CENED procedure operative

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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10gradiest
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CENED procedure operative

Messaggio da 10gradiest »

Inizio l'argomento con la risposta Cened ad alcuni quesiti.
Invito tutti a inserire di seguito i dubbi riguardo la procedura da seguire per la certificazione in Lombardia e le risposte del Cened che, devo dire, è stato molto veloce.


1. Oltre alla destinazione d'uso e all'anno di costruzione, si deve riportare
> manualmente la DATA DI VALIDITA' sul certificato, una volta stampato ?
SI utilizzando la data presente sulla ricevuta del catasto
>
2. In fase di richiesta del numero di protocollo (apertura pratica) se i
> proprietari dell'immobile sono più persone fisiche (per. es. marito e moglie oppure genitori e figli) è corretto indicare tutti i nominativi e riportare un solo codice fiscale, dato che nel relativo campo non vengono accettati più di 16 caratteri ?
NE INDICHI SOLO UNO ED EVENTUALMENTE AGGIUNGA GLI ALTRI A MANO SUL CERTIFICATO
>
> 3. nel caso di edificio costituito da "n" unità immobiliari ciascuna dotata di impianto autonomo, naturalmente è necessario richiedere "n" numeri di
protocollo aprendo altrettante pratiche, ma è possibile eseguire un unico
bonifico di importo pari a euro 5xn indicando nella causale di versamento tutti i numeri di protocollo e nella finestra di chiusura pratica lo stesso CRO per ogni appartamento, oppure è necessario eseguire "n" diversi bonifici da euro 5 ciascuno in modo da poter disporre di un numero CRO diverso per ogni alloggio?
E' POSSIBILE FARE UN PAGAMENTO UNICO SPECIFICANTO CHE SI RIFERISCE ALLE "N" PRATICHE
>

Punti Energia s.c.a.r.l.
Organismo regionale di accreditamento
per la certificazione energetica
Tel. 02 45487126
(lun-ven 10.00-12.00 14.30-16.30)
Fax 02 45487590
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SuperP
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Messaggio da SuperP »

Buongiorno
Chiedo cortesemente un chiarimento.
Per un impianto termico con P<35kW è obbligatorio fare riferimento al valore registrato mediante prova fumi per determinare il Pch,on?? Trovo che questo dato possa essere preso anche dalle schede dei produttori o dalla letteratura, e che comunque, viste lo semplificazioni introdotte nella procedura (per renderla ripetibile) non altererebbe di molto il risultato finale e soprattutto non intaccherebbe i risultati di validazione della procedura. Inoltre nel prospetto XXIV si da riferiemento al dato presente sul libretto di centrale (di cui dovrebbero essere dotati gli impianto sopra i 35kW se non erro ) e non ai libretti di impianto (per gli apparecchi sotto i 35kW)..

Risposta 1: cHIARAMENTE SI PARLA DI PROVA IN OPERA DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE IN QUANTO ESSENDO DA EFFETTUARSI DA NORMATIVA COGENTE E' COMUNQUE IL DATO PIU' AGGIORNATO E DISPONIBILE PER QUANTO RIGUARDA LE PERDITE Pchon SE CIO' NON è DISPONBILE UTILIZZI I DATI DEL PRODUTTORE CHE COMUNQUE SI RIFERISCONO A PROVE DI LABOTRATORIO E NON A RENDIMENTI IN OPERA SUL CAMPO E QUINDI SONO MENO "VERITIERI". PER QUANTO RIGUARDA LIBRETTO DI IMPIANTO/CENTRALE LEI HA RAGIONE, CI SI VOLEVA COMUNQUE RIFERIRE ALLA DOCUMENTAZIONE CHE PER LEGGE DEVE ESSERE PRESENTE SULL'IMPIANTOx
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SuperP
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Messaggio da SuperP »

Caso 1: appartamento in disuso da anni con caldaia molto datata non + funzionante.. Come faccio con le perdite
al camino on?? La procedura richiede quelle della prova fumi che non c'è e non si può fare...
Questa estrema complicazione (il valore della prova fumi di massimo 12 mesi antecedente) crea veramente molto
caos e un'onere aggiuntivo (la prova dovrebbe essere fatta ogni 2 anni) a carico dei cittadini, e a mio avviso se ne deve
tener conto di questo, anche perchè semplificazioni su questo punto non pregiudicano di certo il valore finale del
consumo energetico

Caso 2: Unico impianto termico che riscalda (anche qui la caldaia non è + funzionante da tempo come l'immobile) un capannone e una abitazione. Quanti ACE devo fare?? Se sono 2, come mi comporto con l'impianto termico?? Ripartisco le potenze o uso i dati nominali della caldaia sia per l'uno che per l'altro??


