Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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boba74
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Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Salve, di nuovo nel capitolo S.3
La norma dice che si deve limitare l'incendio verso "altre attività" e verso "ambiti della stessa attività".
Ora, la cosa si fa inserendo strutture di compartimentazione, e distanze di separazione.
Ho un caso pratico con 2 edifici adiacenti ma strutturalmente indipendenti. Mettiamo che siano 2 attività distinte, oppure due comparti di una stessa attività. Metto uno schizzo fatto a mano.

https://drive.google.com/open?id=1Z_esX ... dt8fgk7Ko9

I due fabbricati hanno la parete in comune REI, e poniamo il caso che entrambi abbiano comunque caratteristiche R adeguate ai rispettivi carichi di incendio. Questi però hanno porte e finestre esterne, alcune delle quali sono reciprocamente "visibili" pur trovandosi su pareti ortogonali.
Domanda: è sufficiente in questo caso il solo muro REI?
Perchè potrei avere il passaggio dell'incendio da un fabbricato all'altro semplicemente attraverso le finestre, se queste non sono a distanza sufficiente, quindi che si fa? In che modo determino in questo caso le distanze di separazione, dato che le pareti degli edifici sono tra loro perpendicolari (quindi hanno distanza nulla)? Quali sono in questo caso i bersagli, e quali i piani radianti?
Mi verrebbe da misurare la distanza di separazione tra la singola finestra e la rispettiva parete ortogonale adiacente, ma non so se è un ragionamento corretto, dato che negli esempi in S.3.8 come bersagli non sono contemplate singole finestre, ma soltanto "opere da costruzioni e depositi di materiali combustibili", in ogni caso separate dalla sorgente.

Che forse l'incendio non si trasmette su piani ortogonali ma solo paralleli? :roll:
Terminus
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da Terminus »

Le pareti sono in contatto, ma lo sono anche le piastre radianti ?
Per la S.3.11 devi utilizzare formule di calcolo del fattore di vista diverse, idonee per bersaglio non posto sull'asse di simmetria della piastra.
Cerca su internet il catalogo online di Howell.
Tieni conto che nelle linee guida per le facciate degli edifici civili sono previste compartimentazioni per 1m di distanza.
boba74
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Grazie. 8)
GMP
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da GMP »

boba74 ha scritto: ven mag 29, 2020 14:31
Terminus ha scritto: gio mag 28, 2020 17:25
Buongiorno,

faccio seguito alla discussione, in quanto potrebbe capitarmi di valutare un caso molto simile se non identico.

Non ho capito però come faccio a valutare distanza di separazione in un caso come quello esposto da boba... :oops:

Dovrei cambiare il fattore di vista?
Terminus
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da Terminus »

Si, l'elemento variabile nella formula S.3-3 è il fattore di vista.
GMP
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da GMP »

Terminus ha scritto: ven mag 29, 2020 16:11 Si, l'elemento variabile nella formula S.3-3 è il fattore di vista.
Quindi potrei scomporre la forza, ovvero l'emissività della fiamma in due componenti e moltiplicare il valore di 149 kW/mq o 75 kW/mq (in base al qf) per il coseno dell'angolo che si forma, potrebbe andare?

La formula S.3-3 diventerebbe: F2-1 ·cos α ∙ E1 · εf < Esoglia

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etec83
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da etec83 »

La formula data funziona ortogonalmente alla piastra radiante.
Se si vuole trovare l'irraggiamento obliquo si ruota la piastra radiante... ovviamente c'è da tenere conto della distanza tra piano della facciata e piastra radiante che è da conteggiarsi nel computo della distanza di separazione.
Terminus
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da Terminus »

Qui trovate le formule per calcolare il fattore di vista:
http://www.thermalradiation.net/indexCat.html
GMP
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da GMP »

Terminus ha scritto: sab mag 30, 2020 11:17 Qui trovate le formule per calcolare il fattore di vista:
http://www.thermalradiation.net/indexCat.html
Grazie Terminus, ottimo sito da tenere in considerazione.

Il caso prospettato in origine dovrebbe essere il C-3 concordi?

ovvero:"Two infinitely long plates of unequal widths h and w, having one common edge, and at an angle of 90o to each other."

http://www.thermalradiation.net/sectionc/C-3.html
boba74
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Grazie, ora mi è più chiaro il concetto.
Faccio una domanda forse retorica.... :roll:
Ma questa roba valeva anche prima delle RTO?
Cioè, a me non è mai capitato (forse erroneamente) di considerare gli effetti dell'incendio verso l'esterno: nel caso di 2 comparti ho sempre calcolato i rispettivi carichi di incendio e verificato che le rispettive strutture avessero caratteristiche R e REI commisurate a tale carico....
Se capisco bene invece, la verifica delle distanze di separazione in base alla RTO la si dovrebbe fare SEMPRE, a prescindere dal livello di prestazione applicato.
Cioè mi spiego: anche se in S2 scelgo un livello di prestazione III (quindi con strutture adeguatamente resistenti al fuoco), devo comunque verificare che il mio edificio non abbia piastre radianti troppo vicine ad altri edifici limitrofi o adiacenti?

