Unità staccate

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

Moderatore: Edilclima

SuperP
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Unità staccate

Messaggio da SuperP »

Ammetto che dopo averla studiata degnamente, e dopo aver seguito i post sul forum, di contabilizzazione ne ho fatta poca e fortunatamente sempre semplice.
Ora devo fare un preventivo per un condominio di 11 unità, dove 3 sono già distaccate.
Devo tener conto del rilievo di queste 3 unità (all'ultimo piano) già distaccate, per calcolarne comunque i millesimi di fabbisogno?
Secondo me no, dato che i millesimi fanno riferimento alle unità allacciate.
Ma come tenere conto dei costi, comunque a carico anche delle unità staccate, del mantenimento delle unità termoautonome? GLi interventi che si fanno, almeno quelli in centrale termica, devono comunque essere in parte addebitati anche a loro.

Grazie.
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SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Bisogna capire a che titolo si sono distaccati. Io lo semplificio in questi casi:
1) Si sono distaccati e dall'assemblea hanno avuto il benestare di non pagare piu' nulla (manutenzione, energia ecc..): in questo caso non ne tieni conto
2) Si sono distaccati e dall'assemblea hanno deciso che devono pagare una percentuale di energia e tutte le opere di caldaia (manutenzione, sostituzion e ecc..) in questo caso io calcolo i millesimi e poi ripartisco i costi come se loro avessero i caloriferi chiusi come se non avessero mai fatto il distacco.
3) Pagano solo il mantenimento della centrale termica: qui per me è piu' complessa, io gli calcolo comunque i millesimi e poi gli dico di sentire un avvocato per la questione ripartizione, non è un campo tenico ma puramente giuridico, e comunque anche negli altri casi è bene che il condominio si faccia una chiacchierata con un avvocato.
HUGO
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Re: Unità staccate

Messaggio da HUGO »

SimoneBaldini ha scritto:Bisogna capire a che titolo si sono distaccati. Io lo semplificio in questi casi:
1) Si sono distaccati e dall'assemblea hanno avuto il benestare di non pagare piu' nulla (manutenzione, energia ecc..): in questo caso non ne tieni conto
2) Si sono distaccati e dall'assemblea hanno deciso che devono pagare una percentuale di energia e tutte le opere di caldaia (manutenzione, sostituzion e ecc..) in questo caso io calcolo i millesimi e poi ripartisco i costi come se loro avessero i caloriferi chiusi come se non avessero mai fatto il distacco.
3) Pagano solo il mantenimento della centrale termica: qui per me è piu' complessa, io gli calcolo comunque i millesimi e poi gli dico di sentire un avvocato per la questione ripartizione, non è un campo tenico ma puramente giuridico, e comunque anche negli altri casi è bene che il condominio si faccia una chiacchierata con un avvocato.
A mio giudizio vanno sempre inclusi per pagare una quota di energia e manutenzione ordinaria (quest'ultima forse)
Per la manutenzione straordinaria/sostituzione si va per millesimi di proprietà.
L'assemblea poi faccia come vuole
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

A mio giudizio vanno sempre inclusi per pagare una quota di energia e manutenzione ordinaria (quest'ultima forse)
Io ho un caso dove a seguito cambio caldaia centralizzata, si era proposto il distacco dell'attico per motivi tecnici che erano dovuti al fatto che questo aveva un impianto a termoventilanti mentre il resto del condominio aveva radiatori, praticamente si era costretti a tenere il generatore a 70°C tutta la stagione e vanificare buona parte della resa da condensazione, inoltre essendo l'ultimo piano a termoventilanti c'era sempre la lamentela che di notte (impianto spento) si abbassava troppo la temperatura dell'abitazione. In pratica partivano due tubazioni dalla centrale fino al 7° piano per alimentare i termoventilanti. In quel caso si è cambiata la caldaia centralizzata, staccato l'attico e reso autonomo, la spesa l'hanno pagata tutti compreso l'attico, ma da li in avanti si è stabilito che l'ultimo piano sarebbe rimasto termoautonomo in tutto. A livello costi, che ho visto sucessivamente, spendeva un po' di piu' di prima, ma chiaramente non con i millesimi di fabbisogno. Inoltre così facendo si è potutto gestire gli orari che preferiva e ci siamo tolti le lamentele.
danilo2
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Re: Unità staccate

