Situazione:
- capannone industriale che funge da deposito (70.1.B), con piccoli uffici funzionali in un corpo fabbrica in aderenza al capannone
- attività commerciale all'ingrosso di 60 mq, praticamente una grossa stanza con 2 PC, 2 persone ed un paio di quintali di imballaggi di carta, situata anch'essa nel corpo fabbrica in aderenza al capannone (a fianco degli uffici, separata da essa dal vano scala di cui sotto)
- appartamento da 150 mq al p1 che sovrasta uffici e attività commerciale all'ingrosso, la scala discende al pt e si inserisce tra gli uffici e l'attività commerciale.
Sto progettando con il codice. Fermo restando che le comunicazioni le ho studiate e voglio mantenerle, e sono ragionevolmente certo di poterlo fare (filtro a prova di fumo tra deposito e vano scala dell'appartamento, comunicazioni tramite porte REI-Sa tra deposito e attività commerciale all'ingrosso, perchè hanno del loro materiale nel deposito, e comunicazioni tramite porte semplici e niente compartimentazione tra deposito ed uffici funzionali all'attività),
la domanda è la seguente: dal momento che compartimenti, o meglio, attività soggette e non soggette, afferenti a responsabili diversi che sono 1 per il deposito (unica attività soggetta), 1 per l'attività commerciale all'ingrosso e 1 per l'abitazione, comunicano ma non hanno vie d'esodo in comune, devo verificare, progettare e certificare il rispetto di tutte le misure del codice per tutte e 3 le attività, oppure (e spero sia così), le misure del codice le verifico, progetto e certifico soltanto all'attività soggetta (deposito) e rispetto alle altre verifico soltanto che non ci siano interferenze?
grazie.
Comunicazioni tra attività soggette e non soggette
Moderatore: Edilclima
Re: Comunicazioni tra attività soggette e non soggette
Hai un'attività soggetta in edificio promiscuo, con altro non di pertinenza.
La pratica e la VDR la fai ovviamente solo per l'attività soggetta, ma andando a verificare le condizioni di sicurezza riguardo quanto adiacente e/o comunicante.
La pratica e la VDR la fai ovviamente solo per l'attività soggetta, ma andando a verificare le condizioni di sicurezza riguardo quanto adiacente e/o comunicante.
- weareblind
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Re: Comunicazioni tra attività soggette e non soggette
Esatto. Disaccoppiare con filtro a prova di fumo ok, ma vedi anche la promiscuità strutturale, impiantistica, via di fuga, ecc.
Re: Comunicazioni tra attività soggette e non soggette
Mi ritrovo nelle vostre considerazioni, e sono sollevato dal fatto che non debba includere in maniera puntuale e scientifica tutte le misure e conseguenti certificazioni anche a quei compartimenti/altre attività non soggette presenti nell'opera da costruzione.
Verificati impianti, vie di fuga (tutte rese indipendenti), e accertata l'indipendenza strutturale (ho comunque assegnato liv III per S.2) mi rimane un grosso MA, sul quale ho basato la mia considerazione di poter evitare di far chiudere tutte le comunicazioni.
Par. S.3.10, comma 1: Ove sia dimostrata necessità funzionale, sono ammesse comunicazioni tra tutte le tipologie d'attività civili (es. strutture sanitarie, scolastiche, alberghiere, ...) inserite nella medesima opera da costruzione anche se afferenti a responsabili dell'attività diversi.
Sono ragionevolmente sicuro di poter dimostrare la necessità funzionale, ma esiste da qualche parte un elenco, anche non esaustivo, in cui sono illustrate le attività civili? Quali sono queste attività civili? Non vorrei che mi prescrivessero di chiudere porte a causa del fatto che ad es. la logistica non è considerata attività civile, un albergo si, un'att. commerciale? Vedo fumoso questo concetto
Verificati impianti, vie di fuga (tutte rese indipendenti), e accertata l'indipendenza strutturale (ho comunque assegnato liv III per S.2) mi rimane un grosso MA, sul quale ho basato la mia considerazione di poter evitare di far chiudere tutte le comunicazioni.
Par. S.3.10, comma 1: Ove sia dimostrata necessità funzionale, sono ammesse comunicazioni tra tutte le tipologie d'attività civili (es. strutture sanitarie, scolastiche, alberghiere, ...) inserite nella medesima opera da costruzione anche se afferenti a responsabili dell'attività diversi.
Sono ragionevolmente sicuro di poter dimostrare la necessità funzionale, ma esiste da qualche parte un elenco, anche non esaustivo, in cui sono illustrate le attività civili? Quali sono queste attività civili? Non vorrei che mi prescrivessero di chiudere porte a causa del fatto che ad es. la logistica non è considerata attività civile, un albergo si, un'att. commerciale? Vedo fumoso questo concetto
- weareblind
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Re: Comunicazioni tra attività soggette e non soggette
Elenco non c'è.