Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Moderatore: Edilclima
Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Alla faccia dei valori dei prospetti delle UNI!
Rendimenti di distribuzione 88% su edificio nuovo, con qualche terminale di riscaldamento a media temperatura, e poi pannelli radianti!
Oltre a progettare isolamenti di tubazioni >> dei consueti, cosa fare?
Come trattare le tubazioni sopra i pavimenti controterrra? Io ho usato murature incassate ma è errato, in quanto poi sopra le tubazioni avrei il pannello isolante...
E poi, avete verificato come si comporta l'EPi? Questo dovrebbe considerare le perdite recuperate della rete di distribuzione se calcolate in modo analitico
Rendimenti di distribuzione 88% su edificio nuovo, con qualche terminale di riscaldamento a media temperatura, e poi pannelli radianti!
Oltre a progettare isolamenti di tubazioni >> dei consueti, cosa fare?
Come trattare le tubazioni sopra i pavimenti controterrra? Io ho usato murature incassate ma è errato, in quanto poi sopra le tubazioni avrei il pannello isolante...
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Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Riesumo questo post che non ha avuto seguito.
Il problema riguarda la schermata di calcolo analitico di EC601.
La situazione è quella di impianti autonomi in piccoli appartamentini in palazzina di nuova costruzione.
Inserendo diametri e lunghezze delle tubazioni di distribuzione dalle caldaiette ai radiatori (isolamento secondo DPR), mi vengono fuori perdite di distribuzione dell'ordine del 60-70% del fabbisogno di energia utile annuo.
Di conseguenza ho rendimenti di distribuzione intorno al 50%.
Impostando le tubazioni come incassate, la situazione non migliora.
Dato che le tubazioni mi passano all'interno dell'isolamento delle strutture (solai e pareti) è evidente che EC non mi considera il recupero di tali perdite (oppure sono io che cappello qualcosa ............).
E' corretto agire sul coefficiente krl,i (la UNI/TS 11300 lo pone a 0,8 senza dire se e come possa essere modificato) ?
Il problema riguarda la schermata di calcolo analitico di EC601.
La situazione è quella di impianti autonomi in piccoli appartamentini in palazzina di nuova costruzione.
Inserendo diametri e lunghezze delle tubazioni di distribuzione dalle caldaiette ai radiatori (isolamento secondo DPR), mi vengono fuori perdite di distribuzione dell'ordine del 60-70% del fabbisogno di energia utile annuo.
Di conseguenza ho rendimenti di distribuzione intorno al 50%.
Impostando le tubazioni come incassate, la situazione non migliora.
Dato che le tubazioni mi passano all'interno dell'isolamento delle strutture (solai e pareti) è evidente che EC non mi considera il recupero di tali perdite (oppure sono io che cappello qualcosa ............).
E' corretto agire sul coefficiente krl,i (la UNI/TS 11300 lo pone a 0,8 senza dire se e come possa essere modificato) ?
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Guarda con l'assistenza di EC ho parlato e non condivido quel che in parte dicono.Terminus ha scritto:Dato che le tubazioni mi passano all'interno dell'isolamento delle strutture (solai e pareti) è evidente che EC non mi considera il recupero di tali perdite (oppure sono io che cappello qualcosa ............).
I calcoli ho controllato e sono giusti.
Non condivido le loro posizioni espresse su Progetto 2000 che riesumano la UNI 10347 ora ritirata.
Io ti dico come faccio e credo sia corretto. Il recupero è 80% fisso le uni ts lo dicono.
Io metto le tubazioni come incassate e imposto sempre io i diametri e gli spessori di isolante (non scelgo isolamenti DPR 412).
Poi calcolo la temperatura MEDIA STAGIONALE della rete di distribuzione ed inserendeo sempre la climatica questa si abbassa.
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Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Quindi EC implicitamente ci dice di variare il fattore krli, ponendolo uguale al rapporto Qdnr/Qdl come da UNI 10347.
