PdC al punto di lavoro A7W55?
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Re: POMPA DI CALORE PER ACS – INTERPRETAZIONE NORMATIVA

Messaggio da NoNickName »

Mike ha scritto: lun ago 21, 2023 14:01 In realtà il costruttore di una PdC per ACS dichiara il COP al punto di lavoro : T acqua sanitaria in ingresso di + 10°C, T dell'aria esterna a + 7°C e T di riscaldamento dell'acqua di + 55°C, facendo riferimento alla norma EN 16147_2017 con ciclo di prelievo L.
Ora io mi chiedo non si potrebbe usare come indicazione di COP, il valore desumibile dalla documentazione tecnica della PdC al punto di lavoro A7W55?
Sì e No. Più no.
Ne abbiamo parlato diffusamente qui: viewtopic.php?t=28201
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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