Casa bifamiliare: 2 casi
Moderatore: Edilclima
Casa bifamiliare: 2 casi
Buongiorno a tutti.
Casa bifamiliare costituita da 2 unità abitative, su due piani: 2 casi.
1° Caso
L'edificio è nel suo insieme accatastato in comproprietà madre (80%) e figlio (20%). Può accedere accedere al Superbonus?
2° Caso
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestato al figlio, unità al piano primo alla madre. Può accedere al Superbonus?
In altre parole, questo secondo caso, è un condominio di fronte alla legge, pur non essendo formalmente costituito?
Se l'argomento è già stato sviscerato, mi è sfuggito. Chiedo venia e prego indicarmi dove.
Ogni vostro parere è come sempre molto gradito.
Fabrizio
Casa bifamiliare costituita da 2 unità abitative, su due piani: 2 casi.
1° Caso
L'edificio è nel suo insieme accatastato in comproprietà madre (80%) e figlio (20%). Può accedere accedere al Superbonus?
2° Caso
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestato al figlio, unità al piano primo alla madre. Può accedere al Superbonus?
In altre parole, questo secondo caso, è un condominio di fronte alla legge, pur non essendo formalmente costituito?
Se l'argomento è già stato sviscerato, mi è sfuggito. Chiedo venia e prego indicarmi dove.
Ogni vostro parere è come sempre molto gradito.
Fabrizio
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
1 no
2 si
2 si
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Se non ci sono accessi indipendenti ecc.. condivido 1 no 2 sì.
In caso contrario 1 sì
In caso contrario 1 sì
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
si se tutte e due sono unifam funz indip
puoi fare due pratiche
come se fossero tutte e due di unica proprietà
con il limite di 2
puoi fare due pratiche
come se fossero tutte e due di unica proprietà
con il limite di 2
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Immagino anche io... ma come troverei comunque giusto dar la possibilità alle bifamiliari senza i requisiti di autonomia ma di un solo proprietario (visto che la legge dice 2 unità per persona), ma c'è sempre l'interpretazione di AdE... che incombe...
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
lo saranno quando avranno le coperture per fare la modifica
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Mi è venuta in mente una cosa e chiedo conferma anche ad altri.Alebos ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 13:45Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Anche se sono 2 ui autonome, se il progetto prevede interventi su parti comuni, nasce l'ambiguità di come impostare la pratica: 2 distinte o (meglio) 1 condominiale? Ne abbiamo parlato altrove.
Nel secondo caso, torneresti ad avere il problema dell'unico proprietario/comproprietario.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Se è un condominio, conviene intervenire come condominio e non cercare assimilazioni.
Se non lo è, quindi unico proprietario, si rende necessario assimilare le 2uuii ad unifamiliari (attenzione agli impianti indipendenti, oltre che all'accesso) ed eseguire l'intervento spezzato in due pratiche distinte, ogni ui per conto suo, con le proprie verifiche del 25% e del doppio salto (non sull'edificio intero quindi).
Se non lo è, quindi unico proprietario, si rende necessario assimilare le 2uuii ad unifamiliari (attenzione agli impianti indipendenti, oltre che all'accesso) ed eseguire l'intervento spezzato in due pratiche distinte, ogni ui per conto suo, con le proprie verifiche del 25% e del doppio salto (non sull'edificio intero quindi).
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Grazie dei tanti pareri, che concordano con quanto avevo immaginato io.
Il primo caso non è composto da unità funzionalmente indipendenti e autonome, quindi mi sa che è proprio un no secco.
Fabrizio
Il primo caso non è composto da unità funzionalmente indipendenti e autonome, quindi mi sa che è proprio un no secco.
Fabrizio
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Dove hai letto qualcosa in merito all'accesso da scala comune?Alebos ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 13:45Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Ti chiedo. Ciò che scrivi secondo te vale anche se l'intervento prevede isolamento della copertura comune?Terminus ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 17:58 Se è un condominio, conviene intervenire come condominio e non cercare assimilazioni.