In effetti che la UNI/TS 11300 imponga una perdita costante pari all'80% degli scambi termici della rete, qualunque sia la configurazione, mi pare scorretto.
Mi riservo, quando avrò più tempo, di studiare la tua metodologia: però mi sembra forzato giocare sugli isolamenti delle tubazioni ingrassandoli oltre il DPR (specialmente se poi in cantiere non faranno mai come tu hai impostato).
Per ora grazie.
In effetti che la UNI/TS 11300 imponga una perdita costante pari all'80% degli scambi termici della rete, qualunque sia la configurazione, mi pare scorretto.
Mi riservo, quando avrò più tempo, di studiare la tua metodologia: però mi sembra forzato giocare sugli isolamenti delle tubazioni ingrassandoli oltre il DPR (specialmente se poi in cantiere non faranno mai come tu hai impostato).
Per ora grazie.
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
vedi progetto 2000Terminus ha scritto:Quindi EC implicitamente ci dice di variare il fattore krli, ponendolo uguale al rapporto Qdnr/Qdl come da UNI 10347.
INvece è corretto. Una tubazione in ambienti riscadati secondo te la perdita è pari a =0? assulutametne no. Loro fissano un 20%Terminus ha scritto:In effetti che la UNI/TS 11300 imponga una perdita costante pari all'80% degli scambi termici della rete, qualunque sia la configurazione, mi pare scorretto.
Questo lo dici tu. Io non incremento gli spessori degli isolanti. Metto quelli del dpr.Terminus ha scritto:Mi riservo, quando avrò più tempo, di studiare la tua metodologia: però mi sembra forzato giocare sugli isolamenti delle tubazioni ingrassandoli oltre il DPR
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Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Forse sono "tordo", ma la UNI/TS pone le perdire non recuperabili all'80% dello scambio termico delle tubazioni. Nella formula A.12 il krli=0,80 va a moltiplicare le perdite totali Qdl per dare le perdite al netto del recupero (che quindi sarà del 20%).SuperP ha scritto: INvece è corretto. Una tubazione in ambienti riscadati secondo te la perdita è pari a =0? assulutametne no. Loro fissano un 20%
Veramente lo hai detto tu:SuperP ha scritto: Questo lo dici tu. Io non incremento gli spessori degli isolanti. Metto quelli del dpr.
.....(non scelgo isolamenti DPR 412).
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Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Comunque la si voglia girare, cari colleghi, queste perdite di distribuzione analitiche sono a mio parere eccessivamente pesanti... io uso MC4 ma anche qui basta molto poco per fare schizzare verso l'alto l'EPi ... (ed anche l'EPacs quando c'è il ricircolo, visto in regione E.R. dobbiamo calcolare anche quello).
Se questi sono davvero i rendimenti di distribuzione per gli edifici nuovi, non capisco che significato potessero avere i valori tabellati molto più blandi usati fino a poco tempo fa anche sugli edifici esistenti poco isolati (ricordate le distribuzioni A, B e C?).
Se questi sono davvero i rendimenti di distribuzione per gli edifici nuovi, non capisco che significato potessero avere i valori tabellati molto più blandi usati fino a poco tempo fa anche sugli edifici esistenti poco isolati (ricordate le distribuzioni A, B e C?).
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Riesumo per parlare del calcolo analitico delle perdite di distribuzione per acs. In caso di presenza di rete di ricircolo, la 11300 parte 2 obbliga ad utilizzare tale metodo, anche per una rete esistente!
Mi chiedo:
- come si può anche solo ipotizzare una rete acs complessa costruita venti o più anni fa con un banale rilievo dell'edificio?
- che senso ha sparare diametri, isolamenti, lunghezze a sentimento, visto che persino imputando dati di progetto i risultati sono tutt'altro che affidabili? Non era forse meglio, per valutazioni standard, stabilire dei valori tabellati come si fa per le reti di riscaldamento?
