rispondenza impianti
Moderatore: Edilclima
rispondenza impianti
Un mio clinete mi chiede una dichiarazione degli impianti per la sua casa vecchia che deve vendere.
Gli spiego che io posso eseguire una dichiarazione di rispondenza.
Mi dice che essendo la casa del 1960 il comune gli chiede semplicemente una dichiarazione che attesti che gli impianti sono antecedenti alle norme di settore (penso si riferiscano alla 46/90) e che sono originali e mai manomessi.
Secondo me questa dichiarazione non ha nessun valore, ho c'è una dichiarazione di conformità o di rispondenza impianti
Cosa ne pensate
Gli spiego che io posso eseguire una dichiarazione di rispondenza.
Mi dice che essendo la casa del 1960 il comune gli chiede semplicemente una dichiarazione che attesti che gli impianti sono antecedenti alle norme di settore (penso si riferiscano alla 46/90) e che sono originali e mai manomessi.
Secondo me questa dichiarazione non ha nessun valore, ho c'è una dichiarazione di conformità o di rispondenza impianti
Cosa ne pensate
Re: rispondenza impianti
Bella gatta da pelare, visto che si parla di una dichiarazione "qualunque" io andrei a colloquio dal tecnico e gli direi di farla da solo. Non avrà valore ma penso che in caso di controversia qualche responsabilità te la assumi visto che sei del mestiere e hai visitato l'impianto.
Poi nessuna modifica dal 60 è strano, oltretutto se fosse stata applicata la 46/90 gli impianti dovevano comunque essere adeguati a prescindere.
Poi nessuna modifica dal 60 è strano, oltretutto se fosse stata applicata la 46/90 gli impianti dovevano comunque essere adeguati a prescindere.
Re: rispondenza impianti
Cerchiamo di circostanziare.
La conformità degli impianti viene con la L.46/90 e poi con il DM 37/08: la prima richiedeva semplicemente l'installazione del "salvavita" 30mA per adeguare gli impianti elettrici esistenti, per il resto nulla. Nè il DM 37/08 ha imposto altri obblighi.
Quindi è più che normale che un impianto idrico, adduzione gas, riscaldamento, non siano stati toccati dall'edificazione dell'edificio. Per l'elettrico si dovrebbe avere la DICO per l'installazione del suddetto MTD.
Succede che dovendo chiudere una pratica edilizia con la dichiarazione di agibilità, il Comune richieda le certificazioni degli impianti, anche se questi sono risalenti all'epoca di Giulio Cesare e non sono stati oggetto di intervento.
L'unico che può dichiarare che gli impianti di casa non sono stati toccati dal 1960 è il proprietario, quindi se al Comune va bene tale dichiarazione, ha pienamente senso.
Tu come professionista dovresti effettuare le verifiche che la redazione di un DIRI presuppone ed almeno ricostruire gli schemi di impianto (già questo assai complicato se non addirittura impossibile); alla fine assumerti delle responsabilità...... se vieni pagato in modo adeguato va benone, altrimenti....
La conformità degli impianti viene con la L.46/90 e poi con il DM 37/08: la prima richiedeva semplicemente l'installazione del "salvavita" 30mA per adeguare gli impianti elettrici esistenti, per il resto nulla. Nè il DM 37/08 ha imposto altri obblighi.
Quindi è più che normale che un impianto idrico, adduzione gas, riscaldamento, non siano stati toccati dall'edificazione dell'edificio. Per l'elettrico si dovrebbe avere la DICO per l'installazione del suddetto MTD.
Succede che dovendo chiudere una pratica edilizia con la dichiarazione di agibilità, il Comune richieda le certificazioni degli impianti, anche se questi sono risalenti all'epoca di Giulio Cesare e non sono stati oggetto di intervento.
L'unico che può dichiarare che gli impianti di casa non sono stati toccati dal 1960 è il proprietario, quindi se al Comune va bene tale dichiarazione, ha pienamente senso.
