Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Moderatore: Edilclima
Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore in impianto autonomo, è possibile con caldaia con accumulo solare collegato a pannello solare, accumulo disponibile per acs e riscaldamento? Io ho fatto alcune prove con edilclima e mi risulta verificato senza pompa di calore. Vi è capitato?
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Proprio in relazione alle verifiche delle coperture delle quote rinnovabili ho trovato questo articolo a conferma che, in zone climatiche adatte,
con edifici in classe energetica B o C, la copertura del 20% può essere ottenuta solo con pannelli solari termici senza necessità di installare pompe di calore costose. Se può interessare:
Qui sotto la citazione dell'articolo:
Il solare termico per soddisfare l’obbligo del 20%
Grazie agli standard energetici minimi obbligatori previsti per i nuovi edifici, i consumi medi per
riscaldamento e raffrescamento degli stessi saranno sensibilmente più contenuti rispetto al passato.
Ciò consente alla tecnologia del solare termico di esprimere tutta la sua potenzialità coprendo,
anche con una superficie di collettori non eccessiva, la quota di consumi prevista dall’obbligo, come
si evince dai valori riportati in tabella.
I risultati riassunti nel seguito sono riferiti a una casa monofamiliare con superficie calpestabile di
100 m2, con classe energetica tra B e C, sita in diverse località italiane.
Sito
Milano Firenze Napoli
Fabbisogno energetico totale
(acqua calda sanitaria + riscaldamento ambienti + raffrescamento)
(kWh/anno)
10.500 9.500 8.000
Obbligo del 20% (kWh/anno) 2.100 1.900 1.600
Superficie di solare termico necessaria (m2) 6 4 3
Costo di investimento necessario (€) 8.000 5.000 4.000
Si vede, quindi, come un impianto solare termico sia in grado, in diverse zone climatiche, di
soddisfare l’obbligo con un costo per singola abitazione piuttosto contenuto. Un calcolo simile vale
per le unità abitative site in condomini, a patto di verificare la disponibilità della superficie
necessaria all’installazione sulle coperture del fabbricato.
con edifici in classe energetica B o C, la copertura del 20% può essere ottenuta solo con pannelli solari termici senza necessità di installare pompe di calore costose. Se può interessare:
Qui sotto la citazione dell'articolo:
Il solare termico per soddisfare l’obbligo del 20%
Grazie agli standard energetici minimi obbligatori previsti per i nuovi edifici, i consumi medi per
riscaldamento e raffrescamento degli stessi saranno sensibilmente più contenuti rispetto al passato.
Ciò consente alla tecnologia del solare termico di esprimere tutta la sua potenzialità coprendo,
anche con una superficie di collettori non eccessiva, la quota di consumi prevista dall’obbligo, come
si evince dai valori riportati in tabella.
I risultati riassunti nel seguito sono riferiti a una casa monofamiliare con superficie calpestabile di
100 m2, con classe energetica tra B e C, sita in diverse località italiane.
Sito
Milano Firenze Napoli
Fabbisogno energetico totale
(acqua calda sanitaria + riscaldamento ambienti + raffrescamento)
(kWh/anno)
10.500 9.500 8.000
Obbligo del 20% (kWh/anno) 2.100 1.900 1.600
Superficie di solare termico necessaria (m2) 6 4 3
Costo di investimento necessario (€) 8.000 5.000 4.000
Si vede, quindi, come un impianto solare termico sia in grado, in diverse zone climatiche, di
soddisfare l’obbligo con un costo per singola abitazione piuttosto contenuto. Un calcolo simile vale
per le unità abitative site in condomini, a patto di verificare la disponibilità della superficie
necessaria all’installazione sulle coperture del fabbricato.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Il problema è che probabilmente l'80% di quei kw vengono resi disponibili in estate quando il riscaldamento non serve.
Occhio a come è fatto l'impianto altrimenti invece che risparmio rimane solo una mera soddisfazione dell'obbligo senza vantaggi per il cliente.
Occhio a come è fatto l'impianto altrimenti invece che risparmio rimane solo una mera soddisfazione dell'obbligo senza vantaggi per il cliente.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Sono daccordissimo con te.
Tuttavia in alcuni casi è esattamente il contrario.
In quanto tempo ammortizzo il costo di una pompa di calore in aggiunta ad un impianto tradizionale?
Tuttavia in alcuni casi è esattamente il contrario.
In quanto tempo ammortizzo il costo di una pompa di calore in aggiunta ad un impianto tradizionale?
