Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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JulienS
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Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da JulienS »

Salve, sto facendo un APE di un piccolo locale commerciale. Il primo che faccio con questa destinazione d'uso ed il primo che faccio con Pompa di calore a servizio del riscaldamento.

Siccome il software che utilizzo generalmente mi sforna risultati che non mi convincono ho cominciato ad effettuare prove con altri software (tra cui EC700) inserendo gli stessi identici dati in tutti per confrontare gli output e cercare di capirci qualcosa.

L'immobile in questione presenta una PDC aria-aria invertibile ed un sistema di ventilazione meccanica indipendente con recupero.

EC700 in caso di PDC mi fornisce una efficienza media stagionale bassa, pari al 66%. Ciò è chiaramente dovuto alla quota ERES che finisce nell' EP totale e quindi a denominatore dell'efficienza stagionale. Ora né la FAQ MISE 2.71 né il DM Requisiti Minimi mi vengono in aiuto, ma ha senso inserire la quota ERES al denominatore dell'efficienza stagionale nel caso di PDC, ottenendo un valore più basso della peggiore caldaia a gas ?

Tra parentesi alcuni software fanno come EC700 altri tolgono la quota ERES al solo fine del calcolo dell'efficienza stagionale (che rimane comunque nell'indice EPren).

Ho scoperto che posso accedere a "Risultati per generatore", sbloccare il lucchetto, e mettere a zero la quota rinnovabile; così facendo ottengo un rendimento sensato (pari al 124 %) ma la quota rinnovabile ERES sparisce dall'EPren.

Voi come vi comportate in caso di ape con PDC in riscaldamento ? Lasciate tutto di default e vi tenete il rendimento basso ?
JulienS
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da JulienS »

Letto, ma non riguarda la questione che pongo. L'articolo del N. 51 di progetto 2000 affronta la problematica della confusione creata dalla FAQ 2.71 sulla questione di utilizzare al numeratore dell'efficienza media stagionale il Qh,nd calcolato con la ventilazione di riferimento invece, più sensatamente, del fabbisogno utile in uscita dai sottosistemi; questione risolta brillantemente dallo staff di EC700 lasciando la scelta al tecnico nella sezione regime normativo.

Qui invece il dubbio riguarda il denominatore dell'efficienza media stagionale, che se viene considerato al lordo del contributo RES diventa oscenamente basso..

Come comportarsi ?

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Tra l'altro estendo la questione ad un argomento che non ho mai trattato. Ho visto che EC700 computa la quota RES indipendentemente dal valore del fattore di rendimento SPF (cioè anche quando tale valore è inferiore a 2.50). La possibilità di sbloccare il lucchetto e porre a 0 la quota rinnovabile dipende dal fatto che quando non è verificato l'SPF minimo il tecnico deve porre a zero la quota RES per escluderne il contributo dalla quota FER ? Pensavo che il software effettuasse autonomamente questa verifica ma mi pare di capire che non è così, giusto ?
[Questa domanda ha più lo scopo di capire come funziona il software per valutarne l'acquisto.]

Sempre a proposito di fonti rinnovabili il DLgs_28/2011 dice (vedi sopra) che la quantità di energia catturata dalla PDC può essere considerata come contributo rinnovabile solo qualora SPF > 1,15 * 1/η..

Domanda: Qual'è attualmente il riferimento nazionale (non regionale o locale) per il valore di "eta" ?

1 - η = 0.46 che comporta un SPF > 2.5 (come suggerisce la guida di EC700 e come riporta il DM 16/02/2016)

2 - η = 0.455 come da GUUE L.62 che comporta un SPF > 2.527

3 - η = 0.40 come da Eurostat e voliamo a SPF > 2.875

4 - Altro ?


Grazie
JulienS
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da JulienS »

Per quanto riguarda l'efficienza media stagionale ho visto adesso che EC700 consente nella compilazione dell'ape di sbloccare con il lucchetto la riga relativa all'impianto desiderato e modificare manualmente l'efficienza stagionale. Evidentemente il dubbio relativo a cosa considerare a denominatore dell'efficienza stagionale - vista la confusione normativa - è lecito.

Sta cosa mi piace perché modificando l'efficienza all'interno del software, e non post-esportazione, il tutto si riversa anche sull'XML che altrimenti sarebbe piuttosto antipatico da modificare manualmente.
claudioedil
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da claudioedil »

JulienS ha scritto: mar apr 16, 2019 14:28
Voi come vi comportate in caso di ape con PDC in riscaldamento ? Lasciate tutto di default e vi tenete il rendimento basso ?
Mi sono imbattuto anch'io in questa problematica, il mio cruccio era però capire se la quota di rinovabile aerotermica era da considerare o meno per la verifica del rendimento stagionale, ai fini della verifica dei requisiti minimi - nella mia analisi ho visto anche questa 'anomalia' nel calcolo del rendimento di generazione.
La mia conclusione è che il sw calcoli correttamente, secondo la UNI 11300-5, il rendimento medio stagionale, mentre non mi quadra il rendimento di generazione come capitato a JulienS
A mio avvio infatti la UNI 11300-4 specifica che a denominatore va il vettore energetico in ingresso alla macchina (energia elettrica in questo caso) moltiplicato per il relativo fp - perchè la valutazione è sull'efficienza della trasformazione della macchina dal vettore energetico in ingresso all'energia termica utile in uscita.
Almeno questo è a quanto sono arrivato dopo un'analisi delle norme


rilancio la domanda di Juliens - cosa ne pensate?
lbasa
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da lbasa »

