Cappa a compensazione
Moderatore: Edilclima
Cappa a compensazione
Buonasera a tutti.
Devo progettare una cappa a compensazione per una cucina.
Quello che ho capito è che l'aria esterna viene immessa nella cappa nella misura di circa il 70% della portata estratta, senza alcun trattamento.
Non ho capito però come si calcola la portata in estrazione.
Avete idea?
Devo progettare una cappa a compensazione per una cucina.
Quello che ho capito è che l'aria esterna viene immessa nella cappa nella misura di circa il 70% della portata estratta, senza alcun trattamento.
Non ho capito però come si calcola la portata in estrazione.
Avete idea?
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Re: Cappa a compensazione
La portata non si calcola, si misura.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Cappa a compensazione
Ciao.
Non ho capito, scusa.
Non ho capito, scusa.
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Re: Cappa a compensazione
Ho scritto 7 parole, quale non hai capito?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Cappa a compensazione
Ciao,fabbretto ha scritto: ↑ven gen 24, 2020 23:28 Buonasera a tutti.
Devo progettare una cappa a compensazione per una cucina.
Quello che ho capito è che l'aria esterna viene immessa nella cappa nella misura di circa il 70% della portata estratta, senza alcun trattamento.
Non ho capito però come si calcola la portata in estrazione.
Avete idea?
la prima cosa da fare è calcolare la quantità di estrazione aria, che è in funzione della misura del piano cottura fuochi, tipologia ecc... In questo ti può essere d'aiuto che fornisce la cucina. Diciamo che puoi attenderti un campo "ampio" di valori da 3.000 a 15.000 mc/h.....
Per quanto riguarda la quantità di immissione, i valori usuali utilizzati dopo varie esperienze, non sono superiori a circa il 30% della quantità estratta.
Prima si utilizzavano i valori da te citati, ma alla fine i cuochi si sono sempre lamentati dei flussi d'aria ed abbiamo iniziato a ridurre questo valore.
Ovviamente il bilancio generale deve restare lo stesso, quindi lavorare sull'immissione direttamente in ambiente.
Pensa eventualmente di trattarla almeno per la fase invernale (ma non è strettamente necessario).....
Re: Cappa a compensazione
Grazie, sei stato chiarissimo e disponibilissimo.
Ciao
Ciao
Re: Cappa a compensazione
La mitica cappa a compensazione! Entità mitologica il cui segreto si tramanda da generazioni, e che la maggior parte degli addetti ai lavori (rappresentanti di cappe compresi) non ha esattamente idea di cosa consista
Io in realtà non ho capito molto della spiegazione di simcat: mi puoi specificare quando parli di quantità di estrazione e quantità di immissione, a quali flussi d'aria ti riferisci? Lo chiedo per capire meglio io personalmente.
Io in realtà non ho capito molto della spiegazione di simcat: mi puoi specificare quando parli di quantità di estrazione e quantità di immissione, a quali flussi d'aria ti riferisci? Lo chiedo per capire meglio io personalmente.
Re: Cappa a compensazione
per combinazione sto facendo una piccola cucina, dove stanno acquistando una cappa a compensazione che in aspirazione ha 3500 m³/h e in immissione 1100 m³/h. Pertanto io gli devo fornire i 2400 m³/h mancanti e stavo pensando di fare un canale che dall'esterno convoglia l'aria "vicino alla cappa", devo ancora capire le prevalenze dei ventilatori per valutare la possibilità di non mettere altri ventilatori e poi vorrei ragionare con il fornitore per sapere dove posso fare finire questo canale (in fianco alla cappa? vicino ai fuochi?).
Re: Cappa a compensazione
Ad esempio: In una cappa a compensazione nella zona centrale si aspira (ipotizziamo 5.000 mc/h) e lateralmente zona filtri si immette un flusso d'aria esterna che ha, essenzialmente, una duplice funzione; reintegrare la quantità d'aria estratta (lasciando il locale in depressione) e migliorare l'estrazione creando una sorta di induzione. Da letteratura canonica si prevedeva una quantità di aria esterna fra il 50 ed il 70% (ovvero per l'esempio citato da 2.500 fino a 3.500 mc/h). Diciamo che, con questo bilancio aria, la zona cucina era sistemata con una depressione teorica di 1.500 mc/h.mat ha scritto: ↑lun gen 27, 2020 10:33 La mitica cappa a compensazione! Entità mitologica il cui segreto si tramanda da generazioni, e che la maggior parte degli addetti ai lavori (rappresentanti di cappe compresi) non ha esattamente idea di cosa consista
Io in realtà non ho capito molto della spiegazione di simcat: mi puoi specificare quando parli di quantità di estrazione e quantità di immissione, a quali flussi d'aria ti riferisci? Lo chiedo per capire meglio io personalmente.
