Anticipazioni sulle linee guida nazionali
Moderatore: Edilclima
Anticipazioni sulle linee guida nazionali
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Re: Anticipazioni sulle linee guida nazionali
Scusa, ma sono notizie del ministero o la copia di quello che noi anticertificazione Lombardia abbiamo sempre scritto su edilclima!!!??SuperP ha scritto:http://efficienzaenergetica.blogspot.co ... degli.html
Se è vero quello che hai scritto sul blog, praticamente si è praticamente CERTIFICATO la demenzialità della procedura Lombarda.
Rimango molto perplesso sulla figura dell'energy manager, nel senso che prima deve essere definita la competenza culturale di questo, in special modo all'interno degli enti pubblici.
Dato per scontato che di "incapaci" possiamo trovarne una minima percentuale in tutte le professioni, è però altrettanto chiaro che un giurista difficilisssssisssisssimamente ha sviluppato competenze tecniche di carattere ingegneristico.
Premesso questo purtroppo in Italia l'energy manager può essere svolto da tutti indistintamente per grado di istruzione!
Quindi se si ordina questa figura, secondo me è forse quella che ha la maggior sensibilità anche sotto il profilo economico/energetico per fare valutazioni..
Personalmente concordo, per un motivo piuttosto semplice: in Italia, purtroppo si confonde sempre "chi puo'" da "chi sa ed e' in grado di".AndreaS ha scritto:Rimane da capire quale sarà il ruolo degli enti certificatori ed il loro rapporto con i soggetti certificatori.
Certo che il fatto che il sacert si stia accreditando con il sincert induce a credere che l'iscrizione all'albo sarà condizione necessaria ma non sufficiente.... e forse sarebbe meglio ..
E' da sempre cosi' per i CA, per gli impianti, per il progetto architettonico, etc.: non appena a qualcuno viene detto che "puo'" farli, ecco che diventa quasi un dovere farli sempre e cmq, anche cosi' come capita.
Parliamoci chiaro: ora sto certificando un paio di edifici semi-nuovi, dove e' disponibile la L.10 e ci sono dentro certe porcate che non immaginate. Ve ne dico un paio:
- La posizione del Nord e' sbagliata;
- La meta' delle strutture non e' indicata in relazione; l'altra meta' non corrisponde alla realta' (ho in relazione i muricci dove invece c'e' un tetto in legno...);
- La pagina con i dati sulla tipologia impianto (distribuzione, fluido termovettore, tipologia caldaia, etc.) e' desolatamente vuota e non compilata;
- Han calcolato il Cd e FEN anche se gia' in regime di 192...
Devo continuare?
Ora vi chiedo: che cosa sarebbe successo se questo stesso professionista avesse condotto la certificazione?
Tutto questo non significa che a livello personale e professionale non sia d'accordo sul fatto che certificatore e progettista potrebbero coincidere. Cosi' come sul fatto che chi mastica davvero di L.10 non avra' problemi a certificare anche senza corso. Pero' col corso almeno c'e' una selezione. Chi non sa fare una L.10 non si mette a fare il corso e perlomeno non si mettono piu' a far fare la L.10 all'ultimo arrivato in studio...
Il problema che ripresenti, lo conosciamo benissimo però perchè il comune a suo tempo non ha richiamato il depositario e non gli ha chiesto: Uè scusa e l'impianto termico dove l'hai messo? al negozio di maglioni all'angolo? oppure le famose verifiche in cantiere.... perchè per i comuni è meglio pagare un ausiliare per mettere un timbro e scaffalare 5 kg di carta? in sostanza perchè i Comuni sono conniventi con i disonesti?! è indiscusso che sia questo l'anello debole...tigers ha scritto:Personalmente concordo, per un motivo piuttosto semplice: in Italia, purtroppo si confonde sempre "chi puo'" da "chi sa ed e' in grado di".AndreaS ha scritto:Rimane da capire quale sarà il ruolo degli enti certificatori ed il loro rapporto con i soggetti certificatori.
