COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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mmaarrccoo
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COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Nuovo stabilimento da fare con COPI.
Deposito di gomme molto grande (decine migliaia mq) separato in 3 compartimenti. In uno di questi compartimenti, all'interno e sul bordo, è presente la palazzina uffici (quest'ultima non soggetta).

1. COMUNICAZIONI:
a. TRA COMPARTIMENTI DEL DEPOSITO: il dubbio è se servono filtri (quindi 2 porte) oppure no (quindi solo 1 porta). Al capitolo S.3 non trovo indicazioni in merito. Mi viene da pensare che il filtro (il classico localino di pochi mq con 2 porte + aerazione) non sia richiesto e quindi basti 1 porta sola. E' possibile o sono io che non trovo l'articolo esatto? Ma allora tutti i capannoni che abbiamo fatto in passato dove il funzionario ci chiedeva i filtri tra compartimenti non erano necessari?
b. TRA UFFICI E DEPOSITO: anche qui il dubbio è se servono filtri e mi ritrovo nella stessa situazione del punto precedente. Sinceramente mi fa un pò strano che passando da una semplice porta mi possa trovare dagli uffici direttamente in deposito o nella zona smistamento. E' vero che la porta è ovviamente tagliafuoco ed ha il congegno di autochiusura, però mi sembra un po' poco... Dopotutto basta che ci sia una rottura delle molle non riparata tempestivamente per essere a rischio.

2. ESODO:
a. DAL DEPOSITO: vado in tab. S.4-25 e per rischio A3 trovo 45 m. Gli aggiungo i coefficienti di tab. S.4-38 (max 36%) e arrivo a 61,2 m. Non mi risultano altri modi per incrementare questa lunghezza. Tuttavia nella definizione G.1.9.17 trovo che con quella lunghezza io posso andare in luogo sicuro oppure anche in luogo sicuro temporaneo (=compartimento adiacente). In pratica attraversare una compartimentazione durante l'esodo spezza e azzera il conteggio della lunghezza e quindi potrei fare 61,2 m nel primo compartimento + 61,2 m nel secondo compartimento fino ad arrivare al luogo sicuro. Ho capito bene?
b. FILTRI: per fare l'esodo attraversando i compartimenti serve il filtro o no? Anche qui non ho visto richieste esplicite nel COPI.
c. ARREDI MOBILI: nelle lunghezze le definizioni dicono che si possono non considerare gli arredi mobili (quindi ad esempio in un ufficio posso far finta che la stanza sia completamente vuota, mentre in un'area industriale ovviamente no). Domanda: uno che scappa all'interno di un ufficio pieno di scrivanie, sedie e scaffali ha quindi il potere di passare attraverso gli oggetti? Come può il COPI avallare una cosa simile?

Grazie.
Terminus
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

S3 ed S4 vanno a braccetto.
Devi verificare le lunghezze di esodo e quelle di corridoio cieco, con le possibili omissioni di cui alla Tab.S.4-20 nella quale trovi condizioni di protezione del compartimento.
Per quanto riguarda gli arredi mobili, pensa se dovessimo tenere conto nelle verifiche (asseverate) della posizione della scrivania che può essere spostata a piacimento in qualsiasi momento.....
mmaarrccoo
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

La tab. S.4-.20 si riferisce solo all'omissione per i corridoi ciechi e non per le lunghezze totali. E in ogni caso non mi sembra c'entri molto con quello che chiedevo (ad esempio l'omissione di 45 m non mi fa pensare ad un filtro di quelli classici di 5 mq, quindi sembra proprio parlare di altro).
Terminus
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

Se devi evacuare da un compartimento all'altro, la tabella S.4-20 ti dice come deve essere protetto l'altro compartimento (filtro, filtro a prova di fumo) per ridurre la lunghezza del corridoio cieco che altrimenti, nel tuo caso, è pari a soli 15m.
Gmeister
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Gmeister »

