Locale caldaia e DM 8/11/2019

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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weareblind
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Locale caldaia e DM 8/11/2019

Messaggio da weareblind »

Tranquillo locale CT a metano, produzione acqua calda, interrato.
Accesso da cortile a cielo libero, scendo due rampe di scale a cielo libero. Comincia il filo soletta del corridoio, che è il cortile, cioè sopra piove. Faccio 4 metri diciamo di corridoio (quindi sopra ho la soletta del cortile), poi una porta metallica inutile e sempre aperta, si allarga il corridoio che diviene in realtà il locale caldaia, 4 metri più largo, tutti e 4 sotto l'ufficio sopra servito dalla caldaia.

Domanda 1 punto 3.3.4
1. I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti esterne.
2. Ai fini della realizzazione delle aperture di aerazione permanenti, la copertura è considerata parete esterna qualora confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore al 50 % della superficie in pianta del locale.
Ma che gliene frega al decreto del 50%? Io nel corridoio (che però è di fatto locale) ho 2 enormi grigliati da 1X1,5 mq orizzontali verso il cortile. Aria quanta ne volete. Ma la parte del locale sotto gli uffici è oltre il 50%, quindi 3 mq di aerazione non da considerare?

Domanda 2 punto 3.3.5
Che accesso è? Per me da spazio scoperto. Il cortile e le due rampe di scale sono a cielo libero, poi ho un corridoio lungo 4 e largo 1,5 m con sopra il cortile (e una prima griglia 1X1,5), poi una porta metallica inutile e il locale si allarga di 4 metri (diviene quindi 1,5+4 di larghezza), e ho altre 2 griglie 1X1,5.
Quella porta metallica serve perché devo garantire che il locale sia chiuso a chiave? Nel caso, l'accesso sarebbe quindi da intercapedine antincendi.

Domanda 2 punto 3.3.5.1
Ma la porta è obbligatoria?
Terminus
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Re: Locale caldaia e DM 8/11/2019

Messaggio da Terminus »

La situazione appare "sicura".
In effetti quel 50% non me lo sono mai spiegato (o forse non sono mai stato costretto a spiegarlo...): se tu avessi una parete di separazione tra la parte coperta ed il corridoio grigliato, potresti certamente aprire le aerazioni sulla parete verticale, considerando il resto come intercapedine. Quindi la differenza dove sarebbe ?
Stessa possibilità con bocche da lupo su parete controterra.
La questione semmai è sulla definibilità del corridoio come intercapedine antincendio.
Il vecchio DM 30/11/83 non dice nulla, come anche il DM 1996, ma è sempre stato ovvio considerare accettabili intercapedini grigliate con una certa percentuale di occlusione per l'aerazione, ma fino a che punto ? Il COPI oggi, per gli spazi scoperti, ci dice che l'occlusione non deve essere superiore al 25%.
Tu hai un solaio con asole, non una intercapedine grigliata: 1,5mq su 6mq mi sembrano pochini per un'intercapedine antincendio.
Potresti considerare tutto il corridoio come parte della CT, quindi con accesso da intercapedine, ovvero dalle scale aperte.
La porta serve per garantire da accessi non consentiti, ma vi sono svariate centrali interrate che non hanno porte ma solo il lucchetto sulla griglia.
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weareblind
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Re: Locale caldaia e DM 8/11/2019

Messaggio da weareblind »

Aspetta, non ho capito bene.
Facciamo l'ipotesi di avere una porta metallica alla fine del corridoio e che divide il corridoio dalla CT (come è oggi, con verso di apertura da CT verso corridoio, cioè pro esodo, e metallica).
Il corridoio è largo 1,5 m, alto 2,3 m, lungo 5 m (superficie quindi 5X1,5 = 7,5 mq) e superiormente grigliato con griglia 1X1,5 = 1,5 mq su spazio a cielo libero, cioè 1,5 / 7,5 = 20%. Cavolo, a me sembra tanto...

Il D.M. 30/11/1983 punto 1.8 definisce come segue.
1.8. Intercapedine antincendi.
Vano di distacco con funzione di aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60 m; con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90 m. Longitudinalmente è delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco. Ai soli scopi di aerazione e scarico dei prodotti della combustione è inferiormente delimitata da un piano ubicato a quota non inferiore ad 1 m dall'intradosso del solaio del locale stesso.
Non ci sono richieste sulla aerazione.

Diciamo che io sarei già soddisfatto. Ma ho fatto la stessa tua riflessione: considero tutto un locale, e fine. A quel punto è accesso da spazio scoperto (cortile luogo sicuro a cielo libero). La porta non è obbligatoria per prevenzione incendi (chiaro, se non c'è è più sicuro) ma mi protegge da accessi indesiderati. Se non uso la porta suddetta, io non ho griglie da lucchettare. Me la tengo aperta.
Per me va benissimo, tanto sono dentro una industria con portinaio.
Ma in altri casi? Fosse un accesso da strada pubblica?

Poi, sul 50%: a me va di lusso che ho una serramento grigliato verticale in caldaia, da 0,73X1 m = 0,73 mq, che è più alto del cortile a quota +0.0.
Se non ce l'avessi, avrei comunque due griglie orizzontali sullo stesso cortile, da 1,5 mq cadauna, che per la potenza stravanzano, ma che non potrei usare perché oltre il 50% del solaio caldaia è sotto uffici. Ma chi se ne frega? Ho il 30% del solaio verso cortile, ma ho aerazione su spazio a cielo libero 10 volte quella che mi serve, e non la posso considerare?
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