Fotovoltaico: applicabilità nota prot. n. 1324

[CCarlettj]

Buongiorno, sono alle prese con un impianto fotovoltaico già esistente su attività soggetta ma sconosciuta ai VVF. Hanno deciso solo oggi di procedere. L'impianto FV presenta criticità legate al mancato rispetto della nota 1324. Le criticità sono pressochè insanabili e sto valutando se esiste la "scappatoia" della non applicabilità della nota 1324. La nota è del 07/02/2012, l'impianto FV è entrato in servizio nel giugno di quello stesso anno. Quindi dovrebbe essere applicabile. Tuttavia la data di inizio lavori è, con ogni probabilità, antecedente all'entrata in vigore della nota 1324. Quale data secondo voi va presa in considerazione? E' possibile sostenere, eventualmente, il non obbligo di seguire le prescrizioni della nota?

[Terminus]

Premettendo che la guida cita impianti "entrati in servizio" prima della sua emanazione, quindi la data sarebbe quella di attivazione (vedasi pratica GSE) si deve ricordare che trattasi pur sempre di una guida, come ribadito dalla stessa dcprev.
Pertanto è necessario ottemperare alle sue finalità, ma si possono proporre soluzioni alternative a fronte di una vdr seria.
Nel tuo caso la vedo difficile glissare sul rispetto della guida o comunque sul valutare soluzioni alternative, in quanto l'attività è sconosciuta ai VVF e per loro nasce oggi.

[Gius83]

La linea guida, nella sezione impianti esistenti, fa riferimento alla data di messa in funzione dell'impianto stesso. Prova ad affrontare la questione con il Comando VV.F di zona....

[CCarlettj]

Nulla da fare, salvo sorprese dal comando. Nella guida alla voce impianti esistenti si dice chiaramente che le precedenti disposizioni si applicano unicamente agli impianti giá in servizio alla data di entrata in vigore della guida stessa. Per cui debbo prendere in considerazione come data quella del verbale di attivazione, e non altre (non, ad esempio, quella d'inizio lavori).

Quindi un tetto Broof vuole necessariamente moduli fotovoltaici aventi classe di reazione al fuoco 2 o superiore, e nulla me ne faccio, ad esempio, di una classificazione di resistenza al fuoco.

Quindi non ricado nel caso 3/a e, al limite, posso tentare di fornire una valutazione del rischio incendio per sperare di ricadere nel 3/b, altrimenti sono dolori per il cliente.