"Fa attività?" Lavorazione del legno

[Roberto78]

Buongiorno a tutti,

un cliente mi chiede se l'attività che vorrebbe realizzare ricade tra le attività antincendio.

Il sito dove svolgerà il suo lavoro è costituito da due edifici isolati uno dall'altro:
- edificio 1 = tettoia isolata aperta su tutti e tre i lati
- edificio 2 = capannone prefabbricato

Il cliente sostiene che:
- utilizzerà l'edificio 1 come deposito di legname da lavorazione, con quantità inferiori a 50'000 kg e pertanto NON ricade nell'attività 36 (>50'000 kg)
- utilizzerà l'edificio 2 per la lavorazione del legno ma, la quantità presente nell'edificio, sarà sempre inferiore a 50 q.li e pertanto NON ricade nell'attività 37

E' corretta lì'interpretazione oppure bisogna ragionare sul quantitativo massimo presente nel sito?

Grazie

[Terminus]

Io ho sempre ragionato sommando i quantitativi nei casi come il tuo: stessa titolarità, stessa azienda, stesso sito.
La separazione degli edifici è una misura di prevenzione/protezione al pari delle compartimentazioni, ma non influisce sul computo dei quantitativi totali.

[Roberto78]

Grazie Terminus, anch'io cautelativamente ragionerei come te.
Il cliente però mi chiederà sicuramente i riferimenti normativi di quanto sosterrei..dove li trovo?

Grazie

[grifo68]

Grazie Terminus, anch'io cautelativamente ragionerei come te.
Il cliente però mi chiederà sicuramente i riferimenti normativi di quanto sosterrei..dove li trovo?

Grazie

anche io ragiono come Terminus... per l'attività 37 si parla di "stabilimenti" e non genericamente di depositi come nella 36, molto banalmente andando a verificare la definizione di "stabilimento" su qualsiasi dizionario si legge "edificio o complesso di edifici...", stessa definizione, uscendo dal fatto meramente linguistico e andando più sul tecnico, è confermata dal D.Lgs. 152/06 (ok si parla di emissioni in atmosfera e non di sicurezza, ma direi che ci può stare) che all’articolo 268, comma 1, Definizioni, lettera h definisce lo stabilimento come "un complesso unitario e stabile, che si configura come un complessivo ciclo produttivo, sottoposto al potere decisionale di un unico gestore", mi pare siamo proprio nel tuo caso. Certo, il fatto che deposito e lavorazione siano in edifici separati semplificherà le cose ai fini per esempio delle compartimentazioni, dei dispositivi antincendio ecc... però anche secondo me è attività 36

https://www.tuttoambiente.it/commenti-p ... bilimento/

[weareblind]

Bellissima disamina di Grifo. Io come lui.

[Roberto78]

Grazie a tutti per i Vs preziosi contributi, concordo anch'io!

Vi instillo un dubbio però.. in un caso similare, nel caso di deposito attività 36 (>50'000 kg), il Vs ragionamento salterebbe?

Mi spiego meglio:
un cliente acquista un capannone con un ampio piazzale antistante, mi riferisce che vorrebbe depositare all'interno del capannone 40'000 kg di legna da ardere mentre, nel piazzale esterno, ne depositerà 20'000 kg.
Anche in qs caso sommereste le quantità?
Sono due depositi distinti o sono da considerarsi uno unico?
Fa attività 36 il caso specifico?

[weareblind]

Sono due depositi distinti, non raggiungi 50.000 kg.

[Terminus]

Per evitare la somma dei quantitativi dei depositi devi evitare qualsiasi interferenza.
Come minimo garantire le distanze di sicurezza interna e di separazione per scongiurare inneschi dovuti ad irraggiamento reciproco.

[weareblind]

Si, ottimo.

[Roberto78]

Grazie! ..come stimo le distanze di sicurezza tra deposito esterno (in piazzale) e deposito interno (interno capannone)? esiste qualche riferimento normativo?

Grazie ancora!