Dichiarazione di conformità per antincendio

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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pizza75
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Dichiarazione di conformità per antincendio

Messaggio da pizza75 »

Sono stato contattato da un impresa che dice che i V.V.F. hanno chiesto per un impianto idranti e sprinkler da loro realizzato, la firma di un tecnico abilitato sia per gli as-built che sulla dichiarazione di conformità.

Riesco a capire solo in parte la richiesta, la firma di un tecnico abilitato è garanzia per quanto riguarda gli as-built ma non ho mai sentito che debba firmare la dich. di conformità che è unicamente (per quel che ne so io) da compilare da parte della Ditta che ha realizzato l'impianto antincendio.

Cosa devo fare secondo Voi?

E' importante grazie
nicorovoletto
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Re: Dichiarazione di conformità per antincendio

Messaggio da nicorovoletto »

Il tuo caso dovrebbe essere questo
per gli impianti non soggeti a 46/90, ci sono 2 soluzioni:
1) dichiarazione di corretta installazione da parte dell'installatore corredara di progetto (anche se questo non è obbligatorio) a firma di tecnico abilitato;
2) in assenza di progetto: certificazione tecnica e collaudo a firma di professionista abilitato 818

prego
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
pizza75
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ok ma........

Messaggio da pizza75 »

Si ma il mio caso è un po' diverso nel senso che è un impianto soggetto a 46/90 in cui è già stato fatto un progetto.
Ora all'impresa che lo ha realizzato viene chiesto la dich. di conformità timbrata da un professionista abilitato oltre agli as-built firmati.

Grazie
nicorovoletto
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Re: ok ma........

Messaggio da nicorovoletto »

nota: la 46/90 è obbligatoria solo per edifici residenziali.

se il tuo caso ricade nella 46/90:
dichirazione ditta e progetto firmato da professionista. Nessuno di può chiedere altro!!
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
pizza75
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Grazie

Messaggio da pizza75 »

Infatti è quello che pensavo anche io ma a volte avere un conforto comune è la cosa migliore.
Secondo me già gli as-built sono una cosa in più.

Grazie
amadeus
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Messaggio da amadeus »

A tale proposito vedi DPR 447/91, art. 4, comma 3

"Qualora l'impianto a base di progetto sia variato in opera, il progetto presentato deve essere integrato con la necessaria
documentazione tecnica attestante tali varianti in corso d'opera, alle quali, oltre che al progetto, l'installatore
deve fare riferimento nella sua dichiarazione di conformità."

Quindi se l'impianto ricade nell'obbligo della 46/90 e anche nell'obbligo di progetto, il progetto allegato alla 46/90 deve essere adeguato al costruito ovvero deve essere allegato progetto delle eventuali varianti. Se non è un as-built, gli assomiglia molto
Marcus
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Messaggio da Marcus »

L'iter di un impianto antincendio è piuttosto complesso:

- il progetto è infatti necessario e richiesto dalla 46/90 e deve essere realizzato da un progettista abilitato (non necessariamente alla 818);
- l'impresa realizza l'opera e la certifica come richiesto dalla 46/90, ossia dichiara di la conformità al progetto delle caratteristiche geometriche ed idrauliche;
ma ciò che basta infatti i VVF richiedono una fase 3:
- Collaudo idraulico secondo un prefissato standard, ossia una certificazione redatta da un progettista abilitato alla 818;

In parole povere richiedono la certificazione in opera di ogni cosa sia di competenza VVF, così come per le porte tagliafuoco, le pareti REI, anche gli impianti antincendio devono essere certificati in opera da tecnico abilitato alla 818. In sostanza si tratta di un collaudo funzionale descritto nei dettagli nelle norma UNi 10779 e UNi 9489. Il certificatore deve verificare la rispondenza degli impianti alle normative, deve eseguire delle prove idrauliche, può prescrivere delle modifiche rispetto al progetto qualora lo ritenga necessario!

Responsabilità: il certificatore è colui che è responsabile dell'impianto e se ne assume praticamente tutte le responsabilità, esattamente come avviene per la certificazione di una parete REI. Per questo motivo in genere il certificatore di un impianto VVF è lo stesso progettista, che magari ha fatto anche la DL.

Consiglio: Se in questo caso per la certificazione hanno chiamato un altro tecnico è probabile che stiano cercando un capretto da immolare: il progettista dell'impianto potrebbe aver ravvisato qualche stranezza, oppure potrebbe aver richiesto delle modifiche non accolte dall'impresa, e si è rifiutato di fare la certificazione!
Ciò non significa che il lavoro non vada fatto: ho ricevuto diversi incarichi di questo tipo, qualche volta la cosa era fattibile e qualche altra volta no, quindi cautela! :wink:
pizza75
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grazie

Messaggio da pizza75 »

Ti ringrazio Marcus ma il mio caso è un po' differente nel senso che non mi è stato richiesto un collaudo ma solo di firmare gli as-built e quindi nn credo sia richiesto una certificazione vera e propria altrimenti me ne guarderei bene.
Ad ogni modo ti ringrazio molto, ma ti è mai capitato che i v.v.f. richiedessero che gli as-built sia firmati da un tecnico abilitato??