Certo che il fatto che il sacert si stia accreditando con il sincert induce a credere che l'iscrizione all'albo sarà condizione necessaria ma non sufficiente.... e forse sarebbe meglio ..
E' da sempre cosi' per i CA, per gli impianti, per il progetto architettonico, etc.: non appena a qualcuno viene detto che "puo'" farli, ecco che diventa quasi un dovere farli sempre e cmq, anche cosi' come capita.
Parliamoci chiaro: ora sto certificando un paio di edifici semi-nuovi, dove e' disponibile la L.10 e ci sono dentro certe porcate che non immaginate. Ve ne dico un paio:
- La posizione del Nord e' sbagliata;
- La meta' delle strutture non e' indicata in relazione; l'altra meta' non corrisponde alla realta' (ho in relazione i muricci dove invece c'e' un tetto in legno...);
- La pagina con i dati sulla tipologia impianto (distribuzione, fluido termovettore, tipologia caldaia, etc.) e' desolatamente vuota e non compilata;
- Han calcolato il Cd e FEN anche se gia' in regime di 192...
Devo continuare?
Ora vi chiedo: che cosa sarebbe successo se questo stesso professionista avesse condotto la certificazione?
Tutto questo non significa che a livello personale e professionale non sia d'accordo sul fatto che certificatore e progettista potrebbero coincidere. Cosi' come sul fatto che chi mastica davvero di L.10 non avra' problemi a certificare anche senza corso. Pero' col corso almeno c'e' una selezione. Chi non sa fare una L.10 non si mette a fare il corso e perlomeno non si mettono piu' a far fare la L.10 all'ultimo arrivato in studio...
Secondariamente, secondo te quanto tempo dici che ci mettano i grandi costruttori a catturarsi le simpatie di chi una volta era il suo progettista e oggi sarà il suo certificatore che non vede?
In una abitazione privata mi sono trovato un generatore a gasolio da circa 50.000 Kcal/h praticamente con 100 cmq di areazione e serbatoio del combustibile annesso al locale caldaia il tutto "CERTIFICATO in regola" da un verificatore della provincia!!!!!, murature REI non esistono, cantinelle 4 fori e vai alla grande!
Quindi è inutile spostare le responsabilità, se le autorità a suo tempo preposte non se ne sono mai preoccupati pensando solo agli oneri di urbanizzazione o che una nuova casa avrebbe rimpinguato le casse del comune!
Ribadisco, che non fa paura certificare, fa inc..re all'inverosimile che si debba usare una schifezza di strumento ed una procedura non conforme UNI!! questo da fastidio... Da altrettanto fastidio che prima si attribuisca alla certificazione un valore di supremo significato benefico per cui ci vuole competenza; successivamente scopriamo che in Lombardia per la competenza bastano 72 ore+esame e praticamente tutti, progettisti e non di impianti, piuttosto che di strutture, piuttosto che di arredo diventano soggetti competenti per giudicare su opere che non hanno mai visto nella propria carriera professionale. I corsi di ingegneria durano almeno 200 ore/cad e fino a ieri si diceva che era buona cosa fare un po' di gavetta prima di esporsi. Oggi con quel corso di cui certe associazioni stanno facendo un fiorente business, quegli stessi soggetti passano da ignoti di un settore ad esperti supremi purchè versino l'obolo economico.
Il fatto di obbligare il privato ad una certificazione quando ha fatto un intervento vuol dire incrementargli semplicemente i costi senza risultati!!! obbligalo piuttosto ad una diagnosi energetica prima di fare ogni intervento!!! come dicevano i nostri nonni con la 5 elementare:
"se conosci puoi scegliere".
i nostri politici con laurea acquistata non sono competitivi con i loro avi agricoli..
Concordo con te, il tuo discorso certamente non fa una piega, ma ancora ti chiedo: secondo te il fatto di aprire la certificazione a tutti indistintamente migliorera' o peggiorera' la situazione?
