archivio cartaceo = attività 43?

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alessiotst
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archivio cartaceo = attività 43?

Messaggio da alessiotst »

Un ufficio (notarile, di un avvocato, etc.) dove tipicamente sono stipati grossi quantitativi (> 50 q.li) di carta sotto forma di libri, faldoni, etc. si identifica nell'attività 43?

Leggendo in rete varie disquisizioni in merito, ho percepito che si fa differenza tra "archivio" e "deposito" intendeno come "archivio" un locale adibito all'archiviazione del materiale cartaceo frequentato saltuariamente (la classica stanza-archivio che si trova in tutti gli uffici), mentre con "deposito" un locale frequentato molto meno di frequente (ad es. il garage o la cantina dove vengono sistemati i documenti delle annate precedenti), e che l'attività 43 si riferisce ai depositi.

Avete esperienza in merito?
Terminus
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Iscritto il: ven mar 30, 2007 17:40
Località: Umbria

Re: archivio cartaceo = attività 43?

Messaggio da Terminus »

Riprendo la definizione di archivi e depositi di cui al DM 22/02/06:
"Locali adibiti unicamente al ricovero del materiale di ufficio ove normalmente non vi è presenza di persone. Non vengono considerati i vani e gli armadi a muro con superficie in pianta non eccedente 1,5mq"
Qui la discriminante è la presenza normale di persone, quindi postazioni di lavoro.

Per quanto riguarda l'assoggettabilità ad attività 43, seguendo la distinzione di cui sopra, se i 50q.li li hai all'interno di una stanza dedicata e priva di presenza lavorativa, viene da dire che si rientra.
Non ho mai avuto casi del genere (ovvero dove il responsabile avesse o per lo meno dichiarasse esplicitamente quantitativi superiori alla soglia), quindi direi che una chiacchierata con un funzionario del Comando VVF è opportuna.
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