Normativa
Moderatore: Edilclima
Normativa
Chiedo chiarimento sulla normativa che è possibile utilizzare.
Premessa:
Le NTC (DM 14.01.2008) prevedono la combinazione di carico eccezionale che identifica la combinazione per il fuoco. La circolare al paragrafo 3.6.1.2 richiama il dm 16.02.2007 e il dm 09.03.2007. L'NTC ai punti 4.1.3, 4.2.11, ecc... specifica che è possibile usare gli eurocodici come metodo di calcolo. Il dm 16.02.2007 richiama per il metodo analitico le uni 9502-9503 e gli eurocodici. Entrambe queste normative specificano un metodo di verifica nel dominio delle resistenze e nel dominio della temperatura e entrambe si riferiscono a determinate combinazioni di carico diverse da quelle del DM 14.01.2008. Il dm 16.02.2007 specifica le tabelle da usare per il metodo tabellare specificando che altre tabelle non possono essere usate.
Domande:
Ecco le mie considerazioni, se qualcuno è tanto gentile da dirmi se sono corrette o sbagliate, ringrazio veramente:
1. La combinazione di carico per applicare il metodo analitico è quella del DM 14.01.2008 - Norme tecniche sulle costruzioni
2. E' possibile applicare sia il metodo analitico delle uni 9503-9502 che il metodo analitico degli eurocodici (uni-en 1993-1-2:2005 ecc...)
3. In particolare è possibile applicare la verifica nel dominio delle temperature per strutture in acciaio secondo l'eurocodice per le sole strutture per cui l'instabilità assiale-flesso torsionale non deve essere considerata mentre secondo le uni 9503 anche per queste ultime usando il coeff. k=1.2
4. Il metodo tabellare può essere usato riferendosi sia alle tabelle del dm 16.02.2007 che alle tabelle dell'eurocodice uni-en 1992-1-2:2005.
5. Il dm 16.02.2007 è in vigore
6. Le uni 950x sono in vigore fino a marzo 2010 (quando sarà obbligatorio applicare gli eurocodici)
Marco
Premessa:
Le NTC (DM 14.01.2008) prevedono la combinazione di carico eccezionale che identifica la combinazione per il fuoco. La circolare al paragrafo 3.6.1.2 richiama il dm 16.02.2007 e il dm 09.03.2007. L'NTC ai punti 4.1.3, 4.2.11, ecc... specifica che è possibile usare gli eurocodici come metodo di calcolo. Il dm 16.02.2007 richiama per il metodo analitico le uni 9502-9503 e gli eurocodici. Entrambe queste normative specificano un metodo di verifica nel dominio delle resistenze e nel dominio della temperatura e entrambe si riferiscono a determinate combinazioni di carico diverse da quelle del DM 14.01.2008. Il dm 16.02.2007 specifica le tabelle da usare per il metodo tabellare specificando che altre tabelle non possono essere usate.
Domande:
Ecco le mie considerazioni, se qualcuno è tanto gentile da dirmi se sono corrette o sbagliate, ringrazio veramente:
1. La combinazione di carico per applicare il metodo analitico è quella del DM 14.01.2008 - Norme tecniche sulle costruzioni
2. E' possibile applicare sia il metodo analitico delle uni 9503-9502 che il metodo analitico degli eurocodici (uni-en 1993-1-2:2005 ecc...)
3. In particolare è possibile applicare la verifica nel dominio delle temperature per strutture in acciaio secondo l'eurocodice per le sole strutture per cui l'instabilità assiale-flesso torsionale non deve essere considerata mentre secondo le uni 9503 anche per queste ultime usando il coeff. k=1.2
4. Il metodo tabellare può essere usato riferendosi sia alle tabelle del dm 16.02.2007 che alle tabelle dell'eurocodice uni-en 1992-1-2:2005.