Risposte:
CASO 1: identifichi lei un valore plausibile in base alla sua esperienza o riferendosi ad una caldaia dello stesso tipo.

CASO 2: se è previsto l'attestato di certificazione per entrambe gli edifici (ad es. vendita dei due edifici) deve produrre due certificazioni energetiche. Utilizzi i dati nominali della caldaia sia
per l'uno che per l'altro.
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tigers
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Messaggio da tigers »

A me rispondono un po' diversamente, dicendo che la prova si puo' omettere solo per impianti non funzionanti.
A me continua a sembrare un problema a cui non avevano pensato nella procedura e mi piacerebbe ci fosse una risposta univoca: che succede al certificatore che contravviene al DGR, sia pure seguendo le indicazioni del CENED?
Allora a che serve pubblicare un DGR se poi in effetti la procedura la puo' cambiare "al volo" il CENED?

=============================

Il dato deve essere reperito tramite una prova fumi (obbligatoria per legge almeno ogni due anni).
Nel caso la caldaia fosse materialmente non funzionante, il certificatore potrà rifarsi ad un impianto simile o dedurre un valore plausibile in base alla sua esperienza.
Cordiali saluti

Ing.xxxxx


-----Messaggio originale-----
Da: xxxxxxxxxxxxxx
Inviato: lunedì 17 settembre 2007 10.34
A: xxxxxxxxx@cened.it
Oggetto: Questioni pratiche sulla certificazione - richiesta di chiarimenti

xxxxxxx,

mi permetto di disturbarla nuovamente per una questione pratica relativa
alla procedura di certificazione di immobili esistenti. Ovviamente il
tutto e' urgente in quanto relativo ad atti gia' fissati e
certificazioni da effettuare al piu' presto, confido ancora una volta
nella sua cortesia.

Il DGR, al punto E.5.2.4 Perdite e recuperi del sottosistema di
generazione, mi chiede di determinare le perdite termiche al camino con
bruciatore funzionante, indicandomi per il caso di edificio esistente,
nel prospetto XXIV, che le stesse vanno desunte dal valore registrato
durante la "prova fumi" imponendo anche l'obbligo di effettuarne una ad
hoc nel caso siano trascorsi piu' di 12 mesi dalla precedente.

Orbene, si pone spesso il caso di edifici fatiscenti che, pur dotati di
caldaia, non sono certo stati sottoposti a prova fumi da anni, e con
impianti che dovrebbero essere dismessi poco dopo la certificazione.
Al di la' del problema prettamente economico (su cui peraltro il DGR vi
chiama a vigilare, in quanto certamente relativo al "monitoraggio
sull'impatto del presente provvedimento sugli utenti finali, in termini
di adempimenti burocratici, oneri posti a loro carico, benefici
ottenuti" §14.1, punto h)) di dover effettuare una prova fumi su
impianti destinati allo smantellamento si pone spesso un problema di
ordine tecnico: come regolarsi nel caso la caldaia fosse materialmente
NON funzionante ad esempio per guasti oppure per mancanza di
alimentazione (allacciamento metano non piu' presente, mancanza di GPL o
gasolio, contratto di teleriscaldamento non rinnovato, etc.)?
Come certificatore mi troverei nell'impossibilita' materiale di
certificare nel rispetto del DGR.
Anche nell'ipotesi in cui io volessi prendermi l'onere (certamente non
retribuito) di utilizzare un valore desunto da catalogo, o meglio dal
certificato di omologazione del produttore, come potrei comportarmi nel
caso tali valori non fossero disponibili? Penso al caso di una caldaia
vecchia magari di 40 anni con produttore magari fallito da tempo?

