Distanza di separazione depositi esterni e silos

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boba74
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Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da boba74 »

Salve, in un'attività di deposito legname, oltre ai depositi al chiuso, di cui ho già calcolato e relazionato della Valutazione Progetto, sono presenti anche depositi all'aperto (tettoie completamente aperte sui lati) e un silos in acciaio che raccoglie la segatura mediante apposito sistema di aspirazione.
Come integrazione i VVF mi chiedono anche la verifica delle distanze di sicurezza (sezione S3) rispetto ai depositi esterni e rispetto al silos.
Ora, per i depositi esterni io pensavo di eseguire il calcolo delle distanze con il metodo delle piastre radianti in analogia a quanto fatto per gli edifici: quindi ciascun piano radiante sarebbe la parete verticale della tettoia, che essendo totalmente aperta coinciderà con la piastra radiante, perciò si calcolerà la potenza termica radiante verificando così la distanza da altri fabbricati o depositi.
Per quanto riguarda il silos invece?
Si tratta di un silos cilindrico in acciaio completamente chiuso ad eccezione di un camino di ventilazione in sommità, e di alcune botole apribili poste a una certa altezza, nonchè i tubi in acciaio con i ventilatori che arrivano dall'impianto di aspirazione nella zona di lavorazione.
Il silos è all'esterno, posizionato in adiacenza all'edificio in cui avviene la lavorazione (ci saranno un paio di metri di distanza).
Ora, se io dovessi fare un calcolo della distanza di separazione come se fosse un edificio, dato che in teoria la lamiera non è resistente al fuoco dovrei trattarlo come gli altri depositi all'aperto, ossia come se avesse l'intera superficie "radiante"? Perchè in tal caso non sarà mai verificata la distanza di separazione, a meno che non lo sposti a 10 metri o più dal fabbricato. :roll:
Oppure posso considerare come piastra radiante, dato un prospetto laterale del silos, solo le superfici di ventilazione di questo (botole apribili)?
Premetto che il silos è fatto apposta per questo tipo di lavorazioni ed è stata fatta una valutazione ATEX relativa a tutto il sistema di aspirazione polveri, però non capisco come fare per rispettare il requisito S3 come richiesto dai VVF. A qualcuno è mai capitato un caso simile? :roll:
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travereticolare
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da travereticolare »

Ciao,

In un paio di occasioni mi sono capitati casi simili al tuo.
Di solito come piastra radiante considero l'intero prospetto del silos, considerando la base della piastra pari al diametro del serbatoio. Percentuale di foratura 100%. Essendo quasi sempre i silos adiacenti al fabbricato la distanza di separazione non esce quasi mai verificata.

In questi casi faccio installare una lama d'acqua in soluzione alternativa per la protezione dall'irraggiamento.

L'impianto a lama d'acqua è sostanzialmente un impianto a diluvio, pertanto prendendo a riferimento la norma UNI CEN TS 14816 si evince all’appendice A “Protezione contro l’irraggiamento” che i sistemi spray ad acqua sono generalmente utilizzati per proteggere apparecchiature o strutture dal calore prodotto da un incendio, limitandone drasticamente l’irraggiamento.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
stfire
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da stfire »

ciao
boba74 ha scritto: ven nov 06, 2020 11:15 Come integrazione i VVF mi chiedono anche la verifica delle distanze di sicurezza (sezione S3) rispetto ai depositi esterni e rispetto al silos.
per depositi esterni sono d'accordo con te. personalmente non vedo altri ragionamenti possibili.
per il deposito in silos in generale sono d'accordo con travereticolare perchè comunque il silos ha pareti in acciaio ed avrà un certo irraggiamento. rispetto al silos però io credo che è rischioso seguire certe richieste dei VVF perchè si creano dei precedenti poi difficili da gestire in molti altri casi. io lo vedo più come un impianto annesso al raparto produttivo ed in quanto tale nè un bersaglio nè una sorgente.

ma poi.. chi è la sorgente e chi è il bersaglio. ovvero, il tuo fabbricato dove farai lavorazione (o deposito) è la sorgente ? e quindi il bersaglio è il silos ed il deposito esterno ? oppure vicerversa ? oppure hai due condizioni di calcolo ?