IMVVVHO l'albo "chiuso" e' il male minore vista la situazione ed in attesa di altri interventi piu' seri.
Sul discorso "tecnico" della procedura lombarda ci siamo gia' dilungati ampiamente: e' certamente da rivedere sotto molti punti di vista.
Comprese alcune cose sul nuovo. Ad esempio sono spariti sia i limiti sulla Ug del vetro, riaprendo la porta ai vetri non bassoemissivi, sia i limiti di U=0,8 per le divisorie (e' rimasto per le sole ristrutturazioni, ma forse si giustifica col fatto che la procedura prevede la dispersione anche verso gli appartamenti vicini).
IMVVVHO l'albo "chiuso" e' il male minore vista la situazione ed in attesa di altri interventi piu' seri.
Sul discorso "tecnico" della procedura lombarda ci siamo gia' dilungati ampiamente: e' certamente da rivedere sotto molti punti di vista.
Comprese alcune cose sul nuovo. Ad esempio sono spariti sia i limiti sulla Ug del vetro, riaprendo la porta ai vetri non bassoemissivi, sia i limiti di U=0,8 per le divisorie (e' rimasto per le sole ristrutturazioni, ma forse si giustifica col fatto che la procedura prevede la dispersione anche verso gli appartamenti vicini).
Io ritengo che sia corretto permettere a tutti gli iscritti ai propri albi di effettuare tale pratica, è un riconoscimento della loro presunta professionalità.tigers ha scritto:Concordo con te, il tuo discorso certamente non fa una piega, ma ancora ti chiedo: secondo te il fatto di aprire la certificazione a tutti indistintamente migliorera' o peggiorera' la situazione?
IMVVVHO l'albo "chiuso" e' il male minore vista la situazione ed in attesa di altri interventi piu' seri.
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Il discorso deve essere il comune svolge o no il ruolo di controllore almeno a livello formale? Non chiedo tanto ... paghiamo le tasse comunali? aprano quel cavolo di faldone e leggano se almeno c'è la favola di cappuccetto rosso o qualcosa attinente all'edilizia.. facciano assumere la responsabilità a chi dichiara quello che ha dichiarato! facciano campagna di sensibilizzazione? monitorino i consumi eventualemente!!! di strumenti ce ne sono a dismisura!! Ma un ente pubblico deve anche essere lui in primis a tenere in ordine i propri impianti!! le proprie strutture...
Stanno sprecando una marea di sovvenzioni perchè non fanno diagnosi energetiche!!! queste sono bestie che non capiscono quanto un po' di razio sia utile...
Purtroppo la gestione della quasi totalità dei comuni viene fatta con metodi "mafiosi" e, credimi, parlo con cognizione di causa, quindi W il controllo del territorio e abbasso tutto il resto.
Per me l'unica cosa seria da fare è passare la palla del controllo alle regioni che lo esplicheranno controllando a campione quello dei certificatori. Si potrebbe ovviamente fare agendo sui progettisti, ma poi dovresti estenderlo ai direttori dei lavori e magari agli installatori .... un po' troppo lavoro, non credi?
In alternativa potrebbero essere proprio gli enti certificanti, sottoposti alle rigide regole dell'accreditamento Sincert ed attribuendogli per legge una diretta responsabilità civile e, se del caso, penale sull'operato dei propri iscritti.
Per me l'unica cosa seria da fare è passare la palla del controllo alle regioni che lo esplicheranno controllando a campione quello dei certificatori. Si potrebbe ovviamente fare agendo sui progettisti, ma poi dovresti estenderlo ai direttori dei lavori e magari agli installatori .... un po' troppo lavoro, non credi?
In alternativa potrebbero essere proprio gli enti certificanti, sottoposti alle rigide regole dell'accreditamento Sincert ed attribuendogli per legge una diretta responsabilità civile e, se del caso, penale sull'operato dei propri iscritti.
Pongo la mia osservazione: in presenza delle linee guida nazionali cosa sara' del nostro bellissimo DGR? Sparira' ed andra' rifatto? Restera' e verra' contestato da chi puo' permettersi l'avvocato (che cmq costera' piu' dell'ACE)?