Certo che la questione rivesta interesse generale e sia quindi
meritevole della sua attenzione, le porgo
cordiali saluti.
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tigers
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Re: CENED procedure operative

Messaggio da tigers »

10gradiest ha scritto:Inizio l'argomento con la risposta Cened ad alcuni quesiti.
Invito tutti a inserire di seguito i dubbi riguardo la procedura da seguire per la certificazione in Lombardia e le risposte del Cened che, devo dire, è stato molto veloce.
Strano... :x
1. Oltre alla destinazione d'uso e all'anno di costruzione, si deve riportare
> manualmente la DATA DI VALIDITA' sul certificato, una volta stampato ?
SI utilizzando la data presente sulla ricevuta del catasto
Io veramente nella procedura ci leggo che la data deve apporla il comune. Il che e' sempre una gran rottura di ba**e, se ora dicono che posso farlo io...
Mah, a me sinceramente girano, perche' se la procedura e' scritta in un modo ci sara' un perche', se poi il CENED la scazza come vuole, ba beh, pero' cosi' come si fa a lavorare? Qualunque cosa facciamo seguendo la procedura allora il CENED puo' cambiarla come vuole? Fra un po' salta fuori che non dobbiamo piu' portare l'ACE in comune... Mah... :(
claudio
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Messaggio da claudio »

ho sentito oggi gli omini del cened (1 ora di ripetizione n. prima che ti rispondano) e mi hanno detto che a breve usciranno le modifiche al dgr perchè come vi sarete accorti, la procedura che c'è sul sito è diversa da quanto riportato sul dgr (tipo chi fa la targa, data scadenza ed altre stupidate qua e la), il che comporta grande confusione per i comuni che già di loro non sono svelti.
io approfitto per chiedere a voi invece (perchè i punti energia sono già chiusi a quest'ora) in quanto tempo il comune mi deve rendere l'attestato di certificazione energetica da lui vidimato (sto parlando di ACE per compravendita di villetta esistente). contestualmente o si può prendere i soliti 30 gg per le pratiche???
domani mattina poi chiederò anche ai Punti energia.
ciao
claudio
claudio
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tigers
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Messaggio da tigers »

Non esiste risposta. Nel caso di nuovo lo deve fare insieme al rilascio dell'agibilita' (E qui il normatore si e' dimenticato del silenzio-assenso, ma vabbe'...).
Sull'esistente mi pare non dica nulla. In teoria tutto il tempo che vogliono.
In pratica essendoci di mezzo atti e tutto il resto ho sempre trovato persone disponibili e nel giro di 2-3 gg max ho sempre fatto tutto.
claudio
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Messaggio da claudio »

perfetto, speriamo che anche a me portino via poco tempo (sai i notai spingono)
claudio
10gradiest
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Messaggio da 10gradiest »

claudio ha scritto:io approfitto per chiedere a voi invece (perchè i punti energia sono già chiusi a quest'ora) in quanto tempo il comune mi deve rendere l'attestato di certificazione energetica da lui vidimato (sto parlando di ACE per compravendita di villetta esistente). contestualmente o si può prendere i soliti 30 gg per le pratiche???
domani mattina poi chiederò anche ai Punti energia.
ciao
claudio
Un mio cliente ne ha portati due ad un Comune e li ha fatti timbrare al PROTOCOLLO, quindi si è tenuto la sua copia (o meglio il suo originale perchè nel timore che il Comune trattenesse l'originale e restituisse la fotocopia ho timbrato e firmato due certificati originali per ogni pratica).
L'ufficio tecnico di questo Comune, da me interpellato sostiene che non può timbrare questi documenti e conferma che il timbro del protocollo è sufficiente.
Il notaio non ha avuto niente da ridire e proprio oggi è stato fatto il rogito.
Ne ho altri quattro in viaggio con le stesse modalità ma, per ora, non sono al corrente di casi di Comuni che abbiano trattenuto i documenti per poi restituirli in un secondo tempo.
10gradiest
claudio
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Messaggio da claudio »

e speriamo bene.
grazie
claudio
10gradiest
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Messaggio da 10gradiest »

10gradiest ha scritto:[Ne ho altri quattro in viaggio con le stesse modalità ma, per ora, non sono al corrente di casi di Comuni che abbiano trattenuto i documenti per poi restituirli in un secondo tempo.
Come non detto.
Il Comune di Medolago BG ha trattenuto il certificato senza consentire al mio cliente di portarsi via subito la copia con il timbro del protocollo.
Gli faranno avere il certificato timbrato nel giro di pochi giorni (una settimana da quanto ho capito).