Tu come professionista dovresti effettuare le verifiche che la redazione di un DIRI presuppone ed almeno ricostruire gli schemi di impianto (già questo assai complicato se non addirittura impossibile); alla fine assumerti delle responsabilità...... se vieni pagato in modo adeguato va benone, altrimenti....
Re: rispondenza impianti
Concordo con le tue conclusioni ma almeno una caldaia in 58 anni l'avranno cambiata, magari dopo il 90/91 ...
Re: rispondenza impianti
A prescindere dalle considerazioni fatte sull'opportunità di procedere mediante dichiarazioni professionali o meno, la richiesta del Comune è permessa; se si vede una pratica SCA (segnalazione certificata di agibilità), il modello di relazione tecnica accompagnatoria prevede di asseverare gli impianti mediante le possibili documentazioni:... Mi dice che essendo la casa del 1960 il comune gli chiede semplicemente una dichiarazione che attesti che gli impianti sono antecedenti alle norme di settore (penso si riferiscano alla 46/90) e che sono originali e mai manomessi.
Secondo me questa dichiarazione non ha nessun valore, ho c'è una dichiarazione di conformità o di rispondenza impianti
- Documento già depositato in Comune,
- Dichiarazione di conformità (o di rispondenza),
- Collaudo (ove richiesto),
- Atto notorio (art. 6 DPR 392/1994).
Ecco, quest'ultimo è la dichiarazione che ti hanno riferito; un esempio trovato sul web:
http://edilizia.comune.belluno.it/files ... 0-2014.pdf
Re: rispondenza impianti
per quanto riguarda gli impianti gas ricordiamoci anche l'esistenza del negletto DPR 218/98, il decreto meno rispettato della storia dei decreti , che prevedeva che gli impianti gas costruiti prima del marzo 90 fossero controllati (secondo 10738/98) e "certificati" (con la scheda di presentazione dei risultati) entro il 31/12/1998... "teoricamente" quell'impianto dovrebbe avere questo documento...
Re: rispondenza impianti
e "certificati" (con la scheda di presentazione dei risultati) entro il 31/12/1998... "teoricamente" quell'impianto dovrebbe avere questo documento..
infatti per impianti gas precedenti al 90 e privi della vecchia appendice F uni 10738/98 e DPR 218/98 in un convegno un avvocato tirò fuori la non validità della redazione della Dichiarazione di Rispondenza del D.M. 37/08 in quanto tali impianti dovevano essere già adeguati secondo il DPR 218/98....
infatti per impianti gas precedenti al 90 e privi della vecchia appendice F uni 10738/98 e DPR 218/98 in un convegno un avvocato tirò fuori la non validità della redazione della Dichiarazione di Rispondenza del D.M. 37/08 in quanto tali impianti dovevano essere già adeguati secondo il DPR 218/98....
Re: rispondenza impianti
se la richiesta è stata fatta per l'asseverazione dell'agibilità del fabbricato mi domando:
può essere asseverata l'agibilità semplicemente dichiarando che gli impianti sono stati installati ante legge 46/90 senza verificare la sicurezza degli impianti o il rispetto delle normative?
sarà ammissibile, ma personalmente mi pare una bella forzatura, chi è responsabile se succede qualcosa?
in casi simili a me è sempre stata chiesta la rispondenza.
può essere asseverata l'agibilità semplicemente dichiarando che gli impianti sono stati installati ante legge 46/90 senza verificare la sicurezza degli impianti o il rispetto delle normative?
sarà ammissibile, ma personalmente mi pare una bella forzatura, chi è responsabile se succede qualcosa?
in casi simili a me è sempre stata chiesta la rispondenza.
