capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Moderatore: Edilclima
capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Sono una nuova iscritta e desidero innanzi tutto ringraziare per il forum, assai interessante!
Sto cercando di capire la Uni 10200 e vedere che cosa posso fare per "difendermene". Mi spiego: abito all'ultimo piano di un piccolo condominio composto da 7 alloggi situati in 4 piani fuori terra, casa isolata con 4 esposizioni. A partire dal 2011, con l'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori, le spese di riscaldamento erano tra noi divise (su accordo tra condomini) tra spese di gestione (es. compenso amministratore, cancelleria pratiche fiscali e ammortamento impianto) in base ai metri cubi; le spese legate al consumo di gas metano e energia elettrica erano invece divise tra i condomini per un 40% a quota fissa (in base ai metri cubi) e un 60% a quota variabile sulla base dei valori dei contabilizzatori.
E' stata da poco eseguita la perizia tecnica per la ripartizione delle spese di riscaldamento, come da obbligo di legge, da cui emerge che sia il mio alloggio che gli alloggi piano terra siamo nella situazione di uno squilibrio di richiesta energetica superiore al 50%. Mi riesce difficile capire perchè io e i due condomini del piano terra, che facciamo da copertina calda ai condomini dei piani intermedi garantendoli contro la dispersione termica, dobbiamo essere ulteriormente penalizzati con una divisione delle spese nella migliore delle ipotesi al 70 e 30% delle spese dei consumi.
Si potrebbe ipotizzare una coibentazione condominiale del piano soffitte e sottopiano cantine, ma, visto che dallo squilibrio i condomini dei piani intermedi hanno tutto da guadagnare, che strumenti abbiamo noi dell'ultimo piano e del piano terra per cambiare la situazione?
Grazie se qualche tecnico avrà voglia di rispondermi.
Paola47
Sto cercando di capire la Uni 10200 e vedere che cosa posso fare per "difendermene". Mi spiego: abito all'ultimo piano di un piccolo condominio composto da 7 alloggi situati in 4 piani fuori terra, casa isolata con 4 esposizioni. A partire dal 2011, con l'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori, le spese di riscaldamento erano tra noi divise (su accordo tra condomini) tra spese di gestione (es. compenso amministratore, cancelleria pratiche fiscali e ammortamento impianto) in base ai metri cubi; le spese legate al consumo di gas metano e energia elettrica erano invece divise tra i condomini per un 40% a quota fissa (in base ai metri cubi) e un 60% a quota variabile sulla base dei valori dei contabilizzatori.
E' stata da poco eseguita la perizia tecnica per la ripartizione delle spese di riscaldamento, come da obbligo di legge, da cui emerge che sia il mio alloggio che gli alloggi piano terra siamo nella situazione di uno squilibrio di richiesta energetica superiore al 50%. Mi riesce difficile capire perchè io e i due condomini del piano terra, che facciamo da copertina calda ai condomini dei piani intermedi garantendoli contro la dispersione termica, dobbiamo essere ulteriormente penalizzati con una divisione delle spese nella migliore delle ipotesi al 70 e 30% delle spese dei consumi.
Si potrebbe ipotizzare una coibentazione condominiale del piano soffitte e sottopiano cantine, ma, visto che dallo squilibrio i condomini dei piani intermedi hanno tutto da guadagnare, che strumenti abbiamo noi dell'ultimo piano e del piano terra per cambiare la situazione?
Grazie se qualche tecnico avrà voglia di rispondermi.
Paola47
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Da quel che racconti, la divisione 40%-60% era stata decisa in barba alla UNI 10200, norma che nel frattempo è diventata cogente.
Ora le alternative sono 2: o applicate integralmente la UNI10200 o andate in deroga con suddivisione 30%-70% (max previsto dalla 141); sono comprensibili le tue rimostranze ma l'unica cosa che puoi fare è decidere di coibentare il tuo alloggio per abbassare il fabbisogno e conseguentemente l'utilizzo volontario dell'impianto. Ricorda che tali interventi sono incentivati dallo stato con sgravi fiscali di vario genere
Ora le alternative sono 2: o applicate integralmente la UNI10200 o andate in deroga con suddivisione 30%-70% (max previsto dalla 141); sono comprensibili le tue rimostranze ma l'unica cosa che puoi fare è decidere di coibentare il tuo alloggio per abbassare il fabbisogno e conseguentemente l'utilizzo volontario dell'impianto. Ricorda che tali interventi sono incentivati dallo stato con sgravi fiscali di vario genere
Non hai diritto alla tua opinione. Hai diritto alla tua opinione informata. Nessuno ha il diritto di essere ignorante
- NoNickName
- Messaggi: 7896
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
E ricorda che non sei tu che fai da coperta, ma sono gli altri che ti fanno da materasso riscaldato.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
paola47 ha scritto: ↑lun mar 20, 2017 19:01 Sono una nuova iscritta e desidero innanzi tutto ringraziare per il forum, assai interessante!