Seconda riflessione: vero che la regione non puo' uscire dalle indicazioni nazionali ma e' cmq sua facolta' porre norme piu' restrittive.
Quindi i limiti ridotti potrebbero restare, cosi' come, direi, l'albo dei certificatori e tutto il carrozzone del CENED.
Seconda riflessione: vero che la regione non puo' uscire dalle indicazioni nazionali ma e' cmq sua facolta' porre norme piu' restrittive.
Quindi i limiti ridotti potrebbero restare, cosi' come, direi, l'albo dei certificatori e tutto il carrozzone del CENED.
Sto seguendo un corso per certificatori e c'è stata un'accesa discussione tra gli ing. del Cened che sono venuti, quelli del Sacert e noi presenti in aula (tra cui alcuni dipendenti della regione). Per quanto riguarda la validità del DGR anche in seguito all'emanazione delle linee guida nazionali sembra non dovrebbero esserci problemi in quanto con l'ultima riforma del titolo V della costituzione in questo campo le regioni hanno pieni poteri e possono ad esempio recepire direttamente le direttive europee (così almeno sembra si sia espresso l'ufficio legale della regione). Per quanto riguarda il riconoscimento reciproco dei certificatori sembra che la regione si sia già attivata con incontri informali con le altre (ad esempio la Liguria). L'unico problema sarà con la provincia di Bolzano: quì è quasi scontro aperto con casaclima...
Alla fine per migliorare una Legge che, bene o male funzionava cio'è la L.10 ed ancora prima la 373 e che dava la possibilità di controllare i consumi perchè il FEN altro non era che la quantità di combustibile che si poteva consumare all'anno, per correre dietro all'Europa, si è creato un sistema complicato e NON più univoco, visto che ogni Provincia può fare il prorpio decreto attuativo!!!
Leggendo le varie Risposte ai quesiti di questo FORUM si capisce solamente una cosa SIAMO AL CAOS PIU' TOTALE
Leggendo le varie Risposte ai quesiti di questo FORUM si capisce solamente una cosa SIAMO AL CAOS PIU' TOTALE
Non sono d'accordo. Queste leggi non hanno funzionato perchè chi paga per il risultato finale non è mai stato sensibilizzato e coinvolto nel meccanismo del risparmio energetico e quindi ha sempre comandato la scelta dei costruttori di spendere il meno possibile (nell'isolamento, nel tipo di impianto ecc.) e la relazione L10 è stata nel 99% dei casi disattesa (praticamente carta straccia).mcbspa ha scritto:Alla fine per migliorare una Legge che, bene o male funzionava ...
La novità del legislatore apportata attraverso la certificazione è questa: stiamo dando dignità al risparmio energetico ottenuto attraverso l'involucro e gli impianti e lo stiamo comunicando (targa energetica, sensibilizzazione attraverso recupero 55%, ecc.) al cliente finale il quale molto probabilmente ne chiederà conto prima dell'acquisto.
Ora non diamo sempre colpa alle leggi, tra l'altro siamo nel transitorio, secondo me la figura più squallida è il tecnico "tuttologo" che firma lavori di altri senza saperne niente, sono questi gli atteggiamenti che disorientano anche i costruttori ma..... come ho già sottolineato in altri interventi gli impianti si complicano con l'avvento del solare termico e di conseguenza del centralizzato e delleC.T., quindi, siccome gli installatori non penso siano dell'avviso di prendersi responsabilità che non gli spettano su questo tipo di impianti, il termotecnico bravo non avrà problemi e la certificazione "fasulla" sarà comunque prima o poi riconoscibile.......se qualcuno vorrà giocarsi il titolo (e la faccia) si accomodi pure.......
