Come vi comportate in caso di radiatore che per una qualsivoglia ragione non sia contabilizzabile?
La bozza di norma in inchiesta pubblica, tra i casi particolari trattati al punto 8.6, annovera le singole unità prive di contabilizzazione. Ora applicando le soluzioni proposte dalla norma a questo caso, parrebbe risolvibile attribuendo al determinato radiatore il fabbisogno necessario alla climatizzazione dell'ambiente relativo imponendogli una temperatura interna di 22°C.
Ammesso e non concesso che tale soluzione sia ragionevolmente perseguibile, mi pare che dia per scontato il fatto che ci sia una termoregolazione che nel caso specifico dovrebbe constare di una termostatica...ma se l'utente la tiene al massimo tutta la stagione direi che le ipotesi vanno a pallino. Non sarebbe secondo voi più corretto stabilire il consumo in base alla potenza installata???
Radiatore non contabilizzabile
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Re: Radiatore non contabilizzabile
Problema interessante!
Nessuno ha già affrontato questo caso?
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Re: Radiatore non contabilizzabile
Fortunatamente non ancora trovato. Direi che la soluzione n.2 del punto 8.6 è quella che sembra più equa. Avvalersi della lettura di altri ripartitori presenti nell'abitazione (magari mediando quelle dei vari ambienti) e stimare la lettura del ripartitore mancante rapportandolo alla sua potenza. Se in un radiatore da 2Kw leggo 1000 è presumibile che su un radiatore da 1kw legga 500 a parità di tipologia di ambiente. Anche se è chiaramente un'approssimazione. Il metodo dei fabbisogni e quello della potenza installata non mi convincono. Sono teorici mentre comunque qualche dato reale c'è, meglio partire da quello. Diverso il caso in cui tutti i radiatori presenti nell'unità immobiliare non siano contabilizzati. In quel caso si deve per forza avvalersi di fabbisogni teorici.marcello60 ha scritto:Problema interessante!
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Re: Radiatore non contabilizzabile
Grazie
a me stanno capitando alcuni rari casi sia del primo tipo (1 apparecchio non raggiungibile perché "incastrato" nel mobilio e non facilmente liberabile) e la possibilità di casi del secondo tipo (intera unità non termoregolata / contabilizzata per rifiuto dell'utente).
L'importante è che la nuova norma chiarisca la condotta da seguire qualunque essa sia...
a me stanno capitando alcuni rari casi sia del primo tipo (1 apparecchio non raggiungibile perché "incastrato" nel mobilio e non facilmente liberabile) e la possibilità di casi del secondo tipo (intera unità non termoregolata / contabilizzata per rifiuto dell'utente).
L'importante è che la nuova norma chiarisca la condotta da seguire qualunque essa sia...
Re: Radiatore non contabilizzabile
Rimane il problema della impossibilità di mettere un freno all'utente nella gestione della sua termostatica, ammesso che la abbia visto che se il termo non è raggiungibile x l'installazione del ripartitore potrebbe anche non esserlo per la valvola. Io sostengo che la norma dovrebbe ufficializzare un metodo univoco per stabilirà l'energia emessa in funzione della potenza. Tempo fa mi confrontai con fornitori vari per sapere se esistessero apparati tali da misurare nell'arco della stagione le ore di esercizio e la temperatura media dell'impianto per poter estrapolare un energia da attribuire ai radiatori non contabilizzati sufficientemente vicina alla realtà, un po' come si fa per le tubazioni nude, ma mi hanno risposto piccheFoxtrot ha scritto:Fortunatamente non ancora trovato. Direi che la soluzione n.2 del punto 8.6 è quella che sembra più equa. Avvalersi della lettura di altri ripartitori presenti nell'abitazione (magari mediando quelle dei vari ambienti) e stimare la lettura del ripartitore mancante rapportandolo alla sua potenza. Se in un radiatore da 2Kw leggo 1000 è presumibile che su un radiatore da 1kw legga 500 a parità di tipologia di ambiente. Anche se è chiaramente un'approssimazione. Il metodo dei fabbisogni e quello della potenza installata non mi convincono. Sono teorici mentre comunque qualche dato reale c'è, meglio partire da quello. Diverso il caso in cui tutti i radiatori presenti nell'unità immobiliare non siano contabilizzati. In quel caso si deve per forza avvalersi di fabbisogni teorici.marcello60 ha scritto:Problema interessante!
Nessuno ha già affrontato questo caso?
Re: Radiatore non contabilizzabile
Scusa jack, avevo capito radiatore non contabilizzato ma termoregolato. Nel caso fosse anche non termoregolato in effetti il problema c'è e sembra superabile solo con il fabbisogno teorico massimo. In pratica per quell'unità sia il consumo volontario che l'involontario vengono calcolati con fabbisogni teorici. Ma non vedo molte altre strade.
Re: Radiatore non contabilizzabile
Quindi sostanzialmente applicheresti la norma quando dice di valutare il fabbisogno con 22°C interni?
Re: Radiatore non contabilizzabile
In assenza di termoregolazione sì ed il risultato potrebbe comunque essere sottostimato, considerando che il tipo viaggia sempre con i radiatori a palla.jack66 ha scritto:Quindi sostanzialmente applicheresti la norma quando dice di valutare il fabbisogno con 22°C interni?