Bar, happy hour, karaoke et similia: soggetti?

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glc_1912
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Bar, happy hour, karaoke et similia: soggetti?

Messaggio da glc_1912 »

curiosità che mi è venuta stamattina: il dpr 151/11 prevede, tra le attività soggette, "Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico" (attività 65).

nelle faq di prevenzione incendi, specificano che "i bar e i ristoranti non sono attività soggette agli adempimenti di cui al D.P.R. 151/11" (a meno che non ci sia una centrale termica, ovviamente).

in altri quesiti, ribadiscono più volte che "Bar e ristoranti sono esercizi pubblici ma, fatto salvo il caso in cui siano abitualmente utilizzati anche come locali di pubblico spettacolo", "I ristoranti, bar e simili non rientrano tra le attività di cui al punto 83) del decreto ministeriale 16 febbraio 1982 come già chiarito con circolare n. 52 del 20 novembre 1982 e pertanto non sono soggetti alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi da parte dei comandi dei vigili del fuoco".

il dubbio che mi viene è il seguente: un locale aperto 7 giorni su 7 come bar e che non supera le 100 persone e i 200 mq, che una volta a settimana (diciamo nel weekend) organizza un'evento tipo happy hour con un deejay che suona ed ospita solo in quell'occasione più di 100 persone, diventa locale di pubblico spettacolo?

oppure, caso simile, un bar < 100 persone e < 200 mq che una volta a settimana trasmette la partita di champions league?


alcuni comuni vedo che hanno disciplinato la cosa, ad esempio il comune di portogruaro scrive nel regolamento che

"Non sono da considerarsi attività di pubblico spettacolo quelle non ricomprese nell’elenco precedente, in particolare:
- i bar, disco bar, video bar, ristoranti e simili dove c’è un accompagnamento musicale e ricorrono i seguenti requisiti:
• accesso libero, senza sovrapprezzo,
• è preponderante l’attività di somministrazione,
• non sono presenti spazi appositamente predisposti
per lo spettacolo (piste da ballo, sedie disposte
a platea, ecc.),
• evento non pubblicizzato,
• evento organizzato in via eccezionale (non periodico, p.e. ogni fine settimana)"
[...]
• i pubblici esercizi in cui è collocato l'apparecchio musicale "karaoke" o simile, a condizione che non sia installato in sale appositamente allestite e rese idonee all'espletamento delle esibizioni canore ed all'accoglimento prolungato degli avventori, e la sala abbia capienza non superiore a 100 persone;"

quindi, per loro, un bar come quello della mia ipotesi è locale di pubblico spettacolo perché l'evento happy hour è periodico, idem nell'esempio delle partite perché, pur non essendo attrezzato apposta, la gente si ferma per un tempo prolungato.

ma i vigili del fuoco hanno mai espresso qualche specifica del genere?

come sempre, grazie per i pareri.
Terminus
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Re: Bar, happy hour, karaoke et similia: soggetti?

Messaggio da Terminus »

Non bisogna chiedere ai VVF, ma leggere il TULPS e le circolari a chiarimento dello stesso.
La discriminante sul pubblico spettacolo è che i clienti entrino per assistere allo spettacolo in prima battuta e che magari l'aperitivo sia aspetto secondario.
Invece se il cliente va al ristorante dove trasmettono la partita, fondamentalmente mangia ed in secondo piano ascolta la musica live o il karaoke (che non costituiscono il business dell'esercizio ma sono di contorno); quindi non si configura un pubblico spettacolo.
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Sandeman
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Re: Bar, happy hour, karaoke et similia: soggetti?

Messaggio da Sandeman »

Riprendo questa discussione per avere dei chiarimenti/approfondimenti dato che non ho mai avuto modo di trattare questa tipologia di attività
In sostanza, come detto dai colleghi sopra, se l'attività di disco/bar/musica/karaoke è di contorno all'attività principale di ristorante/bar/pub l'attività non si configura come intrattenimento e quindi non si configura attività 65. Mi confermate?
Dal punto di vista della sicurezza però si dovrà garantire appunto la stessa essendo questa attività luogo di lavoro.
In sostanza per una nuova attività in apertura nel 2023 ( faccio un esempio ) per garantire l'aspetto della sicurezza cosa si dovrà fare? Applico il minicodice(non credo sia possibile in quanto fuori dal campo di applicazione)? Applico la RTV15 anche se non si configura come attività 65( anche quella sembra essere esclusa dal campo di applicazione)? Sono un pò confuso.. Ringrazio come sempre..
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