mmaarrccoo ha scritto: lun apr 20, 2020 12:58 E' possibile o sono io che non trovo l'articolo esatto? Ma allora tutti i capannoni che abbiamo fatto in passato dove il funzionario ci chiedeva i filtri tra compartimenti non erano necessari?
quello dipende dalla tua valutazione del rischio. E' possibile che per vari motivi ritieni opportuno inserire dei filtri. Degli utili riferimenti li trovi ai relativi capitoli delle RTV; vedrai, ad esempio, che compartimenti con notevoli differenze di carico d'incendio oppure con destinazioni d'uso molto diverse devono essere separati con filtri.
mmaarrccoo ha scritto: lun apr 20, 2020 12:58 In pratica attraversare una compartimentazione durante l'esodo spezza e azzera il conteggio della lunghezza e quindi potrei fare 61,2 m nel primo compartimento + 61,2 m nel secondo compartimento fino ad arrivare al luogo sicuro. Ho capito bene?
hai capito bene, ma come dice Terminus, occhio ai corridoi ciechi
mmaarrccoo ha scritto: lun apr 20, 2020 12:58 uno che scappa all'interno di un ufficio pieno di scrivanie, sedie e scaffali ha quindi il potere di passare attraverso gli oggetti? Come può il COPI avallare una cosa simile?
quoto Terminus.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

@Terminus
Al punto S.3.5.4 dà la definizione di filtro e, un reparto produttivo (un compartimento) di un'attività soggetta VV.F., di solito ha lavorazioni o merce pericolosa, quindi spesso non ci rientrerebbe. La stessa nota di quel punto fa intendere che si parli di locali, atri, corridoi ma non mi sembra faccia intendere quello che dici. Cosa ne pensi?

@Gmeister
Ok, quindi i filtri per le sole comunicazioni vanno visti caso per caso, eventualmente mettendoli tra zone diverse tra loro (cosa che in effetti accade tra uffici e deposito, ma magari non accade tra 2 compartimenti deposito, dove quindi si potrebbero evitare).
Invece i filtri lungo le vie di esodo? Mi spiego: proprio perchè non ho possibilità di esodare entro 61,2 m, devo passare nel compartimento adiacente. In questo caso il filtro (mi riferisco allo stanzino con 2 porte + aerazione) va previsto o no? Possibile che per una cosa così importante non ci sia un input nel COPI?

Grazie.
Terminus
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

La cosa è articolata, non trovi delle prescrizioni fisse.
Facendo tutte le verifiche del S4 trovi le eventuali condizioni di protezione che devi realizzare sulle vie di esodo (compartimenti filtrati o a prova di fumo).
Gmeister
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Gmeister »

mmaarrccoo ha scritto: lun apr 20, 2020 14:43 Invece i filtri lungo le vie di esodo? Mi spiego: proprio perchè non ho possibilità di esodare entro 61,2 m, devo passare nel compartimento adiacente. In questo caso il filtro (mi riferisco allo stanzino con 2 porte + aerazione) va previsto o no? Possibile che per una cosa così importante non ci sia un input nel COPI?
che io sappia non c'è esplicita distinzione tra filtro e filtro sulle vie di esodo, proponi quello che la tua valutazione suggerisce; ad esempio mi sembra che tu sia propenso ad inserire un filtro (almeno). Questa è un po' la filosofia del codice, devi valutare tu se serve o meno.

Da quello che mi dici però sembra che la tua unica via di esodo sia attraverso il filtro, e ritorna il tema dei corridoi ciechi.
mmaarrccoo
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

La cosa è articolata, non trovi delle prescrizioni fisse.
Facendo tutte le verifiche del S4 trovi le eventuali condizioni di protezione che devi realizzare sulle vie di esodo (compartimenti filtrati o a prova di fumo).
Terminus ok ma la tabella S4-20 di cui parli si riferisce solo alla porzione continua e finale dei corridoi ciechi, non ad altro. E difatti le immagini fanno i classici esempi di vani scale, atri, ecc.. E la definizione G.1.9 ribadisce (per quanto posso capire) che anche la misurazione del corridoio cieco riparte da zero quando passi in altro compartimento (in questo caso, sembra di capire, inteso come ad esempio reparto di fabbrica). Al punto S.4.5.2 (luogo sicuro temporaneo), non dice nulla al riguardo di come deve essere il compartimento adiacente (tra l'altro fa intendere che si possono anche attraversare n compartimenti, quindi nel mio caso potrei fare 61,2 + 61,2 + 61,2 + n volte, fatte salve ovviamente lunghezze massime corridoio cieco da verificare, però solo all'interno del singolo compartimento).