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
credo che in buona parte dell italia il doppio impianto sia la miglior cosa... 90% pdc e 10 giorni a gas...
e tutti dormono tranquilli.
parlo di zzone un po più freschette
e tutti dormono tranquilli.
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Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
mi è capitato frequentemente di poter coprire la quota di rinnovabile del 20% riferita al fabbisogno di riscaldamento e acs con solo solare termico e senza barare, cioè considerando solo la quota di energia solare effettivamente utilizzabile mese per mese dai due impianti e non quella totale producibile dal collettore solare. Se la qualità costruttiva dell'edificio è buona si può anche arrivare a coprire il 35%, certamente non si potrà coprire il 50% del successivo step di rispetto del decreto 28
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Ma perchè in aggiunta? IN alternativa.blissard ha scritto:In quanto tempo ammortizzo il costo di una pompa di calore in aggiunta ad un impianto tradizionale?
La pdc fa caldo, freddo e sanitario.
Caldia + solare fa caldo e sanitario.
I costi sono simili alla fine e in zona anche E, come da me, riesci con entrambi i sistemi a rispettare il dlgs (limiti del 2013)
Bisogna fare edifici che consumino poco. Quello è il segreto di pulcinella.
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
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Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Ma non siamo al 35% dal 1° Gennaio?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
direi di si.. ma gli ultimi calcoli li ho fatti l'anno scorso (per comparazione) e spero quest'anno di poterne fare di nuovi.NoNickName ha scritto:Ma non siamo al 35% dal 1° Gennaio?
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Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Occhio che il bilancio con la quota rinnovabile va fatto mese per mese e non annualmente, vedi Racc. CTI 14. Dunque barare non si può.iltubo ha scritto:Il problema è che probabilmente l'80% di quei kw vengono resi disponibili in estate quando il riscaldamento non serve.
Occhio a come è fatto l'impianto altrimenti invece che risparmio rimane solo una mera soddisfazione dell'obbligo senza vantaggi per il cliente.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
mat ha scritto:iltubo ha scritto:Il problema è che probabilmente l'80% di quei kw vengono resi disponibili in estate quando il riscaldamento non serve.
Occhio a come è fatto l'impianto altrimenti invece che risparmio rimane solo una mera soddisfazione dell'obbligo senza vantaggi per il cliente.
Occhio che il bilancio con la quota rinnovabile va fatto mese per mese e non annualmente, vedi Racc. CTI 14. Dunque barare non si può.
touchè ho scritto una cappellata, volevo dire che con la maggiore superfice richiesta per l'integrazione oltre al costo, poi d'estate ci sono un po di problemi con il solare.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Dai conti che sto facendo emerge che se isoli moltissimo l'involucro i kwh/(m2*a) per l'ACS sono superiori a quelli per il riscaldamento.
Quindi se soddisfi la quasi totalità dell'ACS con il solare termico , e fai una parte di riscaldamento nei primi e ultimi mesi della stagione di riscaldamento, copri tranquillamente il 35%.
Con tre pannelli solari termici classici, che vanno un serpentino in puffer con acqua di impianto combinato con la caldaia (ACS istantanea con serpentina dedicata), secondo me si ha un buon risultato.
Senza usare le pompe di calore, che specie in climi freddi , non sono il sistema migliore (specie se non c'è impianto in bassa temperatura).
Quindi se soddisfi la quasi totalità dell'ACS con il solare termico , e fai una parte di riscaldamento nei primi e ultimi mesi della stagione di riscaldamento, copri tranquillamente il 35%.
Con tre pannelli solari termici classici, che vanno un serpentino in puffer con acqua di impianto combinato con la caldaia (ACS istantanea con serpentina dedicata), secondo me si ha un buon risultato.
Senza usare le pompe di calore, che specie in climi freddi , non sono il sistema migliore (specie se non c'è impianto in bassa temperatura).
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Ciao andrea
Direi che quello che dici è ragionevole
Spero di dover proprare nek prossimo futuro
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Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
sì, però per un impianto così dimensionato (=impianto che in inverno ha un surplus rispetto alla copertura del 100% di ACS per fare anche una quota di riscaldamento invernale) normalmente si hanno due esiti:Andrea70 ha scritto:Dai conti che sto facendo emerge che se isoli moltissimo l'involucro i kwh/(m2*a) per l'ACS sono superiori a quelli per il riscaldamento.
Quindi se soddisfi la quasi totalità dell'ACS con il solare termico , e fai una parte di riscaldamento nei primi e ultimi mesi della stagione di riscaldamento, copri tranquillamente il 35%.