Messaggio da danilo2 »

La risposta è nell'art. 3 della Legge 11/12/2012:
Il condomino puo' rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

La risposta è nell'art. 3 della Legge 11/12/2012:
Il condomino puo' rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
Il problema è di quelli che lo hanno fatto prima dell'entrata in vigore di questa legge. Poi come detto in altri post voglio vedere dimostrare in non arrecare aggravi di spesa. A mio avviso l'aggravio di spesa è la quota involontaria, quindi per me oltre pagare manutenzione e cambi caldaia futuri devi pagare anche la quota involontaria.
mat
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Re: Unità staccate

Messaggio da mat »

SimoneBaldini ha scritto:Il problema è di quelli che lo hanno fatto prima dell'entrata in vigore di questa legge. Poi come detto in altri post voglio vedere dimostrare in non arrecare aggravi di spesa. A mio avviso l'aggravio di spesa è la quota involontaria, quindi per me oltre pagare manutenzione e cambi caldaia futuri devi pagare anche la quota involontaria.
Mi sembra l'unica conclusione logica. D'altronde tra ante e post distacco tecnicamente dal punto di vista dell'impianto centralizzato è cambiato solo che i terminali del distaccato sono stati scollegati; se un condomino "attaccato" tenesse sempre i radiatori chiusi, pagherebbe comunque l'involontario.
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ilverga
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

Personamente la penso come Paolo, ovvero no quota involontaria, visto che ci troveremmo ad addebitare costi (consumo involontaria) a unità immobiliari che "VIENE RIFERITO" erano collegate all'impianto centralizzato anni addietro, fatto salvo distacchi post Legge 11/12/2012.
Mi sembra ragionevole pensare che quanto non esplicitato dalla norma (addebito consumo involontario ai distaccati) possa essere attaccabile in sede di giudizio, ovvero prevale la questione legale a quella tecnica.
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Marcus
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Re: Unità staccate

Messaggio da Marcus »

trattasi di ripartizione delle spese per il riscaldamento, di conseguenza il D.Lgs 102/14 recependo la UNI 10200 come legge dello stato supera la Legge 220/2012 relativa alla riforma del condominio.
La questione si supera quindi applicando pedissequamente la UNI 10200. La quale prevede la realizzazione di tabelle millesimali del f.t.u. estese a tutti i condomini proprietari dell'impianto termico centralizzato, ossia anche agli eventuali distaccati i quali devono compartecipare alla spesa per il consumo involontario necessario a rendere disponibile il servizio di cui anche loro usufruiscono (con consumo volontario pari a zero).
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Anch'io la vedo così, ovvero i consumi involontari li farei pagare sono ai distaccati post riforma condominio. Quelli distaccati da prima sarebbe ormai hanno acquisito un diritto per quanto ingiusto
Marcus
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Re: Unità staccate

Messaggio da Marcus »

jack66 ha scritto:Anch'io la vedo così, ovvero i consumi involontari li farei pagare sono ai distaccati post riforma condominio. Quelli distaccati da prima sarebbe ormai hanno acquisito un diritto per quanto ingiusto
certo, c'è da capire un eventuale accordo ante D.Lgs 102 tra i condomini con tanto di delibera assembleare che fine faccia nella situazione post D.Lgs 102. Ma quello è un ambito strettamente giuridico che a noi tecnici interessa relativamente poco.

Volendo tuttavia fare invasione di campo e analizzare la questione giuridica, c'è da dire che il D.Lgs 102 nega la possibilità di accordi tra le parti, seppure preesistenti. Se così non fosse anche la "quota fissa" potrebbe restare quella legittimamente deliberata in assemblea in quei condomini che avevano già realizzato la contabilizzazione alla data di uscita del decreto, e invece sono costretti anch'essi ad adeguarsi per esplicito richiamo del decreto. Così come il condominio è costretto a rivedere le proprie tabelle millesimali, che già esistono e che sono anch'esse il frutto di un preesistente accordo tra le parti

La ratio del Decreto mi sembra quindi quella di superare tutti gli accordi precedentemente presi
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Foxtrot
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Re: Unità staccate

Messaggio da Foxtrot »

