centrale termica ad uso non esclusivo (situazione border line)

[NSE]

Buongiorno.
Mi trovo a dover valutare per conto di un committente un progetto redatto da un professionista, questo prima che questo progetto sia messo in gara.

Questo professionista ha proposto una soluzione che a me sembrerebbe "anomala" ma non riesco a trovare un appiglio normativo per poterla "smontare", oppure magari sono solo io eccessivamente zelante (ed è per questo che chiedo un confronto con voi).

Definisco i dati (mi scuserete se li "anonimizzo un po'").
Esiste un locale di lavoro (A) ampio circa 300 metri, con presenza saltuaria di persone; questo locale di lavoro ha degli automatismi "ambientali" per il funzionamento del processo (esempio, partenza pompe, movimento oscuranti, apertura /chiusura automatica, di infissi).
Questo ambiente è servito termicamente da una centrale termica (B) di potenza 100 kW, ad alimentazione a Gasolio.
Per come è configurato l'ambiente, il riscaldamento ambiente, potrebbe essere anche considerato parte del processo di produzione e non un riscaldamento ambientale generico.

La centrale è ubicata esternamente al locale principale, a circa 10 metri dallo stesso.
Il progettista ha ritenuto di installare il quadro generale di questo ambiente (A)(e che quindi alimenta: l'illuminazione generale di (A), le prese elettriche di (A), gli automatismi di (A)) all'interno del locale centrale termica (B).
Questo quadro, contenendo tutte le automazioni di questo ambiente (oltre all'alimentazione dei componenti specifici della centrale termica) ha dimensioni abbastanza rilevanti (lxpxh = 2,4x0,4x1,9 m)

Con questa soluzione, nel locale centrale termica dovrà/potrà avere accesso:
- l'utente utilizzatore che magari deve riarmare un interruttore scattato dell'illuminazione o delle prese o dei sistemi di processo,
- Il tecnico (impresa esterna) che segue l'automazione di (A)
e ovviamente il caldaista/ terzo responsabile che deve gestire l'impianto termico.


A me sembra una anomalia prevedere un quadro generale all'interno della centrale termica, che renda così l'accesso all'ambiente "promiscuo", in un lavoro nuovo l'avrei evitato: ma l'unico appiglio che vedo è quanto definito nel DM D.M. 28 aprile 2005, ovvero che le caldaie dovrebbero essere installate in locali "ad uso esclusivo".

Qualcuno di voi ha esperienze in merito?

[ponca]

personalmente condivido le tue considerazioni
farei notare le tue perplessità chiedendo lo spostamento del quadro

[Terminus]

1) La CT dovrebbe essere ad uso esclusivo.
2) Gli accessi promiscui, come giustamente fai notare, creano interferenze e moltiplicano i rischi (non solo di incendio)
3) Il quadro elettrico "estraneo" costituisce aggravio del rischio di incendio valutato dal normatore

Non si riesce a separare questo quadro dalla CT vera e propria, con una parete tagliafuoco, con accesso dall'esterno ?

[NSE]

Si, io sono stato più netto, gli ho detto che per me il quadro lo tolgono e stop! Se su un lavoro vecchio può essere tollerabile fare uno slalom normativo per superare vincoli ormai esistenti, su un lavoro nuovo è inconcepibile.
Solo che la situazione mi sembrava un po' border line e non avendo esperienze in questo tipo di problemi e questo tipo di normative, avevo paura di essere stato troppo drastico con il progettista.
In fondo non è palesemente un oggetto estraneo, ma un oggetto che fa anche altre cose.
3) Il quadro elettrico "estraneo" costituisce aggravio del rischio di incendio valutato dal normatore
Questo concetto mi piace, anche io avevo fatto una osservazione simile, ma così è concettualmente più corretta.
Grazie per ora.