Disegno INAIL secondo UNI 9511

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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enea
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Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da enea »

Ho da inoltrare una pratica all'INAIL , ho reperito in rete i simboli della UNI 9511...non trovo un riferimento
sul separataore idraulico.Un sibologia tipo quella dello schema potrebbe andare?
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redHat
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da redHat »

Purtroppo direi che, separatore a parte, con uno schema del genere hai il 99% di probabilitá che il progetto venga bocciato, lo 1% di speranza ti rimane nel caso l'esaminatore sia distratto...
Schematicamente hai invertito mandata con ritorno sia del generatore che dell'impianto, inoltre l'attacco dei vasi impianto sembra non considerare il primario generatore. Se l'impianto lo devi ancora realizzare ti consiglio di attaccare l'espansione sul fianco del compensatore, di aggiungere una valvolina di sfiato in alto e una di scarico in basso al compensatore. Indica anche prex vds e volumi di espansione
SimoneBaldini
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da SimoneBaldini »

Piu' che invertite, direi che si puo' disegnare moto meglio evitando intrecci di tubazioni inutili.
redHAT: Ma per i vasi, avendo il compensatore, non è indifferente se messi sul primario o sul secondario? Nella raccolta dice qualcosa a riguardo?
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redHat
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da redHat »

SimoneBaldini ha scritto: Piu' che invertite, direi che si puo' disegnare molto meglio evitando intrecci di tubazioni inutili.
Come disegno purtroppo lascia molto a desiderare, graficamente è inusuale disegnare la mandata calda nel punto basso del generatore, ma dicevo invertite anche perchè la pompa come simbolo indica la spinta verso la caldaia.
Gli intrecci negli schemi sono tipici dei principianti che vedono più problemi di quanti ce ne siano realmente...
Poi anche costruttivamente è rappresentato un impianto già obsoleto che andava in voga negli anni 80-90:
- pompe singole anziché con corpo gemellare
- bruciatori ad aria soffiata anzichè a premiscelazione
- ecc...
In sostanza un impianto funzionalmente brutto oltre che disegnato male...
redHAT: Ma per i vasi, avendo il compensatore, non è indifferente se messi sul primario o sul secondario? Nella raccolta dice qualcosa a riguardo?
Dal punto di vista normativo l'unico obbligo imposto è che non vi siano intercettazioni tra il generatore e i vasi (R2009 Cap R.3.B punto 5) salvo il caso in cui si separino i circuiti, in questo caso sarà necessario separare anche i vasi a meno che non vengano messi tutti in connessione diretta (senza intercettazione) con il generatore indipendentemente dalle intercettazioni esistenti sui circuiti, ciò è possibile con la nuova R2009 che rispetto alla R1982 ha eliminato l'assurdo divieto di sovradimensionamento del vaso che imponeva un volume effettivo del vaso rigidamente compreso tra il -10% e il +10% del volume teorico del circuito (R1982 Cap. R.3.B punto 4.1).
In sostanza si possono intercettare i circuiti con annessi vasi di espansione o intercettare i circuiti senza però intercettare i vasi, ovvero installandoli a monte dei circuiti stessi.
Però per esperienza quando i vasi sono lontani dal generatore generalmente c'è anche qualche valvola di mezzo... agli installatori piace intercettare, talvolta mettono le valvole anche sugli attacchi dei vasi... :lol:
enea
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da enea »

Avevo bisogno di consiglio su separatore ...non di un trattato di estetica dello schema...
Comunque ti levo le curiosita che in parte derivano da questioni contingenti:
-La caldaia scelta è una Baxi HT +1.70 che purtroppo ha la mandata in basso e il ritorno in alto.
-La centrale non è nuova ma viene ristrutturata. Gli intrecci derivano dal voler rappresentrare meglio una realtà che io non ho progettato:
l'arrivo delle tubazioni
-Gli spazi sono quello che sono e non avendo molto spazio sono stato costretto a mettere la pompa del primario sul ritorno.
-Le pompe del secondario in realtà è una sola gemellare...Ma non pensavo ci fossero problemi a lasciare quelle proposte da
quell'innominabile software prodotto dalla Namirial , con cui fare una pratica INAIL, diventa più difficile che farla manualmente
dai modelli INAIL.I verificatori dell'inail non deno guardare alla parte delle "sicurezze"?
-I vasi non sono intercettabili e visto che dal punto di vista idraulico l'impianto è tutto uno (è un separatore, non uno scambiatore a piastre)
una posizione non vale l'altra?
SimoneBaldini
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da SimoneBaldini »

