Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Moderatore: Edilclima
Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Il tema che devo affrontare è il seguente:
contesto civile in cui una vasca di accumulo/riserva idrica serve un impianto antincendio (idranti uni 45) e un impianto sprinkler.
L'impianto idranti si trova in un corpo di fabbrica di n. 7 piani fuori terra ed è costituito da una colonna montante con un idrante per ogni piano situato nel vano scale; l'impianto sprinkler serve un' autorimessa interrata avente n. 2 piani.
La vasca di raccolta è alimentata da acquedotto cittadino.
Oggi il condominio di n. 7 piani fuori terra vuole "staccarsi" dall'alimentazione della vasca (in quanto vuole sottrarsi alle spese di manutenzione sia della stessa vasca che della centrale di pompaggio ad essa collegata).
Cosa posso consigliare ??
Ovviamente, se l'impianto idranti non sarà più collegato alla vasca di accumulo e alla sua stazione di pompaggio ci saranno inevitabili problemi per avere i richiesti valori di pressione agli idranti più sfavoriti, cosa che si potrà risolvere solo installando una nuova stazione di pompaggio dedicata e/o mettendo sotto autoclave la stessa rete antincendio.
Inoltre, credo sia necessario chiedere un nuovo allaccio all'acquedotto in quanto oggi l'unico allaccio è quello che serve la vasca.
Qualcuno può fornirmi opinioni/consigli in merito ??
contesto civile in cui una vasca di accumulo/riserva idrica serve un impianto antincendio (idranti uni 45) e un impianto sprinkler.
L'impianto idranti si trova in un corpo di fabbrica di n. 7 piani fuori terra ed è costituito da una colonna montante con un idrante per ogni piano situato nel vano scale; l'impianto sprinkler serve un' autorimessa interrata avente n. 2 piani.
La vasca di raccolta è alimentata da acquedotto cittadino.
Oggi il condominio di n. 7 piani fuori terra vuole "staccarsi" dall'alimentazione della vasca (in quanto vuole sottrarsi alle spese di manutenzione sia della stessa vasca che della centrale di pompaggio ad essa collegata).
Cosa posso consigliare ??
Ovviamente, se l'impianto idranti non sarà più collegato alla vasca di accumulo e alla sua stazione di pompaggio ci saranno inevitabili problemi per avere i richiesti valori di pressione agli idranti più sfavoriti, cosa che si potrà risolvere solo installando una nuova stazione di pompaggio dedicata e/o mettendo sotto autoclave la stessa rete antincendio.
Inoltre, credo sia necessario chiedere un nuovo allaccio all'acquedotto in quanto oggi l'unico allaccio è quello che serve la vasca.
Qualcuno può fornirmi opinioni/consigli in merito ??
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Come è classificato l'edificio ? Tipo a o tipo b ?
E' preesistente al 1987 o successivo ?
E' già provvisto di autorizzazione antincendio ?
E' ovvio che se l'edificio necessita comunque dell'impianto antincendio, a fronte del distacco dovrà comunque avere un'alimentazione idrica sufficiente alle sue esigenze, con il che occorrerebbe vedere se il gioco vale la candela.
E' preesistente al 1987 o successivo ?
E' già provvisto di autorizzazione antincendio ?
E' ovvio che se l'edificio necessita comunque dell'impianto antincendio, a fronte del distacco dovrà comunque avere un'alimentazione idrica sufficiente alle sue esigenze, con il che occorrerebbe vedere se il gioco vale la candela.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
impianto a protezione di cose e persone --> alimentazione singola di tipo superiore (su questo punto potrai trovare posizioni differenti).
se ti distacchi hai la necessità di replicare il livello di affidabilità della tua alimentazione idrica per ciascun impianto a servizio del singolo fabbricato. Ti consiglio prima di tutto di verificare l'affidabilità dell'acquedotto locale.
