PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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mmaarrccoo
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PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da mmaarrccoo »

Ciao a tutti,
su questa attività è una mia impressione o il DM 15/07/2014 lascia spazio ad innumerevoli interpretazioni?
Mi trovo alle preso con vari casi di sottostazioni elettriche AT/MT in cui ci sono macchine all’aperto tra i 5 ed i 10 MVA di esistente installazione alla data di entrata in vigore del DM (data di installazione tra il 1975 ed il 2008). I dubbi riguardano le separazioni (distanziamenti o muri EI60 tra macchine e tra macchine ed edifici):

1. Tutte le installazioni sono costituite da vari stalli e ciascuno stallo è costituito da una macchina di potenza + una piccola macchina ausiliaria 100 kVA ad una distanza variabile tra i 0,5 e 2 m (quindi molto vicino). Tra i vari stalli (stallo=macchina potenza+macchina ausiliaria), se non sono rispettati i 3 m di distanza di sicurezza, ovviamente ci sono (o costruiremo) dei muri tagliafuoco come richiede il DM. Non si riesce invece a capire se bisognerebbe rispettare tali distanze di sicurezza anche tra macchina di potenza e pertinente macchina ausiliaria del medesimo stallo. Premesso che costruire un muro tra macchina di potenza e macchina ausiliaria è praticamente impossibile causa impianti sovrastanti, barrature, dimensioni, ecc. e anche spostare le macchine ausiliarie in molti casi non è possibile (a meno di non rifare faticosamente ed onerosamente parte degli impianti) qual è la vostra idea al riguardo? Bisognerebbe distanziare anche le piccole macchine ausiliarie o no? Ho chiesto pareri ai VV.F. e in un Comando mi hanno concesso di non fare alcun muro (hanno considerato in pratica macchina potenza e macchina ausiliaria come un unico centro di pericolo) ed in un altro Comando non si sono espressi chiaramente.

2. Quasi sempre la macchina ausiliaria (contiene circa 100-150 kg di olio) e si trova inoltre a pochi cm dall’edificio impianti della SSE. In analogia al dubbio espresso al punto precedente, anche qui non si capisce chiaramente se bisognerebbe prevedere uno schermo tagliafuoco tra macchina ausiliaria ed il muro dell'edificio. Se infatti si guarda la tabella del DM si vede che richiede i 3 m di distanza per macchine da 1 a 10 MVA, facendo quasi intendere che le macchine piccole siano escluse e possano essere messe dove si vuole (anche attaccate ai muri o ad altre macchine). Anzi, a leggere l’art. 1 del titolo III sembra proprio che tutte le prescrizioni (sistema contenimento, distanze, ecc.) si applichino solo a macchine contenenti più di 1 mc di olio e pertanto le macchine ausiliarie sarebbero escluse a prescindere da qualsiasi prescrizione. Ma il dubbio nasce dal fatto che, ad esempio, sulla guida blu n. 13 di TNE (per chi le conosce) a pag. 293 si dice che il quantitativo di olio delle macchine, in un caso come questo, si sommerebbe. E quindi il distanziamento tra macchina ausiliaria ed edificio ci andrebbe in quanto l’assieme (potenza + ausiliari) è maggiore di 1 mc? O forse tale somma ha influenza solo ai fini amministrativi (assoggettabilità all’attività 48 del DPR 151/11) e non ai fini tecnici (utilizzo delle prescrizioni del DM 15/07/2014)?

In sostanza, ste benedette macchina ausiliare (100-150 kg olio):
- si considerano solo ai fini di calcolare il superamento di 1 mc da cui scaturisce l'attività 48 (solo se entro i 3 m e manca il muro)?
- si considerano sia ai fini amministrativi di cui sopra e anche ai fini tecnici antincendio (richiedendo quindi distanziamenti o muri come da DM)?
- non si considerano né per fini amministrativi né per fini tecnici antincendio (potendo quindi piazzarli dove si vuole)?

In pratica il DM crea dei cortocircuiti tra le sue parole e definizioni. Qualche esperienza in merito? Please help!
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weareblind
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da weareblind »

1) No perché parliamo della stessa macchina elettrica, è una sua componente. Mai fatto, mai proposto, mai chiesto. Solo per darti un parametro numerico, circa 70 trafi alle spalle. Poi, tutto è possibile...
2) La macchina elettrica con olio - aggiuntiva o no al trafo, sua parte integrante o no - somma il suo olio a quello del trafo e diviene un unico centro di pericolo, da cui mantenere tutte le distanze pertinenti. Chiarimento 7473 del 30/05/2012
mmaarrccoo
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da mmaarrccoo »

Ti riporto qui una foto di un'installazione quasi tipica così ti fai un'idea http://it.tinypic.com/r/2mcwnkj/9

1) No perché parliamo della stessa macchina elettrica, è una sua componente. Mai fatto, mai proposto, mai chiesto. Solo per darti un parametro numerico, circa 70 trafi alle spalle. Poi, tutto è possibile...
Non è la stessa macchina (è proprio un altro trasformatore, separato ed eventualmente anche di altra marca e comprato altrove), fa solo parte dello stesso stallo. In ogni caso sono contento che anche tu non distanziaresti o metteresti muro tra macchina potenza e macchina ausiliaria (anche perchè nelle sottostazioni vecchie sarebbe quasi sempre impossibile a meno di non buttare giù gli impianti, ved foto).