Re: rispondenza impianti
Non dimentichiamoci la UNI 11137, inserita nella Legge 1083/71, prova di tenuta ALMENO decennalegrifo68 ha scritto: ↑mar nov 27, 2018 08:49 per quanto riguarda gli impianti gas ricordiamoci anche l'esistenza del negletto DPR 218/98, il decreto meno rispettato della storia dei decreti , che prevedeva che gli impianti gas costruiti prima del marzo 90 fossero controllati (secondo 10738/98) e "certificati" (con la scheda di presentazione dei risultati) entro il 31/12/1998... "teoricamente" quell'impianto dovrebbe avere questo documento...
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: rispondenza impianti
concordo al 100% ma purtroppo siamo in mano a gente che della sicurezza se ne strafrega... vedi rinvio alle calende greche della terza fase della delibera 40 (accertamenti a campione sugli impianti in esercizio), vedi abrogazione istantanea dell'art. 13 del DM 37/08, vedi modifica dell'articolo del decreto 220 (riforma del condominio) che imponeva all'amministratore di raccogliere le dichiarazioni (di conformità o di rispondenza) degli impianti... ovvio che sono interventi che fan spendere soldi alla gente (perché se io non ho dichiarazione di conformità e qualcuno mi obbliga a dargli uno straccio di certificazione in qualche modo il mio impianto "vintage" a qualcuno che ci capisca qualcosa lo dovrò pur far vedere), però se il mio vicino ha un impianto a gas che perde mi piacerebbe saperlo e soprattutto che lo mettesse a posto...ponca ha scritto: ↑mar nov 27, 2018 11:05 se la richiesta è stata fatta per l'asseverazione dell'agibilità del fabbricato mi domando:
può essere asseverata l'agibilità semplicemente dichiarando che gli impianti sono stati installati ante legge 46/90 senza verificare la sicurezza degli impianti o il rispetto delle normative?
sarà ammissibile, ma personalmente mi pare una bella forzatura, chi è responsabile se succede qualcosa?
in casi simili a me è sempre stata chiesta la rispondenza.
e mica ha torto, il termine del 31/12/98, anche se siamo il paese dei MILLEPROROGHE, non è mai stato prorogato, ed inoltre il DM 37/08 quando parla di DiRi dice "Dichiarazione di Conformità" per qualsiasi motivo non reperibile... se ai tempi non c'era obbligo di DiCo uno ai sensi del DM 37/08 nons arebbe neanche tenuto ad avere documenti attestanti la sicurezza dell'impianto... detto che comunque ci sta anche:Kalz ha scritto:infatti per impianti gas precedenti al 90 e privi della vecchia appendice F uni 10738/98 e DPR 218/98 in un convegno un avvocato tirò fuori la non validità della redazione della Dichiarazione di Rispondenza del D.M. 37/08 in quanto tali impianti dovevano essere già adeguati secondo il DPR 218/98....
in effetti, vabbe' che magari sulla falsariga delle auto d'epoca una caldaia del 60 non paga neanche più il bollino alla regione però insomma... e se qualcuno ha anche solo cambiato la caldaia dovrebbe aver rilasciato DiCo e controllato (almeno una belin di prova di tenuta!) l'impianto esistenteiltubo ha scritto:Concordo con le tue conclusioni ma almeno una caldaia in 58 anni l'avranno cambiata, magari dopo il 90/91 ...
Re: rispondenza impianti
Ho un problema simile sulla dichiarazione di conformità rete gas, l'idraulico ha redatto dichiarazione di conf. di impianto di riscaldamento/verifica tenuta impianto gas/idrico sanitario e non quella di rispondenza su un impianto del 2004 producendo soltanto la prima pagina di ognuno e come allegati obbligatori ha messo solo copia del suo certificato requisiti tecnico-professionali. Ma tutti gli altri allegati (punti 5-6-7) non servono?