Si potrebbe ipotizzare una coibentazione condominiale del piano soffitte e sottopiano cantine, ma, visto che dallo squilibrio i condomini dei piani intermedi hanno tutto da guadagnare, che strumenti abbiamo noi dell'ultimo piano e del piano terra per cambiare la situazione?
Grazie se qualche tecnico avrà voglia di rispondermi.
Paola47
Gli interventi volti al contenimento del consumo energetico necessitano di una maggioranza di 334 millesimi, quindi potete farcela.
Il problema è che la coibentazione del piano terra solitamente riguarda interventi su proprietà privata e quindi non può essere imposta dal condominio.
Per intanto potreste derogare dai millesimi calcolati secondo la 10200, serve il 50% più uno dei voti. Sarà una battaglia
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Sono assolutamente d'accordo, ma non sono un termotecnico e quindi mi piacerebbe capire perche' la Uni 10200 porta a queste situazioni.paola47 ha scritto: ↑lun mar 20, 2017 19:01...sia il mio alloggio che gli alloggi piano terra siamo nella situazione di uno squilibrio di richiesta energetica superiore al 50%. Mi riesce difficile capire perchè io e i due condomini del piano terra, che facciamo da copertina calda ai condomini dei piani intermedi garantendoli contro la dispersione termica, dobbiamo essere ulteriormente penalizzati...
Per semplificare il ragionamento supponiamo che il condominio sia fatto cosi':
- tutti i piani uguali (finestre, infissi, pareti laterali);
- un solo proprietario per piano;
- stessa temperatura in tutti i piani;
- i piani intermedi consumano meno energia perche' hanno meno dispersione;
- se l'impianto e' fatto bene, allora i piani intermedi pagano meno di quota volontaria;
Se tetto e pavimento del primo piano disperdono di piu', che colpa ne hanno i rispettivi proprietari ?
E, ribadisco, sto parlando di motivo logico, che le norme dicano di fare cosi', l'ho capito.
Una qualche speranza per @paola47 dovrebbe arrivare con la nuova versione della Uni 10200 (tra un paio di mesi) e qui, per non sbagliare, cito testualmente quanto detto in http://cosmoformazione.it/offerta-forma ... el-calore/
...
per il problema ultimo piano, una proposta che finira' in allegato informativo nella nuova 10200 sara' questa: si prende quella parte di dispersione che e' dovuta al mancato isolamento del tetto, la si toglie al condomino e la si fa pagare a tutti. Cosi' l'assembla si trova nero su bianco quanto paga perche' il tetto non e' coibentato.
Ma rimane in allegato informativo, per cui ci vuole qualcuno che poi prema il grilletto.
...
se poi qualcuno mi spiega cosa intendeva dire il relatore (Socal) con "prema il grilletto" gliene sarei molto grato.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Proprio per questo la 10200 è ritenuta da molti illogica.mz54 ha scritto: ↑mer apr 05, 2017 13:05
Per quale motivo logico primo e ultimo piano, che gia' pagano piu' di quota volontaria per via delle dispersioni, dovrebbero pagare piu' anche di quota involontaria ?
Se tetto e pavimento del primo piano disperdono di piu', che colpa ne hanno i rispettivi proprietari ?
per il problema ultimo piano, una proposta che finira' in allegato informativo nella nuova 10200 sara' questa: si prende quella parte di dispersione che e' dovuta al mancato isolamento del tetto, la si toglie al condomino e la si fa pagare a tutti. Cosi' l'assembla si trova nero su bianco quanto paga perche' il tetto non e' coibentato.
Ma rimane in allegato informativo, per cui ci vuole qualcuno che poi prema il grilletto.
...
se poi qualcuno mi spiega cosa intendeva dire il relatore (Socal) con "prema il grilletto" gliene sarei molto grato.