che io sappia non c'è esplicita distinzione tra filtro e filtro sulle vie di esodo, proponi quello che la tua valutazione suggerisce; ad esempio mi sembra che tu sia propenso ad inserire un filtro (almeno). Questa è un po' la filosofia del codice, devi valutare tu se serve o meno.
Da quello che mi dici però sembra che la tua unica via di esodo sia attraverso il filtro, e ritorna il tema dei corridoi ciechi.
Gmeister io ho un compartimento talmente grosso che pur avendo n porte sul perimetro che sono conformi per la maggior parte degli esodi che si potrebbero verificare, nel punto più sfavorevole sarebbero invece troppo lontane. In questo caso quindi non mi rimane che esodare verso il compartimento adiacente. Per andare verso il varco che mi fa accedere al compartimento adiacente, ovviamente verifico il corridoio cieco per arrivarci e se ci sto dentro posso esodare da lì. Ma quello che trovo strano è che nel COPI non si dica da nessuna parte se questo varco deve avere un filtro oppure no. In passato credo che qualunque funzionario ce lo avrebbe fatto fare, adesso non è più utile?
GMP
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da GMP »

Non credo che la R.T.O. dica qualche cosa in merito all'obbligatorietà della realizzazione dei filtri o dei filtri a prova di fumo, se non al capitolo S.3.10 ed all'interno delle varie R.T.V.

Il Codice dice, qualora sia necessario inserirne uno, come deve essere progettato e realizzato.

Un filtro in generale serve per separare due ambiti dell'attività magari non pertinenti tra di loro (guarda per esempio 3d su comunicazione tra edificio civile e autorimessa). Se il filtro è utilizzato come via di esodo allora servirà un filtro fumo (dotato di camino di smaltimento e canale di ripresa), in modo tale che in fase di esodo non porto il fumo con me all'interno del luogo sicuro temporaneo.

Credo che per "spezzare" la lunghezza di esodo basti una semplice porta tagliafuoco e quindi passare al compartimento adiacente (§ S.4.5.2).

Sulla questione della verifica dei corridoi ciechi da luogo sicuro temporaneo a luogo sicuro è un argomento che interessa anche a me.

Io farei un ragionamento di questo genere, vediamo se potrebbe essere corretto.

In ogni compartimento faccio la verifica della lunghezza delle vie di esodo e dei cc (se ne ho), fino a luogo sicuro o luogo sicuro temporaneo.

La lunghezza d'esodo è valutata fino a luogo sicuro o luogo sicuro temporaneo, ma il codice non aggiunge altro, non aggiunge che da luogo sicuro temporaneo devo raggiungere un luogo sicuro entro XX metri... Dal luogo sicuro temporaneo gli occupanti devono poter raggiungere in ogni condizione d'incendio un luogo sicuro, senza indicare la lunghezza massima del percorso.

Una volta giunto in luogo sicuro temporaneo, in questo caso identificato come il comparto adiacente, credo che non debba più verifica la lunghezza d'esodo, ma verificare solamente se gli occupanti raggiungono in sicurezza il luogo sicuro. (verifica irraggiamento su via d'esodo esterna).

Alla fine perché dovrei fare altre verifiche? l'ipotesi fondamentale del codice è che l'incendio si avvia da un solo punto di innesco. La verifica del cc la faccio per limitare il numero degli occupanti eventualmente bloccati dall'incendio, ma se quest'ultimo si è avviato nel compartimento adiacente io non dovrei verificare più nulla. Sbaglio?

Quale passaggio del codice mi perdo?

Grazie
Gmeister
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Gmeister »

mmaarrccoo ha scritto: lun apr 20, 2020 15:27 adesso non è più utile?
in qualche caso sarà pur utile, ma il punto del discorso è che non lo valuta più il legislatore o il funzionario, ma il progettista, che deve rendere conto di ciò che progetta, sulla base della valutazione del rischio.

GMP ha scritto: lun apr 20, 2020 15:41 In ogni compartimento faccio la verifica della lunghezza delle vie di esodo e dei cc (se ne ho), fino a luogo sicuro o luogo sicuro temporaneo.

La lunghezza d'esodo è valutata fino a luogo sicuro o luogo sicuro temporaneo, ma il codice non aggiunge altro, non aggiunge che da luogo sicuro temporaneo devo raggiungere un luogo sicuro entro XX metri... Dal luogo sicuro temporaneo gli occupanti devono poter raggiungere in ogni condizione d'incendio un luogo sicuro, senza indicare la lunghezza massima del percorso.

