"edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

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Samuele C.
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"edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Samuele C. »

Ciao a tutti, capisco che ancora sia un po' presto per entrare nei dettagli di questo nuovo decreto, ma vedo che molti di voi sono già ampiamente sul pezzo, quindi avrete sicuramente snocciolato anche i dettagli, per lo meno quelli su cui ho i dubbi io (per ora).

Innanzi tutto il discorso degli interventi di cui al comma 1, lettera c: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale su "edifici unifamiliari"... Ecco, qual è la definizione di "edificio unifamiliare"? Un edificio isolato, tipico casolare di campagna, diviso esattamente in due, con ingressi indipendenti, impianti indipendenti, servizi indipendenti e un nucleo familiare per ogni porzione, è appunto bifamiliare, oppure ognuna delle due parti è considerabile "edificio unifamiliare"? Esempio più semplice ancora: una serie di villette a schiera, tutte attaccate... ognuna è un "edificio unifamiliare", e quindi possono accedere alla detrazione, oppure non ci rientra nessuna?
Stessa cosa incide anche sulla lettera a: come calcolo il 25% della superficie lorda? Su tutto l'edificio, intendendo il totale della struttura che confina SOLO con l'esterno? Una villetta a schiera non ci rientrerà mai, a meno che non le isolo tutte.

Altra cosa: nel comma 5, che riguarda il fotovoltaico, scrivono "impianti solari fotovoltaici [omissis] su edifici", quindi si parla solo di impianti su tetti? Inoltre, sono compresi anche i casi di nuova costruzione... L'incentivo vale solo per l'eccedenza rispetto agli obblighi normativi, oppure per tutta la potenza installata?
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Edificio
“Edificio è un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti”.

Quindi per edificio unifamiliare si intende una "casa" singola.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 08:23 Quindi per edificio unifamiliare si intende una "casa" singola.
Se però nella definizione è contemplato che possa confinare anche con altri edifici (e non solo con l'esterno) e che si possa parlare anche di porzioni di edificio ed unità immobiliari, non è così scontato.
Comunque, anche se a naso sono d'accordo, te la ributto là: quindi le villette a schiera sono escluse da quasi tutto? E gli edifici dei centri storici, tutti attaccati?

Poi un altro dubbio: mettiamo che in una bifamiliare una sola delle due famiglie faccia l'isolamento. Magari fa il cappotto dalla sua parte ed isola la sua porzione di sottotetto. In questo modo dovrebbe rientrare nella lettera a)... Poi, dato che se si fanno contestualmente sono al 110% anche gli altri consueti interventi, ci accoda pure la sostituzione della caldaia con una pdc, e porta in detrazione pure quella al 110. No?
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Edificio unifamiliare significa un fabbricato (isolato oppure no, intero oppure porzioni di esso), in cui ci abita una sola famiglia.
Gli edifici dei centri storici, se ci abita una sola famiglia, oppure è un condominio, sì.
Se ci abitano due o tre famiglie, no.
Se ci abitano quattro famiglie, trattandosi di condominio minimo, sì.

E' certamente incostituzionale, perché introduce una discriminazione irragionevole.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 10:26 Edificio unifamiliare significa un fabbricato (isolato oppure no, intero oppure porzioni di esso), in cui ci abita una sola famiglia.
Gli edifici dei centri storici, se ci abita una sola famiglia, oppure è un condominio, sì.
Se ci abitano due o tre famiglie, no.
Quando dici "...oppure porzioni di esso" intendi quindi che la restante parte non sia abitativa, altrimenti pure la singola unità immobiliare di un casolare dove ci stanno due famiglie (ma completamente separate tra loro) sarebbe un edificio unifamiliare. Così come una villetta a schiera. Che invece non lo sono, o no?
La definizione mi è chiara, sono questi casi limite dei quali non sono sicuro...
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Secondo te un edificio in cui abitano due famiglie è unifamiliare?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 11:24 Secondo te un edificio in cui abitano due famiglie è unifamiliare?
Sì, ok, messa così è ovvio. Però ti ripeto: e una villetta a schiera? Cos'è?
Inoltre, tu stesso sopra hai detto "un edificio di centro storico, se ci abita una sola famiglia, allora sì", ma dove lo trovi un edificio di centro storico dove ci abita una sola famiglia?? Semmai una porzione... E sarà comunque attaccato ad un altro edificio dove ci abita un'altra famiglia. Cioè per "edificio" si deve intendere la costruzione nel suo complesso, con le pareti confinanti solo con l'esterno, o al più con unità immobiliari non abitative? Solo dicendo così è inequivocabile se è unifamiliare o no, però non è la definizione del 192/05, che è quella che hai riportato in cima.
Probabilmente sarò duro io, ma mi pare ci siano dei punti "interpretabili", specie per alcuni casi particolari.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 11:40 e una villetta a schiera? Cos'è?
Non è niente. O è un edificio o non lo è.
Se è un edificio, quante famiglie ci abitano?
Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 11:40 Inoltre, tu stesso sopra hai detto "un edificio di centro storico, se ci abita una sola famiglia, allora sì", ma dove lo trovi un edificio di centro storico dove ci abita una sola famiglia??
Ovunque, fuori dai capoluoghi.
Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 11:40 Probabilmente sarò duro io, ma mi pare ci siano dei punti "interpretabili", specie per alcuni casi particolari.
Si è già discusso di questo problema in questo forum, perché la definizione di edificio del 192 è diverso dall'edificio nella legge costitutiva della detrazione 55% nel lontano 2007, ed infatti sono 15 anni che si discute dello stesso argomento.
Ad esempio lo scorso anno viewtopic.php?t=24202&p=157881
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 12:06
Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 11:40 e una villetta a schiera? Cos'è?
Non è niente. O è un edificio o non lo è.
Se è un edificio, quante famiglie ci abitano?