Con tre pannelli solari termici classici, che vanno un serpentino in puffer con acqua di impianto combinato con la caldaia (ACS istantanea con serpentina dedicata), secondo me si ha un buon risultato.
Senza usare le pompe di calore, che specie in climi freddi , non sono il sistema migliore (specie se non c'è impianto in bassa temperatura).
a) l'impianto è posizionato per massimizzare la produzione invernale (es. montato a parete in verticale): ciò significa che la produzione annua è penalizzata, e il committente lo sta pagando troppo per quello che rende
b) l'impianto avrà problemi di surriscaldamento estivo
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
vero anche quello...
magari con un sistema a svuotamento il secondo probl è risolto
magari con un sistema a svuotamento il secondo probl è risolto
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
No: in Novembre, Dicembre , Gennaio e Febbraio , non c'è praticamente niente di integrazione al riscaldamento. Cosa che avviene in Settembre, Ottobre, Marzo e Aprile.
Il segreto è che se l'edificio è "super" coibentato l'indice ACS è maggiore dell'indice per il riscaldamento, quindi è facile arrivare al 35% sul totale.
Inoltre un impianto con 3 pannelli per un abitazione ha 1 solo pannello in più del "solito".
Come sempre, la prima forma di efficienza è l'abbattimento delle dispersioni. il resto vien da se...
Il segreto è che se l'edificio è "super" coibentato l'indice ACS è maggiore dell'indice per il riscaldamento, quindi è facile arrivare al 35% sul totale.
Inoltre un impianto con 3 pannelli per un abitazione ha 1 solo pannello in più del "solito".
Come sempre, la prima forma di efficienza è l'abbattimento delle dispersioni. il resto vien da se...
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
andrea, il punto chiave del mio discorso non è la % di copertura da rinnovabile totale, ma che l'integrazione al riscaldamento o è inutile per raggiungere l'obiettivo oppure crea danni nel raggiungerlo. i casi sono due:
1) la produzione mensile del ST per i mesi da settembre ad aprile è insufficiente a coprire il 100% del consumo mensile per ACS: in tal caso l'integrazione al riscaldamento è inutile (si può usare tutta l'energia del ST per l'ACS risparmiando sulla complessità dell'impianto)
2) la produzione del ST supera il 100% di ACS in almeno uno dei mesi da settembre ad aprile: in tal caso occorre integrazione al riscaldamento (per sfruttare tutta la produzione del ST): inevitabilmente si verificherà surriscaldamento nei mesi da maggio a settembre (perchè il riscaldamento è spento, e la produzione di calore del ST è sicuramente superiore al consumo di ACS, perché ciò accadeva già in un mese in cui la produzione era più bassa ed il consumo più alto).
quindi o l'integrazione al riscaldamento non ti serve, o il surplus che in inverno usi per riscaldamento ti provoca surriscaldamento in estate. l'unico modo per evitare il surriscaldamento è montare il ST verticale, in modo da penalizzare la resa estiva; in tale caso, tuttavia, si penalizza anche la produzione globale: in questo caso non è affatto detto che spendere di più sia per la coibentazione che per il solare termico sia più conveniente che accettare i cicli di sbrinamento della pompa di calore (anzi a naso, è molto più probabile il contrario secondo me).
inoltre più l'edificio è coibentato e più l'integrazione al riscaldamento diventa sempre meno utile, perché si riduce in proporzione il peso del riscaldamento rispetto all'ACS (e quindi coprire la sola ACS avvicina sempre più all'obiettivo).
1) la produzione mensile del ST per i mesi da settembre ad aprile è insufficiente a coprire il 100% del consumo mensile per ACS: in tal caso l'integrazione al riscaldamento è inutile (si può usare tutta l'energia del ST per l'ACS risparmiando sulla complessità dell'impianto)
2) la produzione del ST supera il 100% di ACS in almeno uno dei mesi da settembre ad aprile: in tal caso occorre integrazione al riscaldamento (per sfruttare tutta la produzione del ST): inevitabilmente si verificherà surriscaldamento nei mesi da maggio a settembre (perchè il riscaldamento è spento, e la produzione di calore del ST è sicuramente superiore al consumo di ACS, perché ciò accadeva già in un mese in cui la produzione era più bassa ed il consumo più alto).
quindi o l'integrazione al riscaldamento non ti serve, o il surplus che in inverno usi per riscaldamento ti provoca surriscaldamento in estate. l'unico modo per evitare il surriscaldamento è montare il ST verticale, in modo da penalizzare la resa estiva; in tale caso, tuttavia, si penalizza anche la produzione globale: in questo caso non è affatto detto che spendere di più sia per la coibentazione che per il solare termico sia più conveniente che accettare i cicli di sbrinamento della pompa di calore (anzi a naso, è molto più probabile il contrario secondo me).
inoltre più l'edificio è coibentato e più l'integrazione al riscaldamento diventa sempre meno utile, perché si riduce in proporzione il peso del riscaldamento rispetto all'ACS (e quindi coprire la sola ACS avvicina sempre più all'obiettivo).