Possono configurarsi tre scenari:
1) l'acquedotto è in grado di certificarti portata, pressione e durata massima delle interruzioni su base annua (inferiore a 60 ore), oltre che dichiararti la configurazione perchè possa essere valutata come alimentaizone idrica superiore (tronco alimentato dalle due estremità ecc ecc):
in questo caso l'operazione sarebbe abbastanza semplice poichè basterebbe eseguire il collegamento diretto con gli opportuni dispositivi antinquinamento e attacco autopompa se non già presente:
2) come precedente ma l'acquedotto non ti da la pressione sufficiente (a naso come minimo tra 55 e 65 m in funzione anche dell'ugello dei tuoi erogatori - vanno fatti ovviamente i calcoli)
In questo caso, oltre a quanto previsto per il punto precedente dovrai munire il tuo fabbricato di un gruppo di supressione con tanto di centrale antincendio conforme UNI 11292.
3) l'acquedotto non ti da ne portata ne pressione.
le cose si complicano poichè oltre alle previsioni del punto precedente ci dovrai mettere anche un accumulo di capienza adeguata.
se ti distacchi hai la necessità di replicare il livello di affidabilità della tua alimentazione idrica per ciascun impianto a servizio del singolo fabbricato. Ti consiglio prima di tutto di verificare l'affidabilità dell'acquedotto locale.
Possono configurarsi tre scenari:
1) l'acquedotto è in grado di certificarti portata, pressione e durata massima delle interruzioni su base annua (inferiore a 60 ore), oltre che dichiararti la configurazione perchè possa essere valutata come alimentaizone idrica superiore (tronco alimentato dalle due estremità ecc ecc):
in questo caso l'operazione sarebbe abbastanza semplice poichè basterebbe eseguire il collegamento diretto con gli opportuni dispositivi antinquinamento e attacco autopompa se non già presente:
2) come precedente ma l'acquedotto non ti da la pressione sufficiente (a naso come minimo tra 55 e 65 m in funzione anche dell'ugello dei tuoi erogatori - vanno fatti ovviamente i calcoli)
In questo caso, oltre a quanto previsto per il punto precedente dovrai munire il tuo fabbricato di un gruppo di supressione con tanto di centrale antincendio conforme UNI 11292.
3) l'acquedotto non ti da ne portata ne pressione.
le cose si complicano poichè oltre alle previsioni del punto precedente ci dovrai mettere anche un accumulo di capienza adeguata.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
@Dalmata
Per un edificio di 7 piani, che di certo non è di tipo d, non è richiesta un'alimentazione di tipo superiore.
Anzi se è di tipo a non è richiesto per nulla, e se di tipo b occorrerebbe vedere se e come è stato autorizzato.
Per un edificio di 7 piani, che di certo non è di tipo d, non è richiesta un'alimentazione di tipo superiore.
Anzi se è di tipo a non è richiesto per nulla, e se di tipo b occorrerebbe vedere se e come è stato autorizzato.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
concordo pienamente con te e per questo ho precisato nel precedente post che sull'argomento si possono trovare posizioni differenti.Terminus ha scritto:Per un edificio di 7 piani, che di certo non è di tipo d, non è richiesta un'alimentazione di tipo superiore.
Anzi se è di tipo a non è richiesto per nulla, e se di tipo b occorrerebbe vedere se e come è stato autorizzato.
Lavoro al fianco di un collega che fa prevenzione incendi che per almeno tre volte (quelle di cui ho memoria) si è trovato a trattare edifici con vecchi progetti approvati e con prescrizioni relative alle caratteristiche dell'alimentazione idrica.
PArlo di progetti ante DM impianti 2012 dove il comando ha prescritto l'alimentaizone in conformità alla uni en 12845 specificando che il livello di affidabilità dovesse essere per impianti a protezione di persone : da qui la singola superiore.
è pertanto importantissimo come dici te capire come l'attività è stata autorizzata
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
In tali prescrizioni hanno indicato il punto della UNI EN 12845 dove è scritta una cosa del genere ?
Il DM 246/87 prescrive le alimentazioni di tipo superiore (anche se le chiama diversamente) dai 54m di altezza in su, al di sotto di tale altezza antincendio la pretesa deve essere motivata in modo dettagliato; a meno che l'impianto non serva contemporaneamente altre attività soggette ed a maggiore rischio.
La UNI 10779 (non l'ultima del 2014 dove è stato tolto il passaggio), indicava l'alimentazione idrica superiore per i livelli di pericolosità 3.
