Problema impianto radiante a pavimento
Moderatore: Edilclima
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Problema impianto radiante a pavimento
Buongiorno vi espongo il mio problema su un impianto a pavimento:
L’impianto a pavimento in questione è dell’azienda ‘Tiemme’ predisposto in un’abitazione antica cioè muri fatti in pietra non isolati perché da quanto mi è stato detto dall’ingegnere dell’Enea dal grosso spessore del muro (40 cm) non bisognava isolare tramite cappotto termico, l’abitazione è sviluppata su 3 livelli con due stanze per ogni livello, si trova ad un’altitudine di 800 m.l.m.
Il problema che vi porto è il fatto che dopo aver finito l’impianto per far salire le temperature per ogni stanza ci volevano molti giorni e alcune stanze non si riscaldavano in maniera adeguata:
1° livello
1 stanza a 22 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 22 gradi dopo 9 giorni
2° livello
1 stanza a 19 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 17.5 gradi dopo 9 giorni
3° livello
1 stanza a 17 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 17 gradi dopo 9 giorni
Il terzo livello è un sottotetto non coibentato e il tetto è fatto con tegole in cotto.
L’impiantista ha regolato tutti i flussimetri a 1 anche se da progetto alcuni andavo regolati a 0.90 o altri a 1.2, può essere questo il problema?
La valvola miscelatrice è stata regolata a 40 gradi, può essere questo il problema?
Il problema può essere che un muro delle 4 facciate che è composta l’abitazione è di 20 cm?
Il problema può essere delle bolle d’aria? Ma l’impianto è nuovo non ha nemmeno 2 mesi
L’impianto è composto da sola pompa di calore, niente caldaia in quanto in questo paese non è arrivato il gas. Il tecnico della pompa di calore mi ha consigliato di aggiungere una resistenza nel puffer per facilitare il riscaldamento dell’acqua, può essere questo il problema?
Portata totale 1° livello : 354,6 kg/h
Portata totale 2° livello : 353,5 kg/h
Portata totale 3° livello : 319,9 kg/h
L’impianto ha due puffer quello per l’acqua sanitaria da 500 litri e quello per l’impianto a pavimento da 50 litri.
L’impianto a pavimento in questione è dell’azienda ‘Tiemme’ predisposto in un’abitazione antica cioè muri fatti in pietra non isolati perché da quanto mi è stato detto dall’ingegnere dell’Enea dal grosso spessore del muro (40 cm) non bisognava isolare tramite cappotto termico, l’abitazione è sviluppata su 3 livelli con due stanze per ogni livello, si trova ad un’altitudine di 800 m.l.m.
Il problema che vi porto è il fatto che dopo aver finito l’impianto per far salire le temperature per ogni stanza ci volevano molti giorni e alcune stanze non si riscaldavano in maniera adeguata:
1° livello
1 stanza a 22 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 22 gradi dopo 9 giorni
2° livello
1 stanza a 19 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 17.5 gradi dopo 9 giorni
3° livello
1 stanza a 17 gradi dopo 9 giorni
1 stanza a 17 gradi dopo 9 giorni
Il terzo livello è un sottotetto non coibentato e il tetto è fatto con tegole in cotto.
L’impiantista ha regolato tutti i flussimetri a 1 anche se da progetto alcuni andavo regolati a 0.90 o altri a 1.2, può essere questo il problema?
La valvola miscelatrice è stata regolata a 40 gradi, può essere questo il problema?
Il problema può essere che un muro delle 4 facciate che è composta l’abitazione è di 20 cm?
Il problema può essere delle bolle d’aria? Ma l’impianto è nuovo non ha nemmeno 2 mesi
L’impianto è composto da sola pompa di calore, niente caldaia in quanto in questo paese non è arrivato il gas. Il tecnico della pompa di calore mi ha consigliato di aggiungere una resistenza nel puffer per facilitare il riscaldamento dell’acqua, può essere questo il problema?
Portata totale 1° livello : 354,6 kg/h
Portata totale 2° livello : 353,5 kg/h
Portata totale 3° livello : 319,9 kg/h
L’impianto ha due puffer quello per l’acqua sanitaria da 500 litri e quello per l’impianto a pavimento da 50 litri.