Grazie
Marcus
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Re: grazie

Messaggio da Marcus »

Nel progetto dell'esame di progetto ai fini della richiesta del CPI, ai VVF non interessa molto il progetto idraulico vero e proprio quanto il fatto che siano presenti e segnalati sul progetto i vari elementi necessari in termini di idranti, attacchi autopompe, testine sprinkler, ecc.
Tutto ciò che è a monte di quelle testine viene dato per scontato in fase di progetto, e quindi ci si potrebbe chiedere quando viene verificato dai VVF l'impianto vero e proprio nonchè la sua idoneità a svolgere la funzione che è chiamato a svolgere!
Questa fase viene delegata ad un tecnico abilitato alla 818 proprio per mezzo della certificazione di cui parlavamo prima. Quel tecnico rappresenta in sostanza un delegato dei VVF ad accertare quanto prima detto e se per lui è tutto in regola ed emette certificazione lo è anche per i VVF.
Quindi non credo che ai VVF interessi molto un as-build firmato, come di fatto non gli interessa nemmeno il progetto dell'impianto antincendio firmato, a loro interessa soltanto che qualcuno di loro fiducia gli dica che quell'impianto, così com'è in opera è funzionale ai fini dei VVF. :wink:
pizza75
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ok

Messaggio da pizza75 »

Si tra l'altro sono fresco del corso 818 presso l'ordine ma effettivamente quel che mi hai appena spiegato tu me lo ha chiarito solo qualcuno che fa attività specifica da parecchio tempo.
Anche perchè al corso dicono cose molto utili sulla legislazione ma purtroppo non tutto è approfondito e sopratutto questa parte sulla certificazione. Infatti molti credono che per fare progettazione antincendio sia necessario essere abilitati all'818, in realtà come tu ben saprai uno che non ha frequentato il corso può benissimo fare progettazione usando metodi tabellari ad esclusione delle verifiche analitiche e sperimentali.
L'unica cosa che non si puo' fare è la certificazione.

Comunque il mio caso non è un collaudo, anche se non lo capisco neanche io i v.v.f. gli hanno chiesto all'impresa gli as-built firmati da un professionista, forse per maggior garanzie.
Secondo te perchè?

Grazie
nicorovoletto
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Re: ok

Messaggio da nicorovoletto »

per marcus
io per il rilascio del cpi mi riferisco al decreto 04.05.98 e lì è spiegato chiaramente cosa fare nei 2 casi per la certificazione degli impianti:
1) obbligo 46/90
2) escluso 46/90

Non mi risulta che bisogna sempre collaudare l'impianto con tecnico abilitato 818,
che è quello che intendevi tu? o sbaglio
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nicorovoletto
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Re: ok

Messaggio da nicorovoletto »

mamma mia come scrivo..... :lol: spero di essermi spiegato :lol:
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Marcus
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Re: ok

Messaggio da Marcus »

Marcus
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Re: ok

Messaggio da Marcus »

Nicorovoletto: ho approfondito e in effetti ho detto una imprecisione, se esiste un progetto e se questo progetto non viene modificato in fase di installazione, e se l'impianto viene certificato ai sensi della 46/90 per i VVF non serve nient'altro!

Se il progetto non esiste, oppure se esiste ma subisce modifiche in fase di installazione, e quindi l'installato è sostanzialmente difforme dal progettato, allora serve la certificazione del tecnico 818 come prima detto!
Per il resto confermo quanto prima detto, e comunque rendetevi conto della componente di "discrezionalità" circa il fatto che l'impianto possa o meno aver subito modifiche: in altre parole se il Comando vuole la certificazione bisogna comunque dargliela!

La cosa strana e che comunque sembrerebbe esclusa una ipotetica fase di as-built!
pizza75
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Ho chiarito

Messaggio da pizza75 »

L'impresa finalmente ha chiarito, i loro tecnici probabilmente avevano un bel po' di confusione in testa.
Era la proprietà che voleva gli as-built io ho timbrato tutto ma posso star tranquillo perchè non era una cosa richiesta dai v.v.f.
grazie di tutto ragazzi
nicorovoletto
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Re: ok

Messaggio da nicorovoletto »

per marcus:
ok ci siamo, infatti io seguo semplicemente le procedure del 04.05.98. niente di +. ciao :wink:
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