JACK
Non sono d'accordo. Queste leggi non hanno funzionato perchè chi paga per il risultato finale non è mai stato sensibilizzato e coinvolto nel meccanismo del risparmio energetico e quindi ha sempre comandato la scelta dei costruttori di spendere il meno possibile (nell'isolamento, nel tipo di impianto ecc.) e la relazione L10 è stata nel 99% dei casi disattesa (praticamente carta straccia).
Il fatto che la L10 sia carta straccia è dovuto, non al cliente finale, bensì ai costruttori che se ne sono sempre fregati tanto bastava presentare la relazione in comune per ottenere il permesso per costruire.
La stessa cosa si verrà a creare con il Certificato Energetico, si faranno dei bei programmini per PC, e già ce ne sono, che con 2 calcoli ti faranno risultare l'edificio in Classe A anche se non lo è.
Una volta costruito voglio proprio vedere come fai a verificare se i muri sono isolati!!
Il Problema non sono le Leggi ma chi le applica e soprattutto chi le fa rispettare per questo dovrebbero essere SEMPLICI, si aggiunga che al cittadino comune interessa più quanto costa l'appartamento al mq e non quali sono gli impianti e la coibentazione, al massimo guarda se c'è il condizionamento!!!
Il fatto che la L10 sia carta straccia è dovuto, non al cliente finale, bensì ai costruttori che se ne sono sempre fregati tanto bastava presentare la relazione in comune per ottenere il permesso per costruire.
La stessa cosa si verrà a creare con il Certificato Energetico, si faranno dei bei programmini per PC, e già ce ne sono, che con 2 calcoli ti faranno risultare l'edificio in Classe A anche se non lo è.
Una volta costruito voglio proprio vedere come fai a verificare se i muri sono isolati!!
Il Problema non sono le Leggi ma chi le applica e soprattutto chi le fa rispettare per questo dovrebbero essere SEMPLICI, si aggiunga che al cittadino comune interessa più quanto costa l'appartamento al mq e non quali sono gli impianti e la coibentazione, al massimo guarda se c'è il condizionamento!!!
e...tanto per ridere o inc....rsi un pò, l'altra settimana sono andato ad un convegno (ma chi me l'ha fatto fare) da titolone altisonante con parole magiche al suo interno tipo CERTIFICAZIONE, CLASSE, RIPARMIO, ed affini. bene. il primo intervento è stato del presidente (o vice) della consulta degli ingengneri della lombardia che ha parlato per più di un'ora di come sono riusciti ad ottenere la diminuzione delle ore per un corso accreditante e di come siano riusciti ad eliminare il docente universitario dalla commissione di esame per accreditamento, tutte notizie molto importanti per un buon costruire con nuovi criteri (e pensare che mi aspettavo di vedere dettagli di costruzioni SR, impianti geotermici, VMC, correzioni efficaci dei PT....che p***a che sono).
La maggior parte dei presenti prendeva appunti sui nomi di quelle strane leggi tipo 192 o 311 (ve lo giuro), sui costi per fare i corsi e sulle prossime date dei corsi. una cosa da rabbrividire sentire nei corridoi prima e dopo il convegno gente che chiedeva cosa fosse il cened, ed altre domande di questo tenore. mi vien voglia di urlare.
il problema di fondo è che tanti professionisti hanno visto semplicemente una possibilità di lavoro in più ad impegno minimo (si schiacciano un pò di pulsanti con un sw gratis) e guadagno buono (rapportato al lavoro che così seriamente porteranno avanti) e se ne fottono se la uni o quant'altro è in contrasto con la procedura, o se i risultati non paiono attendibili (ma che ne sanno loro e che gliene frega del resto).
ciao
La maggior parte dei presenti prendeva appunti sui nomi di quelle strane leggi tipo 192 o 311 (ve lo giuro), sui costi per fare i corsi e sulle prossime date dei corsi. una cosa da rabbrividire sentire nei corridoi prima e dopo il convegno gente che chiedeva cosa fosse il cened, ed altre domande di questo tenore. mi vien voglia di urlare.
il problema di fondo è che tanti professionisti hanno visto semplicemente una possibilità di lavoro in più ad impegno minimo (si schiacciano un pò di pulsanti con un sw gratis) e guadagno buono (rapportato al lavoro che così seriamente porteranno avanti) e se ne fottono se la uni o quant'altro è in contrasto con la procedura, o se i risultati non paiono attendibili (ma che ne sanno loro e che gliene frega del resto).
ciao
claudio
Se, come dicono MC ed ASTRO, si fossero applicate la 373 prima, la Legge 10 dopo ed il 192/311 ora, della Certificazione non se ne sarebbe sentita l'esigenza checche' se ne dica in EUROPA.