2) La macchina elettrica con olio - aggiuntiva o no al trafo, sua parte integrante o no - somma il suo olio a quello del trafo e diviene un unico centro di pericolo, da cui mantenere tutte le distanze pertinenti. Chiarimento 7473 del 30/05/2012
Quindi mi dici che anche le macchine con contenuto sotto 1 mc concorrono alla somma per determinare assoggettabilità o meno (quindi per fini amministrativi). Sono d'accordo, anche se:

a. mi risulta leggendo sia il DM, sia TUTTONORMEL, che la somma si faccia solo se distanza <3 m e senza muro. Ad esempio potrei avere una SSE con 2 stalli separati tra loro da un muro EI60, quindi il totale di mc di olio da computare per quel sito sarebbe pari al totale di 1 stallo (1 macchina potenza + 1 macchina ausiliaria) anzichè il totale di 2 stalli. Sei d'accordo?

b. Quando dici che diventa un unico centro di pericolo mi stai dicendo che quindi se ho la macchina ausiliaria (ricordo, con solo 100 kg olio) a 30 cm o meno dal fabbricato della SSE (ved. foto) devo comunque mettere un setto tra macchina ausiliaria e parete (anche perchè in effetti l'incendio dalla macchina potenza coinvolgerebbe la macchina ausiliaria)? E allora perchè la tabella con i distanziamenti per le installazioni esistenti, dove chiede i 3 m, cita macchine tra 1 MVA e 10 MVA?! Questa potenza sarebbe la somma di potenza + ausiliaria? Non era meglio considerare il quantitativo di olio anzichè la potenza? Che casino!!

Grazie!
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weareblind
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da weareblind »

mmaarrccoo ha scritto: mer mar 20, 2019 20:07 Ti riporto qui una foto di un'installazione quasi tipica così ti fai un'idea http://it.tinypic.com/r/2mcwnkj/9

1) No perché parliamo della stessa macchina elettrica, è una sua componente. Mai fatto, mai proposto, mai chiesto. Solo per darti un parametro numerico, circa 70 trafi alle spalle. Poi, tutto è possibile...
Non è la stessa macchina (è proprio un altro trasformatore, separato ed eventualmente anche di altra marca e comprato altrove), fa solo parte dello stesso stallo. In ogni caso sono contento che anche tu non distanziaresti o metteresti muro tra macchina potenza e macchina ausiliaria (anche perchè nelle sottostazioni vecchie sarebbe quasi sempre impossibile a meno di non buttare giù gli impianti, ved foto).
Quando ho scritto "stessa macchina elettrica" facevo riferimento al centro di pericolo. Essendo sullo stesso stallo, afferiscono a quel centro di pericolo e costituiscono "stessa macchina". Due trafi VICINI ma dedicati a stalli diversi sono invece due macchine elettriche diverse. Poi, come dicevo, qui siamo al border line...
mmaarrccoo ha scritto: mer mar 20, 2019 20:07
2) La macchina elettrica con olio - aggiuntiva o no al trafo, sua parte integrante o no - somma il suo olio a quello del trafo e diviene un unico centro di pericolo, da cui mantenere tutte le distanze pertinenti. Chiarimento 7473 del 30/05/2012
Quindi mi dici che anche le macchine con contenuto sotto 1 mc concorrono alla somma per determinare assoggettabilità o meno (quindi per fini amministrativi). Sono d'accordo, anche se:

a. mi risulta leggendo sia il DM, sia TUTTONORMEL, che la somma si faccia solo se distanza <3 m e senza muro. Ad esempio potrei avere una SSE con 2 stalli separati tra loro da un muro EI60, quindi il totale di mc di olio da computare per quel sito sarebbe pari al totale di 1 stallo (1 macchina potenza + 1 macchina ausiliaria) anzichè il totale di 2 stalli. Sei d'accordo?

b. Quando dici che diventa un unico centro di pericolo mi stai dicendo che quindi se ho la macchina ausiliaria (ricordo, con solo 100 kg olio) a 30 cm o meno dal fabbricato della SSE (ved. foto) devo comunque mettere un setto tra macchina ausiliaria e parete (anche perchè in effetti l'incendio dalla macchina potenza coinvolgerebbe la macchina ausiliaria)? E allora perchè la tabella con i distanziamenti per le installazioni esistenti, dove chiede i 3 m, cita macchine tra 1 MVA e 10 MVA?! Questa potenza sarebbe la somma di potenza + ausiliaria? Non era meglio considerare il quantitativo di olio anzichè la potenza? Che casino!!