Comunque la logica dovrebbe essere che ognuno paga il consumo involontario in proporzione all'uso che uno ne fa (del servizio, non del consumo involontario), quindi è ovvio che maggiore è il fabbisogno e maggiore è la quota di competenza.
Se passa la proposta che citi potrebbe decadere tutta la 10200. Che senso avrebbe abbuonare le dispersioni solo del sottotetto e lasciare inalterate quelle del piano primo piano verso autorimesse o dei locali esposti a nord? Rendere la dispersione dell'ultimo solaio a carico di tutti favorisce eventuali interventi di coibentazione ma favorisce molto anche le nevrosi dei proprietari dei primi piani (perchè lui sì e io no? )
E' pur vero che la 10200 attuale in questo modo disincentiva gli interventi di riqualificazione energetica condominiali.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
OK, e' quello che avevo capito anch'io, posso capirlo, ma in questo caso porta, da come la vedo io (senza offendere nessuno), ad una palese ingiustizia nell'addebito delle quote involontarie.
Beh, non e' detto che lascino inalterate le dispersioni del primo piano, magari ci stupiscono e tirano fuori qualcosa che risolva questi problemi.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Pensala così
Se fossero tutti imp autonomi ?
Se fossero tutti imp autonomi ?
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Comunque scommetto che quei simpaticoni della UNI faranno uscire la 10200 nuova (magari stravolgendo quella attuale e persino quella che era andata in inchiesta pubblica l'anno scorso) quando noi avremo già consegnato tutto aggiungendo ulteriore casino al casino attuale.
Ultima modifica di Foxtrot il gio apr 06, 2017 00:59, modificato 1 volta in totale.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
nella sostanza equivarrebbe a dire che, ai fini del calcolo dei mm di ftu, non vanno considerate le dispersioni verso la copertura dell'edificio e il piano pilotiesmz54 ha scritto: ↑mer apr 05, 2017 13:05 per il problema ultimo piano, una proposta che finira' in allegato informativo nella nuova 10200 sara' questa: si prende quella parte di dispersione che e' dovuta al mancato isolamento del tetto, la si toglie al condomino e la si fa pagare a tutti. Cosi' l'assembla si trova nero su bianco quanto paga perche' il tetto non e' coibentato.
Ma rimane in allegato informativo, per cui ci vuole qualcuno che poi prema il grilletto.
...
se poi qualcuno mi spiega cosa intendeva dire il relatore (Socal) con "prema il grilletto" gliene sarei molto grato.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Tanto per capire, che cos'è un allegato informativo?
Qualcuno sa qualcosa in più su questa proposta?
La nuova 10200 non può uscire a ridosso della scadenza con modifiche così sostanziali.
Qualcuno sa quando andrà in inchiesta pubblica?
Qualcuno sa qualcosa in più su questa proposta?
La nuova 10200 non può uscire a ridosso della scadenza con modifiche così sostanziali.
Qualcuno sa quando andrà in inchiesta pubblica?
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Ti posso solo dire che il 31 marzo scorso, Socal in
http://cosmoformazione.it/offerta-forma ... el-calore/
ha detto che la nuova versione e' pronta e si devono solo attendere tempi tecnici di circa 2 mesi per la pubblicazione, quindi fine maggio.
L'unica novita' (ma non sono un termotecnico) che ho colto e' che per la ripartizione dell'involontario sara' indicato un coefficente correttivo in base al fattore d'uso, per risolvere il problema delle seconde case.
http://cosmoformazione.it/offerta-forma ... el-calore/
ha detto che la nuova versione e' pronta e si devono solo attendere tempi tecnici di circa 2 mesi per la pubblicazione, quindi fine maggio.
L'unica novita' (ma non sono un termotecnico) che ho colto e' che per la ripartizione dell'involontario sara' indicato un coefficente correttivo in base al fattore d'uso, per risolvere il problema delle seconde case.
Re: capire la UNI 10200 e sua applicazione: compensazioni?
Una precisazione, per "nuova versione" si intende quella che sara' pubblicata per "nuovi commenti", NON e' che a fine maggio esce la nuova Uni10200 (come avevo erroneamente capito).mz54 ha scritto: ↑dom apr 09, 2017 10:28 Ti posso solo dire che il 31 marzo scorso, Socal in
http://cosmoformazione.it/offerta-forma ... el-calore/
ha detto che la nuova versione e' pronta e si devono solo attendere tempi tecnici di circa 2 mesi per la pubblicazione, quindi fine maggio...