Io, sinceramente, quanto sento nominare le parole "Certificazione e Certificatori" sento puzza di bruciato. Vogliamo mica parlare delle certificazioni ISO 9002 per le aziende...Anche lì l'obbiettivo "europeo"era quello di qualificare le aziende e la certificazione avrebbe dovuto costituire un titolo di merito da spendere sul mercato. Ora, dopo una quindicina di anni, nessuno ne parla più ma soprattutto le aziende che possiedono la certificazione la gestiscono facendo compilare pile di inutili moduli all'ultimo arrivato, la vedono come un onere sgradito che non ha migliorato la qualità e che serve solo perchè hanno qualche committente che gliela richiede. Per contro qualcuno si è "inventato" una nuova occasione di lavoro...
Io vedo un pericoloso parallelo tra questo e la certificazione degli edifici, anche perchè chi mi dice che l'utente sia obbligato a scegliere un edificio in base al suo consumo (che tra l'altro dovrebbe già essere contenuto se costruito a norma di leggi che non mancano, anzi...)
Non è poi detto che ciò che funziona in Europa (se funziona) funzioni anche in Italia
Io, sinceramente, quanto sento nominare le parole "Certificazione e Certificatori" sento puzza di bruciato. Vogliamo mica parlare delle certificazioni ISO 9002 per le aziende...Anche lì l'obbiettivo "europeo"era quello di qualificare le aziende e la certificazione avrebbe dovuto costituire un titolo di merito da spendere sul mercato. Ora, dopo una quindicina di anni, nessuno ne parla più ma soprattutto le aziende che possiedono la certificazione la gestiscono facendo compilare pile di inutili moduli all'ultimo arrivato, la vedono come un onere sgradito che non ha migliorato la qualità e che serve solo perchè hanno qualche committente che gliela richiede. Per contro qualcuno si è "inventato" una nuova occasione di lavoro...
Io vedo un pericoloso parallelo tra questo e la certificazione degli edifici, anche perchè chi mi dice che l'utente sia obbligato a scegliere un edificio in base al suo consumo (che tra l'altro dovrebbe già essere contenuto se costruito a norma di leggi che non mancano, anzi...)
Non è poi detto che ciò che funziona in Europa (se funziona) funzioni anche in Italia
Forse non hai capito che:mcbspa ha scritto: 1)Il fatto che la L10 sia carta straccia è dovuto, non al cliente finale, bensì ai costruttori che se ne sono sempre fregati tanto bastava presentare la relazione in comune per ottenere il permesso per costruire.
2)La stessa cosa si verrà a creare con il Certificato Energetico, si faranno dei bei programmini per PC, e già ce ne sono, che con 2 calcoli ti faranno risultare l'edificio in Classe A anche se non lo è.
Una volta costruito voglio proprio vedere come fai a verificare se i muri sono isolati!!
3)Il Problema non sono le Leggi ma chi le applica e soprattutto chi le fa rispettare per questo dovrebbero essere SEMPLICI, si aggiunga che al cittadino comune interessa più quanto costa l'appartamento al mq e non quali sono gli impianti e la coibentazione, al massimo guarda se c'è il condizionamento!!!
1) i costruttori non costruiscono perchè gli piace costruire ma per poter vendere al cliente finale...
2) una classe "A" non la si può nascondere (forse non sai cosa significa), piuttosto la si pubblicizza da subito altrimenti "dopo" serve a poco.