Palazzolo S/O BS e Paratico BS invece hanno restituito subito il certificato con il timbro del protocollo.
10gradiest
gfrank
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Messaggio da gfrank »

10gradiest ha scritto:
10gradiest ha scritto:[Ne ho altri quattro in viaggio con le stesse modalità ma, per ora, non sono al corrente di casi di Comuni che abbiano trattenuto i documenti per poi restituirli in un secondo tempo.
Come non detto.
Il Comune di Medolago BG ha trattenuto il certificato senza consentire al mio cliente di portarsi via subito la copia con il timbro del protocollo.
Gli faranno avere il certificato timbrato nel giro di pochi giorni (una settimana da quanto ho capito).

Palazzolo S/O BS e Paratico BS invece hanno restituito subito il certificato con il timbro del protocollo.
Infatti, sono le nuove disposizioni che il CENED vuole attuare.
Il comune dovrà definire una figura (responsabile del procedimento), che dovrà :
- timbrare e firmare il certificato
- verificare il pagamento (per la certificazione di un edificio è obbligatorio richiedere la targa e versare 10€)
- consegnare il certificato firmato al richiedente, con il rilascio dell'agibilità
- definire la consegna della targa al richiedente e quantificare il costo
- (?) segnalare ai P.E. le certificazioni che secondo il loro parere vanno verificate
... ecc...

gfrank
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Messaggio da 10gradiest »

gfrank ha scritto: - verificare il pagamento (per la certificazione di un edificio è obbligatorio richiedere la targa e versare 10€)
gfrank
Da quando la targa è obbligatoria ?
gfrank ha scritto: - consegnare il certificato firmato al richiedente, con il rilascio dell'agibilità
gfrank
E se l'agibilità c'è già e il certificato serve solo per un rogito ?
gfrank ha scritto: - definire la consegna della targa al richiedente e quantificare il costo
gfrank
Come, come !?! E i 10 euro di prima ?????
gfrank ha scritto: - (?) segnalare ai P.E. le certificazioni che secondo il loro parere vanno verificate
... ecc...
gfrank
???????????????????????????????????????????????
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Messaggio da gfrank »

1) da subito, e scritto nel decreto, obbligatoria per le certificazioni sull'intero stabile

2) Naturalmente solo per il certificato per rogito, consegnato sempre al richiedente

3) Sono per le spese amministrative di gestione. Ogni comune definirà il costo della targa

4) appunto ?????

gfrank
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tigers
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Messaggio da tigers »

Trovo che gli uffici comunali facciano un po' troppo il cavolaccio che gli pare e finche' la norma e' cosi' generica ci sguazzano.

Giusto per fare una rapida carrellata:

_ Un comune al protocollo non voleva restituirmi nulla se non la ricevuta di protocollo = chissa' quando avrei rivisto il certificato, col rogito il giorno dopo...

_ Un altra volta l'hanno restituito timbrato ma senza firma ed il notaio l'ha rifiutato;

_ Un terzo comune dice che quando lo presentero' non si sa cosa succedera' perche' secondo loro il termine "vidimato" vuol dire che il Comune da' il suo benestare e che quindi dovranno controllare i contenuti dell'ACE (?!?). Prego notare che trattasi di Comune dove ho visto succedere di tutto: CA dichiaratemente NON sismici in zona sismica, L.10 pre-192 consegnate quest'anno, e via cosi'...

_ Uno la ricevuta catasto energetico e il versamento non vuole neanche vederli perche' "Mica siamo i cassieri di una Scarl";

_ Un altro la ricevuta, oltre che restituirmela come da procedura ne vuole trattenere una copia per archivio;

_ Ne ho altre, ma mi fermo...