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Ovviamente in estate ho eccesso di produzione di calore. Se ho un puffer di opportuna capacità riesco a limitarne gli effetti.
L'extra spesa è assai limitata perché un impianto solare tipico per ACS ha 2 pannelli, e io ho visto che con 3 ottemperi al 35%.
Una soluzione può essere quella di coprire un pannello l'estate. A breve svilupperò altri calcolo, ma se il consumo per riscaldamento è bassissimo, rispettando il 50% ACS, rispetti anche il 35% del consumo totale.
Concordo in pieno che aumentare l'inclinazione sarebbe la cosa migliore in assoluto, ma architettonicamente non quasi mai praticabile.
Per la questione costi... beh, trovami una soluzione alternativa che costi solo un modulo solare in più rispetto ad una situazione già obbligata, in quanto l'impianto ST lo devi fare in ogni caso per il rispetto del 50% energia ACS.
L'extra spesa è assai limitata perché un impianto solare tipico per ACS ha 2 pannelli, e io ho visto che con 3 ottemperi al 35%.
Una soluzione può essere quella di coprire un pannello l'estate. A breve svilupperò altri calcolo, ma se il consumo per riscaldamento è bassissimo, rispettando il 50% ACS, rispetti anche il 35% del consumo totale.
Concordo in pieno che aumentare l'inclinazione sarebbe la cosa migliore in assoluto, ma architettonicamente non quasi mai praticabile.
Per la questione costi... beh, trovami una soluzione alternativa che costi solo un modulo solare in più rispetto ad una situazione già obbligata, in quanto l'impianto ST lo devi fare in ogni caso per il rispetto del 50% energia ACS.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
con la pompa di calore elettrica rispetti sia il 50% che il 35%
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Andrea70 ha scritto:Per la questione costi... beh, trovami una soluzione alternativa che costi solo un modulo solare in più rispetto ad una situazione già obbligata, in quanto l'impianto ST lo devi fare in ogni caso per il rispetto del 50% energia ACS.
Da 2 a 3 pannelli ti cambia taaaanto. anche perchè non ti basta un bollitore per acs ma un puffer, in + tutti i gruppi di rilancio, regolazioni etc.
La soluzione anche da te (a 1000 metri l'ho installato) sono le pdc aria/acqua.
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Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Beh... x es sul rotex il3 e 4 pannello cambia poco... l accumulo basta quello
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
Pur riconoscendo i grandi passi avanti fatti dalle PDC, io non credo a certi COP di targa. Con cognizione di causa in quanto ho monitorato impianti.
In climi freddi , con impianti ad alta temperatura ha poco senso.
E finché non ci saranno accumuli prestanti, riscaldare ad elettrico con un rendimento in termini di energia primaria del 40%.... le PDC devono lavorare in condizioni ottimali ovvero in zone non fredde, edifici ben coibentati, impianti a bassa temperatura. Come sempre non esiste mai una soluzione preconfezionata che ca bene per tutto. Ogni caso va analizzato nelle sue peculiarità.
In climi freddi , con impianti ad alta temperatura ha poco senso.
E finché non ci saranno accumuli prestanti, riscaldare ad elettrico con un rendimento in termini di energia primaria del 40%.... le PDC devono lavorare in condizioni ottimali ovvero in zone non fredde, edifici ben coibentati, impianti a bassa temperatura. Come sempre non esiste mai una soluzione preconfezionata che ca bene per tutto. Ogni caso va analizzato nelle sue peculiarità.
Re: Verifica DL 28/2011 senza pompa di calore
questo senza dubbio; d'altro canto ormai in tantissimi casi gli edifici sono già con queste caratteristiche.Andrea70 ha scritto: edifici ben coibentati, impianti a bassa temperatura.
il problema climatico peggiore non è tanto la temperatura rigida (oggi i -20°C si raggiungono tranquillamente), quanto l'elevata umidità dell'aria invernale, che forma elevate quantità di ghiaccio da sbrinare sulla batteria.
e il costo dell'elettricità, ovviamente; ma quella è un'altra storia.