5. Il dm 16.02.2007 è in vigore
6. Le uni 950x sono in vigore fino a marzo 2010 (quando sarà obbligatorio applicare gli eurocodici)
Marco
Re: Normativa
Non sono uno strutturale, quindi non ti rispondo sulle domande specifiche, cmq:
2) le UNI 9502-9503-9504 sono impiegabili solo fino all'emanazione delle appendici nazionali agli eurocodici; gli eurocodici sono impiegabili solo se completi delle appendici contenenti i parametri definiti a livello nazionale;
4) il metodo c.d. tabellare è riferito esclusivamente alle tabelle di cui all'Allegato D del DM 16/02/07; altre tabelle non possono essere impiegate
5) il DM 16/02/07 è pienamente in vigore
6) vedi risposta 2
2) le UNI 9502-9503-9504 sono impiegabili solo fino all'emanazione delle appendici nazionali agli eurocodici; gli eurocodici sono impiegabili solo se completi delle appendici contenenti i parametri definiti a livello nazionale;
4) il metodo c.d. tabellare è riferito esclusivamente alle tabelle di cui all'Allegato D del DM 16/02/07; altre tabelle non possono essere impiegate
5) il DM 16/02/07 è pienamente in vigore
6) vedi risposta 2
Re: Normativa
Grazie mille della risposta.
Concordi?
grazie mille
Marco
In realtà il dm 2007 prevede al punto C.4 l'utilizzo degli eurocodici anche senza appendici nazionali limitatamente alla verifica della resistenza al fuoco degli el. costruttivi portanti. Penso quindi sia corretto applicare (ad esempio nel mio caso specifico) le uni en 1993-1-2:2005.Terminus ha scritto: 2) ... gli eurocodici sono impiegabili solo se completi delle appendici contenenti i parametri definiti a livello nazionale;
Secondo quanto riportato sopra è possibile usare anche l'eurocodice 1992-1-2:2005 in cui sono presenti le tabelle. Visto poi che il dm 2008, uscito dopo il dm 2007, prevede espressamente l'uso di tale eurocodice, ritengo che anche le tabelle di tale normativa possano essere usate.Terminus ha scritto: 4) il metodo c.d. tabellare è riferito esclusivamente alle tabelle di cui all'Allegato D del DM 16/02/07; altre tabelle non possono essere impiegate
Concordi?
grazie mille
Marco
Re: Normativa
La certificazione di resistenza al fuoco si deve fare in ottemperanza al DM 16/02/07, il quale prevede i tre metodi: sperimentale, analitico e tabellare.Secondo quanto riportato sopra è possibile usare anche l'eurocodice 1992-1-2:2005 in cui sono presenti le tabelle. Visto poi che il dm 2008, uscito dopo il dm 2007, prevede espressamente l'uso di tale eurocodice, ritengo che anche le tabelle di tale normativa possano essere usate.
Ora gli eurocodici sono previsti solo nel metodo analitico (All.C), non sono invece previsti nel metodo tabellare di cui all'all.D, il quale esplicitamente vieta di fare riferimento a tabelle non contenute nello stesso decreto ed anzi alle precise condizioni specificate nelle stesse.
Quindi, a meno di circolari esplicative o modifiche del DM, se certifichi con il metodo tabellare devi usare solo quelle del DM 16/02/08, mentre se impieghi il metodo analitico, allora fai uso degli eurocodici e/o le varie UNI, e quindi puoi usufruire delle tabelle qui riportate, alle condizioni specificate.
Re: Normativa
Grazie mille del chiarimento. Concordo con quanto hai scritto.
ciao
Marco
ciao
Marco
Re: Normativa
Riprendo la discussione per interesse personale
L'allegato D indica che non si possono usare " Altre tabelle di natura sperimentale o analitica..."; domanda: le tabelle dell'Eurocodice diu che natura sono e dove viene precisata la loro natura?
Seconod ciò che scrive Terminus, potrebbe essere quindi sufficiente solo una denominazioe diversa nel CERT REI.
Faccio un esempio: devo certificare un pilastro o un solaio o altro elemento.
NOn ci riesco con le tabelle del DM 16/2/07 perchè troppo restrittive.
Guardo l'Eurocodice relativo e vedo che gli spessori protettivi che ho in questo caso sono sufficienti; verifico al contempo che le condizioni di utilizzo delle tabelle dell'Eurocodice sono idonee al mio caso
Conclusione: nel CERT REI non barro la classificazione con metodo tabellare, ma quella con metodo analitico e ci scrivo semplicemente che ho usato le tabelle dall'Eurocodice, senza fare alcun calcolo col software.
E' corretto il mio approccio?
Se non è così, si giunge alla conclusione che l'Italia è disallineata da una Norma Europea, il che non può essere...
L'allegato D indica che non si possono usare " Altre tabelle di natura sperimentale o analitica..."; domanda: le tabelle dell'Eurocodice diu che natura sono e dove viene precisata la loro natura?
