Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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SuperP
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Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da SuperP »

Scusate, ci sono possibilità secondo voi per eliminare la contabilizzazione in un impianto di una abitazione di nuova costruzione in cui c'è l'abitazione e ufficio di pertinenza ?
Saranno 2 unità immobiliari catastali, ma non ha senso economico fare la ripartizione di calore, essendo usati dalla stessa famgilia e comportando spese eccessive, soprattutto in virtù del fatto che le spese gestioneli saranno poche.
Applico il dlgs 141/16?
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antonio
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da antonio »

Da Art. 9 comma 5/c del DLgs 102/2014 con modifiche DLgs 141/16
c) nei casi in cui l'uso di sotto-contatori non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, per la misura del riscaldamento si ricorre, a cura dei medesimi soggetti di cui alla lettera b), all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun corpo scaldante posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto norme tecniche vigenti, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459;
La non efficienza in termini di costi, non credo sia facilmente dimostrabile.
Trattandosi poi di nuova costruzione, prevederei comunque due zone ben distinte e, quindi, contabilizzatori diretti su ognuna di esse (magari, in futuro, potrebbero affittare gli uffici)
Ronin
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da Ronin »

Con 2 ui di cui una non residenziale non è un condominio ma un edificio polifunzionale, che è soggetto alla norma solo se vi sono più soggetti che hanno necessità di ripartire le spese.
In punta di diritto con un solo soggetto (ma anche con due soggetti e un contratto che preveda le spese a carico della proprietà) la contabilizzazione non è necessaria.
Chiaro che fare due circuiti separati e' comunque buona norma (altrimenti di notte e nei festivi per scaldare l'abitazione si fa circolare l'acqua anche nell'ufficio).
SuperP
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da SuperP »

Ronin ha scritto:Con 2 ui di cui una non residenziale non è un condominio ma un edificio polifunzionale, che è soggetto alla norma solo se vi sono più soggetti che hanno necessità di ripartire le spese.
In punta di diritto con un solo soggetto (ma anche con due soggetti e un contratto che preveda le spese a carico della proprietà) la contabilizzazione non è necessaria..
Interessante.. da approfondire. Grazie.

Capiamoci, spesa annua stimata per riscaldamenot di entrambe le zone sotto i 500€, spesa acqua sanitaria pari a 0 per l'ufficio.
COsto della contabilizzazione almeno 3000€.. a che pro? Che risparmi avrei? Nessuno.

Altra cosa, stramba. La fornitura di 1 contatore per ogni unità immobiliare è comunque obbligatoria anche in questo caso? Ad esempio, casa e garage sono 2 u.i (ok, una è pertinenza dell'altra) ma si mettono sotto unico contatore..

Che scatole questa inutile burocrazia
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Ronin
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da Ronin »

come noto i risparmi energetici sono stabiliti convenzionalmente.
essi poi andranno moltiplicati per il costo unitario previsto dal contratto al fine di stimare il risparmio economico.
di fatto negli edifici polifunzionali la questione secondo me è quindi contrattuale: se il contratto prevede che l'inquilino paghi il riscaldamento, la proprietà deve metterlo in condizione di risparmiare regolandosi le temperature e contabilizzando l'effettivo consumo (salvo non convenienza secondo uni 15459); se invece il contratto non lo prevede (o non esiste contratto), l'obbligo decade perchè il risparmio è evidentemente pari a zero (risparmio energetico pari a X grande a piacere * costo unitario pari a 0 = 0).
dall'emanazione del DL, noi come molti altri enti pubblici i contratti li facciamo tutti così (tu pensa un ospedale da 10.000 m2 che affitta al comune 80 m2 per il punto informativo del cittadino, o 20 m2 a un'associazione onlus, che senso avrebbe contabilizzare: installazione a parte, sarebbe più il costo delle lettere protocollate per la trasmissione delle letture...).