SimoneBaldini ha scritto:
La risposta è nell'art. 3 della Legge 11/12/2012:
Il condomino puo' rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
Il problema è di quelli che lo hanno fatto prima dell'entrata in vigore di questa legge. Poi come detto in altri post voglio vedere dimostrare in non arrecare aggravi di spesa. A mio avviso l'aggravio di spesa è la quota involontaria, quindi per me oltre pagare manutenzione e cambi caldaia futuri devi pagare anche la quota involontaria.
Assolutamente d' accordo.
tecgea
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Re: Unità staccate

Messaggio da tecgea »

Mi collego a questa discussione per sottoporvi la mia situazione.
Condominio di 7 piani f.t. e 1 piano e.t.
Tutti gli appartamenti del piano seminterrato devono essere esclusi da tutte le spese perché non hanno radiatori e un appartamento del 5 piano non è mai stato allacciato all'impianto. Tutti gli appartamenti in questione non hanno mai pagato nulla.
Ora mi chiedo:
nell'input grafico dovrò evitare di inserire l'intero piano seminterrato?
per il piano 5 dovrò far finta di avere 3 appartamenti per piano anziché 4? o disegno i muri ma non creo la zona?
Spero di essere stata chiara.
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Foxtrot
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Re: Unità staccate

Messaggio da Foxtrot »

tecgea ha scritto:Mi collego a questa discussione per sottoporvi la mia situazione.
Condominio di 7 piani f.t. e 1 piano e.t.
Tutti gli appartamenti del piano seminterrato devono essere esclusi da tutte le spese perché non hanno radiatori e un appartamento del 5 piano non è mai stato allacciato all'impianto. Tutti gli appartamenti in questione non hanno mai pagato nulla.
Ora mi chiedo:
nell'input grafico dovrò evitare di inserire l'intero piano seminterrato?
per il piano 5 dovrò far finta di avere 3 appartamenti per piano anziché 4? o disegno i muri ma non creo la zona?
Spero di essere stata chiara.
E' indifferente. Puoi creare la zona ma non renderla parte del condominio o indicare che le unità sovrastanti (quelle che pagano) confinano verso il basso con unità riscaldate senza crearne il volume. Domanda? Ma come si riscaldano questi poveretti del piano seminterrato? :D
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Io ho un dubbio non tanto circa le unità staccate, quanto piuttosto i confini tra gli alloggi ed eventuali locali non abitativi. Nello specifico mi chiedo cosa rende un alloggio riscaldato?
La domanda pur apparentemente banale ritengo nasconda delle insidie...mi spiego meglio...ipotizziamo che un alloggio del piano primo sia sopra ad un locale originariamente garage...che poi nel corso degli anni è diventato un negozio. In teoria devo considerare l'edificio nello stato originario (garage n.r.) però anche gli aggiornamenti (cambio destinazione d'uso a negozio) però se il negozio pur riscaldato ha un impianto inferiore ai 5 kW in teoria non è un impianto...allora non è riscaldato????
jerryluis
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Re: Unità staccate

Messaggio da jerryluis »

Come ho detto altrove i distaccati non fanno più parte del condominio quindi nulla quota fissa. Conservano diritto di proprietà e concorrono per le spese straordinarie. Altrimenti vi diventerà ingestibile
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
Augusto
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Re: Unità staccate

Messaggio da Augusto »

jerryluis ha scritto:Come ho detto altrove i distaccati non fanno più parte del condominio quindi nulla quota fissa. Conservano diritto di proprietà e concorrono per le spese straordinarie. Altrimenti vi diventerà ingestibile
Secondo me conservano la proprietà e devono pagare anche la loro parte di quota involontaria (UNI 10200)
Augusto 44
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ilverga
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

La realtà incontrovertibile è che la questione non è scritta in nessun passaggio della UNI 10200 e quindi è lasciata al giudizio del professionista...
Non hai diritto alla tua opinione. Hai diritto alla tua opinione informata. Nessuno ha il diritto di essere ignorante
marcello60
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Re: Unità staccate