Seconod ciò che scrive Terminus, potrebbe essere quindi sufficiente solo una denominazioe diversa nel CERT REI.
Faccio un esempio: devo certificare un pilastro o un solaio o altro elemento.
NOn ci riesco con le tabelle del DM 16/2/07 perchè troppo restrittive.
Guardo l'Eurocodice relativo e vedo che gli spessori protettivi che ho in questo caso sono sufficienti; verifico al contempo che le condizioni di utilizzo delle tabelle dell'Eurocodice sono idonee al mio caso
Conclusione: nel CERT REI non barro la classificazione con metodo tabellare, ma quella con metodo analitico e ci scrivo semplicemente che ho usato le tabelle dall'Eurocodice, senza fare alcun calcolo col software.
E' corretto il mio approccio?
Se non è così, si giunge alla conclusione che l'Italia è disallineata da una Norma Europea, il che non può essere...
Re: Normativa
E' stato stabilito dalle appendici nazionali, che le tabelle non sono impiegabili. Quindi niente certificazione analitica con le stesse.
Re: Normativa
Terminus mi sa ce non ho forse tutto il testo delle Appendici Nazionali...non riesco a trovare il punto in cui si vieta l'utilizzo delle tabelle contenute negli Eurocodici. Sai dove posso trovare il testo integrale e quale è il punto?
Re: Normativa
Cerca il testo integrale del DM 31/07/12.
Per la UNI EN 1996-1-2 (murature), la Nota 4 all'Appendice B
Per la UNI EN 1996-1-2 (murature), la Nota 4 all'Appendice B
Re: Normativa
Fatto. Letta anche la nota che hai indicato.
Questa nota allinea l'Eurocodice a quanto il Ministero aveva già disposto, quindi doveva esserci.
Io però parlavo essenzialmente di pilastri e solai e nelle appendici non trovo esclusioni in merito.
Altresì il DM 16/2/07 dicendo che le uniche tabelle valide per il metodo TABELLARE sono quelle in esso contenute non pregiudica assolutamente di utilizzare, per il metodo ANALITICO, le tabelle dell'Eurocodice, le quali soino appunto derivate da calcoli analitici, per i quali sono stati assunti determinati dati di ingresso.
Ora, se la mia struttura ha caratteristiche identiche o peggiorative rispetto a quelle assunte dagll'Eurocodice, èa mio avviso posos far eun CERT REI barrando la casellina "analitica" e prendendo a riferimento le tabelle dell'Eurocodice senza eseguire calcoli software
Questa nota allinea l'Eurocodice a quanto il Ministero aveva già disposto, quindi doveva esserci.
Io però parlavo essenzialmente di pilastri e solai e nelle appendici non trovo esclusioni in merito.
Altresì il DM 16/2/07 dicendo che le uniche tabelle valide per il metodo TABELLARE sono quelle in esso contenute non pregiudica assolutamente di utilizzare, per il metodo ANALITICO, le tabelle dell'Eurocodice, le quali soino appunto derivate da calcoli analitici, per i quali sono stati assunti determinati dati di ingresso.
Ora, se la mia struttura ha caratteristiche identiche o peggiorative rispetto a quelle assunte dagll'Eurocodice, èa mio avviso posos far eun CERT REI barrando la casellina "analitica" e prendendo a riferimento le tabelle dell'Eurocodice senza eseguire calcoli software
Re: Normativa
Le tabelle della UNI EN 1992-1-2 sono praticamente identiche a quelle del DM ..... non si sono inventati nulla.
Re: Normativa
Le tabelle da eurocodici (particolarmente utili quelle del EN 1996-1-2) sono da considerarsi analitiche anche se tabelle.
Ad ogni modo uno bravo a far calcoli con metodi avanzati degli EC a mio parere ha un paio di marce in più... sono incomprensibili!
Ad ogni modo uno bravo a far calcoli con metodi avanzati degli EC a mio parere ha un paio di marce in più... sono incomprensibili!
Re: Normativa
Riprendo nuovamente il filo.
Concordo sul fatto che si possano usare le tabelle Eurocodici indicando "calcolo analitico" nel CERT REI.
Domanda: ovviamente le posso usare se e solo se sono soddisfatte le ipotesi di base che stanno alla base di tali tabelle.