3)allora quando si compra un'automobile non si guarda il consumo al chilometro ma solo il prezzo; guardatevi intorno, tutto il patrimonio edilizio esistente è ampiamente in classe G, le persone spendono parecchio per riscaldarsi.
Comunque, aldilà di tutto, mi dispiace vedere rassegnazione su posizioni di assoluto servilismo nei confronti dei committenti, significherà qualcosa anche questo....(cioè che generalmente noi tecnici non siamo in grado di far rispettare le leggi e prendiamo come alibi il fatto che anche gli altri lo fanno senonchè diciamo che la legge/norma non va bene o che non esiste il controllore) VORREI RICORDARE CHE I PRIMI CONTROLLORI DI QUELLO CHE PROGETTIAMO DOBBIAMO ESSERE NOI. (Almeno per me è così)
JACK
Forse non hai capito che:
1) i costruttori non costruiscono perchè gli piace costruire ma per poter vendere al cliente finale...
2) una classe "A" non la si può nascondere (forse non sai cosa significa), piuttosto la si pubblicizza da subito altrimenti "dopo" serve a poco.
3)allora quando si compra un'automobile non si guarda il consumo al chilometro ma solo il prezzo; guardatevi intorno, tutto il patrimonio edilizio esistente è ampiamente in classe G, le persone spendono parecchio per riscaldarsi.
1) Almeno a casa mia, a Bologna, i costruttori costruiscono cercando di spendere il giusto, usano come isolamento il cappotto oppure fanno i muri a vista con in mezzo l'isolante, infissi vetro camera in pvc, riscaldamento autonomo, il prezzo delle case, nuove o vecchie, non dipende da come sono costruite bensì da dove si trovano, in collina o in centro costano a parità di mq e finiture di più che in pianura.
2) Effettivamente non so bene cosa sia una classe A, forse è una bella casetta tutta in legno, tipo baita di montagna??
3) Non credo che l'automobile sia paragonabile con la casa, che comunque costa tanto anche se non è ben coibentata, anche se le case di una volta con i muri di 40 cm erano molto meglio di quelle di adesso.
1) i costruttori non costruiscono perchè gli piace costruire ma per poter vendere al cliente finale...
2) una classe "A" non la si può nascondere (forse non sai cosa significa), piuttosto la si pubblicizza da subito altrimenti "dopo" serve a poco.
3)allora quando si compra un'automobile non si guarda il consumo al chilometro ma solo il prezzo; guardatevi intorno, tutto il patrimonio edilizio esistente è ampiamente in classe G, le persone spendono parecchio per riscaldarsi.
1) Almeno a casa mia, a Bologna, i costruttori costruiscono cercando di spendere il giusto, usano come isolamento il cappotto oppure fanno i muri a vista con in mezzo l'isolante, infissi vetro camera in pvc, riscaldamento autonomo, il prezzo delle case, nuove o vecchie, non dipende da come sono costruite bensì da dove si trovano, in collina o in centro costano a parità di mq e finiture di più che in pianura.
2) Effettivamente non so bene cosa sia una classe A, forse è una bella casetta tutta in legno, tipo baita di montagna??
3) Non credo che l'automobile sia paragonabile con la casa, che comunque costa tanto anche se non è ben coibentata, anche se le case di una volta con i muri di 40 cm erano molto meglio di quelle di adesso.
2) Effettivamente non so bene cosa sia una classe A, forse è una bella casetta tutta in legno, tipo baita di montagna??
3) Non credo che l'automobile sia paragonabile con la casa, che comunque costa tanto anche se non è ben coibentata, anche se le case di una volta con i muri di 40 cm erano molto meglio di quelle di adesso.[/quote]
Se la classificazione fosse, come previsto dalla norma 15217, riferita al fabbisogno limite che definisce quindi la classe limite di appartenenza, co le altre classi inferiori suddivise in proporzione (0,75 Epi, 0,5 Epi e così via), mentre per quelle superiori (1,5 Epi, 2 Epi ecc.), allora sarebbe facile capire la bontà dell'edificio.