Messaggio da marcello60 »

già ...
e chissà se nella versione 2016 avranno inserito qualche chiarimento su questo argomento oppure no ...
SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Ma se passa l'idea che un distaccato puo' non pagare nessuna quota involontaria, chi impedisce a sostenere il fatto che se io chiudo i caloriferi devo pagare la quota volontaria? Cioè avere tolto i caloriferi o averli chiusi è la stessa cosa. Per questo secondo me la quota involontaria deve essere sempre attribuita.
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Assolutamente si ma questo non lo dice la uni ma la riforma del condominio
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Difficile pertanto che l'aggiornamento 2016 tratti il tema
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Piuttosto quando esce sto benedetto aggiornamento?
jerryluis
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Re: Unità staccate

Messaggio da jerryluis »

La Uni 10200 è bacata nel momento che usa Mm di fabbisogno: una grandezza più indeterminata e irripetibile di quella non esiste! Idiota averla solo concepita. Il fabbisogno di un'utenza non servita è nulla. Se mi distacco post contabilizzazione pago una quota fissa, se prima Fanculazio! Come diceva SM se si distaccano utenze periferiche, quelli che proteggono gli interni, i secondi ne hanno beneficio... ergo che cosa chiedete ai distaccati?
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
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Foxtrot
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Re: Unità staccate

Messaggio da Foxtrot »

In realtà i millesimi di fabbisogno sono esclusivamente legati all'involucro quindi, leggendo alla lettera, sono indipendenti dal fatto che un condomino sia staccato oppure no.
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

SimoneBaldini ha scritto:Ma se passa l'idea che un distaccato puo' non pagare nessuna quota involontaria, chi impedisce a sostenere il fatto che se io chiudo i caloriferi devo pagare la quota volontaria? Cioè avere tolto i caloriferi o averli chiusi è la stessa cosa. Per questo secondo me la quota involontaria deve essere sempre attribuita.
Ripeto, è una tua interpretazione (che non condivido, ma non importa...) poichè non scritto nella normativa.
Il problema è sempre lo stesso: se il condomino s'è staccato ieri, è presto detto...ma nei condomini dell'epoca di Carlo Cudega (espressione meneghina :mrgreen: ), chiaramente senza mezzo straccio di progetto impiantistico, chi può definire se un'unità è staccata da anni o non è mai stata servita dall'impianto? Seguire le linee di distribuzione spesso inganna...
Foxtrot ha scritto:In realtà i millesimi di fabbisogno sono esclusivamente legati all'involucro quindi, leggendo alla lettera, sono indipendenti dal fatto che un condomino sia staccato oppure no.
Certo, sono legati all'involucro. Eventuali unità autonome (da sempre) facenti parte dello stabile le consideri? Credo proprio di no...

Non credo proprio che spetti a noi tecnici decidere arbitrariamente chi deve pagare e chi no la quota per consumo involontario e, men che meno, prendere per buone affermazioni tipo "si, quell'unità era attaccata fino a metà degli anni '80 quando è entrato il parrucchiere..." (citazione del condomino Sig. Sotuttoio di ieri mattina...).

Ovviamente discorso diverso per spese di manutenzione straordinaria...
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SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Ripeto, è una tua interpretazione (che non condivido, ma non importa...) poichè non scritto nella normativa.
Il problema è sempre lo stesso: se il condomino s'è staccato ieri, è presto detto...ma nei condomini dell'epoca di Carlo Cudega (espressione meneghina :mrgreen: ), chiaramente senza mezzo straccio di progetto impiantistico, chi può definire se un'unità è staccata da anni o non è mai stata servita dall'impianto? Seguire le linee di distribuzione spesso inganna...
Io ho detto una cosa differente, cosa cambia da uno che tiene chiusu i caloriferi ad uno che ha tolto i caloriferi e messo i tappi? Nulla, allora perchè a uno che tiene chiuso i caloriferi deve pagare la quota involontaria, invece ad uno che lo ha eliminati non paga nulla?
Io dico solo che un appartamento distaccato equivale ad un appartamento con i caloriferi chiusi e lo tratto allo stesso modo. Lasciamo perdere per un attimo chi si è staccato da anni e magari da anni non paga nulla, a me interessa piu' quello che si vuole staccare oggi, per me lo tratto come un appartamento chiuso, se poi l'assemblea gli concede di non pagare piu' nulla, buon per lui.
Poi se l'utilizzo del fabbisogno non è la soluzione ideale è altra storia, ma questo è.
Marvin
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Re: Unità staccate

Messaggio da Marvin »

..ma siccome dal distacco non deve derivare un aggravio dei costi ai rimanenti, non considerare i distaccati nella quota involontaria porterebbe proprio ad un aggravio, ergo, vanno considerati.