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Re: Problema impianto radiante a pavimento
La pompa di calore è scarsa e le stanze sfavorite soffrono.
Tom Bishop
Re: Problema impianto radiante a pavimento
In casi come questo, occorre una verifica preliminare per capire se l'impianto radiante ha sufficiente superficie per riuscire a coprire il fabbisogno termico richiesto per il raggiungimento della temperatura di comfort.
Il piano sottotetto senza alcun isolamento di pareti e/o copertura è una zona generalmente molto dispersiva.
Indipendentemente dalla potenza della pdc, potresti avere problemi dovuti alla scelta stessa del radiante.
Il piano sottotetto senza alcun isolamento di pareti e/o copertura è una zona generalmente molto dispersiva.
Indipendentemente dalla potenza della pdc, potresti avere problemi dovuti alla scelta stessa del radiante.
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Re: Problema impianto radiante a pavimento
Sì, vinz75 hai ragione può essere che la potenza fornita dall'impianto sia insufficiente.
Tom Bishop
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Re: Problema impianto radiante a pavimento
La cosa strana che la pompa di calore è stata calcolata dalla ditta fornitrice del materiale per l'impianto radiante con relativo progetto
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Ad occhio direi che le portate sono scarse. Come le hai misurate?Portata totale 1° livello : 354,6 kg/h
Portata totale 2° livello : 353,5 kg/h
Portata totale 3° livello : 319,9 kg/h
Con quelle portate puoi garantire meno di 2.000 W per livello, quindi meno di 40 mq di abitazione (se ben isolata).
Quanti mq di pavimento sono riscaldati, piano per piano?
Che diametro hanno i tubi dell'impianto radiante: 12 oppure 14 oppure 17?
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Re: Problema impianto radiante a pavimento
1° livello : 42,7 m^2
2° livello : 47,5 m^2
3° livello : 42,7 m^2
Le portate non le ho calcolate io ma ci sono scritte sul progetto.
Il diametro non vorrei sbagliarmi ma è 14.
2° livello : 47,5 m^2
3° livello : 42,7 m^2
Le portate non le ho calcolate io ma ci sono scritte sul progetto.
Il diametro non vorrei sbagliarmi ma è 14.
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Per me le portate sono scarse.
Occorre effettuare delle verifiche, del tipo:
- con telecamera IR misuri i passi e la T dei pavimenti
- utilizzando i dati della pompa, calcoli la portata effettiva dell'acqua (basandoti sulle curve del catalogo)
- con un termometro a contatto , misuri la T di mandata e la T di ritorno.
Oppure, meglio, fai risolvere tutto alla persona (o alle persone) che hai pagato per farti realizzare l'impianto.
Non hai alcuna garanzia scritta?
Occorre effettuare delle verifiche, del tipo:
- con telecamera IR misuri i passi e la T dei pavimenti
- utilizzando i dati della pompa, calcoli la portata effettiva dell'acqua (basandoti sulle curve del catalogo)
- con un termometro a contatto , misuri la T di mandata e la T di ritorno.
Oppure, meglio, fai risolvere tutto alla persona (o alle persone) che hai pagato per farti realizzare l'impianto.
Non hai alcuna garanzia scritta?
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Per me più che un problema di potenza, si tratta di un problema di portata del circolatore.
E' normale secondo me che con 3 piani di impianto a pavimento la pompa di circolazione abbinata alla caldaia o alla pompa di calore possa essere insufficiente. Spesso e volentieri è necessario inserire un separatore idraulico e una pompa di rilancio di portata e prevalenza adeguata.
Le portate da te indicate forse sono quelle che vengono "misurate"? In tal caso forse è quella la spiegazione, ossia che sono insufficienti, proprio perchè la pompa non ce la fa.
In teoria dovresti avere sul progetto delle portate di calcolo per ciascun collettore: quelle portate, sommate insieme, dovrebbero essere garantite dalla pompa di circolazione, e, oltre alle portate massime, occorre verificare che la pompa abbia anche una prevalenza sufficiente a vincere le perdite di carico (sia quelle dei collettori in sè, sia dei tubi di alimentazione).