Una volta giunto il luogo sicuro temporaneo, in questo caso identificato come il comparto adiacente, credo che non debba più verifica la lunghezza d'esodo, ma verificare solamente se gli occupanti raggiungono in sicurezza il luogo sicuro.

Quale passaggio del codice mi perdo?

Grazie
il compartimento adiacente, visto che è comunicante, sarà parte dell'attività soggetta per la quale stai progettando, pertanto, una volta in luogo sicuro temporaneo, sarà necessario verificare le lunghezze d'esodo fino a luogo sicuro o fino ad un'altro luogo sicuro temporaneo, come per ogni compartimento dell'attività, che potenzialmente è luogo sicuro temporaneo per i compartimenti adiacenti.
GMP
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da GMP »

Gmeister ha scritto: lun apr 20, 2020 15:52 il compartimento adiacente, visto che è comunicante, sarà parte dell'attività soggetta per la quale stai progettando, pertanto, una volta in luogo sicuro temporaneo, sarà necessario verificare le lunghezze d'esodo fino a luogo sicuro o fino ad un'altro luogo sicuro temporaneo, come per ogni compartimento dell'attività, che potenzialmente è luogo sicuro temporaneo per i compartimenti adiacenti.
Hai ragione, ho fatto un ragionamento non molto corretto. Il concetto alla base che volevo esprimere è che una volta verificate tutte le lunghezze di esodo e le lunghezze dei cc di tutti i compartimenti presenti all'interno dell'attività, che io abbia o meno un esodo verso il comparto adiacente non mi cambia nulla.

Anche se ripensandoci non credo che il corridoio cieco possa terminare in un luogo sicuro temporaneo, identificato in questo caso come il comparto adiacente.

Sul tema filtri concordo con te. Devo dire che in una situazione così come l'ha esposta marco secondo me non serve. Dal momento che la lunghezza di esodo termina al compartimento adiacente, inserire un filtro diventa inutile. Secondo me non apporta alcuna miglioria.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Anche se ripensandoci non credo che il corridoio cieco possa terminare in un luogo sicuro temporaneo, identificato in questo caso come il comparto adiacente.
Io penso invece di si, nel senso che il conteggio della lunghezza del corridoio cieco termina nel momento in cui sono passato nell'altro compartimento (difatti si riparte da zero con la misurazione della via di esodo). Credo sia il senso della nota alla definizione di corridoio cieco G.1.9.16. O almeno spero di aver capito bene

Sul tema filtri concordo con te. Devo dire che in una situazione così come l'ha esposta marco secondo me non serve. Dal momento che la lunghezza di esodo termina al compartimento adiacente, inserire un filtro diventa inutile. Secondo me non apporta alcuna miglioria.
Diventa inutile a livello burocratico perchè non troviamo chiarimenti nel COPI... Ma nella realtà? Come mi proteggo dal fumo che entra nel comparto adiacente? Sarebbe inutile se ad esempio il comparto da cui provengo è dotato di EFC... E proprio per questo continuo a non capire come è possibile che non ci sia un punto del COPI che guidi sul come/quando mettere i filtri tra comunicazioni semplici ma soprattutto tra comunicazioni per esodo. Ci sono tabelle che contano i peli a tutto e poi una cosa così importante vale la valutazione del professionista? :? :? :? :?
Ultima modifica di mmaarrccoo il lun apr 20, 2020 16:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Gmeister »

GMP ha scritto: lun apr 20, 2020 16:02 Anche se ripensandoci non credo che il corridoio cieco possa terminare in un luogo sicuro temporaneo, identificato in questo caso come il comparto adiacente.
può farlo, ma il luogo sicuro temporaneo non interrompe la lunghezza del cc (illustrazione S.4-16 quarta finestra).
La lunghezza del cc si interrompe se nel luogo sicuro temporaneo è possibile la fuga da più direzioni, magari questa condizione si verifica subito varcata la porta o magari dopo 10 m di corridoio cieco in luogo sicuro temporaneo. Ci sono molte variabili
mmaarrccoo
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