In base alla definizione da te riportata, solitamente è un edificio. Quindi se ci abita una sola famiglia, è un edificio unifamiliare.
La stessa cosa può valere per una metà di un fabbricato, dove abitano due famiglie, ma ciascuna ha il suo "volume definito", i suoi impianti, il proprio ingresso e tutto ciò che serve a renderla una "unità immobiliare a sé stante", come da definizione.
Seamew
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

Da una prima lettura il testo del Decreto Legge a me personalmente ha sollevato molti dubbi da chiarire (anche con voi).
Chiedo a chi aprirà i prossimi post su questo decreto di farlo per singolo argomento di dubbio altrimenti tutto nel calderone in un unico post si crea parecchia confusione....
Ovviamente non lo dico da moderatore (che non sono) ma lo dico come utente che cerca nel forum un confronto utile e non troppo dispersivo negli argomenti.
Ritornando all'oggetto del seguente post pure io non ho capito quale definizione di "edificio" applicare e non ho capito se, nel caso di una villetta a schiera, il 25% della superficie disperdente la calcolo sulla singola unità immobiliare o sull'intero edificio.

Grazie per l'attenzione attendo vostre considerazioni...
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Effeemmebike »

Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 01:58 Ciao a tutti, capisco che ancora sia un po' presto per entrare nei dettagli di questo nuovo decreto, ma vedo che molti di voi sono già ampiamente sul pezzo, quindi avrete sicuramente snocciolato anche i dettagli, per lo meno quelli su cui ho i dubbi io (per ora).

Innanzi tutto il discorso degli interventi di cui al comma 1, lettera c: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale su "edifici unifamiliari"... Ecco, qual è la definizione di "edificio unifamiliare"? Un edificio isolato, tipico casolare di campagna, diviso esattamente in due, con ingressi indipendenti, impianti indipendenti, servizi indipendenti e un nucleo familiare per ogni porzione, è appunto bifamiliare, oppure ognuna delle due parti è considerabile "edificio unifamiliare"? Esempio più semplice ancora: una serie di villette a schiera, tutte attaccate... ognuna è un "edificio unifamiliare", e quindi possono accedere alla detrazione, oppure non ci rientra nessuna?
Stessa cosa incide anche sulla lettera a: come calcolo il 25% della superficie lorda? Su tutto l'edificio, intendendo il totale della struttura che confina SOLO con l'esterno? Una villetta a schiera non ci rientrerà mai, a meno che non le isolo tutte.
Provo a dire la mia sul concetto di edificio unifamiliare sapendo che finché non usciranno i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate/ENEA si brancolerà nel buio.
Metto il link ad un'intervista a Fraccaro che secondo me può chiarire l'intenzione del decreto: https://www.rinnovabili.it/energia/effi ... -funziona/
Il punto che ci interessa è questo:

Giornalista: Quali lavori saranno contemplati nel Super Ecobonus?
Fraccaro: Sono contento di risponderle perché ho letto in queste ore molte interpretazioni, a volte preoccupate, relative alla tipologia dei lavori consentiti. La risposta è semplice e senza pericoli di fraintendimenti: tutti i lavori previsti nel precedente eco bonus e sisma bonus saranno contemplati nel Superecobonus, con l’aggiunta del fotovoltaico, degli accumulatori e delle colonnine di ricarica per le auto elettriche. L’importante è che la finalità dei lavori sia quella dell’intervento “complessivo”, che comprenda quindi anche il cappotto termico o la caldaia, in modo che l’intervento porti l’edificio a raggiungere almeno due classi energetiche superiori...

