ACE solo per ingegneri???

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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giuseppe64
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da giuseppe64 »

Caino75 ha scritto:giuseppe64, ma tu sai cos'è il 3+2?hai mai dato un'occhiata ai programmi?Lo sai che per far sì che uscisse gente pronta a lavorare entro 3 soli anni hanno sacrificato tutte quelle cose che rendevano la laurea in ingegneria la versatilità per eccellenza in favore delle materie strettamente attinenti? E lo Stato che dovrebbe fare, abilitare la gente in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea?

VO e NO(quinquiennale) sono due formazioni universitarie nettamente diverse, una più versatile e l'altra piu' specializzata in un unico aspetto, non ammetterlo è disonestà intellettuale. E' questo quel che vuole dire SuperP.
Il discorso era che, secondo una "scuola di pensiero", sarebbe ridicolo abilitare i certificatori energetici "solo" in base al possesso di un titolo di studio di tipo tecnico/scientifico, dimostrazione di esperienza pregressa in materia, alla frequentazione di un corso specifico e al relativo superamento di un esame finale, ma si ritiene invece validissimo il concetto che gli ingegneri non debbano dimostrare niente a nessuno, insomma proprio come dici tu "in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea".
Qualcuno dice che gli architetti sono zero in impiantistica perhè ne conosco alcuni, beh, sapessi quanti ing. (VO) conosco che non sanno nemmeno, per esempio, la differenza tra energia e potenza...
Dire "ma noi siamo versatili e sappiamo tutto e non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, nemmeno all'esame di stato" (che era comunque suddiviso per specializzazioni) questa si è disonestà intellettuale. La "sanatoria" che consente ai vecchi ingegneri di continuare ad essere "tuttologi" è stata sacrosanta sotto il piano giuridico/burocratico, ma non toglie che un professionista serio dovrebbe rifiutare incarichi in materie palesemente lontane dalla propria competenza utilizzando il concetto "lo posso firmare", salvo poi rivolgersi al collega specializzato e far fare tutto a lui, ma beccandosi magari 3/4 di parcella.
Quann' quarcuno t' prumett' tutt' lu suo, s'apprepara pe te fott' tutt' lu tuo!!!
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da Caino75 »

giuseppe64 ha scritto:
Caino75 ha scritto:giuseppe64, ma tu sai cos'è il 3+2?hai mai dato un'occhiata ai programmi?Lo sai che per far sì che uscisse gente pronta a lavorare entro 3 soli anni hanno sacrificato tutte quelle cose che rendevano la laurea in ingegneria la versatilità per eccellenza in favore delle materie strettamente attinenti? E lo Stato che dovrebbe fare, abilitare la gente in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea?

VO e NO(quinquiennale) sono due formazioni universitarie nettamente diverse, una più versatile e l'altra piu' specializzata in un unico aspetto, non ammetterlo è disonestà intellettuale. E' questo quel che vuole dire SuperP.
Il discorso era che, secondo una "scuola di pensiero", sarebbe ridicolo abilitare i certificatori energetici "solo" in base al possesso di un titolo di studio di tipo tecnico/scientifico, dimostrazione di esperienza pregressa in materia, alla frequentazione di un corso specifico e al relativo superamento di un esame finale, ma si ritiene invece validissimo il concetto che gli ingegneri non debbano dimostrare niente a nessuno, insomma proprio come dici tu "in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea".
Qualcuno dice che gli architetti sono zero in impiantistica perhè ne conosco alcuni, beh, sapessi quanti ing. (VO) conosco che non sanno nemmeno, per esempio, la differenza tra energia e potenza...
Dire "ma noi siamo versatili e sappiamo tutto e non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, nemmeno all'esame di stato" (che era comunque suddiviso per specializzazioni) questa si è disonestà intellettuale. La "sanatoria" che consente ai vecchi ingegneri di continuare ad essere "tuttologi" è stata sacrosanta sotto il piano giuridico/burocratico, ma non toglie che un professionista serio dovrebbe rifiutare incarichi in materie palesemente lontane dalla propria competenza utilizzando il concetto "lo posso firmare", salvo poi rivolgersi al collega specializzato e far fare tutto a lui, ma beccandosi magari 3/4 di parcella.
No guarda che, rispettosamente parlando, hai capito il contrario di quello che ho detto, e confondi l'onestà intellettuale con la deontologia professionale.