Ad ogni modo, visto che non siamo avvocati, io chiedo che l'assemblea mi ratifichi la soluzione scelta.
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Re: Unità staccate

Messaggio da Foxtrot »

Esatto. L'idea che gli staccati o i futuri staccati non debbano pagare il consumo involontario porta a paradossi inaccettabili, per esempio se tutti si staccassero tranne uno, questo dovrebbe farsi carico di tutto il consumo involontario dell'intero condominio. E' inaccettabile, insensato, illegale. Non è escluso che unità mai allacciate debbano pagare, anche perchè la lunghezza della rete di distribuzione ed il relativo consumo involontario è tale per la presenza della loro unità immobiliare e non per il fatto che abbiano o meno potenza installata.
Ultima modifica di Foxtrot il mer lug 13, 2016 16:46, modificato 3 volte in totale.
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

Infatti, in teoria, il distaccante ad oggi deve portare al cospetto dell'assemblea una relazione che indichi quanto e cosa deve pagare a compensazione dell'eventuale aggravio. E c'è sempre la possibilità che l'assemblea non prenda la relazione per buona e proceda con una "contro-perizia" che accerti tale aggravio...
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Infatti, in teoria, il distaccante ad oggi deve portare al cospetto dell'assemblea una relazione che indichi quanto e cosa deve pagare a compensazione dell'eventuale aggravio. E c'è sempre la possibilità che l'assemblea non prenda la relazione per buona e proceda con una "contro-perizia" che accerti tale aggravio...
E su che base un professionista potrebbe elaborare e quantificare questo aggravio? Per quanto mi riguarda 11300 e quota involontaria 10200, unico appiglio tecnico oggi presente.
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

SimoneBaldini ha scritto: E su che base un professionista potrebbe elaborare e quantificare questo aggravio? Per quanto mi riguarda 11300 e quota involontaria 10200, unico appiglio tecnico oggi presente.
Su questo possiamo anche essere d'accordo. Rimane il fatto che non spetta a me, progettista della ripartizione calore, decidere di attribuire una spesa x consumo involontario ad un distaccato, che sia di 5, di 15 anni fa o magari non lo è mai stato, visto che non posso saperlo.
La posizione che riteniamo ragionevole, come studio professionale, è quella di attribuire consumo involontario solo ai collegati.
N.B. se la relazione del distaccato prevedeva, guarda caso, un aggravio pari a quello previsto dalla 10200, l'amministrazione (o chi fa bollettazione) non dovrà far altro che scomputare dall'intero la quota annuale attribuita al distaccato...la sostanza non cambia ma cambia la forma. E' facile far pagare al distaccato quanto deliberato in assemblea piuttosto che obbligarlo a contribuire al consumo involontario in base a passaggi di normativa che non esistono...
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Su questo possiamo anche essere d'accordo. Rimane il fatto che non spetta a me, progettista della ripartizione calore, decidere di attribuire una spesa x consumo involontario ad un distaccato, che sia di 5, di 15 anni fa o magari non lo è mai stato, visto che non posso saperlo.
La posizione che riteniamo ragionevole, come studio professionale, è quella di attribuire consumo involontario solo ai collegati.
N.B. se la relazione del distaccato prevedeva, guarda caso, un aggravio pari a quello previsto dalla 10200, l'amministrazione (o chi fa bollettazione) non dovrà far altro che scomputare dall'intero la quota annuale attribuita al distaccato...la sostanza non cambia ma cambia la forma. E' facile far pagare al distaccato quanto deliberato in assemblea piuttosto che obbligarlo a contribuire al consumo involontario in base a passaggi di normativa che non esistono...
Io da progettista calcolo i fabbisogni di tutte le unità, anche quelle che si staccheranno poi starà all'amministratore usare o no quei dati. A me progettista potranno contestare i kWh calcolati, ma non la loro applicazione o meno.
Francesco Cova
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Re: Unità staccate

Messaggio da Francesco Cova »