Grazie!
I 3 m li prevede il decreto stesso (o il muro EI), quindi sì. Per me, sì. Dico "per me" perché molto VVF sommano elementi ovunque siano nel perimetro, con risultati che, a volte, ritengo ridicoli.
Io trovo poi corretto sommare la macchina ausiliaria nel centro di pericolo comprensivo del trafo, e quindi proteggere l'edificio dalla ausiliaria, sommando, certo MVA o kg olio che siano.
L'olio è parametro per macchine nuove, ma gli MVA derivano dal fatto che, prima del DM 15/07/2014, si usava progettare con la CEI 99-2, abrogata, che lavorava coi MVA. E' un fatto di continuità.
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da mmaarrccoo »

I 3 m li prevede il decreto stesso (o il muro EI), quindi sì. Per me, sì. Dico "per me" perché molto VVF sommano elementi ovunque siano nel perimetro, con risultati che, a volte, ritengo ridicoli.
Io trovo poi corretto sommare la macchina ausiliaria nel centro di pericolo comprensivo del trafo, e quindi proteggere l'edificio dalla ausiliaria, sommando, certo MVA o kg olio che siano.
L'olio è parametro per macchine nuove, ma gli MVA derivano dal fatto che, prima del DM 15/07/2014, si usava progettare con la CEI 99-2, abrogata, che lavorava coi MVA. E' un fatto di continuità.
Quindi mi stai dicendo che, ad esempio nella foto che ho linkato, metteresti una protezione tra macchina ausiliaria e parete edificio? :( E tra l'altro, li in quel punto, che materiale useresti? Lastre da esterno EI60?
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weareblind
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da weareblind »

Scusa, non avevo aperto ancora. In questi casi, sì, applico una soluzione EI60 alla parete, al primo fuori servizio. O, se posso, blocchetti cls da 20 cm con paragoccia sopra (ma più spesso soluzione da esterno).
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Re: PER ESPERTI DI ATTIVITA' 48 (TRASFORMATORI)

Messaggio da mmaarrccoo »

Grazie @weareblind

Invece come hai risolto (se ti è capitato) le situazioni seguenti?

1. Tutti i trasformatori ausiliari come quelli della foto in tutte le SSE (sempre esistenti e all'aperto) sono senza sistema di contenimento. Io li lascerò così in quanto:
- per le norme CEI si possono non prendere provvedimenti per la raccolta dell'olio (nel tempo le norme hanno avuto come limite prima i 500 kg, poi i 1000 dmc, in ogni caso quelle macchine hanno sempre massimo 150 kg)
- per il DM 15/07/2014 è ammesso usare, per le installazioni esistenti, sistemi ad assorbimento (sostanzialmente dovrebbero essere quelle polveri tipo queste https://www.airbank.it/polveri_assorben ... rocarburi/ e comunque leggendosi a ritroso il DM, le definizioni, ecc. sembra che il sistema di contenimento sia da prevedere solo per volumi maggiori di 1 mc e quindi il problema neanche si dovrebbe porre (cosa peraltro che viene anche indicata dai libri TNE)

In questo modo salverei capra e cavoli (non faccio rifare tutto, sono conforme alle normative e comunque prevedo, in più, una protezione con assorbenti che seppur non il massimo può essere accettabile considerando la scarsa probabilità dell'evento)
Ti torna?

IMPIANTI AL CHIUSO
2. Le SSE che invece hanno trasformatori all'interno quasi sempre sono edifici che comprendono anche altre stanze come sale quadri, sale impianti, bagni, spogliatoi per il personale manutentivo (saltuario), ecc. (tutte comunque stanze strettamente funzionali alla vita della SSE stessa). A mio modo di vedere l'intero edificio della SSE è classificabile come locale esterno e non come locale inserito in altra volumetria con destinazioni d'uso diverse. Il chiarimento VV.F. prot. 0010226 del 10/08/2016 sembra darmi ragione, torna anche a te?

3. E quindi per i locali esterni suddetti (cioè al chiuso) la norma specifica le distanze di protezione (da altri fabbricati) e fin qui tutto chiaro. Sempre dal chiarimento VV.F. prot. 0010226 del 10/08/2016 tuttavia sembrerebbe che le solite distanze di sicurezza (ad esempio 3 m), siano da rispettare anche dentro i locali, sia tra macchine e macchine, sia tra macchine e pareti delle stanze (io di solito ho 1 stanzone grande che contiene 2 macchine). E' così o sto interpretando male?

4. Per i locali esterni il DM non prescrive nessuna resistenza al fuoco per le strutture separanti. Quindi posso avere le mie due macchine in una stanza (magari distanziate 3 m tra loro e dai muri) e nella stanza affianco la sala quadri senza che la parete di separazione sia tagliafuoco. A me sembra che questa situazioni rispetti il DM. Ma rispetta le norme CEI? Mi sbaglio o da molti anni la norma CEI 11-1 richiede che le stanze in cui ci sono i trasformatori in olio prevedano porte e strutture EI60 o EI90?
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