Son formazioni diverse ed hanno giustamente ( "avevano" a dire il vero, visto che siamo una specie in estinzione ) competenze di legge diverse. Capire questo vuol dire essere onesti intellettualmente.Per cui risparmiati il termine "sanatoria", che si usa per situazioni illegali, come il geometra che calcola quello che non potrebbe calcolare, quando la nostra è legalissima e consolidata con eccellenze ed ottimi risultati in tutto il mondo da sempre.
Inoltre è vero che legalmente parlando non devo dimostrare niente a nessuno, ma proprio perchè io ( e la gran maggior parte dei colleghi ) siamo professionisti seri con TANTO da perdere, non ci mettiamo a calcolare cose che, pur incluse nelle competenze legali, esulano dalle nostre competenze di fatto ( non mi vedrai mai firmare un impianto elettrico, anche se a norma di legge non me lo vieta nessuno ed esami di elettrotecnica ne ho fatti). Chi accetta progetti tali, li fa calcolare da qualcuno che ne è in grado, ma questo succede in tutto il mondo, si chiama subappalto di servizio, si fa sia nel pubblico che nel privato e non mi risulta che sia pratica illegale nè vietata da nessuna deontologia professionale, non diciamo assurdità. Poi son cavoli di chi calcola effettivamente di farsi pagare il giusto. A me gli architetti prima di fare un preventivo ai loro clienti chiedono la parcella di modo di essere sicuri di chiedere la cifra congrua. Se altri accettano elemosine son cavoli loro ( finchè l'Ordine non li scopre )

Comunque, piccole polemiche a parte, qui esuliamo dal contesto del thread, per cui direi di ritornare nei binari, se ti sta bene :wink:
giuseppe64
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Se

Messaggio da giuseppe64 »

Caino75 ha scritto:
giuseppe64 ha scritto:
Caino75 ha scritto:giuseppe64, ma tu sai cos'è il 3+2?hai mai dato un'occhiata ai programmi?Lo sai che per far sì che uscisse gente pronta a lavorare entro 3 soli anni hanno sacrificato tutte quelle cose che rendevano la laurea in ingegneria la versatilità per eccellenza in favore delle materie strettamente attinenti? E lo Stato che dovrebbe fare, abilitare la gente in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea?

VO e NO(quinquiennale) sono due formazioni universitarie nettamente diverse, una più versatile e l'altra piu' specializzata in un unico aspetto, non ammetterlo è disonestà intellettuale. E' questo quel che vuole dire SuperP.
Il discorso era che, secondo una "scuola di pensiero", sarebbe ridicolo abilitare i certificatori energetici "solo" in base al possesso di un titolo di studio di tipo tecnico/scientifico, dimostrazione di esperienza pregressa in materia, alla frequentazione di un corso specifico e al relativo superamento di un esame finale, ma si ritiene invece validissimo il concetto che gli ingegneri non debbano dimostrare niente a nessuno, insomma proprio come dici tu "in base ad una presunta e non dimostrata passione personale e/o capacità di apprendere altre materie neanche lontanamente sfiorate durante la laurea".
Qualcuno dice che gli architetti sono zero in impiantistica perhè ne conosco alcuni, beh, sapessi quanti ing. (VO) conosco che non sanno nemmeno, per esempio, la differenza tra energia e potenza...
Dire "ma noi siamo versatili e sappiamo tutto e non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, nemmeno all'esame di stato" (che era comunque suddiviso per specializzazioni) questa si è disonestà intellettuale. La "sanatoria" che consente ai vecchi ingegneri di continuare ad essere "tuttologi" è stata sacrosanta sotto il piano giuridico/burocratico, ma non toglie che un professionista serio dovrebbe rifiutare incarichi in materie palesemente lontane dalla propria competenza utilizzando il concetto "lo posso firmare", salvo poi rivolgersi al collega specializzato e far fare tutto a lui, ma beccandosi magari 3/4 di parcella.
No guarda che, rispettosamente parlando, hai capito il contrario di quello che ho detto, e confondi l'onestà intellettuale con la deontologia professionale.