per il PS: ogni ui deve disporre di proprio contatore elettrico/gas/acqua dedicato, perchè la subfornitura è sempre vietata nei contratti dei distributori. da ogni ui si possono alimentare le proprie pertinenze, però il caso dell'ufficio pertinenza dell'abitazione è anomalo: se fosse una nostra proprietà, probabilmente l'ufficio patrimonio ri-accatasterebbe le due ui separatamente come principali entrambe (anche perchè le tariffe tra residenziale e ufficio sono proprio diverse, così come l'IMU e le altre tasse comunali; onestamente non sono così esperto del catasto per dare una risposta certa, ma secondo me l'autonomia catastale, e di conseguenza l'installazione di contatori dedicati, è obbligatoria).
mat
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:Con 2 ui di cui una non residenziale non è un condominio ma un edificio polifunzionale, che è soggetto alla norma solo se vi sono più soggetti che hanno necessità di ripartire le spese.
Detta così non chiarisce bene, anche se poi nel caso di specie le conclusioni sono corrette.
Io avrei piuttosto detto che con 2 (o più) ui, se ci sono più proprietari si ricade sempre nel decreto indipendentemente dalle destinazioni d'uso; in particolare, se le ui sono utilizzate per scopi diversi tra loro (attenzione alla parola scopi: non contano le destinazioni d'uso ex 412, semmai le catastali e poi ancora) allora il discrimine non è il numero di proprietari, ma il numero di occupanti (se sono due o più, allora l'edificio si definisce polifunzionale).

Ovviamente quanto sopra vale prendendo il decreto alla lettera (come piace a Ronin :wink: ), perchè sembra logico pensare che anche in un palazzo tutto residenziale con unico proprietario, se gli inquilini pagano le spese hanno il diritto alla contabilizzazione.

ps: in realtà se si va a vedere la Direttiva Europea, si parlava di "edifici con pluralità di unità immobiliari" e punto, ma i creativi in Italia hanno dovuto inventarsi dei ritocchi. Sennò era troppo facile, dai.
Ronin
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da Ronin »

mat ha scritto:ma i creativi in Italia hanno dovuto inventarsi dei ritocchi. Sennò era troppo facile, dai.
infatti (già da me stigmatizzato a suo tempo, in uno dei thread-fiume: ha tradotto "condomini" qualcuno che o non sapeva, o sapeva fin troppo bene, che in italia i condomini partono da 4 UI in su; alla lettera, come le leggi si prendono in italia, piaccia o meno, con 2 ui entrambe residenziali l'edificio non sarebbe stato nè condominio nè polifunzionale, e pertanto sarebbe stato esente).

probabilmente neppure alla commissione UE lo immaginano, sennò sarebbe partita la procedura di infrazione anche per questo.
mat
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:ha tradotto "condomini" qualcuno che o non sapeva, o sapeva fin troppo bene, che in italia i condomini partono da 4 UI in su;
No aspetta, a me risulta che la definizione di condominio nel codice civile corrisponde a quella riportata nel Dlgs 102; o meglio, la definizione contenuta nel 102 è un'estrapolazione dei dettami del CC, dato che quest'ultimo non ne fornisce una definizione esplicita. Forse tu confondi con il numero minimo sotto il quale non c'è l'obbligo di amministratore, ma anche in quel caso si tratta comunque di numero di proprietari e non di UI (numero che è stato modificato dalle recenti riforme, non ricordo se sia 4 ad oggi).

Chi ha scritto il decreto semmai non ha pensato, come ho detto prima, che utilizzando questo termine avrebbe escluso tutti i palazzi residenziali da 2 UI in su che hanno un unico proprietario.
antonio
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Re: Abitazione e ufficio di pertinenza... contabilizzazione?

Messaggio da antonio »

A me fa tornare in mente la definizione di "Condominio Minimo" introdotta dall'Agenzia delle Enrate per le detrazioni fiscali su parti comuni di edifici con almeno due proprietari: obbligo del codice fiscale del condominio e bonifico da un conto corrente del condominio
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