può farlo, ma il luogo sicuro temporaneo non interrompe la lunghezza del cc (illustrazione S.4-16 quarta finestra).
La lunghezza del cc si interrompe se nel luogo sicuro temporaneo è possibile la fuga da più direzioni, magari questa condizione si verifica subito varcata la porta o magari dopo 10 m di corridoio cieco in luogo sicuro temporaneo. Ci sono molte variabili
Uhm... E' il contrario di quello che dicevo io subito sopra di te... Effettivamente quella illustrazione sembra dire quello, però è un caso che si scontra un pò con la realtà direi. In quell'illustrazione i compartimenti non hanno altre uscite ed inoltre l'incendio è al fondo della via di esodo. Una situazione un pò (tanto) particolare. Noi stiamo invece ragionando sul trovarci in un compartimento in cui c'è l'incendio e da cui devo scappare, ovviamente considerando il solito presupposto che nel compartimento adiacente non c'è incendio. In quell'esempio invece si ragiona al contrario su un caso anomalo. Voglio dire: il problema del corridoio cieco che non si interrompe non me lo pongo se:
- non ho l'incendio nel mio compartimento
- ho comunque altre uscite nel mio compartimento

Che casino!
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

Termino il mio corridoio cieco nel momento in cui raggiungo un luogo sicuro oppure un punto con possibile esodo in più direzioni, quindi la Lcc va verificata nel complesso, anche tra compartimenti adiacenti.
Se necessario si dovrà applicare la tabella S.4-20.
Il compartimento adiacente, se è sempre parte di deposito o reparto produttivo non potrà essere un filtro, quindi, se necessario, andrà creato un vano che costituisca filtro o filtro a prova di fumo.
I collegamenti tra compartimenti della stessa attività non sono specificati, se non al punto S.3.7.2 con caratteristiche Sa se facenti parte delle vie di esodo.
Ogni altra considerazione dovrà scaturire dalla specifica VDR.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Termino il mio corridoio cieco nel momento in cui raggiungo un luogo sicuro oppure un punto con possibile esodo in più direzioni, quindi la Lcc va verificata nel complesso, anche tra compartimenti adiacenti.
In effetti rileggendo le definizioni sembra come dici te. Ma quindi il passaggio tra compartimenti azzera solo il conteggio della lunghezza totale via di esodo e non quella del corridoio cieco? E che senso ha? Se sono in un altro compartimento non c'è l'incendio, da cui non vedo perchè non possa ripartire da zero.
GMP
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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esatto, quello che intendo dire anche io. Il perchè è spiegato nella nota che riporto:" Poiché non è possibile stabilire a priori il compartimento di primo innesco, il corridoio cieco è indipendente dai compartimenti eventualmente attraversati."
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

esatto, quello che intendo dire anche io. Il perchè è spiegato nella nota che riporto:" Poiché non è possibile stabilire a priori il compartimento di primo innesco, il corridoio cieco è indipendente dai compartimenti eventualmente attraversati."
Da capire se quell'indipendente vuol dire che si interrompe il conteggio o non si interrompe :mrgreen:
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

Potremmo difatti avere un incendio in uno dei compartimenti attraversati.
Le figure 19-21-22 indicano che la Lcc va computata tra i diversi compartimenti e la Tabella S.4-20 indica quando e come è possibile omettere una parte di corridoio cieco, anche protetto.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Potremmo difatti avere un incendio in uno dei compartimenti attraversati.
Ma il principio del COPI (ma in realtà anche prima) è che l'incendio avviene in un solo punto e non in più punti, altrimenti non funziona più... E comunque se così fosse non potrei azzerare, nel passaggio nel compartimento adiacente, neanche la lunghezza totale di esodo mentre invece abbiamo detto che questo si può fare... :?
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da GMP »

Il principio è quello, però come detto non si può stabilire a priori dove si sviluppi l'incendio, in quale compartimento. Se hai una sola via di esodo verso il comparto adiacente, e proprio lì si sviluppa l'incendio gli occupanti rimangono bloccati, non hanno possibilità di un'altra via di esodo. Motivo per il quale la massima lunghezza, per diminuire il rischio va considerata fino a luogo sicuro o dove ho la possibilità della bidirezione.

Al contrario con un percorso bidirezionale, si azzera, perchè se ho un incendio nel mio comparto, scappo in quello adiacente, dove con molta probabilità non avrò un altro incendio. Se l'incendio è presente nel comparto adiacente, non ci entro e prendo un'altra via di esodo.