Son formazioni diverse ed hanno giustamente ( "avevano" a dire il vero, visto che siamo una specie in estinzione ) competenze di legge diverse. Capire questo vuol dire essere onesti intellettualmente.Per cui risparmiati il termine "sanatoria", che si usa per situazioni illegali, come il geometra che calcola quello che non potrebbe calcolare, quando la nostra è legalissima e consolidata con eccellenze ed ottimi risultati in tutto il mondo da sempre.
Inoltre è vero che legalmente parlando non devo dimostrare niente a nessuno, ma proprio perchè io ( e la gran maggior parte dei colleghi ) siamo professionisti seri con TANTO da perdere, non ci mettiamo a calcolare cose che, pur incluse nelle competenze legali, esulano dalle nostre competenze di fatto ( non mi vedrai mai firmare un impianto elettrico, anche se a norma di legge non me lo vieta nessuno ed esami di elettrotecnica ne ho fatti). Chi accetta progetti tali, li fa calcolare da qualcuno che ne è in grado, ma questo succede in tutto il mondo, si chiama subappalto di servizio, si fa sia nel pubblico che nel privato e non mi risulta che sia pratica illegale nè vietata da nessuna deontologia professionale, non diciamo assurdità. Poi son cavoli di chi calcola effettivamente di farsi pagare il giusto. A me gli architetti prima di fare un preventivo ai loro clienti chiedono la parcella di modo di essere sicuri di chiedere la cifra congrua. Se altri accettano elemosine son cavoli loro ( finchè l'Ordine non li scopre )

Comunque, piccole polemiche a parte, qui esuliamo dal contesto del thread, per cui direi di ritornare nei binari, se ti sta bene :wink:
beh, chi accetta progetti che non sa fare e che quindi non capisce, non dovrebbe nemmeno firmarli.. per onestà intellettuale e per deontologia (che poi sono concetti intimamente connessi). Il subappalto intellettuale fa rabbrividire, a mio sommesso parere, ma da quando Bersani ha deciso che i professionisti sono alla stregua di commercianti.. beh... allora accettiamo anche le certificazioni su ebay.
comunque hai ragione, anche per me è meglio chiudere qui, perchè altrimenti il "flame" aumenterebbe a dismisura su una discussione sterile e senza senso, un po' come quando si parla di calcio e di politica... ;)
Quann' quarcuno t' prumett' tutt' lu suo, s'apprepara pe te fott' tutt' lu tuo!!!
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AndreaS
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da AndreaS »

giuseppe64 ha scritto: Qualcuno dice che gli architetti sono zero in impiantistica perhè ne conosco alcuni, beh, sapessi quanti ing. (VO) conosco che non sanno nemmeno, per esempio, la differenza tra energia e potenza...
Ingegneri V.O. che non hanno sostenuto l'esame di fisica 1?
giuseppe64
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da giuseppe64 »

AndreaS ha scritto:
giuseppe64 ha scritto: Qualcuno dice che gli architetti sono zero in impiantistica perhè ne conosco alcuni, beh, sapessi quanti ing. (VO) conosco che non sanno nemmeno, per esempio, la differenza tra energia e potenza...
Ingegneri V.O. che non hanno sostenuto l'esame di fisica 1?
se è per questo, questi concetti si studiano in qualunque biennio delle superiori...
ma sapessi quanti ingegneri parlano di kWh per riferirsi alla potenza, per esempio, dei pannelli fotovoltaici... oppure si riferiscono ai kW consumati... ecc. ecc. Una volta feci notare ad un amico Ing. l'errore della potenza in kWh in una relazione.. e lui candidamente disse.. è vero è stato un errore di battitura, e corresse subito in.. kW/h :shock:
Ho copie di perizie ufficiali di CTU ingegneri (civili, ma essendo VO, tuttologi) che riportano queste perle... (lo dico solo come esempio, ce ne sono di ben peggiori) dove io in qualità di CTP ho avuto gioco facile a smontare tutto. Questi sono i classici casi in cui vale il classico proverbio campano "se nun sai fa 'u scarparo, perchè scass'o cxxxx 'e semenzell'?".
Ovvio, non tutti gli ingegneri dicono e scrivono ste cose, grazie a Dio.. ma l'ho detto giusto per ribadire che generalizzare, come fanno sistematicamente gi Ing. nei confronti degli architetti (e ultimamente anche contro i colleghi NO), è assurdo e poco edificante per chi lo fa.
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AndreaS
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da AndreaS »