Se non lo è, quindi unico proprietario, si rende necessario assimilare le 2uuii ad unifamiliari (attenzione agli impianti indipendenti, oltre che all'accesso) ed eseguire l'intervento spezzato in due pratiche distinte, ogni ui per conto suo, con le proprie verifiche del 25% e del doppio salto (non sull'edificio intero quindi).
Mi pareva da altri post che fosse tua opinione fare pratica come condominio.
O forse dici che in casi come questo, prendere o lasciare, meglio fare 2 distinte pratiche?
PS che poi in realtà se i proprietari sono unici problemi di ripartizione spese non ce ne sono....
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
L'interrogazione parlamentare, se non sbaglio, faceva esplicito riferimento alle corti comuni... e desumo quindi che le scale comuni, sono ancora un vincolo... mentre le corti no...S3mic ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 20:48Dove hai letto qualcosa in merito all'accesso da scala comune?Alebos ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 13:45Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
nel caso vengano trattate come due distinte unità, la copertura non è più parte comune, ma "di competenza di chi vi confina"... idem i piani interrati...vinz75 ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 23:00Ti chiedo. Ciò che scrivi secondo te vale anche se l'intervento prevede isolamento della copertura comune?Terminus ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 17:58 Se è un condominio, conviene intervenire come condominio e non cercare assimilazioni.
Se non lo è, quindi unico proprietario, si rende necessario assimilare le 2uuii ad unifamiliari (attenzione agli impianti indipendenti, oltre che all'accesso) ed eseguire l'intervento spezzato in due pratiche distinte, ogni ui per conto suo, con le proprie verifiche del 25% e del doppio salto (non sull'edificio intero quindi).
Mi pareva da altri post che fosse tua opinione fare pratica come condominio.
O forse dici che in casi come questo, prendere o lasciare, meglio fare 2 distinte pratiche?
PS che poi in realtà se i proprietari sono unici problemi di ripartizione spese non ce ne sono....
o i piano terra verso terreno ( che renderà tutto più difficile per i piani terra...
Per le parti comuni di casi dove separi le bifamiliari e le tratti singolarmente, non potranno essere detratte...
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Come detto sopra nel penultimo posto... secondo me, quelle parti non saranno detraibili... oppure, se riscaldate e collegate sotto uno dei due impianti dell U.I. ( che dovranno essere indipendenti se no non detrai singolarmente...) verranno imputate le spese all'U.I. che le riscalda... penso...vinz75 ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 17:45Mi è venuta in mente una cosa e chiedo conferma anche ad altri.Alebos ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 13:45Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Anche se sono 2 ui autonome, se il progetto prevede interventi su parti comuni, nasce l'ambiguità di come impostare la pratica: 2 distinte o (meglio) 1 condominiale? Ne abbiamo parlato altrove.
Nel secondo caso, torneresti ad avere il problema dell'unico proprietario/comproprietario.
Se fredde... il problema non si pone nemmeno, non rientrano
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
https://www.agenziaentrate.gov.it/porta ... 2d4d47a779S3mic ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 20:48Dove hai letto qualcosa in merito all'accesso da scala comune?Alebos ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 13:45Dici quindi che, se possibile trattarli come unità unifamiliari, allora si può procedere nonostante l'edificio si trova in situazione di multiproprietà?
Però, 2 pratiche... giusto?
ho diversi casi così in stand-by... e ho proposto proprio oggi il quesito ad enea, alla luce della sistemazione relativamente al chiarimento relativo alle corti comuni che mi sembra abbia raddrizzato un po' il tiro almeno per quel che riguarda l'ingresso autonomo ... non più da strada ma anche da corti comuni... ma se da scala comune ancora no....
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Vi sottopongo un caso simile.
Una bifamiliare con 2 unità funzionalmente indipendenti, e con accessi autonomi (uno da pubblica via, e l'altro da strada privata con diritto di servitù di passaggio), e accatastate con stesso mappale ma subalterni diversi, di due proprietari diversi.
Non sono completamente terra cielo ma si intersecano una piano terra e una piano primo, quindi una parte di muro verticale e di tetto è comune.
Di fatto posso trattarle sia come due unità singole che come un condominio di 2 unità giusto?
Detto questo se le volessi trattare come singole il cappotto e l'isolamento del tetto che vado a fare nei punti in comune, basta fatturarli separatamente con i rispettivi metri quadri di incidenza?