Secondo me la definizione di edificio unifamiliare va intesa come singola unità immobiliare dotata di impianto termico unifamiliare e provo a spiegare il perché.
Se per Fraccaro tutti gli interventi previsti nell'ecobonus sono contemplati nel superecobonus, allora se posso detrarre al 65% la sostituzione della mia caldaia unifamiliare (sia la mia unità immobiliare facente parte di un condominio con impianti autonomi sia facente parte di un edificio plurifamiliare in cui non è costituito condominio, sia la mia unità familiare sia in un edifico costituito solo da quella), lo posso fare anche al 110% se rispetto gli ulteriori paletti che sono: 1)unità immobiliare adibita ad abitazione principale 2)con l'intervento eventualmente unito ad altri interventi miglioro di 2 classi energetiche la mia unità immobiliare.
E non può che essere così: in altra intervista veniva chiarito che non potranno accedere all'incentivo 110% solo gli edifici unifamiliari non adibiti ad abitazione principale, tutti gli altri rientreranno. Cosa vuol dire? Che se io ho un'unità immobiliare in condominio non adibita a prima casa questa accederà agli incentivi tramite gli interventi effettuati come condominio (comma 1 lattera a) e b) dell' art 128), ma se questa unità immobiliare è in un edificio in cui è unica unità immobiliare oppure edificio plurifamiliare in cui non è costituito condominio non potrà accedere in nessuna maniera al 110%.
Se non fosse così tutte quelle unità immobiliari dotate di impianto autonomo adibite a prima casa situate o in un condominio oppure in edifici plurifamiliari (villette a schiera, edifici su due o tre piani) in cui non è costituito il condominio in cui non si può applicare il comma 1 lettera a) perché ad esempio qualcuno ha già fatto il suo intervento di isolamento, non potrebbero accedere all'incentivo e ciò andrebbe contro il principio della norma.
Ora, questo vuol dire che in un condominio con 20 unità immobiliari dotate di impianto autonomo tutte le 20 unità immobiliari accederanno all'incentivo 110% solo sostituendo la caldaia con una pompa di calore? Assolutamente no! Intanto devono essere adibite ad abitazione principale per passare tramite il comma 1 lettera c) e poi non credo che solo con quell'intervento si guadagnino 2 classi energetiche; certo, se oltre alla sostituzione caldaia, isolo un po', faccio insufflaggio nei muri o cappotto se riesco a farlo, oppure utilizzo il FV se ho la possibilità di metterlo sul tetto, allora posso accedere al 110% su tutto l'intervento.
Ricapitolando io vedo questi possibili casi con ipotesi di base che si migliori di 2 classi energetiche:

1) unità immobiliare non adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianti autonomi dove non è costituito il condominio: in nessun caso si può accedere al 110%
2) unità immobiliare non adibita ad abitazione principale in edificio con un'unica unità immobiliare: in nessun caso si può accedere al 110%
3) unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianti autonomi dove è costituito il condominio:si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio con intervento condominiale oppure lettera c)
4) unità immobiliare non adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianti autonomi dove è costituito il condominio: si può accedere al 110% solo tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio con intervento condominiale e si detrae il 110% (o sconto in fattura o cessione del credito) con la quota millesimale di proprietà con fatture intestate al condominio
5) unità immobiliare non adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianto centralizzato dove è costituito il condominio: si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio con intervento condominiale oppure comma 1 lettera b) sostituzione caldaia centralizzata con caldaia a condensazione o pompa di calore e in entrambi i casi e si detrae il 110% (o sconto in fattura o cessione del credito) con la quota millesimale di proprietà con fatture intestate al condominio
6) unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianto centralizzato dove è costituito il condominio: si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio con intervento condominiale oppure comma 1 lettera b) sostituzione caldaia centralizzata con caldaia a condensazione o pompa di calore e in entrambi i casi e si detrae il 110% (o sconto in fattura o cessione del credito) con la quota millesimale di proprietà con fatture intestate al condominio e forse 110% anche su intervento singolo tipo sostituzione infissi.
7) unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianto centralizzato dove non è costituito il condominio: si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio oppure comma 1 lettera b) sostituzione caldaia centralizzata con caldaia a condensazione o pompa di calore e in entrambi i casi si detrae il 110% (o sconto in fattura o cessione del credito) con la propria spesa sostenuta come persona fisica con fatture intestate al proprietario della singola unità immobiliare e possibilità di 110% anche su interventi correlati tipo sostituzione infissi.
8 ) unità immobiliare non adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianto centralizzato dove non è costituito il condominio: in nessun caso si può accedere al 110% , neppure per il comma 1) lettera b) perchè non essendo costituito il condominio non si potrebbe intestare fatture al condominio ma solo alle persone fisiche proprietarie delle unità immobiliari che in questo caso non sarebbero adibite ad abitazione principale.
9) unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio con più unità immobiliari con impianti autonomi dove non è costituito il condominio: si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio con fatture intestate a ciascuna persona fisica proprietarie delle unità immobiliari oppure lettera c)
10) unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio con unica unità immobiliare con impianto autonomo: si può accedere al 110% o tramite il comma 1 lettera a) se si interviene su almeno il 25% dell'intero edificio oppure lettera c)

Riuscite a trovare altri casi che non rientrino nei 10 che ho elencato?
Ultima modifica di Effeemmebike il mer mag 20, 2020 14:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Il decreto letteralmente dice:
Art.119[...]
1. La detrazione...si applica...nei seguenti casi:

a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano
l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente
lorda dell'edificio medesimo. [...]
b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione
invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura
di acqua calda sanitaria a condensazione[...]. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un
ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle
unità immobiliari che compongono l'edificio [...];
c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria
a pompa di calore[...]
10. Le disposizioni [...] non si applicano agli interventi effettuati dalle persone
fisiche, al di fuori di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito
ad abitazione principale.
Quindi, se ben capisco la ratio della legge, si è inteso includere anche gli edifici diversi dai condomini (compresi tutti gli edifici che non raggiungono il numero di 4 unità immobiliari e cioè che non costituiscono un condominio minimo), escluse le seconde case (a meno che non facciano parte di un condominio, nel quale caso possono beneficiare).
D'altra parte, come dicevo sopra, sarebbe stato assurdo e incostituzionale escludere edifici con 2 o 3 famiglie.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Effeemmebike ha scritto: mer mag 20, 2020 13:48 Riuscite a trovare altri casi che non rientrino negli 8 che ho elencato?
Condivido l'interpretazione generale
Manca: unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio da una a tre unità immobiliari
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Effeemmebike »

NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 14:09
Effeemmebike ha scritto: mer mag 20, 2020 13:48 Riuscite a trovare altri casi che non rientrino negli 8 che ho elencato?
Condivido l'interpretazione generale
Manca: unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio da una a tre unità immobiliari
Corretto, grazie!
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

NoNickName ha scritto: mer mag 20, 2020 14:09
Effeemmebike ha scritto: mer mag 20, 2020 13:48 Riuscite a trovare altri casi che non rientrino negli 8 che ho elencato?
Condivido l'interpretazione generale
Manca: unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio da una a tre unità immobiliari
Esatto....e ricadiamo nel caso della villetta a schiera di chi ha aperto il post!
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da mat »

Partite con un vulnus iniziale: il condominio non è inteso in senso giuridico come entità dotata di codice fiscale, ma come qualunque edificio con una pluralità di unità immobiliari aventi quindi parti comuni. E indipendentemente dal numero di proprietari (potrebbe anche essere una bifamiliare unico prop).

Tutto ciò discende dalle definizioni del codice civile nonché da alcune circolari di chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Samuele C. »

mat ha scritto: mer mag 20, 2020 14:38 Partite con un vulnus iniziale: il condominio non è inteso in senso giuridico come entità dotata di codice fiscale, ma come qualunque edificio con una pluralità di unità immobiliari aventi quindi parti comuni. E indipendentemente dal numero di proprietari (potrebbe anche essere una bifamiliare unico prop).

Tutto ciò discende dalle definizioni del codice civile nonché da alcune circolari di chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.
Quindi, poniamo un edificio con due unità immobiliari distinte: se questo per l'AdE è già "condominio", l'unico modo di detrarre al 110% la sostituzione della vecchia caldaia con una pdc, è quello di fare CONTESTUALMENTE anche l'isolamento di almeno il 25% della superficie dell'intero fabbricato (intervento di cui alla lettera a), perché nella lettera c non potrebbe mai rientrarci, a meno che non fanno un centralizzato e ricadono nella b. Dico una cazzata?

Mi resta sempre indigesta la villetta a schiera, magari su un insieme di 5 o 6 villette tutte attaccate... Al 110% un singolo proprietario cosa può fare? Nulla?
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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L'ADE non conta niente. E' già stata smentita più e più volte in tribunale e in cassazione, per svariati motivi.

Per quanto riguarda la definizione di condominio, è corretto evidenziare che il condominio esiste già laddove esistano proprietà individuali e proprietà in comune, non necessariamente contigue.
Ho confuso il condominio minimo (con obbligo di amministratore) con condominio tout-court.
Quindi in effetti, mi scuso, due famiglie in bifamiliare già costituiscono un condominio.
Corretto l'intervento di mat. Però il cc non dà definizioni da questo punto di vista. E' stata la cassazione a precisarlo.

Ad esempio, due villette singole in un residence con prato e illuminazione in comune sono un condominio.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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Dire che l'Ade non conta nulla perchè è stata smentita da sentenze sarebbe come dire che i giudizi di primo grado non contano nulla, perchè spesso vengono ribaltate in appello o in cassazione, oppure che le leggi dello Stato non contano nulla perché a volte la Corte Costituzionale le considera anticostituzionali. Si commenta da sè.

Nel caso di specie, le circolari AdE riportano pareri raccolti sulla base anche di sentenze, che a loro volta discendono da considerazioni fatte sulla base del Codice Civile ed altro. Resta il fatto che se è AdE a controllare cosa porto in detrazione, io mi accontento del suo parere favorevole; semmai farò ricorso scomodando la Corte se ritengo il loro parere iniquo.
Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 15:08 Quindi, poniamo un edificio con due unità immobiliari distinte: se questo per l'AdE è già "condominio", l'unico modo di detrarre al 110% la sostituzione della vecchia caldaia con una pdc, è quello di fare CONTESTUALMENTE anche l'isolamento di almeno il 25% della superficie dell'intero fabbricato (intervento di cui alla lettera a), perché nella lettera c non potrebbe mai rientrarci, a meno che non fanno un centralizzato e ricadono nella b. Dico una cazzata?
La mia idea è che per edifici unifamiliari intendano singole unità immobiliari, anche all'interno di edifici con più unità, ma in effetti il dubbio viene.
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

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mat ha scritto: mer mag 20, 2020 17:21 Dire che l'Ade non conta nulla perché è stata smentita da sentenze sarebbe come dire che i giudizi di primo grado non contano nulla
non conta nulla perché lo dice la giurisprudenza:
"Questa Corte rileva innanzitutto che la citata risoluzione, sul piano giuridico, è solo un parere formulato dall’Agenzia in risposta ad uno specifico quesito di un contribuente, che non vincola né il destinatario né a maggior ragione il giudice, conformemente a quanto stabilito dalle sezioni unite (Cass. sez. un. 2/11/2007, n. 23031) che, con riferimento all”analoga questione della qualificazione giuridica delle circolari dell’Amministrazione finanziaria, hanno precisato che: «La circolare con la quale l’Agenzia delle entrate Interpreti una norma tributaria, anche qualora contenga una direttiva agli uffici gerarchicamente subordinati, esprime esclusivamente un parere dell’amministrazione non vincolante per il contribuente (oltre che per gli uffici, per la stessa autorità che l’ha emanata e per il giudice) […]» (cfr Cass. n. 6699/2014)."
Non è vincolante né per il contribuente, né per la stessa autorità che l'ha emanata, cioè la guida ADE ad esempio può essere smentita dalla stessa ADE.
Nell'ipotesi in cui l’interpretazione letterale di una norma di legge o di una norma secondaria sia sufficiente ad individuarne, in modo chiaro e univoco, il relativo significato e la connessa portata precettiva, l’interprete non deve ricorrere al criterio ermeneutico sussidiario costituito dalla ricerca, mercé l’esame complessivo del testo, della “mens legis”, specie se, attraverso siffatto procedimento possa pervenirsi al risultato di modificare la volontà della norma sì come inequivocabilmente espressa dal legislatore.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
barabba
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da barabba »