... EC700 in caso di PDC mi fornisce una efficienza media stagionale bassa, pari al 66%. Ciò è chiaramente dovuto alla quota ERES che finisce nell' EP totale e quindi a denominatore dell'efficienza stagionale. Ora né la FAQ MISE 2.71 né il DM Requisiti Minimi mi vengono in aiuto, ma ha senso inserire la quota ERES al denominatore dell'efficienza stagionale nel caso di PDC, ottenendo un valore più basso della peggiore caldaia a gas ? ...
Non utilizzo EC700 ma trovo molto strano che i programmatori inseriscano nel denominatore (con qualsivoglia fattore di conversione) la quota ERES.
La 11300-5, nel definire l'energia primaria, non introduce nelle formule la quota rinnovabile aerotermica.
... La mia conclusione è che il sw calcoli correttamente, secondo la UNI 11300-5, il rendimento medio stagionale, mentre non mi quadra il rendimento di generazione come capitato a JulienS
A mio avvio infatti la UNI 11300-4 specifica che a denominatore va il vettore energetico in ingresso alla macchina (energia elettrica in questo caso) moltiplicato per il relativo fp - perchè la valutazione è sull'efficienza della trasformazione della macchina dal vettore energetico in ingresso all'energia termica utile in uscita. ...
IMHO: Se EC700 utilizzasse ERES, sbaglierebbe anche il rendimento medio stagionale (cioè indovinerebbe il requisito minimo, perchè nel valutarlo sbaglierebbe sia il valore calcolato sia il valore di riferimento ed i due errori si auto elidono).
claudioedil
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da claudioedil »

Buongiorno Ibasa,

sono lo stesso dell''altro forum.
sul primo punto al momento ritengo che la UNI 11300-5 richieda a denominatore tutte le energie, ren e nrne, in ingresso al confine di valutazione energetico (ren sono anche aerotermica, geotermica, ....)

sul secondo punto EC non fa come suppone, inserisce sì secondo me erroneamente la rinnovabile aerotermica a denominatore, ma il rendimento limite non dipende dalla quota rinnovabile
JulienS
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da JulienS »

Mi riservo di riguardare la UNI 11300 parte 5 perché in questo momento mi sto occupando di tutt'altro, tra l'altro essendo finita la trial di EC700 non posso verificare neanche l'ultima affermazione di claudioedil. Se fosse vero che la quota ERES è considerata al denominatore ma non nel rendimento limite non vedo come sia possibile verificare il rendimento minimo da requisiti minimi.

Ricordo invece perfettamente che Leto, software gratuito per gli iscritti ANIT, si comporta esattamente come suggerisce Ibasa, cioè la quota rinnovabile finisce sia nel rendimento medio stagionale reale che in quello di riferimento. Fermo restando che così il danno è più formale che sostanziale - perché le verifiche tornano - trovo solo poco chiaro sommare al denominatore due contributi da vettori energetici differenti e presentare un rendimento particolarmente basso (minore per l'appunto di quello di una caldaia a gas) che potrebbe creare confusione all'utente finale al quale tutta sta pantomima dell'APE dovrebbe essere destinata.
claudioedil
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Re: Dubbi esistenziali da neofita: Pompe di Calore - Quote rinnovabili - Efficienze medie stagionali

Messaggio da claudioedil »

JulienS ha scritto: mer ago 21, 2019 11:53 Se fosse vero che la quota ERES è considerata al denominatore ma non nel rendimento limite non vedo come sia possibile verificare il rendimento minimo da requisiti minimi.

Ricordo invece perfettamente che Leto, software gratuito per gli iscritti ANIT, si comporta esattamente come suggerisce Ibasa, cioè la quota rinnovabile finisce sia nel rendimento medio stagionale reale che in quello di riferimento. Fermo restando che così il danno è più formale che sostanziale - perché le verifiche tornano - trovo solo poco chiaro sommare al denominatore due contributi da vettori energetici differenti e presentare un rendimento particolarmente basso (minore per l'appunto di quello di una caldaia a gas) che potrebbe creare confusione all'utente finale al quale tutta sta pantomima dell'APE dovrebbe essere destinata.
sì è vero, avevo sottomano un caso con sola ACS e quindi non mi era chiaro, dovrebbe agire coerentemente anche per il calcolo del rendimento di riferimento

Il sommare due vettori energetici differenti è connaturato nella norma.

oddio, l'APE è una delle funzioni cui devi assolvere con le norme
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