SimoneBaldini ha scritto:
La risposta è nell'art. 3 della Legge 11/12/2012:
Il condomino puo' rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
Il problema è di quelli che lo hanno fatto prima dell'entrata in vigore di questa legge. Poi come detto in altri post voglio vedere dimostrare in non arrecare aggravi di spesa. A mio avviso l'aggravio di spesa è la quota involontaria, quindi per me oltre pagare manutenzione e cambi caldaia futuri devi pagare anche la quota involontaria.
Ragionando da un punto di vista puramente tecnico, questo ragionamento sarebbe giusto se il condomino staccato tenesse per assurdo l' impianto di riscaldamento sempre spento, in quanto si gioverebbe del fatto di avere delle unità immobiliari confinanti che gli trasmettono comunque calore.

Ma in un caso standard il beneficio è reciproco, addirittura poniamo il caso che questa persona soffra particolarmente il freddo e decidesse tenere acceso l' impianto per tempi prolungati, sarebbero i condomini confinanti a giovarci.

Detto ciò capisco questo ragionamento ma puramente in un ottica di penalizzazione dei termoautonomi al fine di portarsi a riallacciarsi al centralizzato
Francesco Cova
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Re: Unità staccate

Messaggio da Francesco Cova »

jerryluis ha scritto:Come ho detto altrove i distaccati non fanno più parte del condominio quindi nulla quota fissa. Conservano diritto di proprietà e concorrono per le spese straordinarie. Altrimenti vi diventerà ingestibile
Concordo con questa versione
Francesco Cova
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Re: Unità staccate

Messaggio da Francesco Cova »

SimoneBaldini ha scritto:
Ripeto, è una tua interpretazione (che non condivido, ma non importa...) poichè non scritto nella normativa.
Il problema è sempre lo stesso: se il condomino s'è staccato ieri, è presto detto...ma nei condomini dell'epoca di Carlo Cudega (espressione meneghina :mrgreen: ), chiaramente senza mezzo straccio di progetto impiantistico, chi può definire se un'unità è staccata da anni o non è mai stata servita dall'impianto? Seguire le linee di distribuzione spesso inganna...
Io ho detto una cosa differente, cosa cambia da uno che tiene chiusu i caloriferi ad uno che ha tolto i caloriferi e messo i tappi? Nulla, allora perchè a uno che tiene chiuso i caloriferi deve pagare la quota involontaria, invece ad uno che lo ha eliminati non paga nulla?
Io dico solo che un appartamento distaccato equivale ad un appartamento con i caloriferi chiusi e lo tratto allo stesso modo. Lasciamo perdere per un attimo chi si è staccato da anni e magari da anni non paga nulla, a me interessa piu' quello che si vuole staccare oggi, per me lo tratto come un appartamento chiuso, se poi l'assemblea gli concede di non pagare piu' nulla, buon per lui.
Poi se l'utilizzo del fabbisogno non è la soluzione ideale è altra storia, ma questo è.
Cambia che chi tiene chiusi i caloriferi "preleva calore dalle unità immobiliari limitrofe" chi invece si distacca dall' impianto ed utilizza il suo termoautonomo no
girondone
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Re: Unità staccate

Messaggio da girondone »

Quindi chi ha la caldaietta sua non preleva calore dall app vicino... Interessante :wink:
marchino
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Re: Unità staccate

Messaggio da marchino »

Francesco Cova ha scritto:
jerryluis ha scritto:Come ho detto altrove i distaccati non fanno più parte del condominio quindi nulla quota fissa. Conservano diritto di proprietà e concorrono per le spese straordinarie. Altrimenti vi diventerà ingestibile
Concordo con questa versione
Buonasera a tutti.

Anche io sono d'accordo con questa idea.

Tuttavia ho un dubbio: all'atto della diagnosi energetica, come trattate le U.I. distaccate?

