Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

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stfire
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Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da stfire »

innanzi tutto riporto link con alcuni chiarimenti dati dal C.N.VV.F. sulla documentazione relativa alle aperture di smaltimento fumo di emergenza secondo il capitolo S.8 del Codice di Prevenzione Incendi.
https://webapi.ingenio-web.it/immagini/ ... -cnvvf.pdf

Per quanto riguarda le Soluzioni conformi per liv. di prestazione II , le aperture richieste potrebbero coincidere con finestre/porte/portoni (quindi aperture con elementi di chiusura non permanenti).
In questo caso è sempre possibile considerarle di tipo SEd ?
La loro l'apertura manuale in emergenza a mio avviso non è sempre garantita, soprattutto se gli addetti devono andare ad aprire finestre poste ad una certa altezza.
Come è gestibile una soluzione del genere ?
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weareblind
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da weareblind »

Molte grazie per il pdf. Interessante, e mai seguito.
Io inserisco nel progetto tutti i serramenti apribili (finestre, porte, portoni, lucernari), con metratura e posizione. Fine.
Poi, rimando al piano di emergenza la buffonata di segnalare l'apertura in emergenza, visto che è consentita.
Nessun DICH IMP, controllo solo che le finestre ci siano.
Grazie ancora.
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travereticolare
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da travereticolare »

Ciao e grazie della notizia, l'avevo letta anche io stamattina, ma non ho avuto modo di postarla.

Io direi che le aperture da considerare SEd siano quelle facilmente arrivabili da uno o più addetti all'emergenza (numero da valutare in base alla complessità del luogo) quindi porte e finestre.

Quando le finestre sono poste ad un'altezza tale che non si riescano ad aprire facilmente allora io le declasserei a SEe, con la possibilità di immediata demolizione da parte delle squadre di soccorso. Poi bisogna chiaramente valutare se il tipo di vetro è idoneo ad essere considerato di immediata demolizione...

L'argomento interessante è che alla fine si legge: "In condizioni di esercizio, le aperture di smaltimento devono essere inserite nel registro dei controlli ai fini della loro manutenzione".

Ciò significa che il titolare dell'attività dovrà implementare il contratto alla ditta di manutenzioni con il controllo di porte, finestre, e altri sistemi inseriti nel progetto, per l'evacuazione di emergenza degli effluenti dell'incendio.

Fin ora non ho mai fatto DICH.IMP. però ci potrebbe stare, anche le semplici finestre (anche se non sono impianti) sono dei sistemi di smaltimento e come tali si potrebbe pensare di inserirle nel DICH.IMP.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
Terminus
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da Terminus »

Grazie del documento.
Io considererei SEd quelle aperture che possono essere facilmente gestite dagli addetti interni, direttamente o mediante meccanismi remoti (anche una manovella manuale).
Altrimenti valuto se i VVF le possono sfondare in emergenza dall'esterno oppure ancora se sono bassofondenti, in questi casi rientrano come SEe.
Trovo corretto che in presenza di impianti di attivazione (non la semplice manovella manuale) questi vengano gestiti e certificati come impianti rilevanti ai fini antincendio.
stfire
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da stfire »

Grazie a voi, tutte informazioni utili e mi avete chiarito qualche aspetto "discutibile".

Diciamo poi che è sempre bene valutare le tipologie di aperture più idonee in funzione del rischio .
Circa "la buffonata di segnalare l'apertura in emergenza" non mi piace come approccio, anche perchè non tutti i funzionari la vedeno bene ..
Mi viene solo da pensare a quante discussioni circa il pto 4.9 del DM 27/10/2010 (soluzione lettera a)..

Per quanto riguarda il DICH IMP e DICO ritengo corretto quanto chiarito da VVF.
buge
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da buge »

Terminus ha scritto: ven mar 27, 2020 14:42 Grazie del documento.
Io considererei SEd quelle aperture che possono essere facilmente gestite dagli addetti interni, direttamente o mediante meccanismi remoti (anche una manovella manuale).
Altrimenti valuto se i VVF le possono sfondare in emergenza dall'esterno oppure ancora se sono bassofondenti, in questi casi rientrano come SEe.
Trovo corretto che in presenza di impianti di attivazione (non la semplice manovella manuale) questi vengano gestiti e certificati come impianti rilevanti ai fini antincendio.
Interessante discussione.
Il Codice e la nota postata sono un po' generiche in merito alle Sed comandate.
MI spiego: vasistas motorizzati sulla parte alta del capannone, per esigenze di ventilazione ordinaria.
Li uso anche come smaltimento.
Comando all'interno dell'attività, quindi posizione non protetta.
Il cavo di collegamento di tali sistemi deve essere resistente al fuoco? direi di no, devono essere azionati dal personale nelle fasi iniziali dell'incendio seguendo il piano di emergenza.
Se non fosse così dovrei anche cambiare i motori e prenderli di quelli idoeni per sistemi RWA...ma non sto facendo un impianto UNI 9494...quindi cavo normale.
Giusto?
fred2000
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da fred2000 »

Mi ricordo, per un capannone/magazzino, che durante un sopralluogo x CPI ( prima del COPI) il V.F. aveva accettato l'apertura delle finestre a vasistas poste in alto ( circa 4m) con asta metallica dotata di uncino per agganciare l'occhiello della finestra.
Ha solo preteso che in numero delle aste fosse sufficiente e distribuite tali a garantire una accessibilità adeguata e le aste fossero segnalate da cartello "Asta per apertura serramenti in caso di incendio" o qualcosa di simile. Poi questa procedura doveva essere riportata nel documento di procedura in caso di incendio.
stfire
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da stfire »

buge ha scritto: ven set 18, 2020 10:30 vasistas motorizzati sulla parte alta del capannone, per esigenze di ventilazione ordinaria.
Li uso anche come smaltimento. Comando all'interno dell'attività, quindi posizione non protetta.
Il cavo di collegamento di tali sistemi deve essere resistente al fuoco? direi di no, devono essere azionati dal personale nelle fasi iniziali dell'incendio seguendo il piano di emergenza.
Se non fosse così dovrei anche cambiare i motori e prenderli di quelli idoeni per sistemi RWA...ma non sto facendo un impianto UNI 9494...quindi cavo normale.
Giusto?
Ciao buge ti dico la mia ..
Io per sistemi di questo tipo (SEc - SEd) sono più per un'alimentazione di emergenza (oltre a quella ordinaria)
Apertura in questo caso da zona protetta (anche esterna a fabbricato - SEc) e linea elettrica resistente al fuoco. Dei motori non mi interesso perchè nelle prime fasi ho una buona probabilità che questi non subiscano gli effetti dell'incendio (capannoni alti, ecc..)
Ti faccio poi un esempio pratico di poche settimane fa: ad un cliente brucia un camion motrice e dopo circa 20 minuti entrati nel capannone non sono riusciti ad aprire i lucernari motorizzati (protezione di linea saltata - cavi ad altezza di 3 m coinvolti dall'incendio). Non hanno potuto immediatamente evacuare in maniera ottimale il fumo e calore prodotti.. in sostanza, il doppio dei danni..
buge
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Re: Aperture di smaltimento fumo e calore d'emergenza

Messaggio da buge »

In sostanza, fra un impianto UNI 9494 e un sistema Sed, per la parte azionamento manuale non cambia nulla se non i motori che possono essere normali...se leggi la circolare alla lettera parla di "garantire la prestazione in caso di emergenza"...allora mi servono anche i motori certificati per sistemi RWA...
MI sembra un po' troppo spinta questa circolare...
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