Se a questo aggiungiamo da un lato la Procedura che dice che e' il COMUNE ad apporre il timbro di validita', dall'altra il CENED che dice che la dobbiamo mettere noi (perche' non farla addirittura stampare nel pdf allora?) uguale a quella del catasto energetico (e non e' detto che il comune metta la stessa data, cosa gia' capitata)...
In piu' ogni settimana cambia qualcosa: o la procedura o il modello di ricevuta catasto che la settimana scorsa voleva la firma del committente e questa settimana no... Mah.

Sul discorso targa che dire? La settimana scorsa la crocetta indicava che il comune demandava alla regione e non era nemmeno attiva nel modulo di chiusura pratica, questa settimana la crocetta indica esattamente l'opposto, cioe' che il comune provvedera' da se'. Ovviamente NON e' dato sapere prima cosa indichera' la crocetta, ne' esiste una procedura per le rettifiche in caso di errore. Non parliamo del malaugurato caso in cui il pdf della ricevuta si perdesse nei meandri della rete durante lo scaricamento... Puff! Pratica sparita ed addio...

Sempre sulla targa, non hanno saputo dirmi se, nel caso di edificio E.2+E.8 sarebbero state date due targhe oppure nemmeno una. Pero' intanto han voluto 15+15 € di versamento...

Poi i 10 € credevo servissero ai Punti Energia nel caso facessero loro la targa, invece da quanto mi ha detto un tecnico comunale, loro li intascano a prescindere e poi sono cacchi del comune far fare la targa e farsela pagare... Mah...

Insomma, tutta la procedura e gli annessi la stanno gestendo malissimo e lasciandoci navigare completamente a vista, cambiando rotta ogni giorno. Ed intanto a noi fanno certificare e giurare che i dati sono veritieri! Si preoccupassero del SW che ad ogni nuova versione scazza i risultati in modo diverso....
eliobono
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Messaggio da eliobono »

tigers ha scritto:Insomma, tutta la procedura e gli annessi la stanno gestendo malissimo e lasciandoci navigare completamente a vista, cambiando rotta ogni giorno. Ed intanto a noi fanno certificare e giurare che i dati sono veritieri! Si preoccupassero del SW che ad ogni nuova versione scazza i risultati in modo diverso....
Se fossimo una categoria dignitosa ci dovremmo ribellare. Per esempio i tassiti lo hanno fatto per molto meno. E non permettiamo che il nostro lavoro diventi un semplice business per lupi affamati....
Sul mio blog http://impiantitermici.blogspot.com/ ho scritto sull'argomento. Sarebbe il caso di aprire una discussione in merito e vedere qual'è la strada migliore per far valere il nostro dissenso. Ci sono di fondo che non possono essere accettate:
-il fatto che ogni Regione si faccia il suo regolamento
-la questione del progettista che non può fare la Certificazione. HANNO SCAMBIATO IL CERTIFICATORE PER IL VERIFICATORE!!!!!
-l'abilitazione di professionisti improvvisati. Solo esperti in termotecnica possono dedicarsi a queste attività!!!!
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
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engel_eagle
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Messaggio da engel_eagle »

eliobono ha scritto:
tigers ha scritto:Insomma, tutta la procedura e gli annessi la stanno gestendo malissimo e lasciandoci navigare completamente a vista, cambiando rotta ogni giorno. Ed intanto a noi fanno certificare e giurare che i dati sono veritieri! Si preoccupassero del SW che ad ogni nuova versione scazza i risultati in modo diverso....
Se fossimo una categoria dignitosa ci dovremmo ribellare. Per esempio i tassiti lo hanno fatto per molto meno. E non permettiamo che il nostro lavoro diventi un semplice business per lupi affamati....
Sul mio blog http://impiantitermici.blogspot.com/ ho scritto sull'argomento. Sarebbe il caso di aprire una discussione in merito e vedere qual'è la strada migliore per far valere il nostro dissenso. Ci sono di fondo che non possono essere accettate:
-il fatto che ogni Regione si faccia il suo regolamento
-la questione del progettista che non può fare la Certificazione. HANNO SCAMBIATO IL CERTIFICATORE PER IL VERIFICATORE!!!!!
-l'abilitazione di professionisti improvvisati. Solo esperti in termotecnica possono dedicarsi a queste attività!!!!
Ok, ma ad oggi anche se hai 3 lauree non riesci comunque a compilare il software cened: x esempio come cavolo si inseriscono le trasmittanze già note fornite dal serramentista, oppure quelle relative alle pareti esterne e ai solai? Considerato che l'attestato di certificatore energetica dura 10 anni , ci vuole una buona dose di pazzia a firmare! :?
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tigers
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Messaggio da tigers »