per le lame d'acqua, basta non farle come quelle in allegato :lol:
Allegati
LAME.pdf
"LAME D'ACQUA"
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boba74
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da boba74 »

stfire ha scritto: ven nov 06, 2020 15:28 ciao
boba74 ha scritto: ven nov 06, 2020 11:15 Come integrazione i VVF mi chiedono anche la verifica delle distanze di sicurezza (sezione S3) rispetto ai depositi esterni e rispetto al silos.
per depositi esterni sono d'accordo con te. personalmente non vedo altri ragionamenti possibili.
per il deposito in silos in generale sono d'accordo con travereticolare perchè comunque il silos ha pareti in acciaio ed avrà un certo irraggiamento. rispetto al silos però io credo che è rischioso seguire certe richieste dei VVF perchè si creano dei precedenti poi difficili da gestire in molti altri casi. io lo vedo più come un impianto annesso al raparto produttivo ed in quanto tale nè un bersaglio nè una sorgente.

ma poi.. chi è la sorgente e chi è il bersaglio. ovvero, il tuo fabbricato dove farai lavorazione (o deposito) è la sorgente ? e quindi il bersaglio è il silos ed il deposito esterno ? oppure vicerversa ? oppure hai due condizioni di calcolo ?

per le lame d'acqua, basta non farle come quelle in allegato :lol:
Grazie a entrambi.
Nel mio caso la zona lavorazione risulta in classe 0 (c'è pochissimo carico di incendio perchè i prodotti vengono subito portati fuori), per tanto non ho dovuto fare verifiche delle distanze di separazione, non essendo richiesto per le classi 0 (dato che non è richiesto alcun requisito di resistenza al fuoco nè di compartimentazione e le strategie S2 ed S3 risultano automaticamente soddisfatte), ergo la zona lavorazione non è una sorgente per il silos, è il silos a esserlo per la zona lavorazione...
Ma nel caso delle lame d'acqua, come viene poi giustificata nelle verifiche? Sarebbe una soluzione alternativa?
Poi, come lama d'acqua intendi che si frapponga tra il silos e il fabbricato? Non potrebbe andare bene anche un'impianto a pioggia dentro il silos (l'ho già visto fare ma non so se le due possano essere correlate...) :roll:
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travereticolare
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da travereticolare »

stfire ha scritto: ven nov 06, 2020 15:28
io lo vedo più come un impianto annesso al reparto produttivo ed in quanto tale nè un bersaglio nè una sorgente.
Ci potrebbe stare come ragionamento, nei casi in cui le ho fatte installare erano depositi veri e propri (un deposito di oli combustibili e un deposito di materie plastiche).
ma poi.. chi è la sorgente e chi è il bersaglio. ovvero, il tuo fabbricato dove farai lavorazione (o deposito) è la sorgente ? e quindi il bersaglio è il silos ed il deposito esterno ? oppure vicerversa ? oppure hai due condizioni di calcolo ?
Io personalmente considero sempre due condizioni di calcolo. Fabbricato Sorgente verso bersaglio silos e silos sorgente verso fabbricato bersaglio.
per le lame d'acqua, basta non farle come quelle in allegato
Che poi le lame d'acqua sono ottime per ridurre l'irraggiamento, ma nulla è detto riguardo il passaggio dei fumi. Per la protezione EI serve tenda tagliafumo (requisito "E") + impianto a lama (requisito "I"). Concordi?
boba74 ha scritto: ven nov 06, 2020 11:15
Nel mio caso la zona lavorazione risulta in classe 0 (c'è pochissimo carico di incendio perchè i prodotti vengono subito portati fuori), per tanto non ho dovuto fare verifiche delle distanze di separazione, non essendo richiesto per le classi 0 (dato che non è richiesto alcun requisito di resistenza al fuoco nè di compartimentazione e le strategie S2 ed S3 risultano automaticamente soddisfatte),
Lo spazio scoperto devi sempre garantirlo. Altrimenti si potrebbe proporre una soluzione alternativa, come pensavo in questo 3d viewtopic.php?f=4&t=26927&hilit
Ma nel caso delle lame d'acqua, come viene poi giustificata nelle verifiche? Sarebbe una soluzione alternativa?
Io sempre fatto così. Non posso rispettare la distanza di separazione come chiede il CoPI quindi propongo un impianto a lama d'acqua come soluzione alternativa.
Poi, come lama d'acqua intendi che si frapponga tra il silos e il fabbricato? Non potrebbe andare bene anche un'impianto a pioggia dentro il silos (l'ho già visto fare ma non so se le due possano essere correlate...)
La differenza la fa' sostanzialmente il tipo di Silos che hai e l'obiettivo che vuoi perseguire. Proteggere dall'irraggiamento le altre strutture / beni oppure spegner l'incendio (impianto a diluvio). In generale potrebbe andare bene anche un'impianto di spegnimento automatico asservito ad un'impianto di rivelazione (per esempio scintille, ecc..)
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da stfire »