Ci sono altri problemi secondo voi?
Una bifamiliare con 2 unità funzionalmente indipendenti, e con accessi autonomi (uno da pubblica via, e l'altro da strada privata con diritto di servitù di passaggio), e accatastate con stesso mappale ma subalterni diversi, di due proprietari diversi.
Non sono completamente terra cielo ma si intersecano una piano terra e una piano primo, quindi una parte di muro verticale e di tetto è comune.
Di fatto posso trattarle sia come due unità singole che come un condominio di 2 unità giusto?
Detto questo se le volessi trattare come singole il cappotto e l'isolamento del tetto che vado a fare nei punti in comune, basta fatturarli separatamente con i rispettivi metri quadri di incidenza?
Ci sono altri problemi secondo voi?
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Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Mi allaccio a questa discussione per un quesito simile che ho per le mani:fp67 ha scritto: ↑mer ott 14, 2020 11:42 Buongiorno a tutti.
Casa bifamiliare costituita da 2 unità abitative, su due piani: 2 casi.
1° Caso
L'edificio è nel suo insieme accatastato in comproprietà madre (80%) e figlio (20%). Può accedere accedere al Superbonus?
2° Caso
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestato al figlio, unità al piano primo alla madre. Può accedere al Superbonus?
In altre parole, questo secondo caso, è un condominio di fronte alla legge, pur non essendo formalmente costituito?
Se l'argomento è già stato sviscerato, mi è sfuggito. Chiedo venia e prego indicarmi dove.
Ogni vostro parere è come sempre molto gradito.
Fabrizio
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestata al 100% al figlio, unità al piano primo 50% al figlio e 50% alla madre. Può accedere al Superbonus?
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Io per evitarmi complicazioni, le tratterei come condominio.umstudio ha scritto: ↑ven ott 16, 2020 17:10 Vi sottopongo un caso simile.
Una bifamiliare con 2 unità funzionalmente indipendenti, e con accessi autonomi (uno da pubblica via, e l'altro da strada privata con diritto di servitù di passaggio), e accatastate con stesso mappale ma subalterni diversi, di due proprietari diversi.
Non sono completamente terra cielo ma si intersecano una piano terra e una piano primo, quindi una parte di muro verticale e di tetto è comune.
Di fatto posso trattarle sia come due unità singole che come un condominio di 2 unità giusto?
Detto questo se le volessi trattare come singole il cappotto e l'isolamento del tetto che vado a fare nei punti in comune, basta fatturarli separatamente con i rispettivi metri quadri di incidenza?
Ci sono altri problemi secondo voi?
Palesemente si tratta di interventi unitari su cappotto e tetto che sono indubbiamente parti comuni, da realizzare con unica pratica edilizia.
Tentare di spezzare il tutto in due interventi separati ed indipendenti, potrebbe essere visto da AdE come un tentativo di aumentare indebitamente i massimali di intervento complessivi.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
E' un Condominio, almeno così mi hanno assicurato degli Amministratori.giancaserio ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 08:06 Mi allaccio a questa discussione per un quesito simile che ho per le mani:
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestata al 100% al figlio, unità al piano primo 50% al figlio e 50% alla madre. Può accedere al Superbonus?
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Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Bisogna stare attenti al fatto che stessi comproprietari di un intero edificio plurifamiliare non possono accedervi, e in questa situazione chiederei all'Agenzia.Terminus ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 08:54E' un Condominio, almeno così mi hanno assicurato degli Amministratori.giancaserio ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 08:06 Mi allaccio a questa discussione per un quesito simile che ho per le mani:
L'edificio è accatastato in 2 subalterni, unità al piano terra intestata al 100% al figlio, unità al piano primo 50% al figlio e 50% alla madre. Può accedere al Superbonus?
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Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Beh, se inizi a insinuare questi dubbi ricominciamo
In effetti le veri unifamiliari assimilate sono quelle cielo terra, però la circ dell'agenzia dice che anche se hanno il tetto in comune possono essere unifamiliari.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
E' quello che vorrei fare io dato che di fatto posso scegliere.Terminus ha scritto: ↑dom ott 18, 2020 08:53Io per evitarmi complicazioni, le tratterei come condominio.umstudio ha scritto: ↑ven ott 16, 2020 17:10 Vi sottopongo un caso simile.