Le eccezioni sono sempre possibili, ma spero che quell'ingegnere si guardi bene dal fare progetti: l'unità di misura può essergli ostica, ma l'analisi dimensionale è la prova del 9 della bontà di una qualsiasi formula e se non ne tieni conto puoi anche confondere i centimetri con i metri.
giuseppe64
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da giuseppe64 »

AndreaS ha scritto:Le eccezioni sono sempre possibili, ma spero che quell'ingegnere si guardi bene dal fare progetti: l'unità di misura può essergli ostica, ma l'analisi dimensionale è la prova del 9 della bontà di una qualsiasi formula e se non ne tieni conto puoi anche confondere i centimetri con i metri.
ma guarda, quell'ingegnere di cui ho scritto è apprezzatissimo e bravissimo nel suo lavoro di ingegnere civile, semplicemente non è abituato a maneggiare certe unità di misura specifiche di altre discipline ingegneristiche, per esempio il kWh è utilizzato quasi esclusivamente in ambito elettrotecnico, nel SI esiste il J. L'analisi dimensionale... beh... si vede che forse aveva troppa fretta...!!!
Te ne racconto un altra, un versatile ing. civile VO mi chiese se avevo un "software" per verificare una batteria per il rifasamento di un impianto elettrico, perchè il carico, a detta dell'elettricista che curava la manutenzione elettrica dell'azienda di cui era direttore tecnico, risultava troppo "sfasato" sulle tre fasi (leggasi squilibrato....) :roll: . Mi disse anche che l'elettricista voleva installare una batteria di condensatori di "capacità" in kVar pari alla potenza (attiva) totale del carico in kW.... e lui voleva verificare la cosa.
Gli dissi soltanto, forse in maniera troppo saccente ma sicuramente leale, cambia elettricista e lascia stare l'elettrotecnica.
Quann' quarcuno t' prumett' tutt' lu suo, s'apprepara pe te fott' tutt' lu tuo!!!
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da AndreaS »

giuseppe64 ha scritto:
AndreaS ha scritto:Le eccezioni sono sempre possibili, ma spero che quell'ingegnere si guardi bene dal fare progetti: l'unità di misura può essergli ostica, ma l'analisi dimensionale è la prova del 9 della bontà di una qualsiasi formula e se non ne tieni conto puoi anche confondere i centimetri con i metri.
ma guarda, quell'ingegnere di cui ho scritto è apprezzatissimo e bravissimo nel suo lavoro di ingegnere civile, semplicemente non è abituato a maneggiare certe unità di misura specifiche di altre discipline ingegneristiche, per esempio il kWh è utilizzato quasi esclusivamente in ambito elettrotecnico, nel SI esiste il J. L'analisi dimensionale... beh... si vede che forse aveva troppa fretta...!!!
Te ne racconto un altra, un versatile ing. civile VO mi chiese se avevo un "software" per verificare una batteria per il rifasamento di un impianto elettrico, perchè il carico, a detta dell'elettricista che curava la manutenzione elettrica dell'azienda di cui era direttore tecnico, risultava troppo "sfasato" sulle tre fasi (leggasi squilibrato....) :roll: . Mi disse anche che l'elettricista voleva installare una batteria di condensatori di "capacità" in kVar pari alla potenza (attiva) totale del carico in kW.... e lui voleva verificare la cosa.
Gli dissi soltanto, forse in maniera troppo saccente ma sicuramente leale, cambia elettricista e lascia stare l'elettrotecnica.
\