Se si dovesse fare tale discorso (quello dell'alimentazione superiore ovunque ci sono persone), dovremmo mettere al macero tutte le norme verticali emanate anche molti anni fa:
- alberghi sotto i 500 posti letto
- ospedali sotto 100 posti letto
- scuole sotto le 800 persone
- teatri sotto i 2000 spettatori
Il DM 246/87 prescrive le alimentazioni di tipo superiore (anche se le chiama diversamente) dai 54m di altezza in su, al di sotto di tale altezza antincendio la pretesa deve essere motivata in modo dettagliato; a meno che l'impianto non serva contemporaneamente altre attività soggette ed a maggiore rischio.
La UNI 10779 (non l'ultima del 2014 dove è stato tolto il passaggio), indicava l'alimentazione idrica superiore per i livelli di pericolosità 3.
Se si dovesse fare tale discorso (quello dell'alimentazione superiore ovunque ci sono persone), dovremmo mettere al macero tutte le norme verticali emanate anche molti anni fa:
- alberghi sotto i 500 posti letto
- ospedali sotto 100 posti letto
- scuole sotto le 800 persone
- teatri sotto i 2000 spettatori
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
L'edificio è di tipo b ed è dotato di autorizzazione antincendio (vecchio CPI, oggi Scia) rinnovata nel febbraio 2013.
Le attività presenti ad oggi sono centrale termica (74), edificio civile h > 24m (77) e autorimessa (75).
Ho un' altro quesito da porre:
un domani sarà possibile "separare" il CPI ??
Mi spiego meglio: avere 2 intestazioni differenti, una per l'edificio civile di h > 24 m (att. 77) e l'altra per l'autorimessa (att. 75) ??
Inoltre: per avere idee chiare sull'argomento, secondo voi, posso chiedere al settore tecnico dell'acquedotto un sopralluogo
per verificare la fattibilità dei vari interventi (nuovi tratti di rete, nuovi allacci, eventuale nuova riserva idrica .... ) ???
Le attività presenti ad oggi sono centrale termica (74), edificio civile h > 24m (77) e autorimessa (75).
Ho un' altro quesito da porre:
un domani sarà possibile "separare" il CPI ??
Mi spiego meglio: avere 2 intestazioni differenti, una per l'edificio civile di h > 24 m (att. 77) e l'altra per l'autorimessa (att. 75) ??
Inoltre: per avere idee chiare sull'argomento, secondo voi, posso chiedere al settore tecnico dell'acquedotto un sopralluogo
per verificare la fattibilità dei vari interventi (nuovi tratti di rete, nuovi allacci, eventuale nuova riserva idrica .... ) ???
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Certamente puoi chiedere all'Ente dell'acquedotto una verifica per una nuova fornitura e la certificazione delle sue caratteristiche, per valutare gli interventi.
In merito alla possibilità di dividere il CPI esistente, occorre studiare la pratica, anche in relazione alle interconnessioni tra l'autorimessa e l'edificio.
Certamente occorrerebbe isolare completamente l'una dall'altro.
In merito alla possibilità di dividere il CPI esistente, occorre studiare la pratica, anche in relazione alle interconnessioni tra l'autorimessa e l'edificio.
Certamente occorrerebbe isolare completamente l'una dall'altro.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Riprendo il discorso ...
ho verificato che esiste un solo allaccio all'acquedotto che alimenta la vasca e questa tutto l'antincendio (idranti + sprinkler).
Mi hanno consigliato di inserire disconnettore e collegare direttamente la rete antincendio del civico alto all'autoclave.
Secondo Voi è meglio invece installare un nuovo gruppo di pompaggio dedicato ?? I VVF potrebbero non gradire l'attacco sotto autoclave dell'imp. idranti ??
Altro quesito: prima dell'autoclave è richiesto un ulteriore serbatoio di disconnessione dall'acquedotto ??
Ovviamente quanto sopra determina la necessità di nuovi tratti di tubazione (allaccio ----> rete idranti) e verifiche/prove idrauliche ai sensi della Uni 10779.
Altre prescrizioni normative ??
ho verificato che esiste un solo allaccio all'acquedotto che alimenta la vasca e questa tutto l'antincendio (idranti + sprinkler).
Mi hanno consigliato di inserire disconnettore e collegare direttamente la rete antincendio del civico alto all'autoclave.
Secondo Voi è meglio invece installare un nuovo gruppo di pompaggio dedicato ?? I VVF potrebbero non gradire l'attacco sotto autoclave dell'imp. idranti ??