Una bifamiliare con 2 unità funzionalmente indipendenti, e con accessi autonomi (uno da pubblica via, e l'altro da strada privata con diritto di servitù di passaggio), e accatastate con stesso mappale ma subalterni diversi, di due proprietari diversi.
Non sono completamente terra cielo ma si intersecano una piano terra e una piano primo, quindi una parte di muro verticale e di tetto è comune.
Di fatto posso trattarle sia come due unità singole che come un condominio di 2 unità giusto?
Detto questo se le volessi trattare come singole il cappotto e l'isolamento del tetto che vado a fare nei punti in comune, basta fatturarli separatamente con i rispettivi metri quadri di incidenza?
Ci sono altri problemi secondo voi?
Palesemente si tratta di interventi unitari su cappotto e tetto che sono indubbiamente parti comuni, da realizzare con unica pratica edilizia.
Tentare di spezzare il tutto in due interventi separati ed indipendenti, potrebbe essere visto da AdE come un tentativo di aumentare indebitamente i massimali di intervento complessivi.
Grazie
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Scusate, se la bifamiliare u.I. PT e U.I. PP, è si di un unico proprietario, ma una unità ha un regolare contratto di usufrutto registrato?
Può rientrare e intervenire come condominio oppure non può perché nonostante un affittuario il proprietario è unico? e il permesso ad usufruire dell 110% te lo dà comunque il proprietario nonostante abbia diritto l'affittuario...
Mamma che casino...
Se i due appartamenti sono configurabili come unifamiliari? meglio fare due pratiche distinte, una a nome del proprietario per la sua U.I. e una a nome dell'inquilino beneficiario dell'usofrutto con permesso del prorietario?
Sembra una supercazzola...
Può rientrare e intervenire come condominio oppure non può perché nonostante un affittuario il proprietario è unico? e il permesso ad usufruire dell 110% te lo dà comunque il proprietario nonostante abbia diritto l'affittuario...
Mamma che casino...
Se i due appartamenti sono configurabili come unifamiliari? meglio fare due pratiche distinte, una a nome del proprietario per la sua U.I. e una a nome dell'inquilino beneficiario dell'usofrutto con permesso del prorietario?
Sembra una supercazzola...
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Temo che valga solo la proprietà, nuda o piena che sia, per configurare il condominio.
Se sono assimilabili ad unifamiliari, allora può intervenire il proprietario per conto suo su entrambe, o anche l'affittuario/usufruttuario.
Se sono assimilabili ad unifamiliari, allora può intervenire il proprietario per conto suo su entrambe, o anche l'affittuario/usufruttuario.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Quindi in questo caso vedi come percorribile gli interventi separati...
Io penso di consigliare di aspettare un attimo perchè non c'è un senso logico ad affrontare due pratiche distinte in un contesto del genere... speriamo chiariscano in fretta
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Di nuovo buongiorno a tutti.
Scusate se torno alla radice dell'argomento, ma prima di imbarcarmi in un Vietnam professionale vorrei essere sicuro.
Riprendo il caso 1. Casetta a 2 piani:
- una prima unità abitativa al piano terra (scaldata con stufa a legna),
- una seconda unità abitativa al piano primo (scaldata con stufa a pellet di recentissima installazione),
- al catasto sono due subalterni diversi, cointestati a madre (5/6) e figlio (1/6)
- hanno ingressi pedonali separati, ma dal medesimo giardinetto di proprietà,
- l'accesso dalla strada al giardinetto di proprietà è unico
- non ho ancora verificato se i relativi impianti dell'acqua, del gas o elettrico possano definirsi "di proprietà esclusiva", ma ne dubito
Ripeto la domanda secca: può accedere al Superbonus? O è meglio si accontentarsi di ecobonus, bonus casa, bonus facciate?