Già, ma mentre nel secondo caso è chiaro che non avesse intenzione di firmare alcunchè, limitandosi a gestire dei fornitori, è comprensibile che non volesse approfondire materie che evidentemente non mastica (ti assicuro che il kWh non si usa neanche in elettronica, anzi in elettronica il concetto di energia è praticamente sconosciuto e le dissipazioni sono sempre calcolate come potenze), mentre il primo ci metteva la firma e questo non è assolutamente scusabile.
A parte questo, quello che volevo evidenziare non è che un V.O. sappia tutto per definizione, ma che ha acquisito le basi per approfondire una qualunque altra branca dell'ingegneria e può, all'occasione, riconvertirsi molto rapidamente: posso farti l'esempio di ingegneri N.O. che, davanti ad un cancello in ferro che non chiudeva, di fronte alla mia affermazione che essendo estate ed essendo stato il cancello montato l'inverno precedente era possibile che avesse bisogno di un paio di martellate sulle cerniere per recuperare le dilatazioni conseguenti all'aumento di temperatura, mi ha guardato con occhi sgranati contestando il fatto che il ferro potesse dilatarsi? Non sto poi a raccontarti in che modo il fabbro lo abbia riparato.....
Viklor
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da Viklor »

Secondo l'attesa DPR Schema di regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modifiche e integrazioni, concernente “Attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia”.
art. 4.tecnico abilitato, un tecnico operante sia in veste di dipendente di enti ed organismi pubblici o di società di servizi pubbliche o private (comprese le società di ingegneria) che di professionista libero od associato, abilitato alla progettazione di edifici ed impianti, asserviti agli edifici stessi, nell’ambito delle competenze ad esso attribuite dalla legislazione vigente. Il tecnico abilitato opera quindi nell’ambito delle proprie competenze in materia di progettazione di edifici ed impianti di climatizzazione invernale ed estiva, di produzione dell’acqua calda sanitaria ed illuminazione. Ove il tecnico non sia competente in tutti i campi sopra citati (o nel caso che alcuni di essi esulino dal proprio ambito di competenza), egli deve operare in collaborazione con altro tecnico abilitato in modo che il gruppo costituito copra tutti gli ambiti professionali su cui è richiesta la competenza.

