In un edificio scolastico occorrono circa 150kw per riscladamento.
E' prevista la richiesta del parere preventivo ai vv.ff istallando più caldaie ognuna con una propria rete per le zone scelte?
Le caldaie saranno istallate ad una distanza dall'edificio di circa 3m e che saranno disposte in fila ad una parete non adiacente all'edificio creando un box di opportune distanze dalle stesse con rete metallica ed un tettoia con i fori scarichi fumi delle 6 caldaie.
E' prevista la richiesta del parere preventivo ai vv.ff istallando le 6 caldaie ognuna con una propria rete per le zone scelte?
Oppure, come posso ovviare a questa situazione?
CIAO FRANCESCO
+ CALDAIE DA 29kw >116KW ALL'ESTERNO
Moderatore: Edilclima
+ CALDAIE DA 29kw >116KW ALL'ESTERNO
il sapere è di tutti
Re: + CALDAIE DA 29kw >116KW ALL'ESTERNO
Quindi è come se fossero installate all'aperto?france ha scritto:Le caldaie saranno istallate ad una distanza dall'edificio di circa 3m e che saranno disposte in fila ad una parete non adiacente all'edificio creando un box di opportune distanze dalle stesse con rete metallica ed un tettoia con i fori scarichi fumi delle 6 caldaie.
Swiper non rubare!
Re: + CALDAIE DA 29kw >116KW ALL'ESTERNO
Poichè normalmente credo che le caldaie non saranno installate all'aperto è fondamentale sapere se sono a combustibile gassoso o liquido.
Poi la norma dice che se sono installate tutte nello stesso locale devi considerare la potenzialità termica complessiva, 150 kW, che è superiore a 116 kW quindi è obbligatorio il CPI.
Puoi installarle in locali diversi (?!) ma allora anche se inferiori a 116 kW i locali devono rispettare comunque i requisiti minimi del D.M 12/04/1996 (se a combustibile gassoso) o il D.M. 28/04/2005 (se a gasolio).
Poi la norma dice che se sono installate tutte nello stesso locale devi considerare la potenzialità termica complessiva, 150 kW, che è superiore a 116 kW quindi è obbligatorio il CPI.
Puoi installarle in locali diversi (?!) ma allora anche se inferiori a 116 kW i locali devono rispettare comunque i requisiti minimi del D.M 12/04/1996 (se a combustibile gassoso) o il D.M. 28/04/2005 (se a gasolio).
La discriminante sta tutta nel valutare se l'installazione e' assimilabile a quella all'aperto oppure no.
Se la "tettoia" diventa un "locale" allora ricadi, altrimenti no.
Se e' una scuola pero' e' possibile che ci sia gia' un CPI, no? E la situazione attuale com'e'? Qualcosa e' variato sicuramente quindi ad essere rigorosi il CPI e' da richiedere. Forse eviteri solo nel caso di aumento di sicurezza (es. da installazione interna ad esterna).
Se la "tettoia" diventa un "locale" allora ricadi, altrimenti no.
Se e' una scuola pero' e' possibile che ci sia gia' un CPI, no? E la situazione attuale com'e'? Qualcosa e' variato sicuramente quindi ad essere rigorosi il CPI e' da richiedere. Forse eviteri solo nel caso di aumento di sicurezza (es. da installazione interna ad esterna).
allora il problema sorge prima di tutto su quante caladaie viene disposta la potenza e che kw ha ogniuna di essa poi e da vedere se sobo tutte sotto lo stesso contattore del gas , e quindi se e' cosi cade tutto perche la potenza vieni sommata e percio ne puoi avere anche mille di caldaie ma l'effetto e' lo stesso , e comunque poi bisogna vedere se viene deciso di mettere le caldaie negli armadi gia predisposti per esterno e quindi ,ritornando a prima se nn sono sotto lo stesso contattore secondo me puoi ovviare a la pratica dei vv.ff ,l'unica mancanza e' che nn so come viene disposta la legge per le scuole ma basta chiedere ai v.v.f.f.