Grazie come sempre di tutti i vostri pareri
Fabrizio
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
se fossero autonomi gas luce ecc
ti direi di si
la parte degli accessi è ok da quanto dici
resta la storia se la stufa dichiari che scalda n stanze io li mi fermo ancora un po...
forse più semplice intestarsi un app a testa e fare come cond minimo
ti direi di si
la parte degli accessi è ok da quanto dici
resta la storia se la stufa dichiari che scalda n stanze io li mi fermo ancora un po...
forse più semplice intestarsi un app a testa e fare come cond minimo
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Cioè vuol dire che ingressi autonomi da un giardino in comune sono intesi "accessi autonomi"? E quindi anche se in comproprietà ssi potrebbe procedere (ammessa l'indipendenza funzionale degli impianti e il riscaldamento della stufa)?
Però in tal caso si dovrebbero fare 2 pratiche? Una per l'appartamento al pt e l'altra per l'appartamento al p1?
Grazie
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Mi era sfuggito il DL Agosto su ingressi autonomi
Gli altri dubbi mi rimangono.
Grazie
Gli altri dubbi mi rimangono.
Grazie
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Scusate se torno sull'argomento.
Sembra ormai chiarito anche in viewtopic.php?f=16&t=27211 che l'edificio con 2 UI separatamente accatastate di unica proprietà può accedere al SuperBonus se le UI hanno ingressi autonomi e sono funzionalmente indipendenti, si fanno 2 pratiche come se fossero due edifici monofamiliari.
Ma, sempre nel caso di unica proprietà, se le 2 UI NON hanno ingressi autonomi e NON sono funzionalmente indipendenti NON hanno accesso al Superbonus in virtù di quanto scritto a pag. 7 della Circolare 24/E dell'AdE*, giusto?
Grazie
Fabrizio
* "... il Superbonus non si applica agli interventi realizzati sulle parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate di un edificio interamente posseduto da un unico proprietario o in
comproprietà fra più soggetti." (pag.7-8 Circolare 24/E AdE)
Sembra ormai chiarito anche in viewtopic.php?f=16&t=27211 che l'edificio con 2 UI separatamente accatastate di unica proprietà può accedere al SuperBonus se le UI hanno ingressi autonomi e sono funzionalmente indipendenti, si fanno 2 pratiche come se fossero due edifici monofamiliari.
Ma, sempre nel caso di unica proprietà, se le 2 UI NON hanno ingressi autonomi e NON sono funzionalmente indipendenti NON hanno accesso al Superbonus in virtù di quanto scritto a pag. 7 della Circolare 24/E dell'AdE*, giusto?
Grazie
Fabrizio
* "... il Superbonus non si applica agli interventi realizzati sulle parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate di un edificio interamente posseduto da un unico proprietario o in
comproprietà fra più soggetti." (pag.7-8 Circolare 24/E AdE)
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
esattofp67 ha scritto: ↑ven nov 13, 2020 13:06 Scusate se torno sull'argomento.
Sembra ormai chiarito anche in viewtopic.php?f=16&t=27211 che l'edificio con 2 UI separatamente accatastate di unica proprietà può accedere al SuperBonus se le UI hanno ingressi autonomi e sono funzionalmente indipendenti, si fanno 2 pratiche come se fossero due edifici monofamiliari.
Ma, sempre nel caso di unica proprietà, se le 2 UI NON hanno ingressi autonomi e NON sono funzionalmente indipendenti NON hanno accesso al Superbonus in virtù di quanto scritto a pag. 7 della Circolare 24/E dell'AdE*, giusto?
Grazie
Fabrizio
* "... il Superbonus non si applica agli interventi realizzati sulle parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate di un edificio interamente posseduto da un unico proprietario o in
comproprietà fra più soggetti." (pag.7-8 Circolare 24/E AdE)
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Grazie Terminus e Alebos.
Quindi l'unica e spiegare col dovuto tatto al cliente che deve "sdoppiare" la proprietà per esempio con un figlio.
Non sempre è così facile.
Fabrizio
Quindi l'unica e spiegare col dovuto tatto al cliente che deve "sdoppiare" la proprietà per esempio con un figlio.
Non sempre è così facile.
Fabrizio
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Caso un po' particolare.
Bifamiliare con due unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con impianti indipendenti, una al piano terra e mezzo piano primo ed una che comprende il restante piano primo + l'intero piano secondo.