A mio modestissimo parere ritengo che la figura più idonea per la certificazione energetica debba essere l'ingegnere civile ambientale che in base al DPR 328/2001 risulta abilitato alla progettazione di edifici e impianti tecnici e tecnologici "edili" (civili = ovvero asserviti agli edifici civili = residenziali terziario e commercio NB non a caso la certificazione energetica non dovrebbe essere prevista per gli edifici della classe E8 industriali e artigianali)
La figura dell'ingegnere civile - ambientale che generalmente prevede nel proprio piano di studio il corso di fisica tecnica (per l'impiantistica termotecnica e l’illuminotecnica), elettrotecnica (per l'impiantistica elettrica che a dire il vero non è neppure contemplata come attività impiantistica in materia di certificazione energetica) ritengo come detto in precedenza abbia tutte le conoscenze necessarie per operare in materia impiantistica (o meglio nell'impiantistica che è asservita agli edifici ovvero negli impianti tecnologici dell'edilizia = branca che si studia approfonditamente nell'ingegneria edile che cosa ben diversa è dell'impiantistica industriale che si studia in ingegneria meccanica ecc ecc).
A titolo di esempio un civile ambientale può (in materia impiantistica) progettare un impianto sotto i 20 kW o un impianto parzialmente o totalmente integrato asservito ad un utenza ma NON può assolutamente mettere mano nelle centrali di produzione di energia cioè le centrali fotovoltaiche (impianti di produzione noti come nodi di produzione), cosi' come negli elettrodotti (impianti di distribuzione e linee di distribuzione primaria e secondaria), nelle cabine di distribuzione primaria AT-MT a 20 kV e in quelle a distribuzione secondaria MT-BT a 400V...che ritengo siano molto molto distanti e diverse da un impianto elettrico "utilizzatore" asservito ad un edificio (che ovviamente non è nè impianto di produzione nè di trasformazione nè di distribuzione come il DPR 328/2001 docet per le competenze degli ingegneri industriali).
Insomma il certificatore energetico è abilitato alla progettazione degli edifici (ingegnere civile ambientale NO) e degli impianti asserviti agli edifici (ingegnere civile ambientale NO).
Occore dunque distinguere l'impiantistica in
- impiantistica a servizio degli edifici (impianti tecnologici e tecnici edili)
- impiantistica per l'industria (produzione trasporto e distribuzione di energia)
Ciò che è sbagliato è associare la figura dell’ingegnere civile ambientale a quella dell’architetto, ma in realtà si sa’ che sono di esclusiva competenza degli ingegneri ai sensi del R.D. 23/10/1925 n. 2537 “…le applicazioni della fisica…”
Anche perché viste le nozioni sarebbe riduttivo per un ingegnere industriale operare con i modesti impiantini tecnici edili…Il discorso è 1: la certificazione offre un ampio mercato e ognuno vuole che sia esclusivo campo di competenze per il settore che esercita o meglio puo’ esercitare…
Tuttavia ritengo che (fortunatamente) anche gli ingegneri industriali saranno abilitati alla certificazione energetica (sia per ciò che concerne la progettazione di edifici che gli impianti) visto che disponendo delle conoscenze sugli impiantistica industriale già possiedono implicitamente le semplici nozioni impiantistiche per gli impianti tecnologici dell’edilizi, nondimeno le conoscenze circa la progettazione degli edifici applicate per la certificazione energetica risultano piuttosto semplicistiche (si parla di stratigrafie, solai, isolanti, involucri trasparenti, ecc) e non riguardano mica calcoli agli stati limite di ponti e viadotti o strutture intelaiate in acciao.
Quindi ritengo che anche gli ingegneri industriali NO protranno pienamente operare in termini di certificazione energetica (sia per il sistema edificio che per il sistema impianto)
Cosa diversa invece è per i diplomati...(geometri, periti industriali, periti forestali e similari) per i quali la legge ha voluto porre l'accento e la restrizione sulla questione delle competenze...Ove il tecnico non sia competente in tutti i campi sopra citati (o nel caso che alcuni di essi esulino dal proprio ambito di competenza), egli deve operare in collaborazione con altro tecnico abilitato in modo che il gruppo costituito copra tutti gli ambiti professionali su cui è richiesta la competenza....115/08 docet...

Insomma per gli ingegneri VO NO (civili ambientali o industriali) = NO PROBLEM
per i diplomati = PROBLEM (da soli insostanza non possono certificare il sistema edificio impianto…anche se lo faranno lo stesso)

Capitolo a parte è quello degli architetti...abilitati alla progettazione edile (ma non in maniera integrale, come vorrebero fare credere in sostanza anche lì hanno limitazioni di competenze),...parzialmente abilitati alla progettazione impiantistica (visto che le sentenze della cassazione si alternano periodicamente una volta a loro favore e una volta contro)...cmq premetto che in alcuni corsi di laurea in architettura (in pochi a dire il vero) si studia la fisica tecnica e in nessuno l'elettrotecnica...ma visto l'appetibillità delle certificazioni energetiche (con le opportune pressioni) anche gli architetti potranno certificare complessivamente il sistema edificio impianti (sia per la parte edile che per quella degli impianti tecnologici)...

si delinea questo scenario...
1) architetti e ingegneri VO e NO certificheranno il sistema edificio-impianto
2) i diplomati (geometri, periti, ecc) certificheranno o il sistema edificio o il sistema impianto a seconda delle competenze proprie del Collegio di appartenenza
a_brettyou
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da a_brettyou »

