GRADINO DU US SU PORTONE
Moderatore: Edilclima
GRADINO DU US SU PORTONE
Ma secondo voi una U.S. ricavata in un portone, con un "gradino" (formato dal telaio del portone) è conforme?? si può fare?
Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Generalmente è tollerato un telaio/gradino di non più di 3-4cm (da qualche parte c'è anche un'indicazione, ma al momento non ricordo dove).
Misure di prevenzione: tinteggiatura del gradino, illuminazione di sicurezza, eventuale cartello di avviso
Misure di prevenzione: tinteggiatura del gradino, illuminazione di sicurezza, eventuale cartello di avviso
Re: GRADINO DU US SU PORTONE
In effetti un collega era della stessa opinione, ma anche lui, quando ci confrontammo, non riusciva a ricordare il riferimento normativo.Terminus ha scritto:Generalmente è tollerato un telaio/gradino di non più di 3-4cm (da qualche parte c'è anche un'indicazione, ma al momento non ricordo dove).
Misure di prevenzione: tinteggiatura del gradino, illuminazione di sicurezza, eventuale cartello di avviso
Per come la vedo, un'uscita di sicurezza non può avere un gradino, anche se segnalato.
Le norme prevedono, se non ricordo male, rampe di scale con almeno tre gradini, proprio per garantirne la riconoscibilità. C'è possibilità di creare una minirampa? Giusto per evitare che qualcuno possa inciamparci.
Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Il riferimento credo sia il DM 236/1989 (barriere architettoniche), il quale riporta:
8.1.2 PAVIMENTI
Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non deve superare i 2,5 cm.
Ora visto il campo di applicazione del DM suddetto e considerando che un flusso di esodo non è completamente paragonabile allo spostamento di un disabile (magari in carrozzella), anche se ovviamente un inciampo in condizioni di emergenza può creare seri problemi, direi appunto che 3-4cm possano essere tollerati con alcune misure compensative (tollerati non vuol dire che debbano essere la regola).
8.1.2 PAVIMENTI
Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non deve superare i 2,5 cm.
Ora visto il campo di applicazione del DM suddetto e considerando che un flusso di esodo non è completamente paragonabile allo spostamento di un disabile (magari in carrozzella), anche se ovviamente un inciampo in condizioni di emergenza può creare seri problemi, direi appunto che 3-4cm possano essere tollerati con alcune misure compensative (tollerati non vuol dire che debbano essere la regola).
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Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Quanti ne ho visti di quei gradini sui portoni! E ogni volta ho il dubbio. Comunque credo che i 3/4 cm siano accettabili, come del resto prescritti nelle soglie dei comparti autorimessa!
Poi comunque come dite termi non deve essere una regola!
Poi comunque come dite termi non deve essere una regola!
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Ottimo il richiamo del DM autorimesse.
Anche se ad essere pignoli, il DM non parla di vie di sodo, ma di passaggi tra compartimenti.
Anche se ad essere pignoli, il DM non parla di vie di sodo, ma di passaggi tra compartimenti.
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Re: GRADINO DU US SU PORTONE
vero!Terminus ha scritto:Ottimo il richiamo del DM autorimesse.
Anche se ad essere pignoli, il DM non parla di vie di sodo, ma di passaggi tra compartimenti.
ma inevitabilmente se devo uscire da un compartimento, devo avere una porta, se ho una porta ho un passaggio, se ho un passaggio devo avere un gradino.
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Gentilissimi,
il riferimento al DM 236/1989 non mi convince. La via di fuga citata potrebbe dare su di un vano scala o verso una scala esterna per cui non adatta ad un disabile mentre, come via di fuga ai fini dell'antincendio sarebbe a norma: il problema è secondo me che il traverso ai piedi della porta stessa possa non essere accettato dai vigili del fuoco perchè difficilmente individuabile o perlomeno ingannevole; ho aperto distrattamente un'altra discussione simile chiedendo suggerimenti o riferimenti normativi a proposito.
Grazie.
il riferimento al DM 236/1989 non mi convince. La via di fuga citata potrebbe dare su di un vano scala o verso una scala esterna per cui non adatta ad un disabile mentre, come via di fuga ai fini dell'antincendio sarebbe a norma: il problema è secondo me che il traverso ai piedi della porta stessa possa non essere accettato dai vigili del fuoco perchè difficilmente individuabile o perlomeno ingannevole; ho aperto distrattamente un'altra discussione simile chiedendo suggerimenti o riferimenti normativi a proposito.
Grazie.
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Re: GRADINO DU US SU PORTONE
bisogna essere tecnici... certo che se mi metti un gradino di 3/4cm su una uscita di un locale pubblico spettacolo, a mio avviso, sei pazzo! ... In caso di emergenza può fare più danni quel scalino che l'incendio!leoarch ha scritto:Gentilissimi,
il riferimento al DM 236/1989 non mi convince. La via di fuga citata potrebbe dare su di un vano scala o verso una scala esterna per cui non adatta ad un disabile mentre, come via di fuga ai fini dell'antincendio sarebbe a norma: il problema è secondo me che il traverso ai piedi della porta stessa possa non essere accettato dai vigili del fuoco perchè difficilmente individuabile o perlomeno ingannevole; ho aperto distrattamente un'altra discussione simile chiedendo suggerimenti o riferimenti normativi a proposito.
Grazie.
Bisogna sempre applicare il buon senso alle cose.
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Re: GRADINO DU US SU PORTONE
Condivido la tua opinione che è anche il mio pensiero. Quello che cercavo era un riferimento normativo che mi permettesse di sostenere ciò con i miei collaboratori... Dico di più: ritengo che anche il dislivello di soli 2 cm., seppur consentito dalla normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche, possa essere estremamente pericoloso se posto lungo una via di fuga: basta che inciampi una persona e ....nicorovoletto ha scritto:bisogna essere tecnici... certo che se mi metti un gradino di 3/4cm su una uscita di un locale pubblico spettacolo, a mio avviso, sei pazzo! ... In caso di emergenza può fare più danni quel scalino che l'incendio!leoarch ha scritto:Gentilissimi,
il riferimento al DM 236/1989 non mi convince. La via di fuga citata potrebbe dare su di un vano scala o verso una scala esterna per cui non adatta ad un disabile mentre, come via di fuga ai fini dell'antincendio sarebbe a norma: il problema è secondo me che il traverso ai piedi della porta stessa possa non essere accettato dai vigili del fuoco perchè difficilmente individuabile o perlomeno ingannevole; ho aperto distrattamente un'altra discussione simile chiedendo suggerimenti o riferimenti normativi a proposito.
Grazie.
Bisogna sempre applicare il buon senso alle cose.