Poi bisognerebbe verificare come è stato dimensionato quell'impianto, se sufficiente per le dispersioni, ma secondo me quello è un problema secondario, nel senso che al limite in tal caso avresti problemi solo quando fuori fa molto freddo.
E, il fatto che anche il 2 livello, che essendo quello intermedio dovrebbe avere meno dispersioni e scaldarsi prima degli altri, ma fatica comunque a raggiungere la temperatura, mi fa propendere che sia un problema di portata (o di prevalenza) e non di potenza.
E' normale secondo me che con 3 piani di impianto a pavimento la pompa di circolazione abbinata alla caldaia o alla pompa di calore possa essere insufficiente. Spesso e volentieri è necessario inserire un separatore idraulico e una pompa di rilancio di portata e prevalenza adeguata.
Le portate da te indicate forse sono quelle che vengono "misurate"? In tal caso forse è quella la spiegazione, ossia che sono insufficienti, proprio perchè la pompa non ce la fa.
In teoria dovresti avere sul progetto delle portate di calcolo per ciascun collettore: quelle portate, sommate insieme, dovrebbero essere garantite dalla pompa di circolazione, e, oltre alle portate massime, occorre verificare che la pompa abbia anche una prevalenza sufficiente a vincere le perdite di carico (sia quelle dei collettori in sè, sia dei tubi di alimentazione).
Poi bisognerebbe verificare come è stato dimensionato quell'impianto, se sufficiente per le dispersioni, ma secondo me quello è un problema secondario, nel senso che al limite in tal caso avresti problemi solo quando fuori fa molto freddo.
E, il fatto che anche il 2 livello, che essendo quello intermedio dovrebbe avere meno dispersioni e scaldarsi prima degli altri, ma fatica comunque a raggiungere la temperatura, mi fa propendere che sia un problema di portata (o di prevalenza) e non di potenza.
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- Iscritto il: ven feb 10, 2023 10:11
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Allora:
Temperatura di mandata e ritorno di ogni collettore sono adeguate.
E' stata usata una pompa di circolazione ad alta prevalenza ma non so i dati tecnici.
Il mio dubbio più grande resta il fatto che non vi è stato fatto nessun isolamento alle pereti.
Sono muri in pietra:
muro nord 270 mm
muro ovest 400 mm
muro sud 400 mm
muro est 400 mm
Trasmittanza termica 2,3
I profili per montare gli infissi sono in ferro e come legge dovrebbero essere o in legno o in materiale isolante.
I marmi delle finestre sono divisi solo da una fuga con stucco cioè la divisione tra marmo interno ed esterno e come legge dovrebbe essere diviso o con guaina o silicone isolante.
La terrazza non è isolata.
Il sottotetto non è isolato.
Potrebbe essere questo?
Temperatura di mandata e ritorno di ogni collettore sono adeguate.
E' stata usata una pompa di circolazione ad alta prevalenza ma non so i dati tecnici.
Il mio dubbio più grande resta il fatto che non vi è stato fatto nessun isolamento alle pereti.
Sono muri in pietra:
muro nord 270 mm
muro ovest 400 mm
muro sud 400 mm
muro est 400 mm
Trasmittanza termica 2,3
I profili per montare gli infissi sono in ferro e come legge dovrebbero essere o in legno o in materiale isolante.
I marmi delle finestre sono divisi solo da una fuga con stucco cioè la divisione tra marmo interno ed esterno e come legge dovrebbe essere diviso o con guaina o silicone isolante.
La terrazza non è isolata.
Il sottotetto non è isolato.
Potrebbe essere questo?
Re: Problema impianto radiante a pavimento
La legge non pone alcun obbligo, tranne per le nuove costruzioni o ristrutturazioni importanti dette di 1°livello. Che non è il tuo caso.
E' il committente che decide cosa fare se investire nell'isolamento o meno. Impresa e professionisti possono solo suggerire.
Chiaro che, una volta che il committente ha deciso cosa vuole o non vuole fare, l'impianto dovrà essere progettato "su misura" alle richieste termiche del fabbricato. Va verificato caso per caso, ma capita spesso che il radiante non sia idoneo da solo a coprire il fabbisogno di picco di edifici non isolati.
