Buongiorno,
girando su alcuni supermercati ho notato che spesso si usa la tipologia impiantistica che vedete in allegato, ovvero molte unità (credo VRF??) canalizzate con canali microforati.
Questo sistema, come si vede in figura, mi sembra che tratti aria di ricircolo ambiente, infatti ci sono, ad integrazione di questo sistema, dei canali circolari con bocchette che immagino servano per l'aria primaria di rinnovo e per la ripresa.
Come avrete capito sono solo delle ipotesi quindi mi farebbe piacere saperne di più..non ho trovato molto online quindi se avete testi o documenti in merito da consigliarmi mi farebbe piacere.
Grazie!
Informazioni impianto climatizzazione supermercato
Moderatore: Edilclima
Informazioni impianto climatizzazione supermercato
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Re: Informazioni impianto climatizzazione supermercato
Questi non sono altro che fan coil (oppure unità interne tipo split o VRF), non capisco bene dalla foto se quelli che si vedono sono tubi di acqua o di gas refreigerante).
Di fatto ricircolano l'aria (la prendono dalla griglia posteriore e la immettono in ambiente mediante plenum e canale forato dopo averla fatta passare attraverso una batteria di riscaldamento/raffreddamento.
Non fanno assolutamente ricambio d'aria, per il quale immagino (e spero) sia previsto anche un sistema di ventilazione, che potrebbe essere del tutto autonomo oppure integrato allo stesso impianto mediante apposite unità con recuperatore e doppio ventilatore (queste ultime dovrebbero avere 2 condotte che vanno all'esterno, (per ripresa ed espulsione aria), e 2 che vanno all'interno (per mandata e ripresa aria da ricambiare).
Dato che non si tratta di un impianto a tutta aria esterna, i due sistemi vanno dimensionati separatamente: le ventilanti fanno caldo e freddo, mentre le unità di trattamento fanno solo ricambio aria. Le portate di aria nei due casi sono molto diverse, generalmente si dimensionano con 6-7 volumi/ora il ricircolo interno e con 2-3 vol/h il ricambio in base ai parametri della UNI 10339 o altri requisiti di ricambio aria richiesti dai regolamenti comunali).
In teoria si potrebbe utilizzare la stessa rete di canali per immettere/riprendere sia l'aria trattata che quella ricircolata, ma bisogna vedere se sono compatibili, sia come dimensioni di canali e griglie, sia per evitare cortocircuitazioni dell'aria o che la ventilante spari dentro il recuperatore, dato che le portate potrebbero essere molto diverse.
Di fatto ricircolano l'aria (la prendono dalla griglia posteriore e la immettono in ambiente mediante plenum e canale forato dopo averla fatta passare attraverso una batteria di riscaldamento/raffreddamento.
Non fanno assolutamente ricambio d'aria, per il quale immagino (e spero) sia previsto anche un sistema di ventilazione, che potrebbe essere del tutto autonomo oppure integrato allo stesso impianto mediante apposite unità con recuperatore e doppio ventilatore (queste ultime dovrebbero avere 2 condotte che vanno all'esterno, (per ripresa ed espulsione aria), e 2 che vanno all'interno (per mandata e ripresa aria da ricambiare).
Dato che non si tratta di un impianto a tutta aria esterna, i due sistemi vanno dimensionati separatamente: le ventilanti fanno caldo e freddo, mentre le unità di trattamento fanno solo ricambio aria. Le portate di aria nei due casi sono molto diverse, generalmente si dimensionano con 6-7 volumi/ora il ricircolo interno e con 2-3 vol/h il ricambio in base ai parametri della UNI 10339 o altri requisiti di ricambio aria richiesti dai regolamenti comunali).
In teoria si potrebbe utilizzare la stessa rete di canali per immettere/riprendere sia l'aria trattata che quella ricircolata, ma bisogna vedere se sono compatibili, sia come dimensioni di canali e griglie, sia per evitare cortocircuitazioni dell'aria o che la ventilante spari dentro il recuperatore, dato che le portate potrebbero essere molto diverse.