Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

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boba74
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Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da boba74 »

Ho un edificio soggetto in cui devo verificare le distanze di separazione come da S.3.4.1.
A ridosso del mio fabbricato, è presente un edificio più basso, realizzato in muratura, del tutto inutilizzato e completamente vuoto (privo di materiale combustibile), il quale a sua volta si trova a distanza di sicurezza da altri fabbricati e dai confini stessi dell'attività. L'edificio è sempre di proprietà dell'attività, pur non essendo "di pertinenza" della stessa (nel senso che è del tutto inutile, una sorta di bassocomodo tra l'altro inagibile, e strutturalmente separato dall'edificio principale).
La parete di separazione è tranquillamente certificabile REI, e non vi sono comunicazioni. Tuttavia la parete ha anche delle finestre nella parte alta che si affacciano su di esso (essendo a quota più bassa) da cui la necessità di verificare le distanze di separazione visto che si viene a creare una piastra radiante diretta proprio verso il bassocomodo.

La mia domanda è: nella verifica delle distanze di separazione da "altri fabbricati", o tra ambiti della stessa attività, come da S.2.4.1, è possibile in qualche modo "escludere" questo fabbricato "scomodo"?
Cioè, non basterebbe dire ai VVF che tale edificio in caso di incendio della mia attività possa tranquillamente bruciare o crollare senza conseguenze?
Perché in caso contrario l'unica possibilità realistica che vedo sarebbe quella di demolirlo, lasciando al suo posto uno spazio scoperto.
Certamente le finestre che si affacciano su di esso non posso chiuderle, e neppure renderle REI, dato che sono necessarie proprio ai fini dell'evacuazione di fumo e calore in caso di incendio, e se le chiudo non riesco a rispettare la distanza r_offset.
Del resto, demolire un edificio solo perchè potrebbe crollare in caso di incendio mi pare una forzatura, dato che dall'incendio non vi sarebbe alcuna conseguenza.... :roll:

Suggerimenti?
stfire
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da stfire »

io proverei a parlarne con il funzionario VVF così da proporre quanto hai già descritto.
una dichiarazione del titolare potrebbe essere sufficiente per avvallare la tua tesi.
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Sandeman
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da Sandeman »

Ciao,

se tale bassocomodo crolla verso il compartimento pertinente all'attività sei sicuro che non siano verificate anche le piastre radiandi?
Ad ogni modo se non sei proprio risicato con le distanze potresti giocare con il qf all'interno del compartimento ''in funzione''.
Hai provato anche a calcolare la distanza con il metodo analitico?
boba74
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da boba74 »

Sandeman ha scritto: lun giu 15, 2020 13:40 Ciao,

se tale bassocomodo crolla verso il compartimento pertinente all'attività sei sicuro che non siano verificate anche le piastre radiandi?
In che senso?

La distanza tra il bassocomodo e l'attivitò è 0, dato che sono attaccati.... al limite se anche considero la distanza verticale tra le finestre dell'attività e il tetto del bassocomodo, avrò a dir tanto 1 metro.... E Se anche il qf dell'attività fosse minore di 600 dovrei avere comunque uno spazio scoperto, quindi la distanza non è mai possibile rispettala. Dovrei portare il carico di incendio a zero (e bypassarmi ogni verifica), ma non è possibile purtroppo.
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Sandeman
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da Sandeman »

Quindi se la distanza è 0 presumo che siano attaccati.
Se il bassocomodo crolla si tirerebbe appresso anche il muro del compartimento dell'attività in funzione.
Le piastre radianti quindi sono nella parte superiore al bassocomodo (sopra al tetto) che dista circa 1metro in verticale dalle tue finestre/piastre radianti.
Sto solamente ragionando..
boba74
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da boba74 »

Sì, esatto. Ma non vedo per quale motivo il crollo del bassocomodo dovrebbe portarsi dietro il muro del fabbricato adiacente: è strutturalmente indipendente, costruito in un secondo tempo, e non ha strutture che poggiano su questo.
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travereticolare
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da travereticolare »

Quoto stfire. Se possibile sarebbe utile parlarne con il comando. Ragionando in modo veloce non vedo fonti di rischio aggiuntive, è vero che il fabbricato è adiacente a quello oggetto dell'istanza di valutazione progetto, ma è altrettanto vero che è vuoto ed inutilizzato, anche se il fabbricato adiacente viene investito da un irraggiamento > di Esoglia non succederebbe nulla.

Il bassocomodo è adiacente ma strutturalmente e funzionalmente indipendente, in più a quanto ho capito il carico di incendio è nettamente inferiore a 200 MJ/mq essendo vuoto. Un incendio non troverebbe materiale combustibile in quantità tale da sollecitare le strutture, quindi il rischio crollo a causa di incendio è da ritenersi nullo. Le strutture portanti non verrebbero certificate (R.0).

Inoltre, l'irraggiamento che investirebbe tale fabbricato anche se superiore a 12,60 kW/mq non potrebbe far innescare nulla, essendo come detto l'edificio privo di materiale combustibile.

Temo sia una soluzione alternativa però...
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
boba74
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Re: Distanze di separazione da altri fabbricati di proprietà

Messaggio da boba74 »

travereticolare ha scritto: lun giu 15, 2020 14:56 Quoto stfire. Se possibile sarebbe utile parlarne con il comando. Ragionando in modo veloce non vedo fonti di rischio aggiuntive, è vero che il fabbricato è adiacente a quello oggetto dell'istanza di valutazione progetto, ma è altrettanto vero che è vuoto ed inutilizzato, anche se il fabbricato adiacente viene investito da un irraggiamento > di Esoglia non succederebbe nulla.

Il bassocomodo è adiacente ma strutturalmente e funzionalmente indipendente, in più a quanto ho capito il carico di incendio è nettamente inferiore a 200 MJ/mq essendo vuoto. Un incendio non troverebbe materiale combustibile in quantità tale da sollecitare le strutture, quindi il rischio crollo a causa di incendio è da ritenersi nullo. Le strutture portanti non verrebbero certificate (R.0).

Inoltre, l'irraggiamento che investirebbe tale fabbricato anche se superiore a 12,60 kW/mq non potrebbe far innescare nulla, essendo come detto l'edificio privo di materiale combustibile.

Temo sia una soluzione alternativa però...
Grazie.
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