Grazie
jerryluis
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Re: Unità staccate

Messaggio da jerryluis »

Le tratti come ambienti riscaldati e guarda caso i distaccati ti fanno da parac..o delle altre U.I. che non confinano con l´esterno.
Comunque chi si distacca post 2012 ha prodotto una relazione con la quale "contabilizzava" eventuale aggravio di spesa e la compensava, ovvero non c´era aggravio.
Non é un problema nostro decidere che un distaccato sia da penalizzare o meno! Qualcuno mi indichi la fonet legislativa dove ne desume un obbligo/un diritto/ un potere....
I problemi che indicate di continui distacchi non si pongono neppure, perché il paradosso della lg 220 é che é facile distaccare le u.i. periferiche iniziali, ma man mano che diminuiscono gli allacci i conti potrebbero indicare dati diversi.
Fatto salvo nella mia zona dove una commissione di disciplina ha dichiarato che é regolare una perizia che afferma: " Poiché l ´UI continua a rimanere riscaldato non arreca danno al condominio... si puó distaccare"

Con tanto di firma e verifica da parte di una commissione di disciplina....
quindi che cosa volete contestare voi
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
marchino
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Re: Unità staccate

Messaggio da marchino »

jerryluis ha scritto:Le tratti come ambienti riscaldati e guarda caso i distaccati ti fanno da parac..o delle altre U.I. che non confinano con l´esterno.
Grazie Jerry. Quindi non effettuo sopralluogo, non le definisco in diagnosi energetica etc. Dirò solo, nel caso in cui ci siano unità immobiliari adiacenti, che queste ultime confinano con un locale climatizzato.
SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Cambia che chi tiene chiusi i caloriferi "preleva calore dalle unità immobiliari limitrofe" chi invece si distacca dall' impianto ed utilizza il suo termoautonomo no
Se tieni chiusi i caliriferi condominiali o con la caldaietta murale non ti riscaldi è la stessa cosa, se con i caloriferi del condominio ti riscaldi e con la caldaietta murale ti riscaldi è la stessa cosa per le "dispersioni" dell'impianto centralizzato. In sostanza i benefici o le disppersioni condominiali non cambiano nelle due situazioni, quindi continuo a non vedere la differenza e il motivo per cui va premiato chi si distacca non facendogli pagare la quota involontaria. Comunque da tecnico io calcolo il fabbisogno anche di quella unità, poi starà all'assemblea decidere cosa fare.
Francesco Cova
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Re: Unità staccate

Messaggio da Francesco Cova »

Marco Savini ha scritto:
Francesco Cova ha scritto:
jerryluis ha scritto:Come ho detto altrove i distaccati non fanno più parte del condominio quindi nulla quota fissa. Conservano diritto di proprietà e concorrono per le spese straordinarie. Altrimenti vi diventerà ingestibile
Concordo con questa versione
Buonasera a tutti.

Anche io sono d'accordo con questa idea.

Tuttavia ho un dubbio: all'atto della diagnosi energetica, come trattate le U.I. distaccate?

Grazie
All' atto della diagnosi energetica le considero semplicemente il volume come "altra unità immobiliare" climatizzata non oggetto di calcolo
Francesco Cova
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Re: Unità staccate

Messaggio da Francesco Cova »

SimoneBaldini ha scritto:
Cambia che chi tiene chiusi i caloriferi "preleva calore dalle unità immobiliari limitrofe" chi invece si distacca dall' impianto ed utilizza il suo termoautonomo no
Se tieni chiusi i caliriferi condominiali o con la caldaietta murale non ti riscaldi è la stessa cosa, se con i caloriferi del condominio ti riscaldi e con la caldaietta murale ti riscaldi è la stessa cosa per le "dispersioni" dell'impianto centralizzato. In sostanza i benefici o le disppersioni condominiali non cambiano nelle due situazioni, quindi continuo a non vedere la differenza e il motivo per cui va premiato chi si distacca non facendogli pagare la quota involontaria. Comunque da tecnico io calcolo il fabbisogno anche di quella unità, poi starà all'assemblea decidere cosa fare.
Diciamo che questo è proprio un caso limite, dovrebbe essere qualcuno che non utilizza l' appartamento ne lo affitta, lo tiene vuoto e decide di effettuare i lavori sull' impianto per staccarsi dall' impianto centralizzato al solo scopo di non pagare la quota involontaria... non penso esista un caso simile...