Per esempio: per la certificazione R o EI di un solaio bausta, chi sa quali ipotesi di base hanno preso a riferimento gli Eurocodici? sono idonee per poter certificare senza tremori d'animo? o sono troppo ottimistiche?
Concordo sul fatto che si possano usare le tabelle Eurocodici indicando "calcolo analitico" nel CERT REI.
Domanda: ovviamente le posso usare se e solo se sono soddisfatte le ipotesi di base che stanno alla base di tali tabelle.
Per esempio: per la certificazione R o EI di un solaio bausta, chi sa quali ipotesi di base hanno preso a riferimento gli Eurocodici? sono idonee per poter certificare senza tremori d'animo? o sono troppo ottimistiche?
Re: Normativa
Le tabelle degli Eurocodici, similmente a quelle del DM, sono tratte da campagne sperimentali e verifiche analitiche e sono cautelative.
Le condizioni da rispettare sono quelle riportate.
Gli altri metodi ricompresi negli EC sono via via più complessi e più rispondenti alle condizioni specifiche, quindi meno cautelativi.
Le condizioni da rispettare sono quelle riportate.
Gli altri metodi ricompresi negli EC sono via via più complessi e più rispondenti alle condizioni specifiche, quindi meno cautelativi.
Re: Normativa
Scusate se mi intrometto ma proprio in questi giorno mi sto occupando di c.a e fuoco.
Negli appendici nazionali delle EN 1992-1-2 non mi pare che vi siano limitazioni all'uso delle tabelle presenti nel cap.5 "Tabulated Data" mentre gli appendici A,B,C,D,E, per l'Italia, sono informativa perlatro lo sono anche nelle EN originali. Secondo me questo non implica la non applicabilità ne a livello Europeo ne nazionale altrimenti perchè pubblicarle in una norma.
Una delle diversità tra tabelle DM rispetto le EN che ho notato è che nelle tabelle EN si possono interpolare i valori ( vedi 5.2 (12) ).
Questo vuol dire che nel DM se ho un pilastro 30x30cm da verificare R60 devo considerarlo 25x25 con a=45mm altrimenti passo a 35x35 a=40.
Nelle EN ( per eta(fi)=0,7) posso iterpolare tra 25cm-a=46 e 35cm-a=40. Non che i millimetri guadagnati possano far cambiare la realtà delle cose vista le approssimazioni ben maggiori nell'edilizia.
Non trovo invece alcun riferimento nelle EN a proposito di eventuali strati di intonaco ( protettivo o normale ) possibile utilizzo invece nelle tabelle del DM. Questo si che è un aiuto in alcuni casi.
Negli appendici nazionali delle EN 1992-1-2 non mi pare che vi siano limitazioni all'uso delle tabelle presenti nel cap.5 "Tabulated Data" mentre gli appendici A,B,C,D,E, per l'Italia, sono informativa perlatro lo sono anche nelle EN originali. Secondo me questo non implica la non applicabilità ne a livello Europeo ne nazionale altrimenti perchè pubblicarle in una norma.
Una delle diversità tra tabelle DM rispetto le EN che ho notato è che nelle tabelle EN si possono interpolare i valori ( vedi 5.2 (12) ).
Questo vuol dire che nel DM se ho un pilastro 30x30cm da verificare R60 devo considerarlo 25x25 con a=45mm altrimenti passo a 35x35 a=40.
Nelle EN ( per eta(fi)=0,7) posso iterpolare tra 25cm-a=46 e 35cm-a=40. Non che i millimetri guadagnati possano far cambiare la realtà delle cose vista le approssimazioni ben maggiori nell'edilizia.
Non trovo invece alcun riferimento nelle EN a proposito di eventuali strati di intonaco ( protettivo o normale ) possibile utilizzo invece nelle tabelle del DM. Questo si che è un aiuto in alcuni casi.
Re: Normativa
Terminus, quando scrivi le condizioni da rispettare, ti riferisci al fattore di carico =0,7? od anche ad altro?
Secondo Te tale fattore è da ritenersi rispettato o ci sono strutture che non lo rispettano e lo hanno superiore?
Ad esempio io ora sto studiando un solaio bausta anni 70...
Secondo Te tale fattore è da ritenersi rispettato o ci sono strutture che non lo rispettano e lo hanno superiore?
Ad esempio io ora sto studiando un solaio bausta anni 70...