Altro dubbio: se volessi applicare in S2 il livello di prestazione I, (oppure II), dovrei rispettare una distanza di separazione pari almeno all'altezza della costruzione: e se ho un edificio adiacente come sopra (cioè attaccato ma che forma un angolo retto sporgente)? Perchè in quel caso non parla di piastre radianti, ma proprio di distanza da opere da costruzione, significa quindi che non è mai possibile applicare in tal caso un livello di prestazione meno di III? :roll:
boba74
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Altro uteriore dubbio (poi non rompo più... :P ):
Laddove abbia un edificio o un comparto con carico di incendio < 600 MJ/m2, posso omettere il calcolo delle distanze di separazione e considerare conforme anche l'interposizione di uno spazio scoperto tra sorgente e bersaglio:
Ma se sorgente e bersaglio sono uniti e hanno 2 lati ortogonali che danno su uno spazio scoperto va bene lo stesso? O ricado sempre nel caso di prima? :roll:
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travereticolare
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da travereticolare »

boba74 ha scritto: ven giu 05, 2020 15:03 Altro uteriore dubbio (poi non rompo più... ):
ma ci mancherebbe altro!
Ma questa roba valeva anche prima delle RTO?
Prima del Codice di prevenzione incendi non era obbligatorio verificare la distanza di separazione con il metodo dell'irraggiamento verso altre opere da costruzione, ammenoché non si ricorreva all'utilizzo dei metodi dell'ingegneria antincendio o per richiesta specifica del funzionario VVF.
I vecchi decreti non citavano in alcun modo tale verifica, possiamo dire che è stata introdotta dal Codice.
Se capisco bene invece, la verifica delle distanze di separazione in base alla RTO la si dovrebbe fare SEMPRE, a prescindere dal livello di prestazione applicato.
Cioè mi spiego: anche se in S2 scelgo un livello di prestazione III (quindi con strutture adeguatamente resistenti al fuoco), devo comunque verificare che il mio edificio non abbia piastre radianti troppo vicine ad altri edifici limitrofi o adiacenti?
Esatto. Al capitolo S.2 calcoli la resistenza al fuoco delle strutture portanti e di compartimentazione (verso la stessa attività o verso altre attività), in base al carico di incendio di progetto che è presente all'interno dell'opera da costruzione.

Al capitolo S.3 invece verifichi la non propagazione dell'incendio dal tuo edificio verso altre opere da costruzione o verso cumuli di materiale combustibile. Questa verifica la esegui perchè ovviamente le partizioni perimetrali a meno di specifiche valutazione non le certifichi come resistenti al fuoco.

Potresti omettere la verifica dell'irraggiamento e quindi non portare a termine le verifiche richiamate al paragrafo S.3.8 ricorrendo alla soluzione della compartimentazione. Ovviamente per schermare l'irraggiamento la parete prospiciente il bersaglio dovrà essere cieca ed incombustibile, di adeguata resistenza al fuoco. Le pareti esterne, per evitare il calcolo dell'irraggiamento, devono avere un minimo di resistenza termica (congrua con il CdI), in modo tale da schermare l'effetto radiante.
Altro dubbio: se volessi applicare in S2 il livello di prestazione I, (oppure II), dovrei rispettare una distanza di separazione pari almeno all'altezza della costruzione: e se ho un edificio adiacente come sopra (cioè attaccato ma che forma un angolo retto sporgente)? Perchè in quel caso non parla di piastre radianti, ma proprio di distanza da opere da costruzione, significa quindi che non è mai possibile applicare in tal caso un livello di prestazione meno di III? :roll:
Se vuoi applicare il livello di prestazione II (capitolo S.2) la soluzione conforme è distanziare l'altra opera da costruzione pari ad almeno la massima altezza della tua attività, se questo non è possibile dovresti dimostrare che il cedimento della stessa non arrechi danni all'altro fabbricato.
Di conseguenza, a meno di situazioni evidenti, bisognerebbe verificare che l'eventuale collasso dell'opera da costruzione sia di tipo "implosivo". Verifica che è possibile portare a termine con software FEM.

Ricapitolando:

Al capitolo S.2 (nel caso di scelta del livello di prestazione II) devi verificare come e se avviene il collasso della struttura e se la sua caduta provochi danni o meno alle altre strutture.