Comunque ripeto, nell' ottica di penalizzazione degli impianti autonomi a favore dei centralizzati capisco il tuo ragionamento e lo condivido
SimoneBaldini
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Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Diciamo che questo è proprio un caso limite, dovrebbe essere qualcuno che non utilizza l' appartamento ne lo affitta, lo tiene vuoto e decide di effettuare i lavori sull' impianto per staccarsi dall' impianto centralizzato al solo scopo di non pagare la quota involontaria... non penso esista un caso simile...
Io invece ne conosco diversi di casi (appartamenti vuoti messi in vendita ma che non vengono venduti) ma non solo, il problema è anche di chi affitta potendo non pagare piu' la quota fissa il proprietario se ne laverebbe completamente le mani.
Marcus
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Re: Unità staccate

Messaggio da Marcus »

argomento trattato e ritrattato più volte.
L'aggravio di spesa c'è sempre quindi la ripartizione della spesa va fatta applicando pedissequamente la UNI 10200 anche per i condomini distaccati.

Del resto in nessun punto della UNI10200 c'è scritto che essa non si applica ai condomini distaccati, pertanto i millesimi di ftu andranno calcolati anche per loro, dopodichè avranno consumo volontario nullo e quindi pagheranno solo il consumo involontario
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Foxtrot
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Re: Unità staccate

Messaggio da Foxtrot »

Marcus ha scritto:argomento trattato e ritrattato più volte.
L'aggravio di spesa c'è sempre quindi la ripartizione della spesa va fatta applicando pedissequamente la UNI 10200 anche per i condomini distaccati.

Del resto in nessun punto della UNI10200 c'è scritto che essa non si applica ai condomini distaccati, pertanto i millesimi di ftu andranno calcolati anche per loro, dopodichè avranno consumo volontario nullo e quindi pagheranno solo il consumo involontario
Concordo
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ilverga
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Re: Unità staccate

Messaggio da ilverga »

Marcus ha scritto:argomento trattato e ritrattato più volte.
L'aggravio di spesa c'è sempre quindi la ripartizione della spesa va fatta applicando pedissequamente la UNI 10200 anche per i condomini distaccati.

Del resto in nessun punto della UNI10200 c'è scritto che essa non si applica ai condomini distaccati, pertanto i millesimi di ftu andranno calcolati anche per loro, dopodichè avranno consumo volontario nullo e quindi pagheranno solo il consumo involontario
Massima libertà di pensiero. Rimane il fatto che tu attribuisci arbitrariamente la qualifica di "distaccato" all'unità imm.re senza averne prove certe 8) ...
Non hai diritto alla tua opinione. Hai diritto alla tua opinione informata. Nessuno ha il diritto di essere ignorante
marcello60
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Re: Unità staccate

Messaggio da marcello60 »

In questi giorni ho per le mani un caso di questo tipo che mi mette un po' in crisi... ho un condominio dove:

1) alcune unità commerciali sono distaccate ed hanno millesimi di riscaldamento zero;
2) altre unità commerciali sono distaccate ed hanno millesimi di riscaldamento piccoli ma non zero;
3) una unità si sta distaccando proprio adesso ed ha millesimi di riscaldamento piccoli ma non zero;
4) tutte le rimanenti unità commerciali e residenziali sono allacciate ed hanno i loro millesimi.

Ora, facendo il calcolo dei nuovi millesimi, come dovrei comportarmi?

A) escludo tutte le unità distaccate e la distaccanda (previa richiesta di relazione di non aggravio all'interessato)
B) escludo le unità distaccate ma non il distaccando (applicando il criterio del consumo involontario per quest'ultimo)
C) includo tutte le unità distaccate e la distaccanda nel calcolo dei millesimi

secondo voi qual è la strada giusta?
SimoneBaldini
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Iscritto il: mer set 29, 2010 13:42

Re: Unità staccate

Messaggio da SimoneBaldini »

Io considererei distaccate le unità che hanno avuto esplicita autorizzazione dal condominio anche di non pagare piu' la quota fissa. Le altre io le tratterei come unità collegate all'impianto a meno che non presentino relazione ecc.. che io ritento farlocche.
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jack66
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Re: Unità staccate

Messaggio da jack66 »

Quoto Simone. Difficile è pericoloso andare a ledere diritti acquisiti...il distaccando dovrebbe presentare una relazione di un collega in cui si dice ok nessuno squilibrio e per non avere aggravio di costo l'alloggio dovrà contribuire alla quota fissa
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