Chiaramente, come detto, anche il compartimento adiacente, dovrà avere un sistema di esodo conforme ai capitoli del COPI.

tu dici:
Mi spiego: proprio perchè non ho possibilità di esodare entro 61,2 m, devo passare nel compartimento adiacente.
Quando verifichi l'esodo ricorda che il paragrafo S.4.8.3 dice "Al fine di limitare il tempo necessario agli occupanti per abbandonare il compartimento di primo innesco dell’incendio, almeno una delle lunghezze d’esodo determinate da qualsiasi punto dell’attività non deve superare i valori massimi Les della tabella S.4-25"

Il senso del paragrafo è che da qualsiasi punto dell'attività la lunghezza d'esodo non deve superare i valori massimi della tabella S.4-25, poi nel caso in cui un punto sia servito da più vie di esodo allora è sufficiente che almeno una sia entro tali limiti. Non hai la possibilità di avere due vie di esodo? una verso il capannone adiacente e l'altra verso l'esterno?
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Il principio è quello, però come detto non si può stabilire a priori dove si sviluppi l'incendio, in quale compartimento. Se hai una sola via di esodo verso il comparto adiacente, e proprio lì si sviluppa l'incendio gli occupanti rimangono bloccati, non hanno possibilità di un'altra via di esodo. Motivo per il quale la massima lunghezza, per diminuire il rischio va considerata fino a luogo sicuro o dove ho la possibilità della bidirezione.

Al contrario con un percorso bidirezionale, si azzera, perchè se ho un incendio nel mio comparto, scappo in quello adiacente, dove con molta probabilità non avrò un altro incendio. Se l'incendio è presente nel comparto adiacente, non ci entro e prendo un'altra via di esodo.

Chiaramente, come detto, anche il compartimento adiacente, dovrà avere un sistema di esodo conforme ai capitoli del COPI.
Io quello che scrivi lo capisco solo che mi sembra ci sia un assunto sbagliato a monte. E cioè che ci sia un incendio sia nel mio compartimento sia in quello adiacente. Se è così allora non è vero che il COPI considera l'incendio solo in un compartimento. O è l'una o è l'altra.
GMP
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Scusa, non ho mai detto questo. L'incendio si avvia da un solo punto dell'attività. Può essere o nel compartimento 1 o nel compartimento 2, come si fa a stabilire? siccome non si sa, la lunghezza del cc non si azzera e si calcola sino all'esterno.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Se devo scappare è perchè c'è un incendio nel mio comparto giusto? Se vado in quello adiacente ed il COPI considera solo 1 incendio, lì l'incendio non c'è. E se invece c'è, c'è solo lì, quindi io dal mio comparto non ho bisogno di scappare. E quindi il discorso perde di significato.
GMP
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Tu parti che l'incendio lo vedi...se non lo vedi? Penso che l'assunzione sia questa. Se parte l'IRAI e non mi accorgo di dove sia l'incendio, se nel mio comparto o in quello adiacente, come si fa?
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Tu parti che l'incendio lo vedi...se non lo vedi? Penso che l'assunzione sia questa. Se parte l'IRAI e non mi accorgo di dove sia l'incendio, se nel mio comparto o in quello adiacente, come si fa?
... Non mi sembra invalidi il mio ragionamento. Se l'incendio è da me (che lo veda o no) vado in un altro compartimento dove non c'è. Se invece l'incendio non è nel mio compartimento e me ne accorgo solamente quando vado in quello adiacente, torno indietro e non ho più l'incendio perchè sono in un compartimento protetto, quindi anche se esco facendo 100 m, facendoli in condizioni ordinarie non vedo il problema.
Sono certo però che mi sto perdendo qualche pezzo... :lol:
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Non pensare solo alla tua situazione abbastanza semplice, pensa ad un edificio complesso con diverse vie di esodo verticali ed orizzontali.
Chi riceve la segnalazione di allarme si mette in moto lungo la via più vicina e si mette in fila, senza magari avere la minima conoscenza di dove sia il problema.
Se c'è un collo di bottiglia non può tornare indietro controflusso, ma deve poter proseguire, insieme agli altri, fino al luogo sicuro, in un tempo sufficientemente basso da non subire l'esposizione ai prodotti della combustione incapacitanti. Da qui le prescrizioni sui corridoi ciechi che possono comprendere anche più di un compartimento.
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

