Buongiorno
nel caso di caldaie murali da 25 kW installate in locali differenti ma insistenti sullo stesso impianto occorre produrre l'ispesl. I circuiti non sono intercettabili.
1. Basta un solo vaso calcolato su tutto l'impianto?
2. Tutti gli altri dispositivi (vic, vs, bitermostato, manometro, termometro e pozzetto, pressostato di max e min) vanno montati per ogni caldaia? Ed in tal caso è possibile montarli su caldaie murali?
Grazie
ispesl caldaie murali
Moderatore: Edilclima
Re: ispesl caldaie murali
bisogna mettere i dispositivi per ogni apparecchio dovrebbe essere assimilabile ad installazione in batteria quindi non cascata o modulare perchè altrimenti devono essere predisposte dal costruttore vedi raccolta R o guide Caleffi
Re: ispesl caldaie murali
Grazie della risposta.
Secondo te è possibile materialmente montare la vic, il bitermostato ed il pressostato di massima e minima su una caldaia murale, (oltre alla Vs, manometro e termometro che penso sia più facile)?
Secondo te è possibile materialmente montare la vic, il bitermostato ed il pressostato di massima e minima su una caldaia murale, (oltre alla Vs, manometro e termometro che penso sia più facile)?
Re: ispesl caldaie murali
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
-
- Messaggi: 199
- Iscritto il: ven feb 01, 2013 16:47
Re: ispesl caldaie murali
Ciao,
purtroppo la questione rimane aperta, in quanto il capitolo dedicato alle caldaie in batteria (che nell’edizione 2005 era l’R3H) non compare più nella Raccolta R 2009, pur essendo citati sia i generatori modulari che quelli in batteria al punto 2 di pag. 2.
Il link postato da armyceres fa riferimento alla Raccolta 1982 ormai dismessa, comunque alla fine del documento viene proposto di proteggere entrambi i generatori anche se inferiori singolarmente a 35 kW, che è la versione che mi è stata data da un ufficio locale Inail poco tempo fa.
Immagino che il tuo impianto sia a vaso chiuso, pertanto guardando la Raccolta R 2009 leggo:
1) Punto 3.4 pag. 19: “un vaso autonomo non intercettabile deve essere comunque previsto a servizio di ogni generatore”. Deduco che te ne servano comunque due anche se i circuiti non sono intercettabili.
2) Per quanto detto prima, i dispositivi elencati al capitolo R3B punto 1 devono essere messi su entrambi i generatori. Verifica che alcuni potrebbero già essere a bordo del generatore, quelli mancanti mettili sulla mandata entro 1 metro.
Ti conviene comunque chiedere conferma alla Inail della tua zona.
R.
purtroppo la questione rimane aperta, in quanto il capitolo dedicato alle caldaie in batteria (che nell’edizione 2005 era l’R3H) non compare più nella Raccolta R 2009, pur essendo citati sia i generatori modulari che quelli in batteria al punto 2 di pag. 2.
Il link postato da armyceres fa riferimento alla Raccolta 1982 ormai dismessa, comunque alla fine del documento viene proposto di proteggere entrambi i generatori anche se inferiori singolarmente a 35 kW, che è la versione che mi è stata data da un ufficio locale Inail poco tempo fa.
Immagino che il tuo impianto sia a vaso chiuso, pertanto guardando la Raccolta R 2009 leggo:
1) Punto 3.4 pag. 19: “un vaso autonomo non intercettabile deve essere comunque previsto a servizio di ogni generatore”. Deduco che te ne servano comunque due anche se i circuiti non sono intercettabili.
2) Per quanto detto prima, i dispositivi elencati al capitolo R3B punto 1 devono essere messi su entrambi i generatori. Verifica che alcuni potrebbero già essere a bordo del generatore, quelli mancanti mettili sulla mandata entro 1 metro.
Ti conviene comunque chiedere conferma alla Inail della tua zona.
R.
Re: ispesl caldaie murali
Grazie,
L'ìmpianto è a vaso chiuso. Predisporrò tutti i dispositivi su ogni generatore compreso il vaso.
Mi avete chiarito diversi dubbi.
L'ìmpianto è a vaso chiuso. Predisporrò tutti i dispositivi su ogni generatore compreso il vaso.
Mi avete chiarito diversi dubbi.
Re: ispesl caldaie murali
Ho circa la stessa situazione: due caldaie in locali diversi (entrambe inferiori ai 35 Kw). Una a gas ed una a pellet.
Ho fatto collegare in parallelo le due caldaie ma in modo che non possano funzionare insieme, infatti ho messo una deviatrice che abilità l'una o l'altra alternativamente. Di fatto una entra in funzione solo in caso di avaria della prima.
Mi sono regolato in toto come se avessi un solo impianto inferiore a 35 Kw.
Le caldaie saranno soggette a manutenzione periodica ed ai controlli di routine (almeno quella a gas).
Ognuna delle due caldaia ha le sue sicurezze e il suo vaso di espansione. In oltre l'impianto ha un suo vaso di espansione in aggiunta. Le pressioni di lavoro sono uguali e le due caldaie restano interconnesse idraulicamente salvo, come detto, essere impedite ad intervenire contestualmente sull'impianto.
Una vostra riflessione e parere mi metterebbe tranquillo.
Grazie in anticipo
Ho fatto collegare in parallelo le due caldaie ma in modo che non possano funzionare insieme, infatti ho messo una deviatrice che abilità l'una o l'altra alternativamente. Di fatto una entra in funzione solo in caso di avaria della prima.
Mi sono regolato in toto come se avessi un solo impianto inferiore a 35 Kw.
Le caldaie saranno soggette a manutenzione periodica ed ai controlli di routine (almeno quella a gas).
Ognuna delle due caldaia ha le sue sicurezze e il suo vaso di espansione. In oltre l'impianto ha un suo vaso di espansione in aggiunta. Le pressioni di lavoro sono uguali e le due caldaie restano interconnesse idraulicamente salvo, come detto, essere impedite ad intervenire contestualmente sull'impianto.
Una vostra riflessione e parere mi metterebbe tranquillo.
Grazie in anticipo
-
- Messaggi: 199
- Iscritto il: ven feb 01, 2013 16:47
Re: ispesl caldaie murali
Ciao Ugo,Ugo ha scritto:.. in locali diversi (entrambe inferiori ai 35 Kw). Una a gas ed una a pellet...una deviatrice che abilità l'una o l'altra alternativamente...
ti linko qui sotto una discussione sull'argomento somma potenze di un paio di mesi fa, leggi il mio intervento nel quarto post:
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=17562
Per riassumere, con la sola deviatrice non sarei sicuro di non sommare, meglio chiedere l'OK all'Inail locale.
R.