Stessa proprietà.
In occasione dell'intervento si procede ad un frazionamento e diversa suddivisione delle unità immobiliari, passando da due a tre unità:
- una sola al solo piano terra
- una sola al piano primo
- una sola al piano secondo (costruzione di scala esterna per accesso indipendente)
Il volume lordo complessivo riscaldato non cambia e questo è un aspetto importante a mio avviso.
Secondo voi il "passaggio" di volumetria riscaldata da un'unità all'altra in occasione dell'intervento può inficiare l'ottenimento del superbonus?
Come posso confrontare un APE pre ed un APE post di un'unità immobiliare che varia di volumetria in occasione dell'intervento?
Purtroppo non lo posso trattare come condominio per questioni di singola proprietà, altrimenti non ci sarebbero stati grossi problemi.
Bifamiliare con due unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con impianti indipendenti, una al piano terra e mezzo piano primo ed una che comprende il restante piano primo + l'intero piano secondo.
Stessa proprietà.
In occasione dell'intervento si procede ad un frazionamento e diversa suddivisione delle unità immobiliari, passando da due a tre unità:
- una sola al solo piano terra
- una sola al piano primo
- una sola al piano secondo (costruzione di scala esterna per accesso indipendente)
Il volume lordo complessivo riscaldato non cambia e questo è un aspetto importante a mio avviso.
Secondo voi il "passaggio" di volumetria riscaldata da un'unità all'altra in occasione dell'intervento può inficiare l'ottenimento del superbonus?
Come posso confrontare un APE pre ed un APE post di un'unità immobiliare che varia di volumetria in occasione dell'intervento?
Purtroppo non lo posso trattare come condominio per questioni di singola proprietà, altrimenti non ci sarebbero stati grossi problemi.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Riporto quanto ho scritto nell'altro post, in quanto secondo me la questione si gioca in questi termini:
Laddove vi sia una bifamiliare che può essere trattata come condominio o come due unità autonome e indipendenti la vera differenza stà nella suddivisione delle spese.
Faccio un esempio.
Ipotizziamo che su una bifamiliare di padre e figlio si proceda a fare un grosso intervento di ristrutturazione con adeguamenti sismici, e ipotizziamo che della spesa totale sismabonus + ecobonus incidano per lo più sulla porzione del padre, diciamo 80% unità del padre e 20 % unità del figlio.
Ebbene se le tratto come un condominio ho 2 tetti di spesa ad esempio sismabonus 96K + 96K, pertanto posso effettivamente spendere 192.000 € anche se di questi ne ho usati l'80% per una porzione sola.
Se le tratto come unità singole ho sempre due tetti di spesa 96K + 96K, ma accadrà che per la porzione del padre li userò tutti e non mi basteranno, mentre per l'unità del figlio che conta solo il 20% ne avanzerò. In sostanza nelle unità autonome devo contabilizzare singolarmente gli interventi e ripartirli per le effettive superfici e quantità che incidono su quella singola unità.
Mentre trattandole come condominio paradossalmente potrei usare i due tetti di spesa tutti su una sola unità e poi ripartire per millesimi il beneficio.
Laddove vi sia una bifamiliare che può essere trattata come condominio o come due unità autonome e indipendenti la vera differenza stà nella suddivisione delle spese.
Faccio un esempio.
Ipotizziamo che su una bifamiliare di padre e figlio si proceda a fare un grosso intervento di ristrutturazione con adeguamenti sismici, e ipotizziamo che della spesa totale sismabonus + ecobonus incidano per lo più sulla porzione del padre, diciamo 80% unità del padre e 20 % unità del figlio.
Ebbene se le tratto come un condominio ho 2 tetti di spesa ad esempio sismabonus 96K + 96K, pertanto posso effettivamente spendere 192.000 € anche se di questi ne ho usati l'80% per una porzione sola.
Se le tratto come unità singole ho sempre due tetti di spesa 96K + 96K, ma accadrà che per la porzione del padre li userò tutti e non mi basteranno, mentre per l'unità del figlio che conta solo il 20% ne avanzerò. In sostanza nelle unità autonome devo contabilizzare singolarmente gli interventi e ripartirli per le effettive superfici e quantità che incidono su quella singola unità.