Cosa diversa invece è per i diplomati...(geometri, periti industriali, periti forestali e similari) per i quali la legge ha voluto porre l'accento e la restrizione sulla questione delle competenze...Ove il tecnico non sia competente in tutti i campi sopra citati (o nel caso che alcuni di essi esulino dal proprio ambito di competenza), egli deve operare in collaborazione con altro tecnico abilitato in modo che il gruppo costituito copra tutti gli ambiti professionali su cui è richiesta la competenza....115/08 docet...
da che cosa deduci che la normativa citata è dedicata ai diplomati e non anche agli ingegneri ramo industriale?
giuseppe64
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da giuseppe64 »

a_brettyou ha scritto:
Cosa diversa invece è per i diplomati...(geometri, periti industriali, periti forestali e similari) per i quali la legge ha voluto porre l'accento e la restrizione sulla questione delle competenze...Ove il tecnico non sia competente in tutti i campi sopra citati (o nel caso che alcuni di essi esulino dal proprio ambito di competenza), egli deve operare in collaborazione con altro tecnico abilitato in modo che il gruppo costituito copra tutti gli ambiti professionali su cui è richiesta la competenza....115/08 docet...
da che cosa deduci che la normativa citata è dedicata ai diplomati e non anche agli ingegneri ramo industriale?
In Italia sulla questione competenze professionali ognuno può dire la sua, ognuno può dedurre ed interpretare quello che gli pare e che gli fa più comodo, caso per caso. E aggiungere anche insulti alle altre categorie professionali, per corroborare meglio i propri deliri.
per esempio, l'aggiunta di "periti FORESTALI e similari", credi che sia frutto di ignoranza o di sottile disprezzo delle altre categorie realmente esistenti citate come analoghe?
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(saggio lucano)
Mimmo_510859D
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da Mimmo_510859D »

Finchè in Italia saremo governati (parlo in genere, non con riferimento all'attuale governo :wink: ) da gente che ha la segatura al posto del cervello ci troveremo sempre a lottare con 'sta ca@@o di storia delle interpretazioni. Questi non hanno capito che leggi devono essere limpide e chiare, nonchè scritte senza di quelle parole che possano lasciare qualche dubbio
aupaz
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Re: ACE solo per ingegneri???

Messaggio da aupaz »

Qui mi pare si siano dette alcune baggianate o per il sentito dire, o per il non saper di cosa si parla.
Allora, chi ancora dice che il VO era tutta un'altra cosa, che sapevano di più, che era meglio del NO, avanti pure, mi dimostri di sapere bene l'argomento avendo provato a studiare in entrambi i corsi di studi, altrimenti, per evitare di dire altre baggianate, meglio tacere.
Se non erro, la fama stile carabinieri, se la sono ben guadagnata negli anni i VO. VO e NO hanno peculiarità diverse e basta, a favore dei primi c'è solo una distorsione, ossia che posso firmare TUTTO, e questo ha creato un bel po' di danni...

Per il fatto delle competenze per gli ACE ecc, concordo sulla confusione inutile che l'organo che legifera e norma il tutto ha creato.
Dal mio punto di vista, concordo con esami di abilitazione o attestazione di competenza, GRATUITI PERO' !!!!
Che sei ingengnere o tecnico, quando qualcuno accerta che sai di cosa parli in quell'ambito, allora mi stà bene, ma che resti nell'ambito dei tecnici. Non mi stà bene che un titolo qualunque possa aprire le porte a chiunque, a meno di un bel po' di anni di esperienza. Sei un medico e hai capito che non era la tua strada e ora lavori da 15 anni negli impianti? Ok, allora mi dimostri il fatto tuo e poi ti permetto di redigere ACE ecc...
Ma la priorità và data ai tecnici in primis che lavorano nel settore.
Ci sono moltitudine di certificatori energetici che a livello di impianti, non sanno di cosa parlano. E poi che succede??? Nei calcoli di ACE o diagnosi energetiche, le stime di rendimenti(di regolazione, distribuzione), potenze, dispersioni, come le fanno? Da qualche tabella torvata con GOOGLE. Tanto, basta la firma perchè vuoi mai che uno si prenda certe responsabilità senzsa sapere quello che stà facendo??? Certo che si... E' questo quello che succede, ed è questo che rischia di far fallire la certificazione energetica agli occhi degli utenti. Attenzione....
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
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