mat ha scritto: mer mag 20, 2020 17:21 Dire che l'Ade non conta nulla perchè è stata smentita da sentenze sarebbe come dire che i giudizi di primo grado non contano nulla, perchè spesso vengono ribaltate in appello o in cassazione, oppure che le leggi dello Stato non contano nulla perché a volte la Corte Costituzionale le considera anticostituzionali. Si commenta da sè.

Nel caso di specie, le circolari AdE riportano pareri raccolti sulla base anche di sentenze, che a loro volta discendono da considerazioni fatte sulla base del Codice Civile ed altro. Resta il fatto che se è AdE a controllare cosa porto in detrazione, io mi accontento del suo parere favorevole; semmai farò ricorso scomodando la Corte se ritengo il loro parere iniquo.
Samuele C. ha scritto: mer mag 20, 2020 15:08 Quindi, poniamo un edificio con due unità immobiliari distinte: se questo per l'AdE è già "condominio", l'unico modo di detrarre al 110% la sostituzione della vecchia caldaia con una pdc, è quello di fare CONTESTUALMENTE anche l'isolamento di almeno il 25% della superficie dell'intero fabbricato (intervento di cui alla lettera a), perché nella lettera c non potrebbe mai rientrarci, a meno che non fanno un centralizzato e ricadono nella b. Dico una cazzata?
La mia idea è che per edifici unifamiliari intendano singole unità immobiliari, anche all'interno di edifici con più unità, ma in effetti il dubbio viene.
Per il condominio, confermo che si tratta di unione di residenti dello stesso edificio non necessariamente dotati di codice fiscale del condominio, già fatto diverse volte detrazioni anche per due o tre unità immobiliari a costituire piccoli condomini di fatto (non dal punto di vista legale)...

Per edifici unifamiliari per me invece non v'è dubbio che NON siano singole unità immobiliari (cioè appartamenti all'interno di un condominio): il sismabonus è chiaro al riguardo... e anzi, in teoria diverse interpretazioni tenderebbero a non consentire l'applicazione del sismabonus a edifici che non siano isolati. Lì però una ragione c'è: se la struttura è tutta insieme, è inutile rinforzarne una parte e una no... per l'ecobonus dovrebbe valere almeno il requisito cielo-terra... è più il buon senso che me lo dice... ma col buon senso non si va da nessuna parte.
Quindi per me, al momento, detrazioni al 110% solo se si interviene sull'intero edificio: la norma ti premia ma a patto che siano tutti coinvolti (quindi per bifamiliare entrambi i nuclei familiari)... villette a schiera sono un bel rebus, centri storici ancor di più.
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

condomini minimi saranno ok come condomini
ormai è assodato per tutte le altre detrazioni con circolari ade ecc
neni
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da neni »

Non riesco a inseguire le varie definizioni e interpretazioni di edificio e condominio, ma applicando la logica, la maggior parte delle situazioni si potrebbero gestire in maniera abbastanza lineare. Io la vedo così:

Impianti centralizzati si applica sempre il punto b) dell'art. 128
Impianti autonomi si applica sempre il punto c) dell'art. 128

Interventi di isolamento termico delle superfici punto a) dell'art. 128:
- se l'edificio ha un numero di unità abitative superiore a 3 e sovrapposte, l'isolamento si applica ad almeno il 25% delle superfici disperdenti complessive (tipico degli edifici costituiti condominio con parti comuni)
- se l'edificio è costituito da unità immobiliari non sovrapposte con almeno 4 delle 6 facce dell'involucro disperdenti (tipico delle villette a schiera) ogni unità immobiliare può intervenire autonomamente e calcola il 25% sulla propria superficie disperdente.

Io credo che così si possa dividere oltre il 95% del patrimonio immobiliare, rimarranno delle situazioni border-line per le quali si aspetteranno interpretazioni o il tecnico valuterà se è più corretto gestirlo come autonomo o "energeticamente" vincolato alle altre unità immobiliari dove un intervento singolo avrebbe poco senso.
Effeemmebike
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Effeemmebike »

neni ha scritto: gio mag 21, 2020 10:27 Non riesco a inseguire le varie definizioni e interpretazioni di edificio e condominio, ma applicando la logica, la maggior parte delle situazioni si potrebbero gestire in maniera abbastanza lineare. Io la vedo così:

Impianti centralizzati si applica sempre il punto b) dell'art. 128
Impianti autonomi si applica sempre il punto c) dell'art. 128
Concordo in pieno, altrimenti verrebbe tagliata fuori una grande quantità di unità immobiliari PRIMA CASA che non potrebbe intervenire sull'impianto in nessuna maniera, e questo mi sembra vada contro la logica della norma. Cioè vogliamo riscaldarci con energia pulita e poi continuiamo ad usare in un condominio di 20 unità immobiliari 20 caldaie di 24 kw ciascuna immettendo inutilmente CO2 a manetta nell'ambiente?
a_brettyou
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da a_brettyou »

OT
Quanto conta l'ADE?
Prima di ignorare quello che pensa l'ADE, pensateci bene.
- ADE persegue le sue convinzioni ignorando le sentenze di qualunque grado e spesso anche di Cassazione
- vuol dire che se vi contesta qualcosa e se non pagate, vi arriva comunque la cartella anche se 1.000 sentenze in casi analoghi hanno già dato ragione al contribuente.
- se fate ricorso iniziate una tunnel senza fine e costoso dove
- se vincete ADE farà sistematicamente ricorso sino ad arrivare alla Cassazione (sicuro)
- avrete l'esperienza delle Commissioni tributarie, un bell'ambiente in casa Ministero Finanze, con personale ADE e "magistrati" in serena amicizia.
- anche se per importi minimi potreste fare da soli, occhio perchè la procedura è incasinata (è a tutti gli effetti un processo civile), ci perederete un mare di tempo e cappellare anche solo formalmente può farvi perdere
- il difensore lo dovrete pagare fino alla cassazione perchè le sentenze al 99% sono "spese compensate" (ognuno paga il suo).

Un collega (storia vera) ha contestato nel 2010 € 1.500, ha vinto 1° e 2°ed è in Cassazione da 2014.
mat
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da mat »

a_brettyou ha scritto: gio mag 21, 2020 11:37 OT
Quanto conta l'ADE?
brett, lascia stare: l'unica opinione in contraddizione viene da uno che fa il dipendente per una ditta di elettronica e non ha mai fatto il professionista :roll:

@ neni: a parte che l'articolo è il 119 :wink: , comunque quello che proponi sarà anche lineare, ma deve uscire da qualche decreto applicativo, o perlomeno da chiarimenti ENEA/circolari AdE, sennò è solo un pio desiderio sei d'accordo?

Stante l'oggi, e stante la definizione di unifamiliare che si sta sostenendo, la stragrande maggioranza delle case da bifamiliare in su, termoautonome, non potrebbero usare lettera c), e molte nemmeno lettera a), a meno di concordato con i vicini per interventi privati, ma coordinati.
ponca
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da ponca »

capisco i dubbi, spero che si faccia un po' di chiarezza
ma da un punto di vista tecnico non sarebbe molto più semplice riferirsi al concetto di sistema edificio-impianto piuttosto che alle definizioni di edificio e condominio?
Ultima modifica di ponca il gio mag 21, 2020 14:19, modificato 2 volte in totale.
Seamew
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

La burocrazie italiana si muove come un bradipo :shock: ....un paio di considerazioni:
- quello pubblicato è un decreto-legge che dovrà essere convertito entro 60 giorni e potrebbe anche essere soggetto a modifiche ed integrazioni
- i decreti attuativi dovrebbero uscire entro 30 giorni dalla legge di conversione....e andiamo quindi a metà agosto

Quindi per il momento io con i clienti parlo al condizionale e non mi sbilancio troppo sulle varie possibilità perchè le carte in tavole nei prossimi 2-3 mesi potrebbe cambiare :roll:
marcoaroma
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da marcoaroma »

Se leggo il comma b vedo che si parla di sostituzione di impianti con impianti centralizzati, cioè sembra che incentivino anche il passaggio da autonomo a centralizzato, ed escludono il miglioramento di autonomo. Se leggo il comma c vedo che si parla solo di edifici unifamiliari, e quando scrivono così, non faranno che confermare poi l'esclusione degli appartamenti termoautonomi dagli incentivi per sostituzione impianto. lasciandolo solo alle villette unifamiliari o simili. Insomma, hanno fatto s is oliti casini che forse correggeranno, ma per ora sembra che chi ha impianto autonomo non accede all'Ecobonus 110 % se non tramite cappotto termico condominiale.
neni
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da neni »

mat ha scritto: gio mag 21, 2020 11:45 @ neni: a parte che l'articolo è il 119 :wink: , comunque quello che proponi sarà anche lineare, ma deve uscire da qualche decreto applicativo, o perlomeno da chiarimenti ENEA/circolari AdE, sennò è solo un pio desiderio sei d'accordo?
Hai ragione, nella prima stesura, quella con le XXX e YYY era art. 128, adesso 119, meglio tenerlo a mente che andrà citato nelle fatture e nei bonifici. :D

Chiaro che il mio è soprattutto un desiderio, troverei assurdo spiegare a un cliente che non può usufruire del 110% per pompa di calore e fotovoltaico perché il suo garage confina con quello del vicino.
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mat
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da mat »

Seamew ha scritto: gio mag 21, 2020 13:19 - quello pubblicato è un decreto-legge che dovrà essere convertito entro 60 giorni e potrebbe anche essere soggetto a modifiche ed integrazioni
Verissimo, in effetti potremmo anche evitare di fare troppe esegesi su certe cose, visto che potrebbero sparire con un colpo di spugna nella Legge :mrgreen:

La teoria dell'edificio-impianto la lascerei nel tumulo dove riposa, essendo concetto ormai superato con le ultime uni ts che ammettono pluralità di impianti e zone. Piuttosto potrebbe valere la pena utilizzare il concetto di edificio ex Dlgs192.
gattor4
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da gattor4 »

In merito all'installazione del fotovoltaico il Dlgs 28 specifica all'art. 11 che se installati in relazione agli oblighi previsti gli impianti FV accedono agli incentivi statali limitatamente alla quotaparte eccedente quella obbligatoria. Pertanto in caso di ristrutturazione importante di I° livello ci sarà questo paletto, negli altri casi no-
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da a_brettyou »

Seamew ha scritto: mer mag 20, 2020 12:49 Chiedo a chi aprirà i prossimi post su questo decreto di farlo per singolo argomento di dubbio altrimenti tutto nel calderone in un unico post si crea parecchia confusione...
Condivido questo appello!
Seamew
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

gattor4 ha scritto: gio mag 21, 2020 18:47 In merito all'installazione del fotovoltaico il Dlgs 28 specifica all'art. 11 che se installati in relazione agli oblighi previsti gli impianti FV accedono agli incentivi statali limitatamente alla quotaparte eccedente quella obbligatoria. Pertanto in caso di ristrutturazione importante di I° livello ci sarà questo paletto, negli altri casi no-
Ma non tutte...solo nel caso in cui la tua ristrutturazione di primo livello rientra nel campo di applicazione del Decreto 28.
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

giusto citare il decreto 28
ma lui ha le sue definizioni che nulla centrano con qelle di legge 10
e quindi con quella importante di primo livello
umstudio
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da umstudio »

Domanda da un milione di dollari:

art.119, comma 1 punto 3.
Per accedere al 110% si deve avere un passaggio di due classi ovvero (cito testualmente), il conseguimento della classe energetica più alta, .....

La classe energetica più alta è l'A4 o NZEB?
Mauroalghero
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Mauroalghero »

Buongiorno, vorrei sottoporvi un altra casistica:
unità immobiliare adibita ad abitazione principale in edificio in centro storico con 3 unità immobiliari con impianti autonomi più 2 unità commerciali con impianti autonomi con spazi comuni di accesso dove non è costituito il condominio e dove il proprietario è uno solo per tutta l'unità.
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

cmq mi pare che traete troppe conclusioni senza l oste
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

le risposte semplicemente ad oggi non ci sono
è inutile che ogniuno cerchi di darsi la sua
dovete dire alla gente di darsi una calmata
Stefano LL
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Stefano LL »

Ricapitolando io vedo questi possibili casi con ipotesi di base che si migliori di 2 classi energetiche:
Complimenti per il riassunto, anche se non condivido tutte le valutazioni, secondo me sei in errore con il concetto di condominio, che altri prima di me hanno già detto.

In caso di condominio con impianti autonomi, anche secondo me l'edificio dovrebbe corrispondere all'appartamento, ovvero: cappotto interno + cambio finestre + cambio caldaia = miglioramento di 2 classi = detrazione 110%

ma è vero che stiamo facendo i conti senza l'oste. più che i decreti attuativi al momento servirebbero le faq (magari cambiando le lettere ma pronunciandolo uguale...)
umstudio
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da umstudio »

Come interpretate questo passaggio?

Art. 119 comma 3: Ai fini dell'accesso alla detrazione, gli interventi di cui ai commi 1 e 2 (interventi al 110% + ecobonus 50-65% ndr)..... ....nel loro complesso, devono assicurare, anche congiuntamente agli interventi di cui ai commi 5 e 6 (fotovoltaico e accumulo ndr), il miglioramento di almeno due classi.....

Vi spiego un caso che mi è capitato: In un'abitazione riuscirei facendo un isolamento del sottotetto e di una parte del muro a superare il 25% della superficie minima disperdente, ma per fare il passaggio di 2 classi dovrei contestualmente fare dei piccoli interventi di isolamento di alcuni ponti termici (nicchie, cassonetti, ecc...) che di suo considerandoli mi permettono il miglioramento energetico di 2 classi, ma non rientrano ne al comma 1 ne al 2 ne al 5 ne al 6, in quanto l'isolante messo non è sufficiente a raggiungere i valori minimi richiesti dall'ecobonus.
Secondo voi se effettivamente vengono realizzati li posso considerarli lo stesso per il miglioramento delle classi energetiche?
Leggendo l'estratto sopra sembrerebbe che nella valutazione del miglioramento si debbano considerare solo gli interventi ai commi citati.