Mentre trattandole come condominio paradossalmente potrei usare i due tetti di spesa tutti su una sola unità e poi ripartire per millesimi il beneficio.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Ho una situazione simile, ma senza sismabonus e forse più incasinata
Una bifamiliare con 2 u.i funzionalmente indipendenti, pratica scia per la ristrutturazione ed ampliamento
Una è PT+P1, l'altra solo P.1. Quindi ognuna ha il suo tetto. Procedo pertanto a conteggiare le separate parti detraibili ecobonus, tetto, pareti disperdenti, poi infissi, F.V ecc.
Alla fine dei lavori però ne deriveranno 2 u.i in orizzontale, e l'attuale P1 incorporerà parte delL'attuale PT+P1. E' corretta questa operazione o dimentico qualcosa?
Una bifamiliare con 2 u.i funzionalmente indipendenti, pratica scia per la ristrutturazione ed ampliamento
Una è PT+P1, l'altra solo P.1. Quindi ognuna ha il suo tetto. Procedo pertanto a conteggiare le separate parti detraibili ecobonus, tetto, pareti disperdenti, poi infissi, F.V ecc.
Alla fine dei lavori però ne deriveranno 2 u.i in orizzontale, e l'attuale P1 incorporerà parte delL'attuale PT+P1. E' corretta questa operazione o dimentico qualcosa?
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
Che ad oggi non si sa bene come considerare l'ampliamento che deriverà all'attuale ui al piano primo.
Anche la detrazione di volume per l'altra ui.
ENEA ci deve ancora dire come fare.
Se fosse un condominio, essendo APE convenzionali per edificio, non cambierebbe nulla, ma come pratiche singole credo che ad oggi non sia possibile.
Anche la detrazione di volume per l'altra ui.
ENEA ci deve ancora dire come fare.
Se fosse un condominio, essendo APE convenzionali per edificio, non cambierebbe nulla, ma come pratiche singole credo che ad oggi non sia possibile.
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
In questi casi credo che come ha detto Terminus convenga assimilarle a condominio. Tratti l'edificio nel suo complesso e ci sono meno problemi.LINTEO ha scritto: ↑sab nov 14, 2020 17:13 Ho una situazione simile, ma senza sismabonus e forse più incasinata
Una bifamiliare con 2 u.i funzionalmente indipendenti, pratica scia per la ristrutturazione ed ampliamento
Una è PT+P1, l'altra solo P.1. Quindi ognuna ha il suo tetto. Procedo pertanto a conteggiare le separate parti detraibili ecobonus, tetto, pareti disperdenti, poi infissi, F.V ecc.
Alla fine dei lavori però ne deriveranno 2 u.i in orizzontale, e l'attuale P1 incorporerà parte delL'attuale PT+P1. E' corretta questa operazione o dimentico qualcosa?
Re: Casa bifamiliare: 2 casi
E' un ipotesi considerata, purtroppo però molto onerosa, in quanto essendo di proprietà indivisa tra 2 fratelli, dovrei fare un atto di divisione notarile per realizzare il condominio, e dopo 6 mesi, quando ci sarà l'ampliamento, fare un altro atto di divisione delle 2 unitàumstudio ha scritto: ↑dom nov 15, 2020 11:32In questi casi credo che come ha detto Terminus convenga assimilarle a condominio. Tratti l'edificio nel suo complesso e ci sono meno problemi.LINTEO ha scritto: ↑sab nov 14, 2020 17:13 Ho una situazione simile, ma senza sismabonus e forse più incasinata
Una bifamiliare con 2 u.i funzionalmente indipendenti, pratica scia per la ristrutturazione ed ampliamento
Una è PT+P1, l'altra solo P.1. Quindi ognuna ha il suo tetto. Procedo pertanto a conteggiare le separate parti detraibili ecobonus, tetto, pareti disperdenti, poi infissi, F.V ecc.
Alla fine dei lavori però ne deriveranno 2 u.i in orizzontale, e l'attuale P1 incorporerà parte delL'attuale PT+P1. E' corretta questa operazione o dimentico qualcosa?