Mi chiedo:
- come si può anche solo ipotizzare una rete acs complessa costruita venti o più anni fa con un banale rilievo dell'edificio?
- che senso ha sparare diametri, isolamenti, lunghezze a sentimento, visto che persino imputando dati di progetto i risultati sono tutt'altro che affidabili? Non era forse meglio, per valutazioni standard, stabilire dei valori tabellati come si fa per le reti di riscaldamento?
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Buonasera, ho effettuato una prova con un altro software di calcolo, portando la situazione all'estremo. Prima prova: dispersioni rete con calcolo forfettaria (isolamento rete INSUFFICIENTE ante 1961). Seconda prova: applicazione di 50 mm di isolante su tubazioni rame 22x1. Fatto girare il software in entrambe le situazioni e come per miracolo la coibentazione INSUFFICIENTE luogo a risultati di EPI notevolmente migliori! Ho fatto varie prove analoghe ma il risultato e' sempre quello!
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Il problema è che la 11300-2 considera recuperabile solo il 20% dell'energia dispersa dai tubi che passano in ambienti riscaldati. E da quello che ho capito, nella revisione il valore potrebbe ridursi.
La svista nella norma, che porta a rendimenti bassissimi, è data a mio parere dal fatto che se l'ambiente riscaldato è LA MIA unità immobiliare, quel tubo (con un minimo di regolazione ambiente), può perdere il 20%, non l'80%! Se è un generico "ambiente riscaldato" allora mi può stare anche bene che non ci sia per niente recupero.
Ecco spiegate le differenze nell'applicazione tra coefficienti semplificati (alti, ma in linea con il passato) e il calcolo analitico.
Ma se fosse vero che si perde tutta questa energia, non c'è il rischio che ai radiatori dopo un po' arrivi acqua fredda?
La svista nella norma, che porta a rendimenti bassissimi, è data a mio parere dal fatto che se l'ambiente riscaldato è LA MIA unità immobiliare, quel tubo (con un minimo di regolazione ambiente), può perdere il 20%, non l'80%! Se è un generico "ambiente riscaldato" allora mi può stare anche bene che non ci sia per niente recupero.
Ecco spiegate le differenze nell'applicazione tra coefficienti semplificati (alti, ma in linea con il passato) e il calcolo analitico.
Ma se fosse vero che si perde tutta questa energia, non c'è il rischio che ai radiatori dopo un po' arrivi acqua fredda?
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Quindi cosa facciamo nelle nuove costruzioni?
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Già che siamo in tema: ma su ec700 quando devo inserire la lunghezza della rete di ricircolo per il calcolo analitico, devo mettere la lunghezza della sola tubazione di "ritorno" (essendo che le perdite dell'adduzione sono già considerate nelle perdite per distribuzione) o la lunghezza complessiva acs+ricircolo? Sembra banale ma nè il manuale nè la uni sono chiare in proposito...
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Ririesumo per chiedere a chi sa se l'obbligo apparentemente sancito dalla 11300:2 è stato confermato nell'aggiornamento del 2014?mat ha scritto:Riesumo per parlare del calcolo analitico delle perdite di distribuzione per acs. In caso di presenza di rete di ricircolo, la 11300 parte 2 obbliga ad utilizzare tale metodo, anche per una rete esistente!
Mi chiedo:
- come si può anche solo ipotizzare una rete acs complessa costruita venti o più anni fa con un banale rilievo dell'edificio?
- che senso ha sparare diametri, isolamenti, lunghezze a sentimento, visto che persino imputando dati di progetto i risultati sono tutt'altro che affidabili? Non era forse meglio, per valutazioni standard, stabilire dei valori tabellati come si fa per le reti di riscaldamento?
Ho aperto un thread nel sub-forum degli APE su questo tema...se qualcuno volesse dare il suo contributo
Re: Calcolo analitico perdite distribuzione: problemi.
Vero che si
Ricircolo uguale analitico
Ricircolo uguale analitico