engel_eagle ha scritto:
Ok, ma ad oggi anche se hai 3 lauree non riesci comunque a compilare il software cened: x esempio come cavolo si inseriscono le trasmittanze già note fornite dal serramentista, oppure quelle relative alle pareti esterne e ai solai? Considerato che l'attestato di certificatore energetica dura 10 anni , ci vuole una buona dose di pazzia a firmare! :?
Beh, per le pareti c'e' la casellina da riempire, il fatto e' che nessuno ci ha spiegato:

a. Da dove vengono i valori di U che da' il software;
b. Da dove li prendiamo se vogliamo cambiarli (ad es. perche' la nostra tipologia NON c'e');

e mille altre cose. In effetti ho anche chiesto al CENED se mai faranno almeno un mini-corso per spiegare 'ste cose.

Perche' non so voi, ma a me l'esperienza triennale queste cose non le ha mica insegnate, cosi' come non mi ha insegnato cosa cavolo fare con gli edifici vicini che magari non conosco: li considero "climatizzati" e quindi zero dispersioni? Li considero "altri ambienti interni"? Voi cosa fate?
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Messaggio da ilverga »

Basterebbe tartassare i PUNTOENERGIA affinchè rilascino la benedetta guida all'utilizzo del software, come promesso da tempo...
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Messaggio da SuperP »

engel_eagle ha scritto: x esempio come cavolo si inseriscono le trasmittanze già note fornite dal serramentista, oppure quelle relative alle pareti esterne e ai solai? ?
Devi SOLO inserire i dati di trasmittanza che ti dà il programma e non quelli che hai a disposizione!!
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Messaggio da ilverga »

SuperP ha scritto:
engel_eagle ha scritto: x esempio come cavolo si inseriscono le trasmittanze già note fornite dal serramentista, oppure quelle relative alle pareti esterne e ai solai? ?
Devi SOLO inserire i dati di trasmittanza che ti dà il programma e non quelli che hai a disposizione!!
Quindi sostieni che anche in presenza di una Relazione sul contenimento dei consumi energetici (DLgs 192 o 311) e una dichiarazione della DL di rispondenza/conformità delle opere a tale relazione non si debbano usare le trasmittanze effettive, giusto?
E allora perchè hanno deciso di lasciare la casellina delle trasmittanze "modificabile"?? Vi sono dei campi non modificabili...ma non quello...a che pro??
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Messaggio da SuperP »

ilverga ha scritto: E allora perchè hanno deciso di lasciare la casellina delle trasmittanze "modificabile"?? Vi sono dei campi non modificabili...ma non quello...a che pro??
Sull'esistente si, per la ripetibilità operativa etc.. e poi mi è stato confermato dal cened... se ognuno scrive valori di trax che meglio crede addio ripetibilità!
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Messaggio da ilverga »

SuperP ha scritto:
ilverga ha scritto: E allora perchè hanno deciso di lasciare la casellina delle trasmittanze "modificabile"?? Vi sono dei campi non modificabili...ma non quello...a che pro??
Sull'esistente si, per la ripetibilità operativa etc.. e poi mi è stato confermato dal cened... se ognuno scrive valori di trax che meglio crede addio ripetibilità!
Sono d'accordo pienamente...ma come puoi ben vedere, le indicazioni stratigrafiche sono pochine!
Un doppio forato con 5 cm d'isolante (confesso molto comune nelle ns progettazioni fino al 2005...), come lo classifichi? Con 4 cm (penalizzando e quindi declassando l'immobile) o con 6 cm (dichiarazione falsa)??
Tra i 2 la prima...ma poi lo senti il sig. Rossi com'è incaxxato!!
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Messaggio da SuperP »