grazie
grazie
Re: rispondenza impianti
beh attenzione, la dichiarazione di rispondenza è un lavoro ulteriore, non è che un installatore che amplia o modifica un impianto sia obbligato a redigere la DiRi per la parte preesistente; due osservazioni importanti però: se interviene su un impianto esistente, indipendentemente dal rilascio della DiRi, lui implicitamente dichiara la compatibilità tecnica e quindi un'occhiata alla parte esistente deve darla, infatti da quel che capisco ha scritto "verifica tenuta impianto gas" e quindi sei a posto; seconda cosa, la dichiarazione di conformità ed i suoi allegati (che ci vogliono tutti, almeno quelli obbligatori) riguarda solo la parte di impianto effettivamente realizzatallosi ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 11:08 Ho un problema simile sulla dichiarazione di conformità rete gas, l'idraulico ha redatto dichiarazione di conf. di impianto di riscaldamento/verifica tenuta impianto gas/idrico sanitario e non quella di rispondenza su un impianto del 2004 producendo soltanto la prima pagina di ognuno e come allegati obbligatori ha messo solo copia del suo certificato requisiti tecnico-professionali. Ma tutti gli altri allegati (punti 5-6-7) non servono?
grazie
Re: rispondenza impianti
grifo68 ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 12:54beh attenzione, la dichiarazione di rispondenza è un lavoro ulteriore, non è che un installatore che amplia o modifica un impianto sia obbligato a redigere la DiRi per la parte preesistente; due osservazioni importanti però: se interviene su un impianto esistente, indipendentemente dal rilascio della DiRi, lui implicitamente dichiara la compatibilità tecnica e quindi un'occhiata alla parte esistente deve darla, infatti da quel che capisco ha scritto "verifica tenuta impianto gas" e quindi sei a posto; seconda cosa, la dichiarazione di conformità ed i suoi allegati (che ci vogliono tutti, almeno quelli obbligatori) riguarda solo la parte di impianto effettivamente realizzatallosi ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 11:08 Ho un problema simile sulla dichiarazione di conformità rete gas, l'idraulico ha redatto dichiarazione di conf. di impianto di riscaldamento/verifica tenuta impianto gas/idrico sanitario e non quella di rispondenza su un impianto del 2004 producendo soltanto la prima pagina di ognuno e come allegati obbligatori ha messo solo copia del suo certificato requisiti tecnico-professionali. Ma tutti gli altri allegati (punti 5-6-7) non servono?
grazie
A questo punto il tutto risulta corretto non avendo fatto lui l'impianto non è tenuto alla compilazione del punto 5-6, giustamente mi ha compilato solo la prima pagina della Dichiarazione di conformità dopo aver visionato e accertato che tutto sia stato eseguito a norma.
Grazie di tutto
Re: rispondenza impianti
beh in realtà se lui proprio non ha fatto nulla (nuovi tratti di tubazione, installazione apparecchi ecc...) a rigore non avrebbe neanche dovuto fare la Dichiarazione di Conformità ma, a questo punto, avrebbe dovuto fare la Dichiarazione di Rispondenza, utilizzando per esempio (se parliamo di gas) il modulo che è anche pubblicato sul sito dei vigili del fuocollosi ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 16:22A questo punto il tutto risulta corretto non avendo fatto lui l'impianto non è tenuto alla compilazione del punto 5-6, giustamente mi ha compilato solo la prima pagina della Dichiarazione di conformità dopo aver visionato e accertato che tutto sia stato eseguito a norma.grifo68 ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 12:54beh attenzione, la dichiarazione di rispondenza è un lavoro ulteriore, non è che un installatore che amplia o modifica un impianto sia obbligato a redigere la DiRi per la parte preesistente; due osservazioni importanti però: se interviene su un impianto esistente, indipendentemente dal rilascio della DiRi, lui implicitamente dichiara la compatibilità tecnica e quindi un'occhiata alla parte esistente deve darla, infatti da quel che capisco ha scritto "verifica tenuta impianto gas" e quindi sei a posto; seconda cosa, la dichiarazione di conformità ed i suoi allegati (che ci vogliono tutti, almeno quelli obbligatori) riguarda solo la parte di impianto effettivamente realizzatallosi ha scritto: ↑gio gen 10, 2019 11:08 Ho un problema simile sulla dichiarazione di conformità rete gas, l'idraulico ha redatto dichiarazione di conf. di impianto di riscaldamento/verifica tenuta impianto gas/idrico sanitario e non quella di rispondenza su un impianto del 2004 producendo soltanto la prima pagina di ognuno e come allegati obbligatori ha messo solo copia del suo certificato requisiti tecnico-professionali. Ma tutti gli altri allegati (punti 5-6-7) non servono?
