CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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GMP
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CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Messaggio da GMP »

Buongiorno,

con il seguente post vorrei chiedere dei chiarimenti sul alcuni concetti base dell’ingegneria antincendio. (Sarebbe bello aprire un'apposita sezione al riguardo - FSE e ingegneria antincendio). Premetto che ho seguito un corso al riguardo, ma molti concetti non sono stati sviluppati a dovere.

1) Stima curva HRR

In un locale posso avere sostanzialmente due tipi di incendio, ossia, incendio governato dalla ventilazione, oppure incendio governato dal combustibile.

Ma come faccio, in fase di progetto, a capire se un incendio che si avvierà all’interno di un capannone sarà governato dalla ventilazione o dal combustibile?

2) HRRmax Incendio governato combustibile

Nel caso di incendio governato dal combustibile la formula per ricavare HRRmax è la seguente: RHRmax=RHRfAf

Come faccio a determinare il valore di RHRf e Af? Intendo i casi non tabellati nell’eurocodice 1 (es. magazzino stoccaggio merci, magazzino stoccaggio gomma, ecc..)

3) HRRmax Incendio governato dalla ventilazione

Per incendi governati dalla ventilazione, sia per il calcolo dell’HRRmax che per il calcolo dell’altezza equivalente (che concorre al al calcolo dell’HRRmax) bisognare calcolare l’altezza equivalente, dove compare, sia al numeratore che al denominatore il parametro Av.

Mi chiedevo se il valore Av, rappresenti l'area totale delle aperture verticali effettivamente aperte oppure delle aperture verticali presenti nell'edificio, indipendentemente dalla loro apertura o chiusura.

Ringrazio anticipatamente i colleghi che vorranno fugare tale dubbi. Buona Giornata
Terminus
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Re: CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Messaggio da Terminus »

Ti consiglio l'ottimo libro di LaMalfa per rispondere alle tue domande, poi andando più a fondo il SFPE Handbook e la NFPA 555.
Rispondendo concisamente:
1) dipende dalle aperture di ventilazione presenti, tramite ul fattore di ventilazione O dipendente dall'area complessiva delle aperture, dall'altezza equivalente e dalla superficie totale dell'involucro del locale.
2) RHFf è calcolabile con alcune formule come quella di Thomas o quella di Babrauskas. Af trattandosi di condizioni di flashover sarà l'area del compartimento. Su EC trovi i valori di RHRmax (potenza massima specifica) diversi e superiori da RHRf al flashover.
3) Av deve essere riferito alle aperture permanenti ed a quelle per le quali è dimostrabile l'avvenuta apertura nella fase di sviluppo.
GMP
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Re: CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Messaggio da GMP »

Terminus ha scritto: mar lug 07, 2020 20:57 Ti consiglio l'ottimo libro di LaMalfa per rispondere alle tue domande, poi andando più a fondo il SFPE Handbook e la NFPA 555.
Rispondendo concisamente:
1) dipende dalle aperture di ventilazione presenti, tramite ul fattore di ventilazione O dipendente dall'area complessiva delle aperture, dall'altezza equivalente e dalla superficie totale dell'involucro del locale.
2) RHFf è calcolabile con alcune formule come quella di Thomas o quella di Babrauskas. Af trattandosi di condizioni di flashover sarà l'area del compartimento. Su EC trovi i valori di RHRmax (potenza massima specifica) diversi e superiori da RHRf al flashover.
3) Av deve essere riferito alle aperture permanenti ed a quelle per le quali è dimostrabile l'avvenuta apertura nella fase di sviluppo.
Ciao Terminus, ti ringrazio molto per il riscontro.

Il libro di La Malfa l'ho acquistato qualche giorno fa' ed a breve dovrebbe arrivarmi. I suoi testi non deludono mai.

Giusto l'altro giorno ho seguito un suo corso sulla RTV autorimessa, soluzioni conformi ed alternative e, durante il corso, con la sua solita schiettezza ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere e ritornare sui libri, ha detto una cosa del tipo: ragazzi, la FSE è il futuro, se non lo capite e vi mettere a studiare andrete a vendere verdura... :lol:

Ritornando al 3d, ne approfitto per chiederti un chiarimento.

Le formule di Thomas o di Babrauskas se non erro servono per trovare il valore minimo della potenza termica che deve essere rilasciata in un locale per provocare il flashover. (RHRF).