ilverga ha scritto: Un doppio forato con 5 cm d'isolante (confesso molto comune nelle ns progettazioni fino al 2005...), come lo classifichi? Con 4 cm (penalizzando e quindi declassando l'immobile) o con 6 cm (dichiarazione falsa)??
Tra i 2 la prima...ma poi lo senti il sig. Rossi com'è incaxxato!!
devi provare a cambiare gli anni di costruzione dell'immobile e vedere se escono tipologie differenti..
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Certo che per chi è abituato ad operare con sw evoluti e sperimentati da anni, dover utilizzare il Cened diventa veramente disarmante, ed anche oneroso in fatto di tempo. Perchè questo gioco al ribasso? La ripetibilità dei calcoli la si può ottenere anche con procedure meno approssimative altrimenti saranno ripetibili ma sbagliati. La Certificazione deve valorizzare la nostra professione non ridurla ad un semplice atto burocratico.
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timbri e targhe

Messaggio da 10gradiest »

Il comune deve individuare un responsabile del procedimento che andrà a validare l'attestato e a timbrare la ricevuta di chiusura della pratica.
La targa energetica deve essere prodotta per edifici interi (sia nuovi che esistenti). In questo caso bisogna pagare sempre 15 €.

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To: info <info@cened.it>
Sent: Sat, 29 Sep 2007 14:01:44 +0200
Subject: Timbro Comune


> Buongiorno,
> vorrei alcuni chiarimenti riguardo l'apposizione del timbro del Comune sul
> certificato energetico.
> Alcuni Comuni fanno timbrare i documenti al protocollo trattenendo semplicemente
> la copia e restituendo immediatamente il certificato e la ricevuta timbrati,
> mentre altri trattengono i documenti e li restituiscono in un secondo tempo.
> Il timbro del protocollo è sufficiente ?
> Ogni Comune è libero di fare come crede o la procedura da seguire è uguale per
> tutti ?
> L'obbligo di targa energetica, in caso di certificazione di un intero edificio,
> riguarda solo i nuovi fabbricati o anche quelli esistenti ?
> Tale obbligo è già operativo a tutti gli effetti e quindi il versamento deve
> essere sempre di 15 euro in questi casi oppure è possibile non richiedere la
> targa energetica ed effettuare il versamento di 5 euro anche nel caso di intero
> edificio ?
>
> Grazie per l'attenzione.
>
>
10gradiest
10gradiest
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Edificio non riscaldato ma con a.c.s.

Messaggio da 10gradiest »

Per edifici non riscaldati non è necessario la produzione dell'attestato di certificazione energetica in quanto non rientra nella definizione di edificio di cui al punto 2.i della DGR 5018.

Cordiali saluti


Punti Energia s.c.a.r.l.
Organismo regionale di accreditamento
per la certificazione energetica
Tel. 02 45487126
(lun-ven 10.00-12.00 14.30-16.30)
Fax 02 45487590
info@cened.it




----- Original Message -----
To: info <info@cened.it>
Sent: Wed, 3 Oct 2007 17:24:07 +0200
Subject: Edificio NON RISCALDATO ...


> Chiedo come procedere nei confronti di un Notaio che richiede A.C.E. per la
> compravendita di un edificio non riscaldato ad uso ricovero automezzi
> industriali in cui è presente un servizio igienico con sola produzione di acqua
> calda sanitaria mediante boiler elettrico da 30 litri.
> Con il software CENED non è possibile rilasciare un certificato che riporti il
> fabbisogno dell'involucro ed il consumo per la produzione di acqua calda
> sanitaria, in quanto non è possibile procedere senza inserire i dati di un
> generatore di calore ad uso riscaldamento.
> Devo ritenere che in questo caso non si debba allegare A.C.E. all'Atto Notarile?
> In questo caso come posso dimostrare al Notaio che non è necessario produrre
> l'A.C.E.?
>
> Distinti saluti.
>
10gradiest
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