3) Non credo che l'automobile sia paragonabile con la casa, che comunque costa tanto anche se non è ben coibentata, anche se le case di una volta con i muri di 40 cm erano molto meglio di quelle di adesso.[/quote]
Se la classificazione fosse, come previsto dalla norma 15217, riferita al fabbisogno limite che definisce quindi la classe limite di appartenenza, co le altre classi inferiori suddivise in proporzione (0,75 Epi, 0,5 Epi e così via), mentre per quelle superiori (1,5 Epi, 2 Epi ecc.), allora sarebbe facile capire la bontà dell'edificio.
Augusto 44
Se la classificazione fosse, come previsto dalla norma 15217, riferita al fabbisogno limite che definisce quindi la classe limite di appartenenza, co le altre classi inferiori suddivise in proporzione (0,75 Epi, 0,5 Epi e così via), mentre per quelle superiori (1,5 Epi, 2 Epi ecc.), allora sarebbe facile capire la bontà dell'edificio.[/quote]
Poichè non ho letto la normativa e non mi piacciono le formule, mi potreste cortesemente spiegare come dovrebbe essere costruita una casa per essere di "Classe A" ??
Poichè non ho letto la normativa e non mi piacciono le formule, mi potreste cortesemente spiegare come dovrebbe essere costruita una casa per essere di "Classe A" ??
Poichè non ho letto la normativa e non mi piacciono le formule, mi potreste cortesemente spiegare come dovrebbe essere costruita una casa per essere di "Classe A" ??[/quote]mcbspa ha scritto:Se la classificazione fosse, come previsto dalla norma 15217, riferita al fabbisogno limite che definisce quindi la classe limite di appartenenza, co le altre classi inferiori suddivise in proporzione (0,75 Epi, 0,5 Epi e così via), mentre per quelle superiori (1,5 Epi, 2 Epi ecc.), allora sarebbe facile capire la bontà dell'edificio.
Casa in classe A èsiste solo ede sclusivamente dopo una corretta progettazione e calcolo delle dispersioni (anche senon piaciono le formule queste bisogna usare); particolare attenzione anche all'impianto di ventilazione controllata, sfruttamento di apporti gratuiti ecc. ecc.
In fase realizzativa attenzione alla collocazione dell'isolante, la tenuta all'area delal parete ecc.. tutte le rientranze e le dispersioni devono essere controllate.
A meno che per come è fatto il cened; te ne sbatti di tutto e metti una caldaia a legna!! questa è la classe A by Regione Lombardia, provare per credere!!
Cosa significa? Sputtanmento di edifici ben costruiti a favore di furbastri.
la cosa peggiora ancor di più se seguite quello che sta avvenendo ovvero certificazioni energetiche svendute a importi infimi, forse sufficienti per fare la fotocopia dela prima per N costruzioni.
Se prima il comune non controllava ora sarà un'altro organismo a non controllare!!!
SIamo sempre alle solite, chili di carta che non servono ad un cavolo perchè gli enti preposti a svolgere l'azione di controllo non fannoilloro dovere!!
SIamo sempre alle solite, chili di carta che non servono ad un cavolo perchè gli enti preposti a svolgere l'azione di controllo non fannoilloro dovere!![/quote]
Però se il fabbisogno indicato, da cui deriverebbe la classe secondo 15217, rappresenta un valore confrontabile con il consumo reale, il controllo sarebbe o potrebbe essere fatto direttamente dall'utilizzatore finale.
Classificazioni fisse, senza riferimenti ad S/V e zona climatica, portano sicuramente alla confusione di cui si sta parlando.
Però se il fabbisogno indicato, da cui deriverebbe la classe secondo 15217, rappresenta un valore confrontabile con il consumo reale, il controllo sarebbe o potrebbe essere fatto direttamente dall'utilizzatore finale.
Classificazioni fisse, senza riferimenti ad S/V e zona climatica, portano sicuramente alla confusione di cui si sta parlando.
Augusto 44