Al capitolo S.3 devi valutare la distanza di separazione, che in quel caso serve per limitare la propagazione dell'incendio dalla tua attività ad un altro fabbricato, per evitare il propagarsi dell'incendio tramite irraggiamento. Per portare a termine tale verifica hai due possibilità, da scegliere in logica "or"
1) Compartimentazione;
2) Distanze di separazione (cap. S.3.8).
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Grazie 1000. :mrgreen:
boba74
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Di nuovo con un dubbio:
Se ho un comparto che come carico di incendio mi risulta in classe 0 (qf,d<200), quindi dal punto di vista della resistenza al fuoco e anche della compartimentazione non mi necessiterebbe di strutture REI, sarebbe comunque tenuto a rispettare il discorso delle distanze di separazione?
Perchè in tal caso in S.2 potrei tranquillamente applicare il livello di prestazione III senza necessità di strutture resistenti al fuoco, dato che la classe non prevede requisiti in tal senso....
E allo stesso modo, nel cap. S.3 la logica "or" mi porterebbe a scegliere una compartimentazione "nulla" anzichè il rispetto di una distanza di separazione...
Cioè se non sono richiesti requisiti di resistenza al fuoco, a maggior ragione non dovrebbero essere richieste neppure il rispetto di distanze di separazione....
Almeno, a logica, un comparto in cui il carico di incendio è bassissimo, di fatto risulta improbabile il verificarsi di un incendio, e anche in tal caso risulta improbabile che questo si trasmetta al di fuori....
:roll:
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da travereticolare »

Per me è una strada percorribile. Se il qf è inferiore a 200 MJ/mq le strutture portanti e di compartimentazione non necessitano di requisiti di resistenza al fuoco. Per quanto riguarda la compartimentazione verso compartimenti afferenti a terzi, attento al paragrafo S.3.7.1 comma 2.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

travereticolare ha scritto: lun giu 08, 2020 11:23 Per me è una strada percorribile. Se il qf è inferiore a 200 MJ/mq le strutture portanti e di compartimentazione non necessitano di requisiti di resistenza al fuoco. Per quanto riguarda la compartimentazione verso compartimenti afferenti a terzi, attento al paragrafo S.3.7.1 comma 2.
Grazie, nel mio caso il comparto adiacente è della stessa proprietà, e comunque avendo un carico di incendio superiore la struttura di separazione è REI adeguata alla rispettiva classe.
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da boba74 »

Stavo pensando a una cosa: per evitarmi il calcolo del fattore di vista relativo alla non ortogonalità tra la piastra radiante e il bersaglio, dato che questo sarebbe sicuramente inferiore a quello ortogonale, potrei, a favore di sicurezza, considerare una distanza pari a quella canonica calcola perpendicolarmente, e proiettarla con una circonferenza dello stesso raggio dal bordo estremo della piastra radiante, verificando che questa non intersechi le pareti perpendicolari a questa? In questo modo io traccerei tutto attorno al mio edificio una "zona" entro cui non deve ricadere alcun bersaglio, e qualora ciò avvenga potrei semplicemente tamponare le aperture troppo vicine, in modo da spostare opportunamente il bordo della piastra radiante finchè questa non intersechi alcun bersaglio?

Non so se è chiaro.... :roll:
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da Ale_S »

Buongiorno a tutti
mi riallaccio alla discussione perché ho una situazione simile ma di difficile risoluzione:
un fabbricato storico con relativa Biblioteca pubblica, che confina a contatto e perpendicolarmente ad altro edificio di simile conformazione da un lato e con la stessa unità ma diverso comparto dall'altra parte (conformazione a C). il problema reale sorge nella zona a confine con altra attività/titolare.
L'ultima finestra della biblioteca (comparto con alto carico ince.) è distante mezzo metro dall'angolo di confine con l'altro fabbricato (in realtà il contesto dei fabbricati è tutto uno ma sono diversi proprietari).
In questo caso, premesso che non è semplicissima la risoluzione con le formule indicate (tra l'altro io vedo meglio la C.14 visto che l'altezza è finita),
con una tale ridotta distanza non mi tornerà mai. Non posso inoltre chiudere quest'ultima porta finestra (2,3m*h5,5m) in quanto facente parte di un contesto storico di rilevanza e indispensabile per la corretta illuminazione della biblioteca.

Come potrei risolvere la cosa??
di contesti con fabbricati attaccati (perpendicolarmente) esistenti ce ne sono una miriade. e non penso che l'ultima finestra sia sempre a 5 m !
come si fa in tutti questi casi??
Devo ritornare alle vecchie normative??

grazie per ogni consiglio :wink:
Ale_S
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Re: Piastre radianti: bersaglio attaccato alla sorgente.

Messaggio da Ale_S »

.... aggiungo:
per i compartimenti con qf<600 basta che davanti la piastra radiante (parete con finestre) ci siano 3,5 m senza considerare le distanze con altri edifici ecc a contatto perpendicolarmente?
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