Avevo bisogno di consiglio su separatore ...non di un trattato di estetica dello schema...
Non dovresti offenderti, tutto serve per migliorarsi soprattutto le critiche.
-La caldaia scelta è una Baxi HT +1.70 che purtroppo ha la mandata in basso e il ritorno in alto.
-La centrale non è nuova ma viene ristrutturata. Gli intrecci derivano dal voler rappresentrare meglio una realtà che io non ho progettato:
l'arrivo delle tubazioni
Diciamo che schematicamente dovresti rappresentare al meglio la funzionalità dell'impianto e non fare la fotografia o il postgetto, cioè riportare quello che ha fatto l'idraulico magari male.
-Gli spazi sono quello che sono e non avendo molto spazio sono stato costretto a mettere la pompa del primario sul ritorno.
-Le pompe del secondario in realtà è una sola gemellare...Ma non pensavo ci fossero problemi a lasciare quelle proposte da
quell'innominabile software prodotto dalla Namirial , con cui fare una pratica INAIL, diventa più difficile che farla manualmente
dai modelli INAIL.I verificatori dell'inail non deno guardare alla parte delle "sicurezze"?
Dalle mie parti non ho mai visto l'inail uscire o controllare questi impianti, non saprei dirti cosa gli piaccia o no.
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redHat
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da redHat »

enea ha scritto: Avevo bisogno di consiglio su separatore ...non di un trattato di estetica dello schema...
:lol:
Dai lo schema è importante. Tanto tempo fa (quando si disegnava a china), si usava mettere tanti di quei dettagli che probabilmente non hai idea: viste assonometriche, particolari delle curve, delle confluenze, degli imbuti di scarico, ecc ...
Ora i software hanno appiattito tutto alle sole sicurezze, disegnate tra l'altro solo simbolicamente private di ogni indicazione. Ormai qualsiasi tecnico si può cimentare nelle pratiche Ispesl-Inail, prima era un settore di competenza solo dei termotecnici e solo di alcuni...
Certo grazie ai software anche io se volessi potrei cimentarmi in una pratica DocFa o PreGeo o vattelapesca... ma se ognuno facesse solo ciò di cui ha esperienza sarebbe molto meglio quantomeno per il Cliente.

Comunque ti levo le curiosita che in parte derivano da questioni contingenti:
-La caldaia scelta è una Baxi HT +1.70 che purtroppo ha la mandata in basso e il ritorno in alto.
I modelli Baxi Power HT 230 con cui ho avuto a che fare hanno gli attacchi posteriori ma con mandata in alto e ritorno in basso...
-La centrale non è nuova ma viene ristrutturata. Gli intrecci derivano dal voler rappresentrare meglio una realtà che io non ho progettato:
l'arrivo delle tubazioni
-Gli spazi sono quello che sono e non avendo molto spazio sono stato costretto a mettere la pompa del primario sul ritorno.
-Le pompe del secondario in realtà è una sola gemellare...Ma non pensavo ci fossero problemi a lasciare quelle proposte da
quell'innominabile software prodotto dalla Namirial , con cui fare una pratica INAIL, diventa più difficile che farla manualmente
dai modelli INAIL.I verificatori dell'inail non deno guardare alla parte delle "sicurezze"?
Ok ma lo schema va un pò migliorato, toglierei almeno il simbolo del bruciatore ad aria soffiata esterno, le pompe le rappresenterei gemellari, metterei la mandata in alto con le sue sicurezze ed eviterei l'incrocio sul secondario spostando anche qui la mandata in alto.
Rappresentare la mandata calda in basso non contrasta solo con i principi della Fisica ma graficamente è proprio un pugno nell'occhio.
-I vasi non sono intercettabili e visto che dal punto di vista idraulico l'impianto è tutto uno (è un separatore, non uno scambiatore a piastre)
una posizione non vale l'altra?
Si, come gia detto basta che non vi siano intercettazioni, ma graficamente stonano così lontani, sarebbe meglio fare una nota descrittiva.

NB:I miei sono solo consigli, poi ovviamente ognuno fa come meglio crede, anzi proprio questo è il bello dell'essere diversi...
enea
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da enea »

Grazie per tutti gli altri consigli...ma il separatore?
E poi vorrei sapere come schematizzare la caldaia...senza bruciatore c'è un simbolo per la uni 9511 per le caldaie a condensazione? :?
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redHat
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da redHat »

Il compensatore/separatore va bene anche come è disegnato, al limite potresti inserire (non obbligatorio) in basso una valvola di scarico fanghi e in alto una valvola di sfiato aria, dato che ci sono indicazioni R2009 (punto 5.1) sulla necessità di prevenire le tubazioni di collegamento vaso-generatore da fanghi, bolle aria, ecc...
Come dicevo per indicare un generatore a gas premiscelato (a condensazione o meno) basta togliere il simbolo del bruciatore esterno e lasciare il rettangolo con all'interno il triangolino che hai già disegnato. Personalmente indico all'interno anche Pfoc, Pnom e Pe del generatore.
Mimmo_510859D
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Re: Disegno INAIL secondo UNI 9511

Messaggio da Mimmo_510859D »

Se non ricordo male, sulle linee guida UNI-CIG per la compilazione degli allegati obbligatori il simbolo degli apparecchi a condensazione è un rettangolo con dentro una Y a simboleggiare un imbuto.
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