boba74 ha scritto: ven giu 05, 2020 15:03
Altro uteriore dubbio (poi non rompo più... ):
ma ci mancherebbe altro!
Ma questa roba valeva anche prima delle RTO?
Prima del Codice di prevenzione incendi non era obbligatorio verificare la distanza di separazione con il metodo dell'irraggiamento verso altre opere da costruzione, ammenoché non si ricorreva all'utilizzo dei metodi dell'ingegneria antincendio o per richiesta specifica del funzionario VVF.
I vecchi decreti non citavano in alcun modo tale verifica, possiamo dire che è stata introdotta dal Codice.
Se capisco bene invece, la verifica delle distanze di separazione in base alla RTO la si dovrebbe fare SEMPRE, a prescindere dal livello di prestazione applicato.
Cioè mi spiego: anche se in S2 scelgo un livello di prestazione III (quindi con strutture adeguatamente resistenti al fuoco), devo comunque verificare che il mio edificio non abbia piastre radianti troppo vicine ad altri edifici limitrofi o adiacenti?
Esatto. Al capitolo S.2 calcoli la resistenza al fuoco delle strutture portanti e di compartimentazione (verso la stessa attività o verso altre attività), in base al carico di incendio di progetto che è presente all'interno dell'opera da costruzione.
Al capitolo S.3 invece verifichi la non propagazione dell'incendio dal tuo edificio verso altre opere da costruzione o verso cumuli di materiale combustibile. Questa verifica la esegui perchè ovviamente le partizioni perimetrali a meno di specifiche valutazione non le certifichi come resistenti al fuoco.
Potresti omettere la verifica dell'irraggiamento e quindi non portare a termine le verifiche richiamate al paragrafo S.3.8 ricorrendo alla soluzione della compartimentazione. Ovviamente per schermare l'irraggiamento la parete prospiciente il bersaglio dovrà essere cieca ed incombustibile, di adeguata resistenza al fuoco. Le pareti esterne, per evitare il calcolo dell'irraggiamento, devono avere un minimo di resistenza termica (congrua con il CdI), in modo tale da schermare l'effetto radiante.
Altro dubbio: se volessi applicare in S2 il livello di prestazione I, (oppure II), dovrei rispettare una distanza di separazione pari almeno all'altezza della costruzione: e se ho un edificio adiacente come sopra (cioè attaccato ma che forma un angolo retto sporgente)? Perchè in quel caso non parla di piastre radianti, ma proprio di distanza da opere da costruzione, significa quindi che non è mai possibile applicare in tal caso un livello di prestazione meno di III?

Se vuoi applicare il livello di prestazione II (capitolo S.2) la soluzione conforme è distanziare l'altra opera da costruzione pari ad almeno la massima altezza della tua attività, se questo non è possibile dovresti dimostrare che il cedimento della stessa non arrechi danni all'altro fabbricato.
Di conseguenza, a meno di situazioni evidenti, bisognerebbe verificare che l'eventuale collasso dell'opera da costruzione sia di tipo "implosivo". Verifica che è possibile portare a termine con software FEM.
Ricapitolando:
Al capitolo S.2 (nel caso di scelta del livello di prestazione II) devi verificare come e se avviene il collasso della struttura e se la sua caduta provochi danni o meno alle altre strutture.
Al capitolo S.3 devi valutare la distanza di separazione, che in quel caso serve per limitare la propagazione dell'incendio dalla tua attività ad un altro fabbricato, per evitare il propagarsi dell'incendio tramite irraggiamento. Per portare a termine tale verifica hai due possibilità, da scegliere in logica "or"
1) Compartimentazione;
2) Distanze di separazione (cap. S.3.

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