Altro quesito: prima dell'autoclave è richiesto un ulteriore serbatoio di disconnessione dall'acquedotto ??
Ovviamente quanto sopra determina la necessità di nuovi tratti di tubazione (allaccio ----> rete idranti) e verifiche/prove idrauliche ai sensi della Uni 10779.
Altre prescrizioni normative ??
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
L'alimentazione idrica deve ottemperare sempre alla UNI EN 12845, con le eventuali deroghe di cui alla UNI 10779.
Non puoi impiegare l'autoclave sanitaria per alimentare l'impianto idrico antincendio.
Non puoi impiegare l'autoclave sanitaria per alimentare l'impianto idrico antincendio.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Al Comando VVF di Milano sò che la problematica è stata presentata varie volte ... non ho ancora capito se viene "tollerata" oppure "ignorata".
Molti contesti civili, te lo posso assicurare, presentano collegamento della rete antincendio con l'autoclave "sanitaria".
Forse, il problema deriva dal fatto che in moltissime situazioni non è possibile installare una centrale di pompaggio dedicata.
Ovviamente non mi stò riferendo a problemi "economici" ma soprattutto a problemi logistici (mancanza di idonei spazi).
Scusami, ma le nuove eventuali pompe a servizio dell'impianto idranti possono essere installate nel locale autoclave (riqualificazione del locale) ??? ....... in tal modo si risolverebbe il problema di ricerca nuovi spazi.
Molti contesti civili, te lo posso assicurare, presentano collegamento della rete antincendio con l'autoclave "sanitaria".
Forse, il problema deriva dal fatto che in moltissime situazioni non è possibile installare una centrale di pompaggio dedicata.
Ovviamente non mi stò riferendo a problemi "economici" ma soprattutto a problemi logistici (mancanza di idonei spazi).
Scusami, ma le nuove eventuali pompe a servizio dell'impianto idranti possono essere installate nel locale autoclave (riqualificazione del locale) ??? ....... in tal modo si risolverebbe il problema di ricerca nuovi spazi.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Si è possibile installarle nella centrale idrica condominiale (che non dovrebbe avere carichi di incendio), avendone gli spazi ed adeguando il locale.
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Chiedo scusa, forse non ho capito un passaggio:
nel caso di nuova rete antincendio (separata dalla precedente riserva idrica - vasca), è necessario installare un serbatoio di "disgiunzione" dall'acquedotto di Volume pari a (120 x 3) x 2 x 5 = ??
Ovvero essendo in un contesto civile: devo garantire acqua a 3 idranti funzionanti contemporaneamente (però io ho 2 scale) e per 5 minuti ?? Oppure essendo un edificio ante 1987 posso considerare un volume di: 120 x 3 x 5 min ?? 1800 litri
Il serbatoio di disgiunzione è obbligatorio ??
Non basta l'inserimento di un "disconnettore" all'attacco della rete di acquedotto ??
nel caso di nuova rete antincendio (separata dalla precedente riserva idrica - vasca), è necessario installare un serbatoio di "disgiunzione" dall'acquedotto di Volume pari a (120 x 3) x 2 x 5 = ??
Ovvero essendo in un contesto civile: devo garantire acqua a 3 idranti funzionanti contemporaneamente (però io ho 2 scale) e per 5 minuti ?? Oppure essendo un edificio ante 1987 posso considerare un volume di: 120 x 3 x 5 min ?? 1800 litri
Il serbatoio di disgiunzione è obbligatorio ??
Non basta l'inserimento di un "disconnettore" all'attacco della rete di acquedotto ??
Re: Distacco da alimentazione con vasca di riserva idrica
Devi prima di tutto farti dichiarare la fornitura dall'Ente.
Probabilmente non riesce a darti la pressione che ti serve, spera almeno che ti dia la portata.
Per il serbatoio di disgiunzione prova a sentire l'ente se da indicazioni in merito.
L'impianto lo devi dimensionare secondo DM 20/12/12.
Probabilmente non riesce a darti la pressione che ti serve, spera almeno che ti dia la portata.
Per il serbatoio di disgiunzione prova a sentire l'ente se da indicazioni in merito.
L'impianto lo devi dimensionare secondo DM 20/12/12.