QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

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mmaarrccoo
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QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da mmaarrccoo »

Ciao,
sono alla ricerca di una risposta alla domanda di cui al titolo. Poniamo il caso di un deposito con EFC a norma UNI 9494 e rivelazione incendi. Oltre agli ovvi comandi manuali (pulsante) e automatici (elementi termici a bordo) gli impianti EFC vanno sempre azionati anche automaticamente dalla rivelazione incendi o diventa facoltativo in base alle decisioni/scelte del progettista?
stfire
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da stfire »

Secondo UNI 9494 il SENFC/SEFFC può azionarsi con segnale di allarme incendio (IRAI/SPK) e/o da comando remoto manuale.
Essendo specificato "e/o" devi sicuramente avere un dispositivo di azionamento manaule del sistema, ma non devi obbligatoriamente interfacciare il sistema ENFC/EFFC con l'IRAI o altro.
dipende un po' da valutazione del rischio e dalla presenza di altri impianti, tipo SPK.
mmaarrccoo
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da mmaarrccoo »

Anche io ero giunto alle tue conclusioni.
Inoltre se ho uno sprinkler direi che come minimo dovrei ritardare l'eventuale comando automatico degli EFC e/o, a maggior ragione, potrebbe essere proprio il caso in cui gli EFC è meglio che stiano chiusi fino a che qualcuno, manualmente, non decide che è il caso di aprirli (dopo che lo sprinkler appunto ha fatto quello che deve). Cosa ne pensi?
Terminus
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da Terminus »

Se parliamo di COPI, questo prevede:
in presenza di IRAI devono essere previste funzioni di comunicazione e controllo dello stato dell’impianto SEFC.
Il che comunque non vuol dire necessariamente funzioni di attivazione. Questo dipenderà dal livello IRAI e dalla VDR.

Direi comunque che se si hanno altri impianti con possibile interferenza, come gli sprinkler, il comando del SEFC programmato da centrale IRAI è quantomeno opportuno.
mmaarrccoo
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da mmaarrccoo »

Terminus ha scritto: lun nov 30, 2020 12:07 Se parliamo di COPI, questo prevede:
in presenza di IRAI devono essere previste funzioni di comunicazione e controllo dello stato dell’impianto SEFC.
Il che comunque non vuol dire necessariamente funzioni di attivazione. Questo dipenderà dal livello IRAI e dalla VDR.

Direi comunque che se si hanno altri impianti con possibile interferenza, come gli sprinkler, il comando del SEFC programmato da centrale IRAI è quantomeno opportuno.
Terminus nella tua ultima frase fai intendere che con gli sprinkler programmeresti il comando da IRAI in modo ritardato. Io invece mi riferivo proprio a non dare il comando automatico da IRAI in quanto:
- se ho lo sprinkler è bene che intervenga lui
- se proprio voglio far partire gli EFC essi possono intervenire con l'elemento termosensibile a bordo (temperatura maggiore rispetto allo sprinkler) oppure con il comando manuale.

In questa situazione un comando automatico degli EFC da IRAI (in seguito ad attivazione rivelatori) non mi sembra che aggiunga molto e che serva particolarmente. Sbaglio qualcosa?
Terminus
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da Terminus »

Se hai gli spk, IRAI ed EFC, hai un buon livello di rischio ed hai già stabilito che servono impianti di protezione ad attivazione automatica.
L'azionamento manuale degli EFC non è detto che risponda ai requisiti di sicurezza che devi stabilire nella VDR e comunque il COPI ti chiede almeno un collegamento di supervisione tra le centraline.
A quel punto aggiungere nella programmazione della centrale IRAI l'attivazione del SENFC con la logica opportuna, mi sembra cosa facile e che comunque aumenta il livello di protezione, rispetto ad un'attivazione manuale.
mmaarrccoo
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da mmaarrccoo »

E' vero, io però mi riferivo al fatto che a volte aprire gli EFC automaticamente (comprese le relative aperture di immissione aria dal basso) può generare pasticci (ad esempio facendo entrare ossigeno sull'incendio...).
Che io sappia in genere un impianto EFC a norma UNI ha lo scopo di agevolare l'esodo delle persone. Nei casi in cui invece non ci sono persone (ad esempio un deposito senza presenza fissa di persone e dove ogni tanto entra un mulettista) ritengo che far entrare aria nell'edificio non sia sempre una buona idea e si possa lasciare:
- la valutazione ai VV.F. che azioneranno o meno l'impianto tramite il pulsante
- l'automatismo al solo elemento termosensibile a bordo degli EFC

Sono pippe mentali o può avere senso?
stfire
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Re: QUANDO LA RIVELAZIONE INCENDI DEVE AZIONARE GLI EFC?

Messaggio da stfire »

mmaarrccoo ha scritto: lun nov 30, 2020 11:23 Inoltre se ho uno sprinkler direi che come minimo dovrei ritardare l'eventuale comando automatico degli EFC e/o, a maggior ragione, potrebbe essere proprio il caso in cui gli EFC è meglio che stiano chiusi fino a che qualcuno, manualmente, non decide che è il caso di aprirli (dopo che lo sprinkler appunto ha fatto quello che deve). Cosa ne pensi?
Quando si è in presenza di impianto SPK e SEFC deve essere privilegiato il funzionamento dell'impianto SPK.
In una versione della UNI 9494 si risolveva il tutto con un deltaT +25°C dell'elemento termosensibile degli ENFC. Ma non è abbastanza.
Poi forse parlando di impianto SPK si pensa troppo in generale, visto che di tipi di impianti ce ne sono molteplici ed ognuno ha le sue caratteristiche (es. risposta rapida / risposta standard) e sue funzioni (controllo / soppressione).

Il COPI, per quello che ho potuto verificare, non è vincolante per gli aspetti impiantistici IRAI di interfacciamento/comando.
"..prescrizioni aggiuntive indicate nella tabella Tabella S.7-3, ove pertinenti, secondo valutazione del rischio d’incendio."
Io preferisco ragionare la gestione degli impianti di protezione attiva con una valutazione del rischio e gestione emergenza.

Io grazie al S.8.5 del COPI, che poi è l'APP.G della UNI 9494-1, credo che personalmente di SENFC ne andrò a prevedere molti meno (ambito industriale). Ci sono soluzioni più economiche che se valutate in fase di costruzione (ma vale anche per adeguamenti) portano ad ottimi risultati analoghi a quelli di un ENFC fatto all'italiana. :lol:
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