travereticolare ha scritto: ven nov 06, 2020 16:14 Che poi le lame d'acqua sono ottime per ridurre l'irraggiamento, ma nulla è detto riguardo il passaggio dei fumi. Per la protezione EI serve tenda tagliafumo (requisito "E") + impianto a lama (requisito "I"). Concordi?
si le tende sono un buon compromesso per aperture di dimensioni importanti
ma le tende tagliafuoco secondo UNI EN 15269-11:2019 non sono già certificate EI xx ? solo E xx ?
boba74 ha scritto: ven nov 06, 2020 15:38 Ma nel caso delle lame d'acqua, come viene poi giustificata nelle verifiche? Sarebbe una soluzione alternativa?
Poi, come lama d'acqua intendi che si frapponga tra il silos e il fabbricato? Non potrebbe andare bene anche un'impianto a pioggia dentro il silos (l'ho già visto fare ma non so se le due possano essere correlate...)
come dice travereticolare è una soluzione alternativa alla distanza che non riesci a garantire
una lama d'acqua tra silos e fabbricato potrebbe esser equivalente ad un impianto a diluvio di spegnimento del silos
anzi, forse sarebbe più opportuno spegnere l'incendio del silos che proteggere il fabbricato adiacente
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weareblind
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da weareblind »

Discussione interessante, ma... il mondo della produzione ha centinaia di migliaia di silos o simili a poca distanza dai muri dei fabbricati produttivi. Sono essi stessi parte del ciclo di produzione. Mai verificato nulla da nessuna parte.
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travereticolare
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

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Paragrafo S.3.8

Il progettista è tenuto a verificare almeno le seguenti tipologie di sorgenti e bersagli:
a. opere da costruzione,
b. depositi di materiali combustibili, anche ubicati in spazio a cielo libero.

Secondo me il silos è a tutti gli effetti un deposito di materiale combustibile e come tale credo che vada calcolata la piastra radiante. Poi concordo con te che la maggioranza dei silos sono a pochi centimetri dai fabbricati non protetti da alcun tipo di impianto.

Il documento "Prevenzione incendi ed esplosione negli impianti silos per trucioli di legno" consiglia l'installazione di impianti di rivelazione e spegnimento di scintille e anche un impianto di spegnimento ad irrorazione.
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da stfire »

weareblind ha scritto: ven nov 06, 2020 17:34 Discussione interessante, ma... il mondo della produzione ha centinaia di migliaia di silos o simili a poca distanza dai muri dei fabbricati produttivi. Sono essi stessi parte del ciclo di produzione. Mai verificato nulla da nessuna parte.
io come dicevo sono d'accordo con te ..
stfire ha scritto: ven nov 06, 2020 15:28 rispetto al silos però io credo che è rischioso seguire certe richieste dei VVF perchè si creano dei precedenti poi difficili da gestire in molti altri casi. io lo vedo più come un impianto annesso al raparto produttivo ed in quanto tale nè un bersaglio nè una sorgente.
però, purtroppo, dobbiamo tener presente che i VVF possono avanzare richieste di questo tipo (come vedi a boba74)
bisogna sicuramente provare a far passare il concetto di impianto di produzione oppure ci troveremo male in futuro..
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da boba74 »

travereticolare ha scritto: ven nov 06, 2020 18:19

Il documento "Prevenzione incendi ed esplosione negli impianti silos per trucioli di legno" consiglia l'installazione di impianti di rivelazione e spegnimento di scintille e anche un impianto di spegnimento ad irrorazione.
Questo potrebbe essere un interessante riferimento normativo da applicare come soluzione alternativa al rispetto della distanza.
Del resto, anche prima delle attuali RTO a me era già capitato di vedere attività di falegnameria in cui il silos era stato protetto con sistemi di spegnimento del genere, non ricordo se espressamente richiesto dai VVF direttamente o come conseguenza di valutazione del rischio di tipo qualitativa...
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weareblind
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Re: Distanza di separazione depositi esterni e silos

Messaggio da weareblind »

Falegnamerie che seguo io TUTTE con progetto e installazione impianto rilevazione scintille nel condotto di aspirazione, cui segue lo spegnimento automatico asservito alla rilevazione, cui segue altra rilevazione per verifica.
E allagamento manuale del silos.
Ma: adesso seguo delle porcilaie con grossi silos di mangime. Assolutamente nessuna lavorazione, ma attività di deposito sì. Tanti silos, e tutti prossimi ai mangimifici. E non prevedo nessuna precauzione, li notifico e basta (ovvio, ok rete idrica antincendio, accessibilità, ecc.).
Vi saprò dire come va a finire.
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