impianto produzione artigianale birra

[marcocinalli]

anche secondo voi un impianto di produzione artigianale di birra (costituito da una macchina marcata CE con potenza gas complessiva dei due bruciatori di cui è equipaggiata pari a 37.5 kW) deve sottostare ai dettami del DM 12/04/96?

grazie
MC

[Terminus]

rileggendo per bene il campo di applicazione del DM, si ha che se sei in campo artigianale, sei soggetto ai sensi del punti 1-c): forni da pane e altri laboratori artigiani.
Se l'impianto è invece configurabile come realizzato per ciclo industriale non è soggetto al DM.

Ma visto che in campo industriale non c'è normativa specifica, direi che il DM è applicabile -come guida per la regola dell'arte insieme alle UNI - anche nel settore industriale.

[marcocinalli]

grazie 1000, era come pensavo...

ma la uni di riferimento potrebbe essere la 8723 cioè quella delle cucine industriali o c'è qualche altra UNI più specifica?

la domanda mi sorge spontanea perchè i due bruciatori (18 + 20 kw) prelevano l'aria di combustione dal locale e immettono i gas di combustione nello stesso locale (non sono altro che due grossi fornelli...)

MC

[Terminus]

Se la macchina è marcata CE è certamente dotata di manuale di uso, manutenzione e soprattutto installazione.
vedi quindi cosa prevede il costruttore..........poi mettici del tuo, valutando le condizioni contingenti, con l'ausilio delle UNI o del DM se ritieni opportuno.

[marcocinalli]

nel libretto il costruttore dice di riferirsi per il collegamento elettrico e gas alla direttiva macchine... (quando si dice un lavoro ben fatto...).
ho già chimato il costruttore ma lui latita da tre giorni e il cliente preme...
vedremo cosa mi faranno sapere.

grazie
MC

[badaniele]

Se la macchina è marcata CE è certamente dotata di manuale di uso, manutenzione e soprattutto installazione.
vedi quindi cosa prevede il costruttore..........poi mettici del tuo, valutando le condizioni contingenti, con l'ausilio delle UNI o del DM se ritieni opportuno.

condivido in pieno...molte volte in effetti, essendo progettisti, dobbiamo fare le cose in maniera tale che ci sia una certa logica, in maniera tale che si possa difendere il nostro operato. Molte volte, in effetti, quando ci sono dei decreti attuativi molto rigidi, nel senso che ci dicono passo passo quello che dobbiamo fare, di sicuro sono molto comodi, ma alla fine siamo dei meri esecutori (ed in teoria non servirebbe neanche essere ingegneri)


quindi sono sicuramente intellettualmente stimolanti tutte quelle situazioni che ci permottono di interpretare la norma