COPI S2- COME RIENTRARE NEL LIV. II

[carlton-banks84]

Buonasera, sto cercando di far ricadere la mia attività nel livello di prest. 2 per il capitolo S.2. Ho fabbricato con distanza dal confine maggiore dell'altezza del fabbricato su tre lati (Nord sud est), ad ovest invece mi mancano un paio di metri purtroppo. Ora, dal momento che non posso avere soluzione conforme, devo rifarmi al Punto S.2.4.7 E dimostrare che il meccanismo di collasso è implosivo.
La mia domanda è, se fossi in grado di dimostrare che la parete in oggetto resiste al fuoco per il tempo corrispondente al carico di incendio reale, non avrei già risolto? O devo considerare il comportamento globale di tutta la struttura? Nel caso qualcuno può aiutarmi se ha avuto situazioni simili?
PS Nel cap 3 ho già verificato le piastre radianti su tutti i lati e sono a posto.

Grazie tante.

[ing.caruso]

Attenzione però.
Un conto è dimostrare l'isolamento di un'attività da un punto di vista dell'irraggiamento termico e dell'eventuale propagazione di un incendio, un altro è la verifica che il collasso strutturale non arrechi danni ad altre opere o altri elementi sensibili "anche" nei confini esterni su cui sorge l'attività, Così interpreto io il livello di prestazione II nella tabella S.2.
Sono due verifiche diverse. Quella che tu hai eseguito giustamente, la verifica della distanza di separazione da un potenziale bersaglio, tendo ad utilizzarla per dimostrare l'isolamento della struttura in esame da un punto di vista della compartimentazione o propagazione, tenendo forfettariamente un valore di irraggiamento soglia al di sotto dei 12,6 kW/mq (usando il cautelativo metodo tabellare).

La non interferenza di un collasso di una struttura verso un'altra a pochi metri di distanza è una situazione al limite più ardua da dimostrare. Utilizzerei come del resto hai accennato, la verifica di resistenza al fuoco dell'elemento o degli elementi murari/strutturali coinvolti. Per lo meno quelli con capacità portante della struttura, ed eventualmente quelli senza capacità portante ma dei quali l'eventuale crollo potrebbe riversarsi sul "lato ovest" della tua attività.

[carlton-banks84]

Intanto grazie per aver risposto.
Si il mio limite è quello di avere una unica parete che, in caso di incendio, potrebbe crollare e invadere il confine del "vicino". Mi sto sempre più convincendo che non basterà certificare quella parete portante R90 (come il carico di incendio reale del compartimento) ad escludere un ipotetico rovesciamento/ribaltamento all'esterno, dal momento che sono coinvolte indirettamente le altre pareti che di fatto dopo 30 minuti potrebbero crollare e non garantire il collasso implosivo..
Penso che mi rivolgerò ad un collega strutturista per verificare questa ipotesi.. a meno che non ci siano altre strade più veloci....

[weareblind]

Lo strutturista, come hai correttamente scritto, è l'unica possibilità.

[Tom Bishop]

Alcuni strutturisti sanno calcolare e studiare il fabbricato per implodere su se stesso prevedendo degli elementi che cedono prima di altri.

[carlton-banks84]

Si certamente .
Ragionando potrei comunque Certificare tutte le strutture portanti pari al carico di inc. reale e ammettere di avere copponi solo R30 (il mio vero problema…)
In questo modo dopo mezz’ora cadranno eventualmente questi ultimi ma il fabbricato resisterebbe fino all esaurimento del combustibile presente.. può stare in piedi il ragionamento??