Mentre l'espressione M-2.3 per calcolare il valore di RHRmax nel caso di incendio controllato dal combustibile è RHRmax= RHRf * Af

Dove RHRf è il valore della potenza termica massima rilasciata per unità di superficie lorda. Per alcune attività, tale valore può essere desunto dai prospetti dell’appendice E.4 dell’Eurocodice 1, UNI EN 1991-1-2.

Credo, ma non ne sono sicuro, che siano due valori diversi ma non riesco a capire come calcolare RHRf nel caso di valori non tabellati...

Grazie
GMP
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Re: CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Messaggio da GMP »

Terminus ha scritto: mar lug 07, 2020 20:57
Il libro di La Malfa mi è arrivato, lo leggerò sicuramente per chiarire i dubbi, anche se mi è parso di capire che neanche su questo manuale sia specificato come calcolare RHRf.

Nella tabella 3.4 sono presenti i valori tipici della potenza termica massima RHRf rilasciata per unità di superficie, ma chiaramente sono casi tipici e limitati.

Però, rileggendo i vecchi appunti presi durante il corso di "specializzazione FSE" ho trovato un dato che credo possa essermi utile per trovare l'RHRmax nel caso di incendio controllato dal combustibile.

Avevo annotato che generalmente l'RHRmax si raggiunge circa 60 s dopo il RHRflashover (RHRF) (non so quale sia la fonte, era stato detto da uno dei relatori del corso). Per caso sai da dove deriva in letteratura?

Quindi se come mi hai suggerito applico il metodo di Thomas (procedimento indicato anche nella norma NFPA 555), stimo il valore minimo per provocare il flashover, successivamente calcolo quanto tempo ci mette per raggiungere tale valore, ipotizzando il rateo di crescita dell'incendio, aggiungo 60 s e calcolo RHRmax al momento X. In questo modo trovo il valore che cercavo.

Ricapitolando:

1) Calcolo RHR al flashover (Metodo Thomas o Babrauskas);
2) Calcolo quanto tempo ci mette l'incendio per raggiungere il flashover (TF);
3) Aggiungo 60 s al valore trovato al punto 2 (TF+60s);
4) Ricalcolo il valore dell'RHR al tempo TF+60s e determino il valore di RHRmax.

Potrebbe tornare come procedimento per calcolare il valore di RHRmax nel caso di incendio controllato dal combustibile?

Dividendo il valore trovato al p.to 4 per l'area del compartimento trovo Af.

Concordi?

Che poi scusa, durante la fase di incendio stazionario l'incendio sarà governato dalla ventilazione quindi per trovare la massima energia termica rilasciata all'interno del locale posso prendere direttamente la formula M.2-4 del CoPI...o sbaglio?
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travereticolare
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Re: CHIARIMENTI CONCETTI BASE INGEGNERIA ANTINCENDIO - CAPITOLI M

Messaggio da travereticolare »

Ciao, in attesa di una risposta più chiara ed esauriente cerco di risponderti.

Il calcolo dell'HRRmax si differenzia il base al tipo di fase stazionaria.

Solitamente le prime fasi dell'incendio, ignizione e crescita sono controllate dal combustibile, mentre la fase post flashover, ovvero di incendio stazionario (il piatto della HRR) è governato dalla ventilazione.

Dico generalmente perchè bisognerebbe verificare la veridicità dell'affermazione tramite il calcolo del fattore di ventilazione "O".

Per valori di fattore di ventilazione fino a circo 0,07m^0,5 l'incendio sarà governato dalla ventilazione, mentre per valori superiori, l'incendio sarà governato dal combustibile.

In base a tali dati potrai scegliere se calcolare il picco della curva di rilascio termico con l'espressione M.2-3 oppure con l'espressione M.2-4 del CoPI.

Le aperture di ventilazione che consideri per il fattore Av sono quelle aperte dalla squadra di emergenza interna, quelle permanenti e quelle che si rompono a causa del calore. Considera che una suprficie vetrata di circa 3mm si rompe attorno ai 350 °C, se più spesso, attorno ai 6 mm, si rompe attorno a temperature dell'ordine di 450°C / 500°C.

Considera che convenzionalmente il flashover si ha quando la temperatura dei gas caldi a soffitto è pari a circa 600 °C e flusso termico a pavimento è pari a 20 kW/mq.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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