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Ok, finalmente sto visualizzando la situazione e capisco. In effetti nella mia situazione (poche persone su grandi open space) il problema sinceramente non si pone più di tanto quindi non capivo. Diverso invece il discorso se ho tante persone da sfollare e dovessi tornare indietro (cosa che non riesci tanto a fare, quindi è questo il problema per cui il COPI non ti permette di azzerare la Lcc tra compartimenti). Nel COPI avrebbero forse potuto distinguere in base al tipo di attività...
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Concludo la discussione di ieri (articolata ed interessante) con il dubbio che non sono riuscito a fugare.
Io chiedevo come è possibile che se devo scappare attraverso un altro compartimento il COPI non dica quando è richiesto un filtro di attraversamento (per evitare che il fumo passi dall'altra parte). Mi avete detto, incluso Terminus, che in effetti questa cosa non è regolamentata dal COPI e che bisogna fare una VDR.
Vi chiedo 2 cose:
- ma a voi non sembra un punto critico dell'efficacia della via di esodo? Non è strano che il tema non sia affrontato?
- andando nel pratico, i 2 compartimenti in oggetto anche se avessero degli EFC non è detto che questi siano in funzione, quindi il filtro a mio modo di vedere servirebbe. Voi lo mettereste? Come vi comportate di solito?

Grazie.
Terminus
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

Perchè dici che non è affrontato ?
In S4 trovi delle condizioni per le quali si rende necessario realizzare vie di esodo o parti di esse, del tipo a prova di fumo (quindi tra le soluzioni quella di comunicazioni con filtro a prova di fumo).
In alcune RTV trovi anche alcune condizioni per vie di esodo a prova di fumo.
Non puoi ipotizzare che il tuo sistema EFC non funzioni in caso di incendio, altrimenti qualcosa non va bene nella progettazione.
mmaarrccoo
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Gli unici punti in cui vedo affrontata la cosa sono:
- S.4.5.13 ma si riferisce a sistemi d'esodo comuni per diversi responsabili di attività
- S.4.8.2 ma si riferisce ai corridoi ciechi e di fatto trova significato per corridoi, vani scala, atri al fine dell'omissione della lunghezza massima

Io invece mi riferisco all'esigenza di sapere se il filtro serve o no per proteggermi dal fumo. Questo aspetto non lo vedo esplicitato nel COPI.
Terminus
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da Terminus »

Potrebbe non servire.
Se sono state rispettate le condizioni di sicurezza ed in particolare S4, S7 ed S8, allora gli occupanti hanno potuto evacuare senza essere esposti in modo incapacitante ai prodotti dell'incendio ed anche i soccorritori hanno potuto fare il loro dovere.
Da li in poi le porte di compartimentazione devono essere chiuse e fare il loro lavoro.
mmaarrccoo
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Re: COPI: COMPARTIMENTI + ESODO

Messaggio da mmaarrccoo »

Ok.
Posso farti una domanda? Mi sto rendendo conto che il COPI seppur in alcune cose ha introdotto delle novità e precisazioni (oltre ovviamente ad aver "sdoganato" maggiormente la FSE) bene o male per la maggior parte delle cose non ha fatto altro che riprendere la cultura della prevenzione incendi degli ultimi 50 anni e rimpacchettarla in maniera più curata e strutturata.

Ciò premesso, mi chiedo perchè allora in questo caso specifico (filtro aerato per l'esodo si o no) in passato qualunque funzionario ce lo avrebbe richiesto (perlomeno a me sempre capitato) mentre ora a quanto mi dici, se le misure di sicurezza funzionano, anche una normale porta va bene. E probabilmente di situazioni come queste ce ne sono anche altre. Sbaglio o viene fuori che per molto tempo abbiamo subito prescrizioni e spese forse inutili?

Per quanto riguarda gli arredi mobili, pensa se dovessimo tenere conto nelle verifiche (asseverate) della posizione della scrivania che può essere spostata a piacimento in qualsiasi momento.....
Per carità, capisco il tuo ragionamento... Però in caso di incendio però non passo attraverso ad armadiature, tavoli che possono essere anche lunghi, ecc.
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