Poi, dalle varie esperienze, abbiamo potuto constatare che i flussi d'aria non erano così belli e perfetti come da teoria (magari dipendeva anche dalla qualità di costruzione della cappa...) e che creavano fastidio alle persone ed alla cottura (nel caso della fiamma), insomma alla fine, la portata di immissione aria del cassonetto di immissione veniva sempre ridotta....
Da un po' di tempo, i costruttori di cappe/cucine, tendono infatti a considerare un reintegro dell'aria esterna in cappa intorno al 30% (comunque non superiore al 50%).
Intendevo questo....
Re: Cappa a compensazione
Se non ricordo male
E se non confondo le versioni
La 8723 parla appunto anche di garantire che i flussi di aria non interferiscano con i fuochi ecc ecc
E se non confondo le versioni
La 8723 parla appunto anche di garantire che i flussi di aria non interferiscano con i fuochi ecc ecc
Re: Cappa a compensazione
Ok, ora mi è più chiaro. Quindi parliamo di una "vera" cappa compensata dove il flusso di aria di compensazione viene immesso a bordo cappa: tendenzialmente questo valore potrebbe spingersi fino a lasciare una portata d'aria "in difetto" pari a quella necessaria secondo 10339/8723/ASL, dopodiché per ragioni di comfort si preferisce intervenire modulando la portata in compensazione, ok. Mi mancava questo pezzo
Perché a leggere il primo post avevo capito che fosse il vostro studio di progettazione che operava la correzione, e allora mi chiedevo se parlassi della portata immessa in cappa o di quella immessa in ambiente.
Re: Cappa a compensazione
Concordo sul basarsi sul dato del cuciniere, quando è uno serio è in grado di dare i valori di portata di estrazione e di compenso, in teoria hanno fatto uno studio dei flussi. Nel 90% dei casi non sanno niente.
Anche per quel che mi riguarda il 50% di compensazione a bordo cappa è un limite massimo, ma comunque prevedo quasi sempre un'immissione di aria in modo da aspirare sì un po' di aria dal locale ristorante, ma non 10.000 mc/h per porta che non ci passeranno mai.
Ad esempio se hai una cucina con 20.000 mc/h di estrazione e il 30% di immissione di compenso con 6.000 mc/h, un'immissione dell'ordine degli 5-6.000 mc/h la prevedo comunque in cucina con una (termo)ventilante aggiuntiva, e se ci sono soldi piuttosto un po' di raffrescamento. Gli altri 8.000 mc/h transitano dalle porte verso il ristorante. Ipotizzando di averne due da 2.5 mq cadauna (totale 5 mq) , hai una velocità dell'aria di 0,45 m/s attraverso la porta quando sono completamente aperte. Di conseguenza il ristorante sarà sbilanciato in mandata per poter disporre dell'aria richiesta, poi il suo bilanciamento relativo all'esterno dipende da dove è messo e se è preferibile "proteggere" chi mangia dall'ingresso di aria da fuori o se è invece meglio confinare tutti gli odori nel "blocco mensa", caso in cui tutto il complesso mensa-ristorante sarà con bilanciamento negativo.
Anche per quel che mi riguarda il 50% di compensazione a bordo cappa è un limite massimo, ma comunque prevedo quasi sempre un'immissione di aria in modo da aspirare sì un po' di aria dal locale ristorante, ma non 10.000 mc/h per porta che non ci passeranno mai.
Ad esempio se hai una cucina con 20.000 mc/h di estrazione e il 30% di immissione di compenso con 6.000 mc/h, un'immissione dell'ordine degli 5-6.000 mc/h la prevedo comunque in cucina con una (termo)ventilante aggiuntiva, e se ci sono soldi piuttosto un po' di raffrescamento. Gli altri 8.000 mc/h transitano dalle porte verso il ristorante. Ipotizzando di averne due da 2.5 mq cadauna (totale 5 mq) , hai una velocità dell'aria di 0,45 m/s attraverso la porta quando sono completamente aperte. Di conseguenza il ristorante sarà sbilanciato in mandata per poter disporre dell'aria richiesta, poi il suo bilanciamento relativo all'esterno dipende da dove è messo e se è preferibile "proteggere" chi mangia dall'ingresso di aria da fuori o se è invece meglio confinare tutti gli odori nel "blocco mensa", caso in cui tutto il complesso mensa-ristorante sarà con bilanciamento negativo.
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