In questo casi o si rinuncia al radiante oppure si studia una integrazione tipo fancoil. Il sistema di regolazione sarà più complesso e costoso, ma si fa.
Oppure si isola.
E' il committente che decide cosa fare se investire nell'isolamento o meno. Impresa e professionisti possono solo suggerire.
Chiaro che, una volta che il committente ha deciso cosa vuole o non vuole fare, l'impianto dovrà essere progettato "su misura" alle richieste termiche del fabbricato. Va verificato caso per caso, ma capita spesso che il radiante non sia idoneo da solo a coprire il fabbisogno di picco di edifici non isolati.
In questo casi o si rinuncia al radiante oppure si studia una integrazione tipo fancoil. Il sistema di regolazione sarà più complesso e costoso, ma si fa.
Oppure si isola.
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- Iscritto il: ven feb 10, 2023 10:11
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Ma infatti di 6 stanze 4 hanno i fancoil, ma essendo un paese freddo di montagna penso che il radiante a pavimento mai ce la farà da solo sopratutto in giornate dove fuori ci sono - 10 gradi e la casa non è isolata bene.
Quando scrivo 'da legge' volevo dire per fare un buon isolamento.
Quando scrivo 'da legge' volevo dire per fare un buon isolamento.
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Dipende: ci sono case riscaldate a pannelli radianti, a 1500 m di altezza, che funzionano benissimo.ma essendo un paese freddo di montagna penso che il radiante a pavimento mai ce la farà da solo
Puoi aumentare la T del pavimento fino a 32°C (aumenti la portata e/o la temperatura dell'acqua).
In questo caso, puoi fornire fino a 135 W/mq.
Certo non puoi arrivare a queste temperature se hai tappeti, legno (pavimento) sopra 1,5 cm, sei pieno di mobili, ecc. ecc.
Comunque, serve un tecnico con qualche strumento.
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Re: Problema impianto radiante a pavimento
La pompa di circolazione montata è ad alta prevalenza (8m).
Chissà potrei aumentare la temperatura della valvola miscelatrice, adesso è a 35 °C o rischio di danneggiare l'impianto?
Chissà potrei aumentare la temperatura della valvola miscelatrice, adesso è a 35 °C o rischio di danneggiare l'impianto?
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- Iscritto il: ven feb 10, 2023 10:11
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Avevo pensato a ridurre i flussimetri per i 3 bagni da 1 a 0,8 e il flussimetro del corridoio d'entrata da 1 a 0,6, cambierebbe qualcosa?
Re: Problema impianto radiante a pavimento
35 sono un po' pochi.....gerardo.flotta ha scritto: ↑mar feb 14, 2023 12:10 La pompa di circolazione montata è ad alta prevalenza (8m).
Chissà potrei aumentare la temperatura della valvola miscelatrice, adesso è a 35 °C o rischio di danneggiare l'impianto?
metterei 40, o anche 45 (considera che quella è la T dell'acqua, non del pavimento).
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- Iscritto il: ven feb 10, 2023 10:11
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Avevo letto che temperature troppo alte potrebbero danneggiare l'impianto radiante ma il valore non sono riuscito a trovarlo
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Il pavimento si danneggia solo se raggiunge temperature molto elevate.
In estate può arrivare a 40/50°C (se batte il sole): mica succede nulla!
Porta l'acqua a 45/50°C, a step di 5°C, alzandola gradualmente e vedendo, dopo 5/6 ore dall'incremento, che succede.
In estate può arrivare a 40/50°C (se batte il sole): mica succede nulla!
Porta l'acqua a 45/50°C, a step di 5°C, alzandola gradualmente e vedendo, dopo 5/6 ore dall'incremento, che succede.
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- Iscritto il: ven feb 10, 2023 10:11
Re: Problema impianto radiante a pavimento
Grazie a tutti per gli ottimi consigli che mi state scrivendo.
Se ne avete altri per far funzionare meglio un impianto a pavimento ve ne sarei grato
Se ne avete altri per far funzionare meglio un impianto a pavimento ve ne sarei grato