Un altro esempio, un mio cliente vuole cambiare solo i vetri e non gli interi infissi, non essendo previsto dall'ecobonus il quale valuta la trasmittanza dell'intero infisso (vetro + telaio) il cambio del solo vetro potrei detrarlo al 50% come ristrutturazione (art. 16-bis), ma posso tenerne conto ai fini del miglioramento della classe energetica anche se è un intervento fatto congiuntamente ad un cappotto?
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

quelli ad ecobonus che si agganciano agli interventi madre ovviamente devono rispettare i limiti del ecobonus per poterli fare e postare in detrazione

già alla loro % standard figuriamoci al 110
umstudio
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da umstudio »

girondone ha scritto: gio mag 28, 2020 09:37 quelli ad ecobonus che si agganciano agli interventi madre ovviamente devono rispettare i limiti del ecobonus per poterli fare e postare in detrazione

già alla loro % standard figuriamoci al 110
quello è ovvio, ma la mia domanda è un altra.
Facendo altri interventi che non rispettano i limiti e non volendoli detrarre al 65-110%, ma in caso al 50% come semplice ristrutturazione, li posso in ogni caso considerare nel calcolo dimostrativo del miglioramento energetico dato che di fatto migliorano la classe energetica?
Se isolo i ponti termici con 2 cm di materiale coibente anche se non lo detraggo in ogni caso ottengo un beneficio che influisce nel calcolo della classe.
Leggendo il testo del decreto però sembra che non se ne debba tenere conto.
Seamew
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

umstudio ha scritto: gio mag 28, 2020 08:46 Un altro esempio, un mio cliente vuole cambiare solo i vetri e non gli interi infissi, non essendo previsto dall'ecobonus il quale valuta la trasmittanza dell'intero infisso (vetro + telaio) il cambio del solo vetro potrei detrarlo al 50% come ristrutturazione (art. 16-bis),
Intanto rispondo a questa....non è vero che la sola sostituzione dei vetri non rientra in Ecobonus...basta che qualcuno certifichi la trasmittanza finale complessiva (vetro nuovo + telaio esistente) inferiore alla trasmittanza limite....non facile...ma non impossibile...dipende tutto dalla bontà del serramento e dalla dimensione dello stesso (per quelli piccoli è difficle rientrare).

Poi...dalla lettura cel comma 2 pure io valuterei per l'accesso al 110%, oltre agli interventi "trainanti" lettera a), b), c), solo gli interventi menzionati nell'Ecobonus.
PERO' nell'ecobonus c'è anche il comma 344 dove puoi considerare tutti gli interventi (senza vincoli prestazionali singoli) l'importante è arrivare ad una certa prestazione energetica.
Quindi boh...potrebbe essere una strada percorribile?
come al solito non si hanno certezze....
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

dubito di poter fare un 344 se sto facendo un 110
marcoaroma
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da marcoaroma »

Si ci potrebbero essere problemi col 344 nel caso per esempio di miglioramento di due classi riguardo agli APE per singole ui in un condominio, altra cosa da chiarie, in quanto il 344 riguarda solo intero edificio e quindi potresti soddisfare la riduzione del fabbisogno per il totale ma non per singole ui.
boba74
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da boba74 »

Ritengo che con il termine "unifamiliare" del punto c) il legislatore intendesse distinguere la singole unità immobiliari dal caso degli edifici condominiali (menzionato nel punto precedente in riferimento alle parti comuni). Per tanto è da intendersi come singola unità in generale, anche se è stato scelto un termine sfortunato che genera molti dubbi (come del resto è sempre accaduto anche per il comma 344, anche quello non si è mai capito se andasse applicato solo agli edifici intesi come fabbricati completi o anche a parti di essi, data la duplice definizione di "edificio").
Vero è che avrebbero potuto scrivere semplicemente "interventi sulle singole unità immobiliari" per la sostituzione di impianti ecc... e invece si sono complicati la vita, perciò il dubbio rimane. :roll:
Seamew
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Seamew »

Basterebbe che qualcuno chiarisse una volta per tutte che cosa si intende (per le detrazioni fiscali) per:
- edificio
- condominio
- edificio unifamiliare (casa singola?)
Terminus
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da Terminus »

boba74 ha scritto: gio mag 28, 2020 15:21 Ritengo che con il termine "unifamiliare" del punto c) il legislatore intendesse distinguere la singole unità immobiliari dal caso degli edifici condominiali (menzionato nel punto precedente in riferimento alle parti comuni). Per tanto è da intendersi come singola unità in generale, anche se è stato scelto un termine sfortunato che genera molti dubbi (come del resto è sempre accaduto anche per il comma 344, anche quello non si è mai capito se andasse applicato solo agli edifici intesi come fabbricati completi o anche a parti di essi, data la duplice definizione di "edificio").
Vero è che avrebbero potuto scrivere semplicemente "interventi sulle singole unità immobiliari" per la sostituzione di impianti ecc... e invece si sono complicati la vita, perciò il dubbio rimane. :roll:
Alla lettera b) vengono citate le parti comuni degli "edifici", ovvero condomini (costituiti o meno che siano, basta che siano presenti più unità immobiliari facenti capo a diversi proprietari); non esistono parti comuni negli edifici=singole unità immobiliari.
Alla lettera c) poi sono citati gli "edifici unifamiliari".
Ora se avessero inteso qui con "edifici" anche i singoli appartamenti in condominio, ciò sarebbe in contrasto con la locuzione "edifici" usata alla lettera b). Inoltre è ovvio che un'unica unità immobiliare non può che essere "unifamiliare".
Non credo che il normatore sia andato a leggere la definizione di "edificio" del 192, ma si sia riferito all'accezione edile/urbanistica.
girondone
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Re: "edifici unifamiliari" e altri dubbi nel nuovo decreto rilancio

Messaggio da girondone »

non sono intese le singole ui
ve lo dico per certo

di sicuro non modificheranno la parola "edificìo" che per noi può anche essere come da 192 anche il singolo app .. ma qui non è così

ps quella parola edificio unifamigliare prob sparirà
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