grazie
Grazie di tutto
http://www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDoc ... mento=4692
Re: rispondenza impianti
quello sopra sono sempre io con un vecchio nick oramai negletto che chissà come è rispuntato nei meandri della mia memoria
Re: rispondenza impianti
Ciao a tutti,
mi allaccio a questa discussione.
Palazzina costruita a metà anni '80, senza nessuna documentazione riguardo l'impianto gas.
Ora un condomino ha bisogno di una dichiarazione di conformità o in alternativa rispondenza completa di camerale.
Le tubazioni sono tutte a vista, quindi, a parte un paio di valvole da inserire, per quanto riguarda l'impianto interno non ci sono grandi problemi.
Il problema invece diventa di natura condominiale:
le tubazioni, seppur a vista, attraversano il vano scala condominiale.
A partire dalla 7129/2008, in questa situazione, è richiesta un'apertura permanente pari a 1/50 della superficie del locale attraversato dalle tubazione, che significa un'apertura di circa 3000 cmq.
Antecedentemente, invece, non c'era distinzione tra locali privati e locali comuni, e per le tubazioni a vista, era sufficiente che fossero installate in locali ventilabili.
Premesso che logicamente l'apertura permanente metterebbe tutti d'accordo, alla luce delle problematiche condominiali, secondo voi è ammissibile rilasciare la dichiarazione facendo riferimento all'epoca di costruzione dell'impianto?
Grazie
mi allaccio a questa discussione.
Palazzina costruita a metà anni '80, senza nessuna documentazione riguardo l'impianto gas.
Ora un condomino ha bisogno di una dichiarazione di conformità o in alternativa rispondenza completa di camerale.
Le tubazioni sono tutte a vista, quindi, a parte un paio di valvole da inserire, per quanto riguarda l'impianto interno non ci sono grandi problemi.
Il problema invece diventa di natura condominiale:
le tubazioni, seppur a vista, attraversano il vano scala condominiale.
A partire dalla 7129/2008, in questa situazione, è richiesta un'apertura permanente pari a 1/50 della superficie del locale attraversato dalle tubazione, che significa un'apertura di circa 3000 cmq.
Antecedentemente, invece, non c'era distinzione tra locali privati e locali comuni, e per le tubazioni a vista, era sufficiente che fossero installate in locali ventilabili.
Premesso che logicamente l'apertura permanente metterebbe tutti d'accordo, alla luce delle problematiche condominiali, secondo voi è ammissibile rilasciare la dichiarazione facendo riferimento all'epoca di costruzione dell'impianto?
Grazie
Re: rispondenza impianti
vedi uni 10738/2012
Re: rispondenza impianti
Ok, grazie, ricadiamo sempre lì.
Le tubazioni a vista in locali comuni non aerati in modo permanente sono idonee soltanto al funzionamento temporaneo, quindi l'idraulico non può rilasciare DICO o DIRI a meno che non vengano realizzate.
Le tubazioni a vista in locali comuni non aerati in modo permanente sono idonee soltanto al funzionamento temporaneo, quindi l'idraulico non può rilasciare DICO o DIRI a meno che non vengano realizzate.
Re: rispondenza impianti
infatti è un bel problema considerando poi che la 10738/2012 è g.u. del 03/12/2015 pubblicato il 30/09/2015 quindi penso che la 10738 di fatto diventa la norma tecnica per le dichiarazioni di rispondenza ( chiaramente per il suo ambito di applicazione)