Scusa ma l'industria si occupa nel nuovo!! sono tutti componenti nuovi, sono rarissimi i settori dove vengono fatte degli interventi sull'esistente (forse il navale e pochi altri).AndreaS ha scritto:Quello che ti sto descrivendo è il risultato, applicato oramai da anni nell'industria. Pensi che all'inizio di progettisti offesi nell'amor proprio non ce ne sia stato neppure uno? Io sono stato uno di quelli.jerryluis ha scritto:Cerca di capire che tale visione deriva dall'iposizioen di punto-energia.AndreaS ha scritto:Continui a vedere il certificatore come un antagonista, giudice ignorante, dell'operato dei progettisti. Non è così o, almeno, non è questo lo spirito. Il certificatore parte dal progetto e poi certifica la realizzazione. Sono il primo a dire che si possono fare degli svarioni progettuali trasparenti alla procedura, ma lo scambio di opinioni reciproco può e deve risolvere questi problemi. Se il certificato non risponde al vero, in primis ne risponde il certificatore per responsabilità oggettiva e poi tutta la catena, quindi la collaborazione è fondamentale e il compito del certificatore è fare in modo che la catena funzioni al meglio.
Coinvolgerà quindi di volta in volta tutti gli anelli, a fronte di ragionevoli dubbi e/o problemi imputabili a questo o a quello, e questo nulla toglie sia a livello di responsabilità che di professionalità.
Non ci deve essere collaborazione!! e allora tanto valeva richiedere l'esistenza di due progettisti!!
La figura di controllore tu la fai passare per collaboratore... mi spieghi dove va a finire la terzietà tanto osannata!!
Tu arrivi a concludere che non serve il soggetto terzo, serve il coprogettista!
Il problema è però stato superato grazie alla competenza tecnica di entrambi i soggetti. Quindi io mi preoccuperei più della competenza tecnica di chi viene abilitato che di ipotetiche progettazioni multiple.
Vige il principio che uno che non sa è molto più difficile da gestire di uno che sa. Soprattutto perchè il primo è meno propenso a riconoscere i suoi limiti.
Nell'industria il componente elettronico è controllato da un competente in elettronica, non da uno specialista in idraulica.
Nell'industria c'è un fattore di controllo interno all'azienda con reparti dedicati al controllo qualità giustificati dalla mole dal vaolre economico del bene. CHi non può permettersi certe strutture non avvia un'attività altrimenti chiude subito.
La casa è invece un bene indispensabile per tutti, da chi arriva a stentoa fine mese al multimiliardario e gli oneri di verifica(=certificato energetico) sono identici.
Con la certificaizione energetica , tutti saprebbero fare tutto!! Vuoi dirmi che non era prevedibile... prendi ad esempio solo il tuo caso personale, è ovvio che non consocendo un argomento specifico trovassi delle difficoltà valutative ed avevi un "problema" su un compoennte ad uso casalingo.. Te lo immgaini se un soggetto che prima d'oggi non ha mai progettato impianti si mette a valutare una centrale termica, magari con condizionamento per un condominio, con le possibilità offerte oggi dalla tecnica? con la complessità della prevenzione incendi, e rendimenti di impianto, magari quando questa è stata soggetta a ristrutturazioni nel tempo! Con tutta onestà è già difficile per noi addetti del settore individuare il punto di ottimizzazione, pensa te se dobbiamo anche arrivare ad avere la supervisione da un non addetto che deve dare anche pareri migliorativi su quanto fatto e fattibile...
Ma ti sembra logico che un professionista che non può per legge progettare impianti possa invece valutarne le prestazioni? coem se io che progetto impianti valuto le prestazioni di una struttura in C.A., ma manco me lo sogno, se lo faranno gli ingengeri strutturisti, io al più posso confrontarmi con loro in fase progettuale per dirgli se ho necessità di caricare o meno una soletta per gli impianti. Al più mi confronto con loro per il discorso isolamento, perchè sulal prestazione energetica probabilmente ho una maggioer attenzione visto che devo sapermi gestire le variazioni termiche..
Ti dico queste cose da certificatore, mi darebbe fastidio in prima persona disquisire sulle scelte di un progettista fatte spesso sulal base delle imposizioni economiche della committenza!!