Piano Casa "Veneto 2050"...art. 6 comma 1?
Inviato: mar apr 28, 2020 12:35
Mi rivolgo ovviamente a chi opera in Veneto dove vige il nuovo Piano Casa denominato "Veneto 2050".
Bene...immagino che anche ad alcuni di voi capita (a me molto spesso) che arrivano progetti architettonici dove il geom/arch ha già pianificato il tutto con il clinete l'ampliamento da effettuare...e poi passi la "palla" al termotecnico di "fare le carte" da presentare in comune....senza manco sapere o capire che cosa comporta una scelta oppure un'altra.
Arrivo al sodo....l'art. 6 comma 1 afferma che per qualsiasi ampliamento (da 0 al 15%) occorre 2 condizioni fondamentali:
- Raggiungimento della classe energetica A1 (per la parte ampliata)
- Raggiungimento delle quote energia rinnovabile con riferimento allegato 3 del decreto 28/2011
Ora i miei dubbi:
- La classificazione energetica (secondo le linee guida nazionali) deve essere fatta sull’unità immobiliare e non su una singola stanza (esempio il nuovo salotto 4x4 ampliato), il che mi fa pensare di dover intervenire anche sulla parte esistente per portare l’intera unità immobiliare in classe A1. Si potrebbe anche “modellare” una sorta di documento energetico della sola stanza ampliata ma non lo si può definire come un attestato energetico.
- Un piccolo ampliamento come questo viene collegato all’impianto di riscaldamento esistente e il vincolo sul rispetto delle quote rinnovabili (Decreto 28/2011) comporta quindi almeno la sostituzione del generatore di calore esistente con altro apparecchio (biomassa, pompa di calore, ibrido) perché anche in questo caso non è possibile verificare le quote rinnovabili su una singola stanza ma lo si deve fare per l’intera unità immobiliare.
In sintesi, per come la vedo io, l’art. 6 impone che per qualsiasi ampliamento (anche piccolo fino al 15%) vengano rispettati questi due requisiti che al lato pratico possono comportare anche dei costi “indiretti” rilevanti.
Se la signora Maria vuole farsi un nuovo salottino 4x4 in ampliamento applicando il piano casa ha degli obblighi energetici e prestazionali che manco una ristrutturazione di primo livello (secondo il Decreto dei requisiti minimi) prevede.
Se qualcuno ha voglia di esprimere qualche opinione è bene accetta e chiedo a chi è già capitato casi come questi (piccoli ampliamenti) come si è comportato a livello di documentazione.
Grazie per l'attenzione.
Bene...immagino che anche ad alcuni di voi capita (a me molto spesso) che arrivano progetti architettonici dove il geom/arch ha già pianificato il tutto con il clinete l'ampliamento da effettuare...e poi passi la "palla" al termotecnico di "fare le carte" da presentare in comune....senza manco sapere o capire che cosa comporta una scelta oppure un'altra.
Arrivo al sodo....l'art. 6 comma 1 afferma che per qualsiasi ampliamento (da 0 al 15%) occorre 2 condizioni fondamentali:
- Raggiungimento della classe energetica A1 (per la parte ampliata)
- Raggiungimento delle quote energia rinnovabile con riferimento allegato 3 del decreto 28/2011
Ora i miei dubbi:
- La classificazione energetica (secondo le linee guida nazionali) deve essere fatta sull’unità immobiliare e non su una singola stanza (esempio il nuovo salotto 4x4 ampliato), il che mi fa pensare di dover intervenire anche sulla parte esistente per portare l’intera unità immobiliare in classe A1. Si potrebbe anche “modellare” una sorta di documento energetico della sola stanza ampliata ma non lo si può definire come un attestato energetico.
- Un piccolo ampliamento come questo viene collegato all’impianto di riscaldamento esistente e il vincolo sul rispetto delle quote rinnovabili (Decreto 28/2011) comporta quindi almeno la sostituzione del generatore di calore esistente con altro apparecchio (biomassa, pompa di calore, ibrido) perché anche in questo caso non è possibile verificare le quote rinnovabili su una singola stanza ma lo si deve fare per l’intera unità immobiliare.
In sintesi, per come la vedo io, l’art. 6 impone che per qualsiasi ampliamento (anche piccolo fino al 15%) vengano rispettati questi due requisiti che al lato pratico possono comportare anche dei costi “indiretti” rilevanti.
Se la signora Maria vuole farsi un nuovo salottino 4x4 in ampliamento applicando il piano casa ha degli obblighi energetici e prestazionali che manco una ristrutturazione di primo livello (secondo il Decreto dei requisiti minimi) prevede.
Se qualcuno ha voglia di esprimere qualche opinione è bene accetta e chiedo a chi è già capitato casi come questi (piccoli ampliamenti) come si è comportato a livello di documentazione.
Grazie per l'attenzione.