buongiorno,
capannone con sezione e tetto come da disegno allegato
io considero il punto della UNI 9795 5.4.5.5 per tetti a falde inclinate applicabile e prevedo barriere lineari disposte sulla trave di banchina perpendicolarmente all'andamento dei copponi
il fornitore di materiale contesta la soluzione perchè afferma che per il tetto specificato si applica il punto 5.4.5.8 per soffitti a calotta sferica o cupola
io penso che questo punto sia apllicabile a musei, gallerie commerciali non a soffitti di capannoni industriali con copponi prefabbricati come disegno allegato
il fornitore scrive che con la soluzione da me pensata non potrà certificare l'impianto??
cosa posso rispondergli?
applicabilità UNI 9795
Moderatore: Edilclima
applicabilità UNI 9795
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Re: applicabilità UNI 9795
Hai ragione tu. Non si tratta di soffitti a calotta semisferica o cupola, ma ad elementi sporgenti.
Applichi il punto 5.4.5.6 che rimanda al 5.4.5.5. (i copponi difatti possono essere assimilati agli shed).
Quindi per l'applicazione trasversale verifichi le quote di altezza ed eventualmente incrementi del 50% i rivelatori lineari.
Applichi il punto 5.4.5.6 che rimanda al 5.4.5.5. (i copponi difatti possono essere assimilati agli shed).
Quindi per l'applicazione trasversale verifichi le quote di altezza ed eventualmente incrementi del 50% i rivelatori lineari.
Re: applicabilità UNI 9795
ciao,
continua la discussione col fornitore di materiale
questa volta parliamo dei dispositivi ottico/acustici da prevedere
se li dispongo seguento la guida UNI TR 11607 considerando le coperture per installazione a muro W o soffitto C guardando i dati della scheda tecnica mi servono un numero considerevole di dispositivi,praticamente uno ogni 8 metri, ma la TR 11607 è una guida non una norma, se guardo la UNI 9795 mi dice che i dispositivi devono essere disposti in modo che il segnale sia udibile in ogni parte del fabbricato in maniera generica, io ho sempre previsto targhe o dispositivi sopra il pulsante manuale vicino alle porte ed al bisogno nel capannone in base alle lavorazioni ed al rumore ambientale presente.
Domanda: i dispositivi sono da definire con la guida TR 11607 oppure posso fare a meno di verificare la copertura?
continua la discussione col fornitore di materiale
questa volta parliamo dei dispositivi ottico/acustici da prevedere
se li dispongo seguento la guida UNI TR 11607 considerando le coperture per installazione a muro W o soffitto C guardando i dati della scheda tecnica mi servono un numero considerevole di dispositivi,praticamente uno ogni 8 metri, ma la TR 11607 è una guida non una norma, se guardo la UNI 9795 mi dice che i dispositivi devono essere disposti in modo che il segnale sia udibile in ogni parte del fabbricato in maniera generica, io ho sempre previsto targhe o dispositivi sopra il pulsante manuale vicino alle porte ed al bisogno nel capannone in base alle lavorazioni ed al rumore ambientale presente.
Domanda: i dispositivi sono da definire con la guida TR 11607 oppure posso fare a meno di verificare la copertura?
Re: applicabilità UNI 9795
Terminus in riferimeno alla tua conferma sopra che mi trova in sintonia ti mando quanto mi ha scritto il fornitore del materiale:Terminus ha scritto: ↑mar giu 09, 2020 09:16 Hai ragione tu. Non si tratta di soffitti a calotta semisferica o cupola, ma ad elementi sporgenti.
Applichi il punto 5.4.5.6 che rimanda al 5.4.5.5. (i copponi difatti possono essere assimilati agli shed).
Quindi per l'applicazione trasversale verifichi le quote di altezza ed eventualmente incrementi del 50% i rivelatori lineari.
in seguito ad un confronto con altri tecnici, la soluzione adottata è in contraddittorio alla norma UNI 9795 al punto 5.4.5.8.
Pertanto da parte nostra non potrà essere collaudato l'impianto in ottempreanza alla UNi 11224 che richiama la UNi 9795 ne potrà essere certificato il sistema; collaudo e certificazione resteranno a vs carico ( progettista o tecnico abilitato 818 ).
Cosa si può rispondere??
Re: applicabilità UNI 9795
In merito agli avvisatori, quelli principali per l'esodo sono acustici. Gli avvisatori luminosi (VAD) devono essere previsti solo nei casi specificati dalla 9795, ovvero quando il solo segnale acustico può non essere avvertito da tutti gli occupanti.
Nel caso la UNI/TR deve essere seguita, ma considerando opportuni coefficienti che ampliano l'area di copertura certificata, stabiliti nella stessa norma.
Per l'altra questione, non so in che situazione ti trovi, ma l'installatore deve fare il suo mestiere e non quello del progettista, il quale lui solo deve prendere le decisioni in merito al rispetto della 9795. Questo prevede il 37/08 ed anche il DM 20/12/12.
Nello specifico non posso che ribadirti quanto ho scritto sopra: secondo me devi applicare il 5.4.5.6 esemplificato nella figura 15 (il fatto di avere cupolini o shed tra gli elementi sporgenti nulla cambia ai fini della funzionalità dei rivelatori lineari, ferme rimanendo le verifiche delle quote).
L'installatore può benissimo collaudare e certificare l'impianto, in quanto deve rispettare il progetto redatto da chi se ne assume la responsabilità.
La 11224 non dice nulla di diverso (vedi il paragrafo 8.2): il controllo preliminare dell'installatore deve, tra l'altro, accertare la rispondenza al progetto esecutivo; il resto sono controlli funzionali e di corretta esecuzione (cioè quanto di responsabilità dell'impresa installatrice).
L'impresa sta tirando acqua al suo mulino, cosa lecita, ma lo sta facendo un modo scorretto.
Comunque magari se si tratta di mettere un rivelatore lineare in più, potresti anche acconsentire a favore della sicurezza....
Nel caso la UNI/TR deve essere seguita, ma considerando opportuni coefficienti che ampliano l'area di copertura certificata, stabiliti nella stessa norma.
Per l'altra questione, non so in che situazione ti trovi, ma l'installatore deve fare il suo mestiere e non quello del progettista, il quale lui solo deve prendere le decisioni in merito al rispetto della 9795. Questo prevede il 37/08 ed anche il DM 20/12/12.
Nello specifico non posso che ribadirti quanto ho scritto sopra: secondo me devi applicare il 5.4.5.6 esemplificato nella figura 15 (il fatto di avere cupolini o shed tra gli elementi sporgenti nulla cambia ai fini della funzionalità dei rivelatori lineari, ferme rimanendo le verifiche delle quote).
L'installatore può benissimo collaudare e certificare l'impianto, in quanto deve rispettare il progetto redatto da chi se ne assume la responsabilità.
La 11224 non dice nulla di diverso (vedi il paragrafo 8.2): il controllo preliminare dell'installatore deve, tra l'altro, accertare la rispondenza al progetto esecutivo; il resto sono controlli funzionali e di corretta esecuzione (cioè quanto di responsabilità dell'impresa installatrice).
L'impresa sta tirando acqua al suo mulino, cosa lecita, ma lo sta facendo un modo scorretto.
Comunque magari se si tratta di mettere un rivelatore lineare in più, potresti anche acconsentire a favore della sicurezza....